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Autore: giormoments    01/08/2012    1 recensioni
AU!Hogwarts, pairing: Niam; Rating: verde. In onore delle #Gaylimpics del #thegays.
Niall, udendo quel grido, si spaventò e prese istintivamente la mano di Liam per poi ritrarla subito, imbarazzato.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Terza OS dedicata alle #Gaylimpics del #thegays.
Questa volta scrivo, per la prima volta, dei Niam. Non ho mai scritto su di loro perché non riesco a shipparli, è più forte di me, ma per necessità ho dovuto mettere loro (sono gli unici due che sono nella stessa Casa >.<)

Bene, vi lascio alla lettura e scappo a scrivere una Zarry prima che scocchi la mezzanotte! ^^

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Da quando gli era arrivata la lettera da Hogwarts, quell’estate, il piccolo Liam Payne era fuori di sé dalla gioia. Certo, se l’aspettava, le sue sorelle prima di lui l’avevano ricevuta l’estate dei loro undici anni, ma quando vide quel pezzo di carta indirizzato proprio a lui, non ci poteva credere.
Gli acquisti erano stati la cosa più bella. Liam si era divertito come un pazzo a girare per Diagon Alley, piena zeppa come non mai in quel particolare periodo dell’anno, bambini come lui che con i propri genitori si attrezzavano per partire alla volta di Hogwarts.
Sua madre aveva insistito per passare prima di tutto da Madama McClan, per le divise. Finito dalla cordialissima sarta, fu il turno del Ghirigoro, per acquistare l’infinita lista e varietà di libri richiesti dalla lista inviata direttamente da Hogwarts. Dopo una veloce visita alla Gringott, venne la parte preferita di Liam: la scelta del proprio animale (un gufo, un gatto od una rana) e soprattutto, la bacchetta. Aveva visto entrambe le sue sorelle passarci prima di lui ed era sempre rimasto in disparte sognando il giorno in cui sarebbe toccato a lui.
Arrivato al Serraglio Stregato, aveva già le idee chiare: i gatti non gli andavano a genio ed i rospi erano così piccoli e scivolosi.. Lui voleva un gufo. Disse questo, con tono molto sicuro, alla proprietaria del negozio, una donna di mezza età con occhiali spessi e pesanti vestiti neri. Lei gli mostrò le diverse specie e lui si innamorò subito di una civetta meravigliosa, il piumaggio marroncino e gli occhi incredibilmente azzurri.
Comprato l’animale, si recò impaurito verso Ollivander. Fu più veloce di quel che pensava. La seconda bacchetta che provò lo scelse. Sì, perché era la bacchetta a scegliere al mago, non il contrario, lo sapevano tutti. Legno di quercia, dodici pollici, poco flessibile, nucleo di crine di unicorno. Già l’amava.
 
Il 1 Settembre, alle 11:00 in punto, Liam si trovava già sull’Espresso. Non conosceva nessuno del suo anno, purtroppo, e le sue sorelle Ruth e Nicole erano sparite nella folla alla ricerca dei loro amici. Entrambe erano in Tassorosso, e per stare nella stessa Casa delle sue sorelle, sperava di finirci anche Liam. Ma non avrebbe di certo disdegnato le altre case.
Sovrappensiero, trovò un vagone libero e vi si infilò velocemente prima che qualcuno potesse rubarglielo. Se non conosceva nessuno, tanto valeva starsene da solo.
Non fece in tempo a posare il suo bagaglio sul sedile di fronte a lui che sentì la porta del vagone aprirsi.
«Ehm.. Scusa? Posso?» chiese una vocina. Liam si voltò e vide che ad entrare era stato un ragazzino della sua età, più o meno, biondo, occhi incredibilmente azzurri.
«Sì, certo, entra pure» disse cordialmente il castano, aiutandolo con il suo baule. «Sono Liam Payne, piacere» si presentò porgendogli la mano.
«Io sono Niall Horan, piacere mio» sorrise quello, stringendogli la mano. «Io sono al primo anno, e tu?»
«Anche io! Non vedo l’ora di arrivare a Hogwarts! I miei genitori me ne parlano da quando sono nato!» esclamò Liam esaltato come non mai.
«Io non so com’è, invece. I miei genitori sono Babbani» sussurrò con lo sguardo basso il biondo.
«Ehi! Non è un problema essere figlio di Babbani, sai? Conosci la storia del grande mago Harry Potter?» chiese curioso.
«No, purtroppo.» ammise Niall, scuotendo il capo.
«Bè, ha sconfitto il Mago Oscuro più cattivo di tutti i tempi. E sua madre era una nata Babbana. Ed anche la sua migliore amica lo era, ed era una delle streghe più intelligenti della sua età.»
Il viso del biondo si illuminò sentendo quelle parole. I due non ci misero molto a fare amicizia. Iniziarono a parlare delle loro vite, rendendosi conto di quanto fossero diverse tra loro.
In men che non si dica, passò uno degli studenti più grandi ad informarli che erano quasi arrivati e che dovevano indossare le loro divise. Liam aiutò Niall con la sua e quando furono arrivati, salirono sulla stessa barca che attraversava il Lago Nero e li portava dritti al castello.
Rimasero entrambi folgorati dalla maestosità e dalla luce che quella struttura emanava. Sembrava sprizzare magia da ogni mattone.
All’entrata trovarono una vecchia signora, la professoressa McGrannitt o qualcosa del genere.
Li informò velocemente di quello che sarebbe successo di lì a breve. Sarebbero entrati nella Sala Grande, già popolata dagli studenti degli altri anni e dai professori. Sarebbero stati chiamati uno alla volta a sedersi su uno sgabello e sarebbero stati smistati.
Il portone enorme della Sala si aprì ed il gruppo di ragazzini del primo anno fecero la loro entrata. Tutti si guardavano attorno, meravigliati della sua magnificenza, delle candele che fluttuavano in aria.
La sfilata si arrestò davanti ad una breve scalinata, in cima alla quale c’era uno sgabello di legno con sopra un cappello nero da strega.
La professoressa chiamò il primo nome, una ragazzina magrolina dai capelli rossi. Questa avanzò coraggiosa, si sedette ed appena il cappello le sfiorò la testa, gridò ‘Grifondoro!’, ed il secondo tavolo da destra esplose in un applauso di benvenuto. Niall, udendo quel grido, si spaventò e prese istintivamente la mano di Liam per poi ritrarla subito, imbarazzato. «È il Cappello Parlante! È lui che smista gli alunni ogni anno!» lo rassicurò il castano.
«Liam Payne!» chiamò la professoressa. Liam si irrigidì e con passo impaurito si recò verso lo sgabello. Il Cappello lo studiò per qualche secondo, poi sentenziò ‘Tassorosso!’. Liam scese contento la scalinata correndo verso le sorelle che lo attendevano al tavolo della loro Casa.
Il tempo passava ma il nome di Niall non era ancora stato chiamato. Il biondo fu proprio uno degli ultimi ad essere chiamato.
«Niall Horan!» lo chiamò la McGrannitt.
Niall quasi si strozzò con la propria saliva udendosi nominare. Avanzò incerto verso la scalinata, rischiando anche di inciampare nel proprio mantello. Si sedette e non appena il cappello sfiorò i suoi capelli biondissimi, urlò ‘Tassorosso!’.
Niall scese le scale indifferente, quando realizzò che era stato Smistato nella stessa Casa del suo nuovo amico. Allora la sua felicità esplose in un enorme sorriso rivolto verso il tavolo dei Tassorosso che lo stava acclamando. Corse verso di loro e ne abbracciò un paio, sedendosi poi accanto al suo nuovo amico. Lo guardò per qualche secondo, poi sotto il tavolo intrecciò le sue dita a quelle del castano, che guardò le loro mani unite e gli rivolse un sorriso felice.
  
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