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Autore: M_J_W    01/08/2012    1 recensioni
Lily Luna Potter, tanto bella quanto inconsapevole di ciò
tanto semplice quanto complicata,
tanto innamorata quanto inacidita
tanto perfetta quanto imperfetta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Lily, forza, sveglia, è il primo settembre, svegliati Lily... 
Ah...accidenti... LILY!!!- 

Le urla di Ginny Weasley s' impossessarono del numero 12 di Grimmauld Place, rompendo la calma che aleggia solitamente alle 7 di mattina a casa Potter. 
Casa potter, ah, che bel posto, pieno di quadri sorridenti, finestre sul cielo limpido e luce suffusa, un posto, possiamo dire, perfetto. Perfetto per tutti, tranne che per Lily Luna Potter, meglio conosciuta come tornado Lils. 
La ragazzina dai capelli color del sole al tramoto si rigirò nel letto a due piazze, portando le lenzuola color del cielo d' autunno sopra gli occhi nocciola, ancora chiusi e impreparati alla luce del sole, quel sole che, alto, segnava l' inizio del giorno che, tutti, attendevano con ansia, quel giorno che segnava l' inizio di un nuovo anno scolastico per tutti i Weasley- Potter, compresa lei che, ancora impotente, faceva scivolare i polpastrelli delle sue dita magre oltre i capelli, scostandoli dal viso., arricciando il naso quando, sua madre, inviperita, le tolse le coperte, lasciandola in intimo in mezzo a quel letto che le sarebbe mancato da morire. 

Già, Lils non era affatto eccitata dall idea di tornare ad Hogwarts, tra professori e..serpeverde. 
Quell odio smisurato per la casa del fratello era nato sin dal primo giorno in cui, con la divisa ingombrante, aveva varcato la soglia della sala grande a testa alta, decisa a capitare in grifondoro, spavalda e coraggiosa. 
Si era accomodata sullo sgabello senza neanche staccare i piedi dal pavimento, sicura di alzarsi dopo pochi secondi tra gli applausi dei grifondoro, cosa che non accadde. 
Il cappello la tenne li per circa 30 minuti, confabulando qualcosa su quanto fosse indicata per le serpi, ma quanto fosse coraggiosa per i grifondoro e, forse impietosito dalle sue lacrime, alla fine l' aveva lasciata accomodare al tavolo oro e rosso, tra qualche sbuffo annoiato e qualche risatina isterica dei cugini. 

Sta di fatto che, annoiata, la ragazza si mise seduta sul letto, mentre un rumore lieve di passi l' incuriosì, simbolo che Albus era pronto a farle uno dei suoi soliti scherzi da primo settembre, tanto per ricordargli perché era finito in serpeverde. 
Con uno scatto fulmineo, la rossa si voltò di colpo verso di lui, stringendo le braccia attorno alla sua vita, con il solito sorrisetto da '' te l' ho fatta'' 

- Albus Severus Potter, ho 15 anni, cosa pretendi, che ci caschi ancora?- 
Alzò un soppraciglio, per poi aggrottare la fronte e sfilargli la caccabomba che stringeva tra le mani. 
Il fratello, con aria sconfitta, cercò di riprendersela, ma senza riuscirci
- Lils, sei una guastafeste del cavolo. 
Mamma ha detto di vestirti in fretta, il baule è già sul nottetempo, papà è in missione per il ministero, mentre lei sarà già sulla scopa per andare agli allenamenti. Ha detto di dirti che ti vuole b...insomma... 
VESTITI!!- 

Dicendo così, le diede una leggera spinta, facendola ricadere sul letto. 
Il rapporto tra Albus e Lily era sempre stato così... insolito, ecco. Un motivo c' era, tutti lo sapevano, ma lei non voleva ammetterlo, e mai l' avrebbe fatto. 
Con gli occhi leggermente lucidi dalla rabbia, infilò un paio di pantaloncini di jeans ed una maglietta larga di una qualche band Rock babbana, che evidenziava la sua smisurata magrezza dovuta ai suoi palesi disturbi alimentari, che la perseguitavano da quella volta che, sempre Albus, le aveva piazzato un verme nel cibo. 

Svogliatamente, percorse i lunghi corridoi della casa, sfiorando con le dita ogni quadro, parete e specchio che decoravano casa Potter, quella casa che, infondo, non smetteva mai di essere tra i suoi ricordi. 

Una voce calma, tranquilla, prese il posto della malinconia, la voce di James. 
James e Lily erano completamente diversi da tutti gli altri. tra loro aleggiava quella complicità, quella dolcezza che aleggiava solo nelle coppiette di fidanzatini, l' unica differenza era che erano fratello e sorella. Più volte la gente li scambiava per fidanzati o cose simili, solo perché si abbracciavano appena possibile e facevano tutto insieme. 
Albus, in tutto questo, era semplicemente il fratello emerginato, che passava ore con svariate ragazze senza calcolare i fratelli. 

Un nodo si strinse nella gola di Lily, quando vide il distintivo da caposcuola brillare sul petto di James, simbolo che, ormai, la sua avventura ad Hogwarts stava per concludersi, mentre quella di Lily era ancora nel pieno. 

Con un sorrisetto all autista- che, diciamocelo, aveva un aria a dir poco stramba- si diede uno slancio con le punte dei piedi e salì sul autubus magico sgangherato, pronta, forse non troppo, a vivere a pieno il suo quinto anno ad Hogwarts. 


Le case, gli alberi, le persone passavano veloci, sotto lo sguardo vitreo della ragazza che, con la guancia appoggiata al finestrino, si era raggomitolata sul sedile meno sporco che era riuscita a trovare, mentre una miriade di pensieri s' impossessarono della sua testolina rossa.
Chi sa se Rox, quest anno, avrebbe confessato i suoi sentimenti a Lorcan, chi sa se quest ultimo ricambiava. 
Alice? Bhè, Alice stava con Louis da così tanto tempo che, anche quell anno, l' avrebbe passato a fare avanti e indietro dal dormitorio di tassorosso a quello di corvonero con i capelli tutti spettinati. 
E... Lysander? 
Il nodo che si era impossessato prima della sua gola si rifece vivo, lasciando la ragazza senza fiato. 
Lyls, il suo migliore amico, quello che riusciva a comprendere ogni suo stato d' animo con uno sguardo, Lilys, che, piano piano, si era innamorato di lei. 


Una frenata improvvisa le fece sbattere la testa contro una traversa del bus, facendola imprecare in trollese. 
Aggrottò la fronte spazientita, notando Al che, naturalmente, si era piegato in due dal ridere, mentre James, con aria interdetta, la guardava perso. 
Perché era così idiota, delle volte? 
La rossa sbuffò appena, sistemandosi i capelli e trascinando il baule verso la stazione, mentre Snasso, fedele, la seguiva. 
Snasso era il suo fantasticamente straordinario- parole sue- gatto nero. 
Qualche anno prima, quando aveva circa 9 anni, l' aveva trovato in mezzo al vialetto di casa sua, intento a guardare ammaliato la pioggia che, lentamente gli bagnava il musetto. 
Da quel momento si era innamorata di lui. 

Gli diede un occhiata veloce e lui, di rimando, miagolò appena, mentre varcavano, insieme, l' entrata di King's Cross. 

Il caos Generale prese il posto della calma che aveva, finalmente, ripreso la rossa qualche minuto prima, mentre il panico si faceva vedere nei suoi occhi. 
Già, la piccola Lily, fin dalla sua nascita, soffriva di crisi di panico. 
Prima mossa: Iperventilazione. 
Il suo respiro si fece veloce, mentre il suo viso cominciò a diventare paonazzo e Snasso, in preda anche lui al panico, cominciò a miagolare, strusciandosi attorno alle sue gambe magre. Di James, neanche l' ombra, figurarsi di Albus. 
Secondo passo: Pianto. 
Le lacrime cominciarono a scenderle copiosamente dal viso, mentre i passanti, indifferenti, la spintonavano di qui e di li, lasciandola sempre più nel panico. 
Terzo stadio: Paura allo stato puro. 
Voltò il viso più volte a desta e a sinistra, quando una voce calma, bassa, le sfiorò la mente, lasciandola qualche secondo sola con se stessa. 

- Sei così bella ma vorresti morire- 

Era quella voce, quella voce che tanto disprezzava, ma nello stesso tempo amava più di ogni altro suono. 
Il suo salvatore le sfiorò appena la mano, intrecciando le dita alle sue e spingendola verso il binario 9 3/4, portando anche il baule e Snasso, che si era appolaiato su di esso. 

La ragazza chiuse gli occhi, non per paura, ma per puro piacere, sperando, quasi, che quello fosse uno dei suoi soliti sogni. 
Sentì voci, urla, risate e sospiri e, appena si ridestò, ritrovò il viso di James a pochi centimetri dal suo, mentre lui, con un dito, era intento ad asciugarle le lacrime. 

- Scusa Lily..io..io pensavo che eri con Al. Mi ha chiamato Hugo e... cazzo! - 

Era stano vedere James dire parolacce, ma quando si trattava di lei... bè, nulla era stano. 
Il fratello si guardò un attimo attorno, aggrottando la fronte. 

- Quel biondino... per fortuna che c' era lui... ah... lo odio, ma è stato utile- 

quel biondino..quel biondino che, in casi come quelli, invadeva sempre la testa della rossa, che, ancora scossa, sbattè le ciglia, spostando lo sguardo a destra e a sinistra, cercando quello del suo salvatore che, naturalemte, non vide. 

Uno sbuffo di fumo bianco prese il posto del' aria limpida del binario, simbolo che doveva muoversi velocemente per salire sul treno. 
Con uno scatto fulmineo, prese il baule e lo buttò sul treno, seguendolo velocemente, mentre le porte del treno si chiudevano, segnando la fine di quell estate che, con se, portava via anche la monotonia di quel' anno. 



// EH EH EH chi sarà il famoso biondino? Bhà... lo scoprirere a breve v.v 
Comunque, mi presento, sono M_J_W... 
Ho iniziato scrivendo una storia su Molly jr Weasley, che, stranamente, non ho completato, visto che è uno dei personaggi che preferisco. 
allora, che ne pensate del primo capitolo? Critiche, domande? 
Io ci sono sempre (: 

Occhio all augurey <3

 

 

  
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