01/08/2012
1 recensioni
There were nights when I was
doubting myself,
But your kept my heart from falling.
It didn't matter how many times I got knocked on the floor
But you knew one day I would standing tall.
Believe-Justin Bieber.
E anche il concerto a Boston era passato, stesso sfondo, stessa atmosfera, stesse emozioni.
L'america era l'america, ben poco da fare!
Ottantamila fan che urlavano sotto il cielo blu di una notte di Aprile, sulle note di un album sofferto e voluto.
I ragazzi non potevano aspettarsi di meglio, dovevano tutto a quelle fan, ogni singola loro lacrima di successo! Tutto.
Ma non tutti lasciarono cadere un lieve sorriso tornando in camerino, anzi.
Niall è una delle persone più insicure e fragili che questo mondo abbia mai cullato.
Ancora una volta le fan avevano mostrato delle preferenze, tra cui lui non c'era.
Migliaia di magliette con la faccia di Harry stampata, migliaia di cartelli dolci per Liam, cori per Louis e lacrime per Zayn.
E lui? E l'irlandese dal corpo gracile, con i denti imperfetti e gli occhi cielo dov'era?
Quella sera, ancora una volta si accorse di tutto.
Cantando "More than this", durante il suo assolo che faceva tremare le vere directioner, beh, stonò.
Una fottutissima imprecisione nel suo cuore debole e sofferente che si riversava ancora nella sua voce.
Capita a tutti di sbagliare, ma Niall crollò al suolo, sfinito dai fischi dello stadio di Boston, sfinito dalla sua insicurezza.
----
Il biondo entrò velocemente nel suo camerino, lasciò sbattere dietro di sè la porta e si isolò, doveva farlo.
Per la frustazione tirò un calcio ad una lattina di coca-cola lasciata per terra, finì contro il muro e lo macchiò: pazienza.
Si sedette nella poltroncina bianca in cui poche ore prima lo avevano truccato e pettinato, la testa fra le mani, il respiro affannato, gli occhi gonfi, la voglia di scoppiare.
C'è un limite a tutto in questa merda di vita, e Niall Horan aveva superato questa linea ormai da troppo tempo.
La sua pazienza, la sua calma e il galateo erano andati a farsi fottere.
Che cazzo aveva in meno dei suoi amici?
Perchè le persone lo odiavano?
Perchè non riusciva a fregarsene ed andare avanti?
Perchè non riusciva a piangere e sfogarsi?
Erano sempre quelle le domande che lo logoravano, che impedivano una dolce notte di sonno, che non permettevano che quel sorriso che illuminava il suo volto, rispiecchiasse ancora come una volta.
Sempre e solo quei dubbi, quelle insicurezze, quella voglia di essere qualcuno di diverso, di non essere se stesso. Istinti errati.
Sentii dei passi dietro la porta e successivamente qualcuno bussare.
Ovvio, i manager: ennesimo rimprovero per l'errore, ennesimo consiglio sul cambiamento del look, ennesimo sprizzo d'odio negli occhi di Niall.
Doveva esser sicuramente così.
_Chi è?_ chiese scocciato Niall.
_Niall sono io, Josh._
Josh? Per fortuna era il suo amico, il batterista sexy come lo definivano le fan!
Il ragazzo entrò accertandosi che la porta fosse ben chiusa.
Si sedette vicino all'amico, portando una sua mano intorno alla schiena del biondo, mentre ancora lui teneva la testa fra le mani, che sembra gli scoppiasse da tanta rabbia.
_Niall cos'hai? Ti vedo strano._
_Non ho niente Josh, sto bene._ Grugnì a bassa voce il biondo, tanto che l'amico dovette sforsarzi per capire.
_Ehy Niall, so che è successo qualcosa, ti conosco!_ Josh sorrise, ma ovviamente l'amico non potè vederlo dato che teneva lo sguardo deluso ed irritato rivolto al pavimento.
L'irlandese si alzò di scatto, si posizionò in piedi davanti all'amico che rimase scioccato dal volto buio di Niall.
Gli occhi spenti, gonfi, come se dovessero lacrimare ma non riescano.
Le labbra quasi bianche, morte e deboli.
Le gote arrossate dalla rabbia, dall'imbarazzo, dal dolore.
I capelli in disordine.
E agli occhi di Josh, Niall appariva perfetto ugualmente.
_Josh non capiresti un cazzo._
_Prova a dirmi maga.. _ e l'aria angelica del batterista venne investita da un'ondata di ira da parte del biondo.
_Ma lo vedi? Ma lo vedi che mi odiano tutti in questo mondo di merda? Sto rovinando il gruppo, ecco, solo questo!_
Quelle parole erano un pugno allo stomaco per il bel ventunenne, erano una lama dritta al cuore.
_Niall ma che dici tu non rovini ness.._
E ancora fu interrotto.
_Ma sta zitto Josh, è la verità. Non faccio altro che steccare ad ogni nota alta, non faccio altro che fare cazzate, le fan mi fischiano dietro, non si preoccupano di me, diciamocelo Josh, faccio schifo, faccio schifo quando canto, faccio schifo senza i muscoli di Louis, i ricci di Harry, il fisico di Zayn, la statura di Liam... lo vedi, nessuno mi considera Josh. Potrei benissimo andarmene senza dir niente, nessuno se ne accorgerebbe e non provare a ..._
_Sta zitto Niall. Sta zitto cazzo._
E Josh lo interruppe così: acido, convinto e fermo. Il biondo rimase un po' allibito, le pupille dilatarono nel mentre che l'amico si alzò per andare a muso duro sull'irlandese e sputargli addosso la realtà.
_Hai milioni di fans che tengano a te, che non ti giudicano per un errore normalissimo, che non badano alle tue imperfezioni fisiche, ma chiudono gli occhi, ti sentano cantare e sono felici, si sentano in paradiso. Non dare ascolto a quei cretini che ti urlano contro, tu Niall sei perfetto, la loro è solo della sporca invidia, tu-sei-perfetto. Perfetto con l'apparecchio, con i capelli tinti ed in disordine, perfetto nei tuoi centosettatunto centimetri, con un po' di pancetta, sei unico, sei speciale e io ti..._
Niente, neppure le parole di uno dei suoi migliori amici potevano fargli cambiare idea.
Così Niall bloccò Josh, non appena era riuscito a trovare il coraggio, il momento giusto, quando il desiderio di rivelarglielo era diventato imponente, il biondo lo bloccò, la sua ira era maestosa.
_Forza Josh, non sparare cazzate. Per te è facile vero? Sei bellissimo, guarda i tuoi fottutissimi occhi: esprimano più emozioni di una canzone, le tue labbra sono più dolci del miele, hai un fisico che fa invidia, e poi dai, quando sbatti quei tamburi sei così sexy.... E' tutto facile Josh per te, sei così bello che hai indotto anche me al pensiero di scoparti, quindi taci coglione!_
E forse un concerto non andato troppo bene, forse la rabbia che si impadroniva del suo corpo, forse la delusione ed il dolore che circolavano nelle sue vene, ma Niall aveva sputato tutto ciò che pensava ormai da qualche mese, tutto ciò che c'era di proibito e pensava la notte mentre la sua mano sotto le lenzuola lavorava da sola, e sembrava di raggiungere il cielo.
E il biondo non se ne era accorto, perchè era talmente su di giri, che tutto gli sembrava naturale e poco sensato.
Ma Josh, beh lui rimase immobile, con gli occhi sgranati, con i brividi che accarezzavano la sua spina dorsale e il cuore che magicamente si era riempito di speranza e finalmente sorrideva.
_Beh? Cos'hai da guardarmi così Josh?_ Chiese Niall mentre camminava avanti indietro nel camerino, non accorgendosi di niente.
_Tu.. tu... che hai detto Niall?!_ e Josh tremava, e nessun crampo allo stomaco era mai stato così lieve e dolce.
_Cosa ho detto?! Ho detto che sei un ipocrita e per te è facile parl.._
E il vuoto.
Un arcobaleno.
Il raggio di sole che illuma la spiaggia dopo una tempesta.
Il sorriso sul volto di un bambino.
Le dita incrociate di due innamorati.
La strofa più bella della migliore canzone.
La domenica con i parenti.
Il giorno di Natale tra cibo, sorrisi e regali.
Il primo bacio, la prima volta, il primo amore.
L'abbraccio della mamma.
La pacca sulla spalla col tuo migliore amico.
Tutto immensamente accogliente, agghiacciante e meraviglioso come quel gesto d'impulso.
Come Josh che bloccò Niall dal suo nervosismo, che non ci pensò due volte e che rese quell'aria pulita e limpida.
Magnifico come il lungo bacio che si scambiarono, mentre le loro lingue viaggiavano ad esplorare la bocca l'un dell'altro, mentre i loro cuori pulsavano amore all'unisono e finalmente erano liberi di sorridere, dopo mesi e mesi in cui entrambi si sognavano, entrambi si volevano ed entrambi si nascondevano.
E con un bacio, ogni santissima insicurezza di quel ragazzo con gli occhi cielo si dissolse nell'aria come il fumo di Zayn, come un acuto di Harry, come una risata di Louis ed un sorriso di Liam.
Proprio loro, che nulla avevano in più di Niall.
Proprio Niall che niente doveva invidiare ai suoi amici, perchè era speciale, unico, perfetto, perfetto con Josh.
_Josh?_
_E sta zitto per una volta Niall!_ Lo rimproverò l'amico. _Ti amo cazzo, sei perfetto, perfetto per me. Non mi contraddire._
E Niall sorrise.
_Non sono perfetto. Siamo perfetti!_
Allour, inizio con dire che questa idea mi è balzata alla mente esattamente stamattina alle 9.00, dal niente.
Bene, ho deciso di scrivere, così di getto, senza pensare troppo.
Ho aperto una pagina ed ho iniziato, ho cancellato pochissimo proprio perchè è stato qualcosa di impulsivo, proprio come il bacio di Josh!
Bene, ho deciso di descrivere il Niall gracile, senza muscoli, con i denti storti per uno sfogo.
Mi sono stancata di vedere queste coglione che SOLO ADESSO si accorgano del sexy irlandese SOLO PERCHE' HA MESSO UN PO' DI MUSCOLI.
Beh care mie, lui è sempre stato perfetto, e lui così come gli altri E' UN CANTANTE, SI GIUDICA PER LA VOCE.
(Bene sfogata! ahahahah)
Detto questo volevo dedicare questa storia ad una mia amica, che proprio adesso sta vivendo il suo primo amore con un ragazzo che la merita davvero, e che spero per lui saprà renderla felice. Quindi Good Luck Ele!
Non rompo più, dico solo che mi farebbe piacere vedere un piccolo commento, per sapere come mi sono comportata con la mia prima Nosh.
Grazie mille a tutti.
Fra.
But your kept my heart from falling.
It didn't matter how many times I got knocked on the floor
But you knew one day I would standing tall.
Believe-Justin Bieber.
E anche il concerto a Boston era passato, stesso sfondo, stessa atmosfera, stesse emozioni.
L'america era l'america, ben poco da fare!
Ottantamila fan che urlavano sotto il cielo blu di una notte di Aprile, sulle note di un album sofferto e voluto.
I ragazzi non potevano aspettarsi di meglio, dovevano tutto a quelle fan, ogni singola loro lacrima di successo! Tutto.
Ma non tutti lasciarono cadere un lieve sorriso tornando in camerino, anzi.
Niall è una delle persone più insicure e fragili che questo mondo abbia mai cullato.
Ancora una volta le fan avevano mostrato delle preferenze, tra cui lui non c'era.
Migliaia di magliette con la faccia di Harry stampata, migliaia di cartelli dolci per Liam, cori per Louis e lacrime per Zayn.
E lui? E l'irlandese dal corpo gracile, con i denti imperfetti e gli occhi cielo dov'era?
Quella sera, ancora una volta si accorse di tutto.
Cantando "More than this", durante il suo assolo che faceva tremare le vere directioner, beh, stonò.
Una fottutissima imprecisione nel suo cuore debole e sofferente che si riversava ancora nella sua voce.
Capita a tutti di sbagliare, ma Niall crollò al suolo, sfinito dai fischi dello stadio di Boston, sfinito dalla sua insicurezza.
----
Il biondo entrò velocemente nel suo camerino, lasciò sbattere dietro di sè la porta e si isolò, doveva farlo.
Per la frustazione tirò un calcio ad una lattina di coca-cola lasciata per terra, finì contro il muro e lo macchiò: pazienza.
Si sedette nella poltroncina bianca in cui poche ore prima lo avevano truccato e pettinato, la testa fra le mani, il respiro affannato, gli occhi gonfi, la voglia di scoppiare.
C'è un limite a tutto in questa merda di vita, e Niall Horan aveva superato questa linea ormai da troppo tempo.
La sua pazienza, la sua calma e il galateo erano andati a farsi fottere.
Che cazzo aveva in meno dei suoi amici?
Perchè le persone lo odiavano?
Perchè non riusciva a fregarsene ed andare avanti?
Perchè non riusciva a piangere e sfogarsi?
Erano sempre quelle le domande che lo logoravano, che impedivano una dolce notte di sonno, che non permettevano che quel sorriso che illuminava il suo volto, rispiecchiasse ancora come una volta.
Sempre e solo quei dubbi, quelle insicurezze, quella voglia di essere qualcuno di diverso, di non essere se stesso. Istinti errati.
Sentii dei passi dietro la porta e successivamente qualcuno bussare.
Ovvio, i manager: ennesimo rimprovero per l'errore, ennesimo consiglio sul cambiamento del look, ennesimo sprizzo d'odio negli occhi di Niall.
Doveva esser sicuramente così.
_Chi è?_ chiese scocciato Niall.
_Niall sono io, Josh._
Josh? Per fortuna era il suo amico, il batterista sexy come lo definivano le fan!
Il ragazzo entrò accertandosi che la porta fosse ben chiusa.
Si sedette vicino all'amico, portando una sua mano intorno alla schiena del biondo, mentre ancora lui teneva la testa fra le mani, che sembra gli scoppiasse da tanta rabbia.
_Niall cos'hai? Ti vedo strano._
_Non ho niente Josh, sto bene._ Grugnì a bassa voce il biondo, tanto che l'amico dovette sforsarzi per capire.
_Ehy Niall, so che è successo qualcosa, ti conosco!_ Josh sorrise, ma ovviamente l'amico non potè vederlo dato che teneva lo sguardo deluso ed irritato rivolto al pavimento.
L'irlandese si alzò di scatto, si posizionò in piedi davanti all'amico che rimase scioccato dal volto buio di Niall.
Gli occhi spenti, gonfi, come se dovessero lacrimare ma non riescano.
Le labbra quasi bianche, morte e deboli.
Le gote arrossate dalla rabbia, dall'imbarazzo, dal dolore.
I capelli in disordine.
E agli occhi di Josh, Niall appariva perfetto ugualmente.
_Josh non capiresti un cazzo._
_Prova a dirmi maga.. _ e l'aria angelica del batterista venne investita da un'ondata di ira da parte del biondo.
_Ma lo vedi? Ma lo vedi che mi odiano tutti in questo mondo di merda? Sto rovinando il gruppo, ecco, solo questo!_
Quelle parole erano un pugno allo stomaco per il bel ventunenne, erano una lama dritta al cuore.
_Niall ma che dici tu non rovini ness.._
E ancora fu interrotto.
_Ma sta zitto Josh, è la verità. Non faccio altro che steccare ad ogni nota alta, non faccio altro che fare cazzate, le fan mi fischiano dietro, non si preoccupano di me, diciamocelo Josh, faccio schifo, faccio schifo quando canto, faccio schifo senza i muscoli di Louis, i ricci di Harry, il fisico di Zayn, la statura di Liam... lo vedi, nessuno mi considera Josh. Potrei benissimo andarmene senza dir niente, nessuno se ne accorgerebbe e non provare a ..._
_Sta zitto Niall. Sta zitto cazzo._
E Josh lo interruppe così: acido, convinto e fermo. Il biondo rimase un po' allibito, le pupille dilatarono nel mentre che l'amico si alzò per andare a muso duro sull'irlandese e sputargli addosso la realtà.
_Hai milioni di fans che tengano a te, che non ti giudicano per un errore normalissimo, che non badano alle tue imperfezioni fisiche, ma chiudono gli occhi, ti sentano cantare e sono felici, si sentano in paradiso. Non dare ascolto a quei cretini che ti urlano contro, tu Niall sei perfetto, la loro è solo della sporca invidia, tu-sei-perfetto. Perfetto con l'apparecchio, con i capelli tinti ed in disordine, perfetto nei tuoi centosettatunto centimetri, con un po' di pancetta, sei unico, sei speciale e io ti..._
Niente, neppure le parole di uno dei suoi migliori amici potevano fargli cambiare idea.
Così Niall bloccò Josh, non appena era riuscito a trovare il coraggio, il momento giusto, quando il desiderio di rivelarglielo era diventato imponente, il biondo lo bloccò, la sua ira era maestosa.
_Forza Josh, non sparare cazzate. Per te è facile vero? Sei bellissimo, guarda i tuoi fottutissimi occhi: esprimano più emozioni di una canzone, le tue labbra sono più dolci del miele, hai un fisico che fa invidia, e poi dai, quando sbatti quei tamburi sei così sexy.... E' tutto facile Josh per te, sei così bello che hai indotto anche me al pensiero di scoparti, quindi taci coglione!_
E forse un concerto non andato troppo bene, forse la rabbia che si impadroniva del suo corpo, forse la delusione ed il dolore che circolavano nelle sue vene, ma Niall aveva sputato tutto ciò che pensava ormai da qualche mese, tutto ciò che c'era di proibito e pensava la notte mentre la sua mano sotto le lenzuola lavorava da sola, e sembrava di raggiungere il cielo.
E il biondo non se ne era accorto, perchè era talmente su di giri, che tutto gli sembrava naturale e poco sensato.
Ma Josh, beh lui rimase immobile, con gli occhi sgranati, con i brividi che accarezzavano la sua spina dorsale e il cuore che magicamente si era riempito di speranza e finalmente sorrideva.
_Beh? Cos'hai da guardarmi così Josh?_ Chiese Niall mentre camminava avanti indietro nel camerino, non accorgendosi di niente.
_Tu.. tu... che hai detto Niall?!_ e Josh tremava, e nessun crampo allo stomaco era mai stato così lieve e dolce.
_Cosa ho detto?! Ho detto che sei un ipocrita e per te è facile parl.._
E il vuoto.
Un arcobaleno.
Il raggio di sole che illuma la spiaggia dopo una tempesta.
Il sorriso sul volto di un bambino.
Le dita incrociate di due innamorati.
La strofa più bella della migliore canzone.
La domenica con i parenti.
Il giorno di Natale tra cibo, sorrisi e regali.
Il primo bacio, la prima volta, il primo amore.
L'abbraccio della mamma.
La pacca sulla spalla col tuo migliore amico.
Tutto immensamente accogliente, agghiacciante e meraviglioso come quel gesto d'impulso.
Come Josh che bloccò Niall dal suo nervosismo, che non ci pensò due volte e che rese quell'aria pulita e limpida.
Magnifico come il lungo bacio che si scambiarono, mentre le loro lingue viaggiavano ad esplorare la bocca l'un dell'altro, mentre i loro cuori pulsavano amore all'unisono e finalmente erano liberi di sorridere, dopo mesi e mesi in cui entrambi si sognavano, entrambi si volevano ed entrambi si nascondevano.
E con un bacio, ogni santissima insicurezza di quel ragazzo con gli occhi cielo si dissolse nell'aria come il fumo di Zayn, come un acuto di Harry, come una risata di Louis ed un sorriso di Liam.
Proprio loro, che nulla avevano in più di Niall.
Proprio Niall che niente doveva invidiare ai suoi amici, perchè era speciale, unico, perfetto, perfetto con Josh.
_Josh?_
_E sta zitto per una volta Niall!_ Lo rimproverò l'amico. _Ti amo cazzo, sei perfetto, perfetto per me. Non mi contraddire._
E Niall sorrise.
_Non sono perfetto. Siamo perfetti!_
Allour, inizio con dire che questa idea mi è balzata alla mente esattamente stamattina alle 9.00, dal niente.
Bene, ho deciso di scrivere, così di getto, senza pensare troppo.
Ho aperto una pagina ed ho iniziato, ho cancellato pochissimo proprio perchè è stato qualcosa di impulsivo, proprio come il bacio di Josh!
Bene, ho deciso di descrivere il Niall gracile, senza muscoli, con i denti storti per uno sfogo.
Mi sono stancata di vedere queste coglione che SOLO ADESSO si accorgano del sexy irlandese SOLO PERCHE' HA MESSO UN PO' DI MUSCOLI.
Beh care mie, lui è sempre stato perfetto, e lui così come gli altri E' UN CANTANTE, SI GIUDICA PER LA VOCE.
(Bene sfogata! ahahahah)
Detto questo volevo dedicare questa storia ad una mia amica, che proprio adesso sta vivendo il suo primo amore con un ragazzo che la merita davvero, e che spero per lui saprà renderla felice. Quindi Good Luck Ele!
Non rompo più, dico solo che mi farebbe piacere vedere un piccolo commento, per sapere come mi sono comportata con la mia prima Nosh.
Grazie mille a tutti.
Fra.