01/08/2012
0 recensioniBecause maybe, you're gonna be the one that saves me.
I corridoi non erano mai stati tanto scuri e silenzioni come quella notte, pensò Harry mentre girovagava per il castello cercando di schiarirsi le idee.
Il peso che doveva sopportare era troppo grande per un ragazzo della sua età, ma era inevitabile, non poteva farci niente. Lui era il Prescelto. Harry fece una smorfia a quel pensiero, quell'appellativo ingigantiva troppo il suo ruolo, e gli ricordava incessantemente ciò che avrebbe dovuto fare.
Tutta questa situazione lo stava portando ad avere atteggiamenti sbagliati ed ingiusti nei confronti delle persone che amava di più, specialmente verso Hermione.
Odiava risponderle in quel tono costantemente irato, ma lei riusciva a tirar fuori la sua parte migliore, sempre,ed Harry questa volta non voleva vedere la sua parte buona, perchè anche se c'era le ricordava troppo la sua parte cattiva. Sapeva di averla, se la sentiva crescere ogni giorno.
E poi c'era Ginny..
Non appena il ragazzo si focalizzò nella mente i lunghi capelli fluenti della sorella del suo migliore amico, si sentì spinto verso il muro da due mani che lo stavano tenendo fermo.
"Devo imparare a portarmi sempre dietro la Mappa del Malandrino" - pensò Harry, un pò spaventato dall'improvvisa intrusione.
"Potter, devi aiutarmi."
Harry riconobbe subito lo sguardo duro e i lineamenti solcati di Malfoy, ma non riuscì a comprendere il significato di quelle parole. Dalla sorpresa non riuscì neppure a parlare.
"So che probabilmente sei l'ultima persona a cui dovrei chiederlo, ma sono disperato." - cominciò un Malfoy sull'orlo delle lacrime - "Il Signore Oscuro mi ha voluto tra i suoi seguaci e mi ha impartito un ordine a cui non posso oppormi: devo uccidere Albus Silente, ma non sono pronto Harry, non lo sono."
Harry poteva soltanto vederlo singhiozzare senza freni, in silenzio e aspettare che il biondo andasse avanti, poichè il giovane Grifondoro era ancora troppo sconvolto dalla faccenda per poter dire qualsiasi cosa.
"Ti sto chiedendo questa.. cosa, Potter, perchè.. beh, so quanto tieni a Silente, e poi perchè.. ecco, io ho sempre creduto, sebbene in segreto che tu sarai la salvezze del mondo magico, che sarai la salvezza di tutti e sarai anche la mia. Lo so dal primo giorno, saresti veramente potuto essere la mia salvezza se tu avessi accettato di essermi amico. Avrei potuto seguire la tua filosofia di vita, e schierarmi dalla parte in cui vorrei veramente essere schierato. Sei la mia salvezza in ogni caso perchè mi ricordi che il bene esiste ed è solo una nostra scelta. Ma mi tormenti anche, perchè mi ricordi che io non l'ho fatto.."
"Draco.."
Draco aveva uno sguardo indeciso sul volto e in men che non si dica, portò la sua mano alla bacchetta che teneva in tasca e in pochi istanti sussurrò:"Oblivion!"
Harry riaprì gli occhi. Si sentì come se si fosse appena svegliato da un sogno, non sapeva dire se bello o brutto, ma non sapeva perchè era in corridoio. Ma certo ora si ricordava, era uscito per prendere un pò d'aria e schiarirsi i pensieri. Non sapeva dire il perchè ma pensava a Malfoy, mentre si ricordava benissimo di star pensando a Ginny prima di quel buio improvviso.
Dietro l'angolo, però, qualcuno stava fermo immobile e aveva osservato tutta la scena.
Piton aveva visto e sentito lo scambio di battute fra i due ragazzi per cui avrebbe dato la vita pur di proteggerli, e non sapeva il perchè, ma si sentiva fiero di loro, forse perchè riuscivano a combattere e affrontare la vita molto meglio di quanto lui avesse mai fatto.