Era solo nel buio e nel silenzio.
Ma anche si ci fosse stata luce non voleva vedere nulla e non voleva
parlare con nessuno.
Si era abituato al solo suono del suo respiro dal momento in cui
quando era solo un bambino restava solo.
In qualche modo gli faceva piacere sentirlo, così era certo di essere
ancora vivo. E almeno per quel motivo riusciva a mantenere la
lucidità.
Chiuse gli occhi, tanto non aveva niente da osservare, e si concentrò
sulla respirazione, sul battito del suo cuore, che dopo anni tornava ogni
tanto a pulsargli nelle orecchie, e in quei momenti capiva che aveva
ancora dei sentimenti.
Il silenzio era piacevole ed era durato qualche giorno in più del solito,
poichè spesso Thor scendeva nelle prigioni dov'era rinchiuso e
cominciava a delirare.
Perchè i suoi alle orecchie del dio dell'inganno non suonavano
diversamente.
Il fratellastro parlava di pentimento, di amore, di pietà e di tante altre
cose simili, che per lui non avevano significato.
Avvolte raccontava della sua fidanzata, Jane e di come passavano
insieme i pochi giorni che avevano.
Oppure gli dava notizie sugli altri vendicatori, cosa faceva uno, cosa
faceva l'altro. Ma a Loki non interessava niente e dopo le prime
settimane di proteste e insulti sulle chiacchere inutili del biondo aveva
smesso di rispondere.
Conosceva Thor e sapeva che non l'avrebbe convinto a smettere,
tanto valeva ignorarlo.
Ormai il biondo non si sentiva da un pò, era probabilmete in uno dei
suoi viaggi su Midgard e al suo ritorno gli avrebbe raccontato tutte le
smielate cose che aveva fatto con Jane e tutte le assurde avventure
che lo facevano sembrare sempre più eroico davanti a quegli sciocchi
terrestri.
Proprio come aveva sospettato il dio del tuono tornò qualche giorno,
..giorno? non sapeva quanto tempo fosse passato, nell'oscurità è
difficile tenere il conto del tempo, sopratutto se non ti danno neanche
da mangiare.
Sicuramente era passato del tempo, non così tanto però.
Thor tornò più raggiante che mai, estremamente felice dei giorni passati
in compagnia della sua amata.
Parlò per ore di quello che aveva visto sulla Terra, di come stessero
ricostruendo New York, di come aveva passato delle romantiche ore
con Jane alla Stark Tower e conosciuto Pepper Potts, la fidanzata di
Stark.
Era così esaltato che non smise di parlare se non per riprendere fiato.
Continuò a raccontare quello che aveva fatto per tre interminabili
mattine, o sere, Loki non sapeva esattamente a che ora della giornata
il dio dei fulmini andava a trovarlo, ma per lui furno lo stesso le peggiori
ore di reclusione che vesse mai vissuto.
Nel momento che Thor finì di raccontargli tutto ciò che aveva fatto, il
dio delle malefatte si sentì sollevato, ma non fece a tempo a sospirare
di sollievo dopo quell'interminabile racconto, che il biondo tirò fuori da
chissà dove un libro non troppo spesso.
Thor ed i libri non andavano molto d'accordo, quindi si sorprese che il
fratellastro ne portò uno con sè.
"Questo me l'ha dato Jane. E' un libro di astronomia, dice che dei sassi
che volano nello spazio sono stati chiamati con nomi presi dalla
mitologia Norrenna, quella che parla di noi. Non è incredibile?"
Loki non rispose, come sempre, ma Thor continuò accettando il suo
silenzio come un'assenso.
"Dice che dovrei leggerlo e riferirle cos'altro devono scoprire. Mi darai
una mano!"
Senza nemmeno proporla come attività piacevole il dio del tuono
cominciò a leggere dalla prima pagina.
Passarono così diverse ore, Thor non sapeva bene cosa doveva fare,
non credeva possibili le spiegazioni del libro e non sapendo da dove
cominciare a correggere le cose marginali di cui si accorgeva,
semplicemente andava avanti a leggere spesso sbagliando l'accento
delle parole.
"Il pianeta Saturno possiede un gran numero di satelliti naturali"
"Tra i maggiori e più importanti troviamo Componenti del sistema:
Pan • Dafni • Atlante • Prometeo •Pandora • Epimeteo • Mimas •
Metone • Antea • Teti [...]"
"Tra quelli minori invece: Mundilfari • Bergelmir • • Ægir • Narvi • Bestla
• Suttungr • Hati • Thrymr • Surtur • Kari • Farbauti • Ymir ..."
"Aspetta!"
Un brivido di estranietà passò sulla schiena del dio degli inganni.
Estraneità a tutta la sua vita, al palazzo reale, ad Asgard, come se per
un instante avesse visto tutta la sua esistenza come se non gli
appartenesse. E non per tutte le menzogne che gli avevano
raccontato, quelle ormai facevano parte di lui, l'avevano reso ciò che
era.
Un nuovo senso di distaccamento lasciò la sua mente e lo fece cadere
nella confusione.
Qualcosa che aveva detto Thor gli aveva ricordato una vita non sua.
"Loki!!! Mi hai parlato!!"
"Thor, rileggi quello che hai appena letto."
Non si spiegò il suo tono di voce così fragile e basso. Ma il fratellastro
accettò la sua richiesta senza troppe storie. Infondo aveva fatto
progressi.
Ripetè la stessa frase più lentamente e con più attenzione.
Vide nello sguardo del moro una confusione inspiegabile e rimase in
silenzio pensando alla ragione di ciò e osservando le sue labbra nella
penombra della cella mimare la parola Farbauti senza emettere un
suono.
Dopo diversi minuti di silenzio fu Loki a parlare.
"Non ti suona familiare? ...Farbauti..."
Il biondo ci pensò seriamente per qualche istante, ma non trovò la
risposta che il fratellastro stava cercando.
"No, non credo di averla mai sentita prima d'ora. L'avrai letta da
qualche parte, non credi?"
"Sì...Hai ragione."
La delusione della sua voce era facile da riconoscere, ma non era solo
perchè Thor non ricordava quella parola, quel nome, soprattutto
perchè era lui a non ricordarla nonostante la riconoscesse unica tra le
altre.
Thor sfoderò uno dei suoi sorrisi a 32 denti e riprese con il suo solito tono
esaltato.
"Adesso che mi parli di nuovo sono sicuro che le cose andranno meglio.
Dirò a padre dei tuoi miglioramenti, vedrai che ..."
"Che uscirò da qui? Mi prendi in giro?"
"Loki.."
Thor ci sperava veramente, si scoprì più ingenuo di quanto credesse.
Anche il moro notò la sua espressione, era la prima volta da parecchio
tempo che si sentiva in pena per Thor.
Qualcosa dentro di lui l'aveva scoperchiato e l'aveva riempito di
confusione e domande. E in tutta quella confusione si era fatto strada
Thor, ma anche lui aveva portato solo altro caos.
Loki lo guardò negli occhi e sorprendendosi anche lui rispose senza nè
odio nè sentimenti.
"Non importa"
Il dio dei fulmini si allontanò in silenzio apparentemente più tranquillo.
Il dio delle menzogne invece restò sospeso tra la realtà che non
riconosceva ed il suono di una parola che gli pareva familiare.
*Wow... è finita ...................credo
no è finita a meno che Thor non riferisca ad Odino, e Odino non sappia di ciò che successe ad Alfehim un millennio fa. ed inspiegabilmente thor va a cercare risposte per conto di loki e non si imbatte in un casino su un altro regno.
Ma questi sono solo se.
Ma sinceramente mi piace che sia finita così era partito tutto dall'idea di fare questo capitolo e inventare anche Thor 2 è troppo stressante
perchè il biondo muscoloso è troppo idiota e senza Loki non fa niente.
Scusate ancora per il ritardo ma non avevo voglia a casa mia non ho internet.
Quindi fatemi sapere cosa ne dite e grazie a tutti per essere arrivati fino a qui, per aver recensito e bla bla bla