Radio, TV e Giornali

“Ci governano con radio, TV e giornali!”
Questo diceva il profeta.
“Con radio, TV e giornali! I nostri pensieri non ci appartengono più, ma sono il prodotto finito di messaggi sottointesi nei programmi televisivi, nei libri che leggiamo, nella canzoni che ascoltiamo. Non vi rendete conto, poveri sciocchi, dell’illusione in cui vi ritrovate? Voi non pensate più, non comprendete più nulla, ma assorbite come spugne ciò che la società vi offre. Ed è veleno, una droga a cui non potete fare a meno. Siete ciechi, tutti ciechi, poveri illusi! Vivete secondo tante regole, regole precise che v’incatenano e vi bendano con parole ben costruite. Ma è tutto falso, è tutta polvere. Sabbia che vi arrugginisce il cervello. Ciò che pensate, ve lo fanno pensare. Il modo in cui vivete, è il modo in cui vi costringono a vivere. Siete tutti schiavi della società, non capite? Svegliatevi, poveri illusi, svegliatevi! La società è vostra nemica, poiché vi rende tutti uguali, come androidi nelle fabbriche di armi! Poveri illusi, poveri illusi. Io sono l’unico ad essere libero, tra tutti voi, perché mi sono reso conto di essere uno schiavo! Svegliatevi! Ribellatevi! Ci governano con radio, TV e giornali!”
E proseguiva, il profeta, lungo le strade e nelle linee dei suoi scritti. E tutti lo lodavano, lodavano il profeta che salvava loro da quella società meschina, lui che apriva i loro occhi, lui che rimuoveva le loro invisibili catene. E l’ignoranza di quella schiavitù presto svanì, e tutti lodarono il profeta, che gongolava nelle sue parole, così ben costruite.
E non si rendeva conto, il povero illuso, che le sue parole sarebbero state la società illusoria del domani.
E che tutte, tutte quante, provenivano da radio, TV e giornali.

Nota:

La storia ha ricevuto il Premio Speciale "Botta in Testa" per il concorso "Alley's award for your flashfic" indetto dalla pagina "Down Hanna's Ally" su Facebook: https://www.facebook.com/events/1493577990967233/