Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Alys93    02/08/2012    6 recensioni
Come si può capire dal titolo, questa storia parla di un sogno. Ma non di un sogno qualunque, oh no! Si tratta di un sogno che ho fatto qualche giorno fa e che mi ha decisamente scombussolato. Potrà sembrarvi folle (e lo è, decisamente!) ed eccessivamente lungo (un po' l'ho romanzato) e non vi darò torto.
Se avrete la pazienza (e la forza) di arrivare fino alla fine, capirete che, a volte, la fantasia è il modo più veloce per ammattire. Ve lo posso assicurare! ò_ò
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono rimasta piacevolmente sorpresa nel vedere come è stata accolta questa storia e sono felicissima che vi stia piacendo così tanto. grazie di cuore, ragazze! davvero, grazie. mi auguro che continuerete a ridere anche in quest'altro spezzone, dove si capirà fino a che punto sono da ricoverare. ^-^ vi lascio alla lettura, grazie ancora a tutte!!

2 - Rendersi conto che la malattia è più seria del previsto

Voglio svegliarmi, voglio svegliarmi, voglio svegliarmi.
Non chiedo altro, dannazione!
Voglio tornare a casa, alla mia vita di tutti i giorni! Alla noiosa, abituale vita del ventunesimo secolo!
È questo quello che penso, mentre corro come una forsennata attraverso una verdeggiante pianura.
Sento le urla dei cinque scimmioni alle mie spalle, sempre più vicine.
Accidenti, stanno recuperando terreno!
Ed io sono sempre più esausta. La milza mi pulsa come se ci avesse infilato un coltello e la gola mi brucia da morire.
Come sempre... Dato che il mio naso non è buono a niente, la gola deve sopportare tutta la respirazione e brucia come se avessi mangiato carbone!
Ma perché diavolo non me ne va una buona, accidenti?!
Di colpo, inciampo in una radice e mi accappotto.
E te pareva se non cadevo come una pera cotta!
Ma perché non riesco a farne una giusta neanche quando sono in pericolo di vita?!?
Resto a fissare l'erba che mi punge il viso, incapace di respirare normalmente e riprendere a correre.
Ok, sono ufficialmente morta. Quelli mi ammazzeranno di sicuro!
Vabbé, è un sogno... E se non fosse così?
Se questo non fosse affatto un sogno?
Non lo so, ma ormai è troppo tardi per chiederselo.
Improvvisamente, mi sento afferrare per i capelli e mi scappa un gemito quando uno di quei bestioni mi costringe in ginocchio.
"Lasciami andare, brutto imbecille! Lasciami subito!" esclamo furiosa, cercando di dargli un calcio.
"Credevi di poter scappare, mocciosa?" mi chiede divertito, costringendomi a guardarlo in quegli occhi porcini che mi fanno rabbrividire.
Cercando di non farmi strappare i capelli, mi alzo in piedi e, senza capire manco perché lo faccio, gli sputo in faccia.
Mi fa schifo e glielo dimostro, forse per questo...
Peccato che lo abbia fatto incazzare di brutto!
"Questa me la paghi, brutta mocciosa!" esclama furioso, pronto a colpirmi.
Non so da dove prendo la forza o il coraggio, ma, dato che sono in piedi, ne approfitto.
Slancio la gamba e gli rifilo un calcio dritto dritto sui gioielli di famiglia.
Così impari, brutto verme!
Cavoli, quante volte ho sognato di farlo con quei cretini dei miei compagni di classe!
È... È una bella soddisfazione, lo ammetto.
Lo sento mugugnare per il dolore e, non appena la presa sui miei capelli diminuisce, riprendo a correre.
Non ho mica voglia di farmi ammazzare, io!
Incurante della gola che implora pietà, continuo a correre senza una meta, sperando in un miracolo.
Un miracolo che prende vita sotto l'aspetto di una ragazza, vestita di nero e rosa, con una spada allacciata al fianco.
"Che succede?" mi chiede, avvicinandosi di corsa.
"Aiuto" sussurro io, incapace di alzare la voce "Quei.. quei tizi.. mi vogliono ammazzare".
Non riesco ad aggiungere altro, che li sento arrivare e mi volto verso di loro.
Dannazione, certo che hanno una ripresa rapida, 'sti pazzi!
Ma non voglio mostrarmi codarda, un minimo d'orgoglio ce l'ho.
Se proprio devo morire, voglio farlo a testa alta!
Aspé'... Ma mo' 'ste frasi gloriose, da dove vengono fuori?
Non è da me... Non sono una fifona, ma manco una sprizza coraggio da tutti i pori!
Sono la tipica persona che evita i conflitti, quando può...
Altrimenti, li affronta, punto.
La ragazza che ho incontrato mi fa cenno di allontanarmi "A loro ci penso io, tu pensa a ripararti da qualche parte".
Solo in quel momento noto un grosso boomerang a terra e noto che la mia salvatrice ha un che di familiare.
No, aspetta un momento!
Non può essere chi penso io... non avrebbe senso!
Non è umanamente possibile!
La mia mente malata non può partorire certe cose...
Quando però un gattino nero e bianco, provvisto di un paio di occhi rossi e di due code dall'aria morbida, non ho più dubbi.
Soprattutto quando lo vedo sparire tra delle fiamme ed uscirne sotto le sembianze di una tigre dai denti a sciabola, sempre con le due code e gli occhi rossi però...
A quel punto, il mio beneamato cervellino decide che è troppo e si spegne. Ed io con lui...
 
"Credete che sia morta?" mormora una voce di bambino, in un punto imprecisato alla mia destra.
"No, non vedi che respira?" fa notare qualcun altro, dall'altra parte della mia testa "È solo svenuta".
Buffo, queste voci mi sono un tantino familiari... Eppure, non sono di nessuno della mia famiglia, o di qualche mio amico...
"Piuttosto, avete visto che abiti strani che porta?" borbotta una terza voce, alquanto seccata "Non è di queste parti, la tipa".
Irritata da quel tono saccente, non apro neanche gli occhi e, afferrata la prima cosa che mi capita sotto mano, la tiro nella direzione di quell'antipatico.
Mi alzo lentamente a sedere e borbotto "I miei vestiti sono normali. Forse è la tua testa che non lo è".
"Dopo il colpo che ha preso, ne sono sicuro" ride un tipo davanti a me, indicando l'amico stramazzato a terra.
Un vaso, grosso quanto la mia testa, rotola poco più in là e la cosa mi sorprende.
Davvero l'ho colpito? Di solito, la mia mira fa davvero pena...
Decido di lasciar perdere la mira e mi guardo attorno, cercando di capire dove sono finita stavolta.
Sono in una capanna in legno, stesa su di un letto poco più duro del mio, che mia cugina si ostina a definire una pietra.
Invece lo trovo così comodo e rilassante.... altro che materassi in lattice, dove sprofondi e non ti puoi muovere!
Beh, è normale che non sia morbidissimo. È un futon mi rendo conto, fissando la coperta su cui mi trovo.
Aspe'! su cosa sono seduta?! Un futon?!
Allarmata, scatto in piedi e guardo le persone che mi fissano un po' sorprese.
Sbatto ripetutamente le palpebre, dandomi anche un pizzicotto per essere sicura che non sto avendo un'allucinazione.
Ma questi... no, non possono essere davvero loro!
"Ti senti bene?" mi chiede premurosamente una ragazza dai capelli corvini, vestita con una divisa scolastica giapponese verde e bianca.
No, non può essere davvero.. Kagome Higurashi!
"Sto sognando" mormoro allibita, portandomi le mani al viso "Sì, sto sognando. Non c'è altra spiegazione. È tutto un sogno...".
"Ehi, razza di dannata!" mi apostrofa una voce maschile, la stessa che mi ha irritato poco prima "Ma ti pare il caso di tirare vasi addosso alla gente?".
"Ed a te pare il caso di essere così dannatamente scorbutico?" ribatto io, ignorando il fatto che lui dovrebbe esistere solo nei manga e negli anime.
Porca miseria, manco nelle mie fantasie più assurde avrei mai pensato di parlare con niente poco di meno che Inuyasha!
Insomma, c'ho fantasticato così tanto su questo mezzo-demone e su tutto il gruppo, che mo' lo vedo pure davanti a me...
Sto impazzendo, non ci sono altre spiegazioni.
"Effettivamente, non sei gentile" mormora quello che riconosco come il piccolo Shippo, prima di ricevere un pugno dall'hanyou.
E te pareva... È proprio uguale e spiccicato al personaggio che conosco.
Come da manuale, Kagome prende le difese di Shippo ed Inuyasha si ritrova schiantato a terra dopo un terribile "A cuccia!".
La ragazza si volta verso di me con uno sguardo di scuse, ma io le faccio cenno che è tutto apposto.
Nella mia mente malata, è ovvio. Qui non è niente apposto!!
"Possiamo sapere come ti chiami e da dove vieni?" mi chiede Sango, fissandomi incuriosita "Perché quegli uomini ti inseguivano?".
Con un sospiro, mi risiedo sul futon, cercando le parole giuste per spiegarmi.
Il che non è facile, dato che neanche io ho capito bene come sono finita qui.
"Mi chiamo Annamaria" mormoro, tormentando un lembo delle coperte "E vengo da un mondo molto diverso dal vostro, direi... Come sono arrivata qui è un mistero".
"Ann.. che?" esclama Inuyasha, rialzandosi dal pavimento "Ma che razza di nome assurdo hai?".
"Perché, Inuyasha è un nome normale, secondo te?" replico incavolata, fissandolo truce.
Già non so come sono arrivata nel Giappone medievale, perdipiù in un manga e non so come tornare a casa mia...
Ci mancava solo che questo idiota mi facesse saltare i nervi.
"Come... Come fai a conoscere il mio nome, dannata?!" ringhia il mezzo-demone, mostrandomi gli artigli con fare minaccioso.
Lo snobbo alla grande e mi rivolgo a Kagome "So che vi sembrerà assurdo, ma io vi conosco uno per uno".
Comincio da lei, indicandoli uno alla volta "Tu sei Kagome Higurashi, il piccolo demone volpe si chiama Shippo. Il monaco è Miroku e lei è Sango".
Alla fine, indico il gattino demoniaco che mi si sta avvicinando "E tu sei Kirara".
Come risposta, ottengo un dolce miagolio, che mi fa sorridere. Adoro quel suono!!
"Davvero ci conosci?" mi chiede Shippo, fissandomi sorpreso "Come mai? Noi non ti abbiamo mai vista!".
"Direi..." commento io "Non sono della zona, come avete potuto capire", "Vieni dal futuro, come Kagome?".
Un sorriso nervoso mi appare in viso "Più o meno. A casa mia, corre l'anno 2012...".
"Quindi vieni da un futuro un po' più avanzato del mio" mormora Kagome, incredula "Una decina d'anni, non di più".
"Sì" annuisco "Solo che non ho la minima idea di come sia finita qui... Né di come tornare a casa".
"Il punto è che non mi basta attraversare un pozzo e sono nel giardino di casa mia" borbotto "Non ho la più pallida idea di come sia finita qui.. e di come faccia a capirvi così bene!".
"Cos'è, blateri per enigmi?" mi apostrofa Inuyasha, "Perché non mi lasci parlare, scemo?" lo rimbecco io.
"Credo si veda un po' dalla mia faccia, che non sono giapponese" continuo "Per questo, mi sono stupita dal fatto che ci capiamo così bene. Io vengo da un paese più piccolo, che si chiama Italia".
Augurandomi che Kagome un minimo di geografia se lo ricordi, torno ad attorcigliare un lembo della coperta. Sono nervosissima!
Chissà se mamma si è accorta che sono sparita...
"Italia?" ripete Miroku "Non ho mai sentito un luogo chiamato così... È molto distante?".
"Direi" commento io, decisamente scocciata "In pratica, è dall'altra parte del globo".
"Quindi sei europea" mormora Kagome, armeggiando con un grosso atlante che ha preso dallo zaino.
Ma come diavolo faccia a portarsi tutte quelle cose dietro, per me è ancora un mistero...
"Sì" confermo, indicando il mio paese che si estende nella chiazza azzurra del Mediterraneo "Sono dannatamente lontana...".
"Ma come ci sei arrivata qui, da un paese così distante e dal futuro, poi?" chiede Sango, allibita dalla distanza che mi separa da casa.
"Ma che ne so..." impreco incavolata "Il mio computer è diventato scemo e si è acceso da solo. Quando ho provato a spegnerlo, mi ha come risucchiata in un tunnel e sono finita qui".
Fisso con astio il pavimento nell'aggiungere "Poi ho incontrato quei cinque scimmioni, che pensavano di divertirsi con me, e sono scappata".
"Compu-cosa?" mormora Shippo, fissandomi sorpreso "Che cos'è? Un gioco?".
"No, è una macchina che permette di fare moltissime cose" mormoro io "Però ci si può anche giocare, conservare le foto, ascoltare musica...".
Vedendo che il piccolo mi guarda sbalordito, rido "È una sorta di scatola magica, che conserva le cose più importanti che vuoi custodire. Disegni o musica, non fa differenza".
"Deve essere molto bello" mi sorride il kitsune, "Abbastanza, sì".
"Questo però non spiega il fatto che tu ci conosca" borbotta Inuyasha "Avanti, sputa il rospo".
"Tu parlami ancora così ed io ti faccio sputare i denti" lo avverto con tono feroce.
Capperi, quanto odio quel tono saccente!
"Tsé, un'umana come te non può farmi niente" replica lui, voltando la testa con fare snob.
Mi prudono le mani per la voglia di prenderlo a schiaffi!
Accidenti, ma come cavolo si permette di parlarmi così?!
Incavolata nera, gli afferro un orecchio canino e sbraito "Piantala, cagnaccio scorbutico! Sarò anche umana, ma tu non hai il diritto di trattarmi come se fossi niente!".
Lo sento guaire appena, stordito dal mio urlo (non ho una voce troppo delicata, quando urlo), e lo lascio andare "Razza di scemo".
Noto che il resto del gruppo mi fissa basito e fatico a non ridere.
"Scusate, ma io certi atteggiamenti non li sopporto" mi giustifico, sedendomi di nuovo.
Ora devo spiegare come mai li conosco uno per uno... Mi sa che per loro sarà un mezzo shock.
"Ad essere sincera, non conosco solo i vostri nomi, ma anche altre cose che vi riguardano" ammetto "Ma, vedete.. il fatto è che..".
Con un sospiro, mi rassegno a lanciare la bomba "Nel mondo da cui provengo, tutti voi fate parte di un racconto. Una storia nata dalla fantasia di una fumettista giapponese".
La grande Rumiko Takahashi...
Moltissime ragazze le sono grate per essere nata con questa fantasia.
"Dici sul serio?" mormora Kagome, fissandomi con gli occhi fuori dalle orbite "Siamo.. un fumetto?!".
"Nel mio mondo, sì" dico seria "Mi sa che devo aver attraversato una barriera dimensionale, se no tutte 'ste cose non me le spiego...".
"E che altro sai di noi?" mi chiede Shippo, che mi sembra quello più rapido ad assimilare la notizia shock.
"Beh, diverse cose..." mormoro evasiva "Perché viaggiate insieme, come vi siete incontrati e cosa cercate".
Non voglio dire qualcosa che potrebbe scombussolare il corso degli eventi; non so neanche in quale punto della storia sono finita!
"Davvero sai tutte queste informazioni?" domanda Sango, ancora incredula "È.. pazzesco. Fatico a crederci..".
"Non ne dubito" la rassicuro "Se qualcuno mi avesse detto quello che ho detto a voi, lo avrei preso per fumato".
"A proposito, cosa è successo qui, ultimamente?" chiedo, cercando di farmi un quadro più chiaro della situazione.
"Perché dovremmo dirtelo?" replica Inuyasha "Per quello che ne sappiamo, potresti anche esserti inventata tutto".
"Chi ci assicura che non sei una spia di Naraku?" insinua sospettoso "Che non raccogli informazioni per quel bastardo?".
"Io, lavorare per quella sottospecie di ragno trasformista con il trucco?!" esclamo spiazzata "Ma dico, tu sei davvero scemo!".
"Non mi ci accosterei, neanche con una pistola puntata alla testa" continuo schifata "Quello..è un essere disgustoso. Un ammasso di demoni tenuti insieme dal cuore umano di Onigumo".
Sgranano tutti gli occhi nel comprendere che ne so parecchio sul loro più acerrimo nemico.
"Sai molto più di quanto mi aspettassi" ammette il mezzo-demone "Probabilmente, hai avuto modo di conoscerlo bene...".
Ma allora questo è citrullo sul serio!
"Io. Non. Sto. Dalla. Parte. Di. Naraku" scandisco incazzata "Non vengo da questo mondo, lo vuoi capire?!".
Davanti al suo sguardo scettico (accidenti, quegli occhi d'ambra sono troooppo belli!), gli do' le spalle e sollevo la maglietta per mostrare la schiena.
"Se fossi un'emanazione di quel verme, dovrei avere un ragno inciso sulla schiena, non credi? Come Kagura" borbotto seccata.
Ignoro volutamente lo sguardo languido di Miroku, piuttosto compiaciuto dal fatto che, sotto la maglietta, porto solo una fascia per lui incomprensibile.
"Ti do' un consiglio, monaco depravato" lo avverto, sistemandomi la T-shirt "Tieni lontano da me quelle manacce ed andremo d'accordo. Intesi?".
"Sei a conoscenza anche di questa.. mania di Miroku?" mormora Sango, fissandomi sorpresa.
"Sì, così come che tu lo colpisci spesso e volentieri con un bel ceffone" replico sorridendo.
Qualcosa, dai loro sguardi, mi fa capire che ora mi credono e che si fidano di me. Questo mi fa sentire meglio...
Ormai, se proprio sono impazzita, voglio vedere fin dove la mia mente malata intende spingersi.  

che ne dite? Sono o non sono da rinchiudere al CIM?! XD Con Inuyasha non ci vado proprio d'accordo, per ora. Shippo, invece, è troooppo puccioso!!! *w* adoro quel piccoletto! secondo voi, cosa succederà, adesso? ^-^ Le sorprese non sono ancora finite!! e sapete perché? perché la mia follia nno ha limiti!! XD
bacioni enormi, vostra
Sclero-Girl... o Alys-chan, coem preferite ^-^

o affianco e se non sapete cos'è l'html, utilizzate la prima delle due opzioni, l'editor di EFP.
   
 
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