Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: marmelade    01/08/2012    4 recensioni
Spin-off della fanfiction "I would love you better now" sulla coppia Lole, alias Louis e Nicole.
**
E non si era reso minimamente conto, di tutte le lacrime che avevo versato per lui sul cuscino, durante la notte,e nemmeno di quelle che versavo ancora.
[...]
Perché mi sembrava impossibile, che una ragazza come Nicole, potesse essere innamorata di un coglione come me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I would love you better now.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

My inner peace has your name



Nicole.

 
Le cose non quadravano.
Avevo perso di vista la situazione per un giorno e... puff! Adesso mi ritrovavo che non capivo più nulla. Maledetto Louis Tomlinson!
Era lui che mi aveva fatto distrarre con i suoi occhi maledettamente azzurri e il tempo che trascorrevo con lui.
Forse non era stata una buona idea, fidanzarmi.
Scossi il capo, ridestandomi dal pensiero inutile di Louis – in quel momento, lo era davvero – e mi concentrai nuovamente sullo sguardo di Maya.
Era una situazione strana. Molto strana.
Sorrideva, ma non era felice.
Parlava, ma non trasmetteva quello che voleva dire sul serio.
Amava, ma non la persona che stava al suo fianco.
Non le brillavano gli occhi come al solito, e il suo sorriso sembrava stanco. Stanco di nascondere qualcosa che nessuno avrebbe mai capito e compreso davvero a fondo.
Passai lo sguardo da May – che continuava a chiacchierare con Anne e Ryan al suo fianco – a Harry, che parlava con delle zie e Caroline al suo fianco.
Sorrideva, ma non era felice.
Parlava, ma non trasmetteva quello che voleva dire sul serio.
Amava, ma non la persona che stava al suo fianco.
Era tutto così dannatamente chiaro. Perché non c’ero arrivata prima?! Maledetto Louis Tomlinson.
Continuavo a guardare Harry che sorseggiava del vino bianco dal suo bicchiere di cristallo, che si guardava intorno mentre Caroline starnazzava con le zie, e casualmente il suo sguardo andava a finire su May.
E cosa poteva fare May, se non guardarsi intorno mentre gli altri parlavano al posto suo, mentre sorseggiava del vino bianco dal suo bicchiere di cristallo, se non guardare Harry?
E cosa potevano fare i due, se non sorridersi imbarazzati e continuare a parlare con persone inutili, ma il loro intento era un altro?
E cosa potevo essere io, se non un genio?
Anche se avevo perso di vista la situazione per qualche giorno – sempre colpa di Louis – ero riuscita a far combaciare tutti i pezzi, come fosse un puzzle. Bingo.
Poggiai il bicchiere sopra un tavolino situato nel giardino, facendomi spazio tra la gente e raggiungendo Maya, lontana dagli occhi indiscreti di Anne e Ryan.
Un po’ di sana conversazione alla Nicole non le avrebbe fatto certo del male.
“Tu, in bagno con me, adesso”.
Lei si voltò per controbattere, ma io l’avevo già afferrata per un braccio trascinandola di sopra.
Era il momento che mi dicesse tutto, altrimenti gliel’avrei estrapolata fuori con la forza.
Più o meno come fanno i dentisti con i denti di quei poveri bambini o di qualsiasi essere umano.
Ti si avvicinano con quella faccia da non ti farò niente, e poi... bum! Dolore immenso.
Brutta razza, quella dei dentisti.
“Piano, Nicole, guarda che mi fai male!” esclamò May, mentre la scaraventavo con poca grazia nel bagno.
“Perché dovrei farti bene, secondo te!” risposi, chiudendo la porta alle mie spalle per poi voltarmi verso di lei e notare la sua espressione confusa.
“Cosa vorresti dire, scusa?” domandò, e io contrassi ancor di più il viso dalla rabbia.
“Ci vuole pazienza con gli idioti, Nicole”pensai, facendo un lungo sospiro.
“Vorrei dire che tu mi hai nascosto qualcosa! E che me lo nascondi da Maggio, e riguarda anche Harry!” esclamai, battendo un piede a terra.
No, con Maya non ci voleva assolutamente la pazienza. Poteva anche andare a farsi fottere, quando si parlava con lei.
May abbassò lo sguardo sui suoi sandali incrociati, mordendosi il labbro inferiore, senza dire più nulla e lasciando che il silenzio s’impossessasse di noi.
“Allora?” domandai ancora, poggiando le mani sui fianchi.
Lei alzò nuovamente lo sguardo, posandolo sulla mia figura incazzata senza però scomporsi.
Sapeva com’ero fatta, quando m’incazzavo.
“Allora cosa?” domandò anche lei, con l’espressione di una che davvero non sta capendo niente.
“Signore, dammi la forza”pensai, per poi guardarla ancora più incazzata.
“Allora voglio sapere cosa mi nascondi, cazzo!” urlai, facendola sobbalzare per lo spavento.
May fece un ultimo sospiro, per poi roteare gli occhi al cielo guardarmi.
“Okay, Nicole, ti dico tutto, ma tu non dire ad Harry che te l’ho detto” disse decisa, e io annuii.
Doveva per forza dirmi tutto!
“Muta come una tomba” giurai, portandomi la mano destra sul cuore.
Poggiò le mani sui fianchi, inclinando il capo e guardandomi scettica.
“Muta come quando hai detto a tutti che ero uscita con Ryan, nonostante ti avessi detto di non farlo?!” domandò, con lo stesso tono di voce della sua espressione.
Feci un mezzo sorrisino imbarazzato, ricordandomi di quella situazione, alzando le spalle.
“Mi è scappato, non è stata colpa mia!” dissi in mia discolpa, e lei sbuffò, roteando ancora una volta gli occhi al cielo.
“Si va bene, adesso siediti lì e stammi a sentire...” disse, indicandomi il posto su cui dovevo ipoteticamente sedermi.
Mi voltai scioccata verso di lei, indicando il trono sul quale dovevo poggiare il mio adorato sedere.
“Sulla tazza?! Sei per caso impazzita?!” esclamai, e lei scosse il capo.
“Vedete per caso poltrone qui dentro, vostra altezza?!” rispose sarcastica.
Le rivolsi una smorfia, per poi mugugnare un qualcosa di incomprensibile anche al mio udito, e mi sedetti con poca grazia sul gabinetto.
Forse non era stata proprio una buona idea portarla in bagno.
Ma, finalmente, la verità stava per venire a galla.
 

 


Louis.

 
Quanto può condizionarti il matrimonio del tuo migliore amico?
Tanto, troppo. O almeno per me.
La notte prima del suo matrimonio, non riuscivo a prendere sonno. E sapevo che nemmeno lui stesse dormendo.
Lo sentivo sospirare, rigirarsi in continuazione nel suo letto, sbuffare, togliersi le lenzuola di dosso e rimettersele, continuando a sbuffare, senza trovare pace.
Ma il suo era un problema interno, e non con quella notte.
Lui doveva trovare la pace interiore, come dicevano quei maestri dei corsi di yoga dove aveva provato a portarmi Nicole, una volta.
Morale della favola? Lei era uscita di lì ancora più incazzata perché io non ero riuscito a fare niente, se non a dare fastidio all’insegnante.
Ma in quel momento, non ero io che dovevo trovare quella benedetta pace interiore.
Harry non era felice.
Non era felice di sposarsi, non era felice di se stesso e nemmeno della vita che avrebbe dovuto affrontare.
Lui era felice solo quando la sua pace interiore prendeva il nome di Maya.
Perché lo si leggeva tramite i suoi occhi, che era Maya a renderlo felice, e non Caroline.
Era palese che fosse innamorato di lei, e che non aveva mai smesso di farlo.
Ma Harry era orgoglioso, testardo, codardo, e non avrebbe mai ammesso niente di tutto ciò.
D’un tratto, lo sentii sospirare l’ennesima volta, per poi sentire i suoi piedi posarsi sul pavimento e scendere dal letto, stando attento a non fare rumore e uscire dalla stanza con cautela.
Sentii la porta chiudersi piano dietro le sue spalle, così mi misi seduto tra le lenzuola, convinto del fatto che non sarebbe tornato in stanza.
Liam, intanto, russava beatamente, stravaccato nella brandina.
Ero sicuro del fatto che Harry stesse andando in camera di Maya e godersi un’ultima notte con lei, prima dell’errore madornale che avrebbe commesso il giorno dopo.
Eppure, era come se condizionasse anche me, questo fatto.
Mi sentivo quasi in colpa di non poter bloccare le scelte azzardate del mio migliore amico, e ancor di più di non avergli fatto capire che la donna che amava non era quella che stava per sposare.
Mi alzai anche io dal letto, con la coscienza che quella notte non avrei preso sonno, e uscii dalla stanza, richiudendo piano la porta alle mie spalle e scendendo in cucina.
Aprii il frigo una volta nella stanza, prendendo un po’ d’acqua da una bottiglia e versandomela nel bicchiere, finché non sentii dei passi scendere le scale.
Chiusi il frigo, rimettendo dentro la bottiglia, per poi aspettare la persona che stava scendendo la scalinata mentre bevevo.
Si stropicciava gli occhi leggermente socchiusi e si passava una mano tra i capelli ricci, sbadigliando.
E la sola figura, mi fece accelerare il battito del cuore.
“Ehi...” sussurrai, una volta che arrivò in cucina.
Nicole sobbalzò leggermente poiché non si aspettava di trovarmi lì, e si portò una mano sul cuore quando vide che ero io.
“Sei impazzito?! Mi farai venire un infarto, prima o poi...” esclamò sussurrando, e io ridacchiai, posando il bicchiere ormai vuoto nel lavandino.
“Non riesci a dormire?” domandai, e lei alzò lo sguardo, storcendo il naso.
“No, sto aspettando che gli alieni scendano e mi portino con loro nella galassia...! Ovvio che non riesco a dormire, testolina bacata, se no cosa ci farei qui, nel bel mezzo della notte?!” esclamò ancora, scuotendo il capo.
“Ti va di uscire un po’ fuori?” domandai, avvicinandomi a lei.
Nicole alzò lo guardo e annuì col capo, per poi prendermi dolcemente la mano, in un modo che non mi sarei mai aspettato da lei.
Le sorrisi, per poi dirigerci verso la porta finestra nel salotto e uscire nel grande giardino di Harry, dove qualche ora prima era stata celebrata la festa di fidanzamento.
Ci sedemmo sulla grande altalena al centro del giardino, e Nicole poggiò la testa sul mio petto, così che io potessi accarezzarle i capelli.
“E’ tutto così strano...” disse improvvisamente, dopo che io le ebbi lasciato un bacio sulla nuca.
“Cosa?” domandai, poggiandole una mano sul ventre.
“Tutto. E’ tutto strano... insomma, guardaci... mesi fa avremmo potuto tirarci di tutto addosso senza fermarci mai, oddio in effetti lo farei anche adesso però forse con più dolcezza...” disse, facendomi ridacchiare leggermente.
“Però vedi... io non avrei mai creduto di poterti dire tutto, di tirare fuori i miei sentimenti... non ne sono mai stata in grado, non sono mai stata davvero tanto brava, e invece tu... tu sembra che sia nato, per amare le persone... e per amare una come me...” concluse sussurrando, prendendo la mia mano e stringendola alla sua.
Sorrisi tra i suoi capelli profumati, lasciandole un altro bacio.
“E’ che tu sei la ragazza perfetta per me. Sei cinica, acida, testarda e piena di difetti, che vanno a moltiplicarsi ogni giorno di più... però sai capirmi con uno sguardo... e nessuno c’era mai riuscito, prima di te...” sussurrai, e la sentii sorridere.
“Però adesso stiamo diventando troppo dolci, ho bisogno di qualcosa da dirti che non sia diabetico!” esclamò, facendomi ridere.
“Dimmi che sono uno stronzo, o davvero posso credere gli alieni siano venuti a prenderti e portarti con loro nella galassia!” risposi tra le risate, accarezzandole i capelli con una mano.
“Sei uno stronzo, tranquillo, sono ancora qui con te a sfracassarti le palle!” disse, accoccolandosi di più al mio petto.
Rimanemmo in silenzio per un po’, beandoci soltanto della tranquillità notturna che aleggiava intorno a noi, in quel giardino.
“Cos’altro ti sembra strano?” domandai all’improvviso, carezzandole ancora un po’ i capelli.
Nicole sospirò, e sentii il suo respiro farsi più tranquillo.
“L’amore. L’amore mi sembra la cosa più strana del mondo...” rispose, e io non le chiesi più nulla.
Rimasi in silenzio, e lei capì cosa volevo dire davvero.
“Guarda May ed Harry, ad esempio. Loro si amano ancora, eppure stanno mandando tutto il loro amore a puttane perché sono orgogliosi, e non vogliono ammettere la verità. E soffriranno da morire, e tutto gli provocherà dei dolori... allora non è meglio essere felici e dirsi tutto, invece di rimanere in silenzio per tutta la vita?” disse ancora.
Sospirai anche io, scuotendo il capo.
“Lo so... ma noi non possiamo farci nulla, Nicole...” dissi, e la sentii voltarsi verso di me.
Puntò i suoi occhi verdi e decisi nei miei, costringendomi a guardarla.
“Non è vero, Louis. Noi possiamo fare eccome. Possiamo fargli capire che stanno sbagliando, che se ne pentiranno per sempre e vivranno una vita tormentata, se continueranno così. Sono fatti per stare insieme, così come lo siamo noi due... e io non voglio che un giorno si rincontreranno e non riusciranno nemmeno a guardarsi negli occhi, per il dolore che portano dentro...”
Continuai a guardarla negli occhi per farmi trasmettere tutta quella decisione e forza che a me mancava.
“Si ma...”
“Ma un cazzo, Louis!” esclamò, interrompendomi “ricordi quando dovevamo andare a prendere May all’aeroporto e tu mi chiedesti cosa sarebbe successo, e io ti risposi che speravo il meglio?! Bene, il meglio è successo. Loro si sono accorti di amarsi ancora. Ma adesso sta a noi, rendere quel meglio possibile ancora una volta...”.
Le sorrisi, poggiando una mano sulla sua guancia morbida, e sorrise anche lei.
“Se più testarda di Harry e May...” sussurrai, e lei fece una smorfia.
“Lo prenderò come un complimento, allora...” sussurrò in risposta, avvicinandosi alle mie labbra e baciandole, come solo lei sapeva fare.
Perché, infondo, era inutile andare al corso di yoga per trovare la pace interiore.
Per quanto potesse essere una rompicoglioni con i fiocchi, la mia pace interiore portava il nome di Nicole.


Writer's Corner! :)
Oh yeeeeah, babies! ;D
No vabbè, niente.
Questi abbinamenti di colore fanno pure schifo, credo... cioè, boh, a me non piacciono tantissimo. Cioè, di solito l'arancione e il blu scuro mi piacciono insieme, però boh! In questo caso non mi piacciono tantissimo!
Però non ho tempo di cambiarli, anche perchè sono stata tre ore a cambiare colori perchè mi facevano tutti schifo, e questo è quello che mi fa un'antecchia meno schifo! :)
Okay, divago.
Avevo detto che volevo scrivere un altro capitolo LOLE prima di quello che ho già in mente e... eccolo qua! :D
Mi è venuto in mente stamattina appena sveglia e ho deciso di scriverlo! L'ho finito tipo qualche minuto fa, credo u.u
Forse è un po' troppo diabetico questo capitolo, però si capiscono varie intenzionii u.u eheheheh, Nicole paladine della giustizia! :D
Tipo c'è una mia compagna di classe che è un'idiota e che voleva ricercare la giustizia, e io e le mie amiche le abbiamo dato il nome di Sailor Puurp! :D HAHAHAH
Vabbè, sto dicendo troppe cose inutili stasera perchè ho fame. 

Un enorme grrrazie alla mia splendida omonima, extraordinharry, per avermi fatto un nuovo banner *-*
asdfghj, è meravigliossso :D

SSSSo, per chi è entrato qui senza conoscere da cosa derivi questo spin-off, qui c'è il link della FF! :)
I would love you better now.
E' quasi finiiita ç_ç

E, come al solito, vi lascio la gif di fine capitolo! :D

picasion.com
picasion.com

HAHAHAH, boh questa l'adoro *-*
sdramatizza un po' il diabete che c'è il questo capitolo! :D

Se volete prendermi a male parole e insultarmi (se volete, eh, non siete obbligate u.u) mi trovate su twittah come @Marypuuff :)

Adesso vado a finire di scrivere l'ultimo capitolo della FF ç_ç
E a mangiare, ovviamente.

CCCCCCCCCiao belle! :D
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: marmelade