-Uruha-
[birthday]
Ho
abbandonato l’idea di portare avanti quel qualcosa
con Takanori, credo esattamente quando l’ho visto,
qualche giorno fa,
piantato davanti al suo cellulare in attesa di Ryo. Che Ryo lo
chiamasse, che
Ryo gli chiedesse come stava, che Ryo gli dicesse di tornare a casa,
che Ryo
gli facesse sapere che senza di lui si sentiva solo.
Quel giorno, così non è stato, ma Ryo, di sicuro,
tutte quelle cose le ha
pensate.
E, insomma, io che diavolo c’entro in tutto questo?
È stato solo quella notte
ed era pure ubriaco, io un po’ brillo.
Ok, non rinnego il fatto che mi sia piaciuto e tutto il resto,
ma…
E, poi, mi
mancava Yuu. Solo questo avrebbe dovuto farmi intuire subito che
qualcosa non
andava. Sono contento che sia tornato a casa con me e che Ruki abbia
capito
quello che doveva fare. Non mi ha detto cosa sia successo quel giorno
tra lui e
Ryo, ma direi proprio che sia tutto a posto; più che a
posto, sarebbe più
corretto dire normale. Stanno
bisticciando,
persino adesso, al compleanno di Aoi, che abbiamo deciso di festeggiare
tra noi
cinque a casa nostra. Una roba semplice, niente fronzoli, niente
sorprese
stupefacenti. A parte, suppongo, il regalo di Ruki che per un
po’ rimarrà
ancora celato, per grazia del Signore.
Beh, ad ogni
modo, stavo dicendo che stanno bisticciando, presumibilmente
perché Taka ha
deciso che vuole sedersi dove adesso sta Reita << Sei
sempre il solito
antipatico! >>
<<
E
tu il solito rompipalle, Taka! Non cambierai mai, neh? >>
e con un’alzata
di spalle, lascia il posto al più piccolo <<
Prego, Sua Maestà il Nano
Imperiale >> sorride sarcastico, facendo per accompagnare
la sedia a
Takanori e generando le risate di tutti.
<<
Guarda che, anche dicendomi così, non rinuncerò
di certo a questo posto, brutta
scimmia >>
Poi, anche
Kai non mi ha detto niente. Intendo, se in casa loro fosse successo,
che ne so,
che gli altri due si fossero scambiati effusioni… penso che
me l’avrebbe detto,
qualcosa tipo “Ommioddio, che cosa faccio con quei due
piccioncini in casa? Mi sento
di troppo!”, perché Yutaka si sente sempre di
troppo, figuriamoci in quel caso.
Quindi,
niente effusioni.
E non mi
sembra nemmeno che si scambino delle occhiate equivocabili. Solo
occhiatacce,
come sempre.
Quindi,
niente di niente.
<<
Bene, non mangiamo la torta? Mi avete fatto una torta, vero?
>> esordisce
Aoi, quando la discussione futile tra i due biondi sembra placata.
<<
Sì,
certo! E spero proprio che Kai non abbia scelto una fantastica torta di
fragole,
Yuu, altrimenti, mi dispiace, ma la tua torta farà la fine
che si merita sulla
faccia del batterista >>
<<
No,
Ruki, no. Niente torta alle fragole. Mi è bastata quella
di… quanti anni
compiva Aoi? >> chiede Yutaka, non immaginando,
probabilmente, la
prossima battutaccia di Taka.
<<
Ooooo, penso centocinquantadue. È stato un sacco di tempo
fa! >>
<<
Sei
un amore, Ruki, non c’è che dire >>
il festeggiato estrae una bottiglia
di spumante dal frigorifero pronunciando queste parole <<
Uuuuh, la mia
bellissima torta! >> e vedendo, inevitabilmente, la sua
sachertorte troneggiare
tra le varie bottiglie di birra messe in fresco.
<<
Mi
verrà il diabete con quella >>
<<
Ruki, hai rotto! Puoi per una volta aprire la bocca non per lamentarti
o
offendere qualcuno?! >> ecco Reita che riparte
all’attacco, giustamente
infastidito.
<<
Ma
l’ho già fatto. Quando ho fatto gli auguri ad Aoi
>>
Il chitarrista
ci pensa un attimo ed enuncia << Veramente, mi hai detto
“ Buon
compleanno, vecchiaccio! Quanti sono? Ho perso il conto,
scusa!”, quindi, in
realtà è stato un insulto >>
La conversazione
continua su questa linea, finché Yuu non si decide a
tagliare la torta e farci
tutti felici.
<<
Beh, direi di brindare per il nostro chitarrista >>
esordisco, alzando me
e il mio calice di spumante.
<<
…
il chitarrista super sexy! >> conclude Yuu, modesto come
sempre, quasi quanto
Ruki, ricevendo risposte poco cortesi.
<<
Tanjobi omedetou! >>
-Ruki-
[present]
Uruha
è
pensieroso, stasera. Mi ha già visto da quando sono tornato
a casa, però non
gli ho mai detto niente riguardo me e Reita, anche perché,
onestamente, c’è ben
poco da dire.
Oltre a quel bacio, non c’è stato altro, mi ha
preso per mano, siamo saliti in
macchina e dritti a casa. Poi, quella notte non ho dormito, ma questo
è un
dettaglio.
Ricordo che seduti su quella panchina mi ha detto “Penso che
ti meriti una
risposta come si vede”, ma una vera risposta non me
l’ha mai data. O forse sì.
Forse, si trattava di quel bacio, la risposta stava lì.
Spero di non aver
interpretato male.
Mi è
sembrato che volesse dirmi sono con te,
ci sarò sempre, però restiamo amici, ti prego…
Ed ho
accettato, sempre tramite quel bacio, perché per me
è giusto così, non penso
sia una buona cosa mettere a rischio l’incolumità
della band per una relazione
improbabile.
Sorseggio un
po’ della mia birra, lo spumante è finito da un
pezzo. Non mi piace
particolarmente, però mi fa rilassare ed è quello
che mi serve.
Stiamo guardando
un film inutile, uno di quelli stupidi e poco impegnativi. In effetti,
non è
che lo stia seguendo davvero << Uuuuh Reita! Quello ti
assomiglia
>> è Aoi a parlare. Indica il televisore: una
scimmia sta ballando molto allegramente.
E gli altri se la ridono di gusto.
Anche Ryo
sorride. Mi piace il suo sorriso.
Distolgo lo
sguardo dal bassista, per evitare altri pensieri come questo. Non
voglio
paturnie per la testa.
Uruha sta
accoccolato tra le braccia di Yuu… gli sarà
mancato da morire nei giorni in cui
c’ero io in casa loro. Mi sento una vera merda. Non mi ero
mai accorto di
quanto fossero legati, non ho mai pensato a quanto possa essere
difficile
anteporre il lavoro alla vita sentimentale. Ma ora me ne rendo conto, e
capisco
anche che non si sono messi in una posizione favorevole per evitare che
accadano fatti compromettenti. Saranno successi, eccome.
Il film
finisce, senza neanche che me ne accorga. Gli altri rievocano qualche
scena
divertente e poi sembra proprio arrivato il momento di aprire i regali.
Oh.
Non vedo
l’ora
di godermi la faccia di Yuu alla vista del mio regalo.
Il
festeggiato scruta il tavolo dove abbiamo appoggiato i pacchetti
<< Uru,
il tuo… >>
<<
Beh, il mio dopo, dopo… >>
Bene, non
voglio indagare oltre. Anche perché, immagini poco caste di
Kou in vestitini
succinti a tema mi stanno passando per la mente e no, non voglio, non
voglio. E,
poi, con me non si è comportato esattamente… come
il gentil sesso, ecco.
<<
Uh,
uh! >> è il commento intelligente
di Ryo. Gli tiro una gomitata nelle costole, d’impulso
<< Ahi! >>
<<
Ooookkei, allora passerei a quello di Taka >> continua
Aoi, sotto lo
sguardo sbalordito di tutti.
Di solito,
anzi, sempre, il mio regalo è quello che viene aperto per
ultimo, ne hanno
tutti paura.
<<
Voglio togliermi la curiosità subito e anche
l’ansia, grazie, Ruki
>>
Faccio un
cenno con la testa e lo vedo che armeggia con il regalo perfettamente
impacchettato. Si avvicinano tutti a Yuu e io mi posiziono
dall’altra parte del
tavolo, di fronte ad Aoi, per non perdermi la scena.
Leva il fiocco blu e inizia a togliere la carta multicolor.
Il momento è arrivato, il regalo è rivelato e se
lo rigira tra le mani.
<<
Takanori, ma che caz- >>
***************************
Note
dell’autrice:
si accettano
scommesse: che cosa sarà mai il regalo di Ruki? Attendo
numerose ipotesi nelle
altrettanto numerose recensioni u_u vero? VERO?! XDDDD
Ci tengo, molto, sapete?
Perché
mi
sono affezionata davvero tanto a questa storia e spero che sia stata di
vostro
gradimento, ecco. Fatemi sapere; e ho in previsione uno spin
off, se vi può interessare ^-^V
Ad ogni
modo, ringrazio tutti i lettori,
ma,
soprattutto chi ha recensito e mi ha incoraggiata a continuare.
E, ancora di
più, la mia Denki.
Accè,
popolo! Un bacio dalla vostra ermetica, pigra e infinita (per la tempistica) Nami.
^^Nami loves u^^