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Autore: SickOfLoveSong    02/08/2012    2 recensioni
Riuscirà una semplice ragazza a sfuggire al suo destino e iniziare una nuova vita a Londra? Con la forza di volontà tutto è possibile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I giorni successivi passarono velocemente e mi svegliai una mattina per rendermi conto che era il 6 gennaio e il giorno dopo i ragazzi sarebbero partiti; non fui svegliata né dalla luce che filtrava dalla finestra né dalla sveglia né dal messaggio di Tom che mi svegliava tutte le mattine.
Mi alzai dal letto e mi diressi verso la cucina immaginando di trovarla vuota visto che erano solo le 5 di mattino, ma la luce era accesa e Sara seduta sulla sedia stava bevendo una tazza di camomilla; “Che ci fai sveglia a quest’ora??” chiesi sedendomi di fronte a lei, “Ho fatto per l’ennesima volta lo stesso sogno che faccio da quando siamo tornate a Londra” rispose guardandomi, “Non sei l’unica a quanto pare, cosa hai sognato??".
“Sogno di arrivare all’aeroporto e di andare incontro a Jay, ma mi ritrovo ad abbracciare Nathan!!! Ogni volta che adesso guardo il ricciolino o lo bacio mi viene in mente coccolino!!!Come devo fare??” disse Sara alzando il tono di voce, “La cosa è semplice qualcuno qui ci vuole dire che abbiamo fatto le scelte sbagliate. Io sogno di trovarmi a casa di Tom e quando lo chiamo mi ritrovo da Jay che mi chiede perché lo chiamo Tom” risposi abbozzando un sorriso.
“Basta devo parlare con Nathan!!!” continuò Sara prendendo il telefono e componendo un numero, “A chi chiami sono solo le 5 di mattino!!!” dissi “Lo so che ore sono, io non ho dormito per niente e quella mezz’ora che mi sono addormentata ho rifatto il sogno, chiamo Jay sarà ancora sveglio” rispose avvicinando l’i-phone all’orecchio.
Dovevo fare qualcosa anche io o quella situazione mi avrebbe fatto impazzire, ma non potevo chiamare Tom a quell’ora, sicuramente mi avrebbe sbranata dovevo aspettare almeno altre 3 ore.
“Ok ho parlato con Jay, passa più tardi a prendermi, usciamo e gli dico come è la situazione!! E gli parlo di te!” disse avvisandomi, “Non puoi!!! Devo parlare prima con Tom!” risposi spaventata, “Il tempo che parlo con Jay tu parli con Tom!”.
Siccome non riuscivo a prendere sonno pulii la casa da cima a fondo e quando mi sedetti per bere del caffè mi arrivò un messaggio da Tom PASSO TRA 10 MINUTI, FATTI TROVARE PRONTA, TI DEVO PARLARE.
Non avevo paura di cosa dovesse dirmi infondo ero io quella che doveva dirgli di aver sbagliato tutto e che continuava a sognare il suo amico benché stessi con lui.
“Buon giorno” dissi entrando in auto e dandogli un bacio sulla guancia, “Milkshake??” mi chiese prima di mettere in moto e annuii, “Come va??” chiese prestando attenzione alla strada, “Sono stanca ho dormito poco e continuo a fare lo stesso sogno” dissi iniziando ad accennargli qualcosa, “Anche io faccio sempre lo stesso sogno, pensa che per la disperazione mi sono svegliato alle 5” rispose e scoppiai a ridere, “Facciamo tutti strani sogni, compresa Sara, lei non ha dormito per niente e io mi sono svegliata alle 5” risposi vedendo la faccia sconvolta di Parker.
Una volta arrivati da Milkshake ordinammo i soliti frappè da portare via e ritornammo in macchina, “Senti Sofia, ti voglio un bene dell’anima ma da quando sei tornata non faccio altro che sognare Kelsey!!” disse Tom non appena chiuse la portiera e mi strozzai seriamente con  il frappè.
Qualcuno ci voleva davvero avvisare di qualcosa, due coincidenze potevano anche esserci ma Tom mi stava dicendo che anche lui sognava la ragazza con cui era stato, io sognavo il ragazzo che mi era sempre piaciuto e Sara continuava a sognare Nathan, se la mia vocina aveva ragione ero proprio curiosa di sapere chi sognava Jay.
“Non è possibile!!!” dissi, “Lo so che è sbagliato ma…” “Shhhhhh” lo interruppi, “Stiamo sognando tutti chi ci piace, la stessa cosa vale per Sara che adora Nathan e io sogno Jay, come dobbiamo fare??” chiesi sotto lo sguardo stupito del ragazzo che evidentemente non si aspettava un ragionamento del genere.
“Chiamo Jay” disse passandomi il suo caffè e prendendo il telefono.
Dopo mezz’ora ci eravamo riuniti a casa McGuiness per chiarire quella soluzione e quando entrai in casa scrutai bene la mia amica per capire cosa poteva succedere ma Sara mi guardava felicissima come se tutto fosse risolto, “Sara! Sofia mi ha parlato anche di te, vieni andiamo a risolvere la tua situazione, io vado a risolvere la mia e Jay vedi cosa devi fare” disse Tom prendendo la ragazza per mano e uscendo di casa “Tom attenzione!” gridai prima che chiudesse la porta, sicuramente mi aveva sentito ma non si era girato per darmi alcun segnale.
E io adesso cosa dicevo?? Sai Jay, stavo con Tom ma ti ho sempre adorato e ogni volta che ti vedo mi viene in colpo al cuore? Possiamo fare finta di niente e fidanzarci mentre Sara inizia la sua vita perfetta con Nathan???
“Sara mi ha detto tutto e da quello che ho capito anche Tom  ti ha detto tutto” iniziò sedendosi accanto a me, “Stanotte mi ha chiamato prima di Sara e mi ha detto tutto di Kelsey, lui è ancora cotto di lei” continuò, “Jay smetti di evitare il discorso! Sara ti ha detto tutto, tu mi piaci e continuo a sognarti però stavo con uno dei tuoi migliori amici! Sì chiaro, cosa hai da dire??” dissi bloccandolo, forse ero stata troppo rude ma se evitava il discorso un altro po’ sarei morta per l’agitazione.
“Penso che qualcuno ci voglia dire qualcosa, continuo a sognarti da quando sei tornata a casa per le vacanze natalizie” rispose e tirai un sospiro di sollievo, “Stasera conoscendo Tom ci sarà anche Kelsey, Sara risolverà tutto adesso e io e te andremo insieme alla festa, l’importante è che ci sia chiarezza tra noi, e con noi intendo tu, io, Tom, Sara e baby Nath” continuò “E la baldracca!” lo corressi, “Chi??” chiese “Kelsey, baldracca è il soprannome che le abbiamo dato io e Sara” risposi ridendo.
Non ricevetti notizie di Sara per tutto il pomeriggio e quando tornai a casa per indossare qualcosa di decente per quella sera trovai un suo bigliettino sul tavolo che mi diceva di non aspettarmi, che aveva prelevato le sue cose e che ci saremmo incontrate direttamente al Mahiki.
Non avevo la più pallida idea di cosa indossare e senza l’aiuto della mia migliore amica non ce l’avrei mai fatta; avevamo tutti appuntamento alle 10 e Jay sarebbe passato a prendermi, erano quasi le 9 e ancora non mi ero preparata, mi ero posizionata davanti l’armadio in cerca di qualche illuminazione ma era stata un pessima idea visto che stavo indossando ancora la tuta.
Dopo un po’ suonarono il campanello e fui costretta ad allontanarmi dalla mia stanza, “Jay che ci fai qui?? E’ ancora presto” dissi vedendo il ragazzo entrare dalla porta “Si è presto ma tu sei ancora conciata così ecco perché sono venuto, ormai ti conosco e so che ti avrei trovato in questo stato” disse salutandomi e dirigendosi verso la mia stanza.
“Vieni qui che ti aiuto” continuò entrando letteralmente nell’armadio e scoppiai a ridere, meno male che c’era lui perché non avrei saputo come risolvere quella situazione; poco dopo riapparve con un mano una maglia lunga e un paio di leggins, “Direi che questi possano andare bene” disse porgendomi gli indumenti “Grazie mille” risposi abbracciandolo, “Io non metto i tacchi!!!” dissi dopo che mi fui staccata da quell’abbraccio “Anche se non ti arrivo alle spalle!!” e il ricciolino scoppiò a ridere “Se ti muovi facciamo in tempo per comprare un paio di zeppe” e corsi subito in bagno.
Per la serata avevo deciso di raccogliere i capelli in uno chignon laterale ed ero stata così veloce a prepararmi che dopo aver comprato le scarpe eravamo in anticipo e aspettammo in auto l’arrivo degli altri.
“Questo è nuovo” disse all’improvviso Jay indicando il tatuaggio dietro l’orecchio, “Vecchio di due giorni” risposi ridendo “Cos’è??” chiese accendendo la luce del cruscotto per osservarlo meglio e lasciai che scoprisse la risposta da solo “E’ il simbolo di CTS” continuò sorridendo, “Già, comunque sono appena arrivati Nath e Sara” risposi guardando attraverso il finestrino i due che scendevano dall’auto e si prendevano per mano.
A quanto pare anche Sara aveva risolto tutto e finalmente ogni cosa sembrava andare per il verso giusto; il resto della serata passò tranquillamente tra un drink e l’altro fino a quando non arrivò Kelsey Ann e vedendo il posto affianco a Jay si andò a sedere.
“Sara vedi quello che vedo io??” le chiesi aguzzando la vista, avevo lasciato un secondo il ricciolino per poter sapere come erano andate le cose con Nathan che quell’arpia mi aveva fregato il posto, la ragazza vedendo la mia faccia scoppiò a ridere e spostai il mio guardo inceneritore verso di lei.
Per tutta risposta Jay si alzò e venne a prendere posto affianco a me prendendomi per mano e facendo nascere in me il mio famoso sorriso a 36 denti; i ragazzi avevano l’aereo l’indomani mattina alle 8 e preferirono tornare a casa presto per riuscire a svegliarsi entro le 6.
Io e Sara andavamo nella stessa direzione ma prendemmo strade diverse, una volta giunti sotto casa salutai Jay e feci per scendere dall’auto quando mi bloccò “Senti Sofia io domani parto e ritorno a maggio e non voglio lasciare la questione in sospeso” e lo guardai addubbiata non capendo cosa volesse dire e per chiarire ogni mio dubbio mi baciò.
L’indomani, ovvero tre ore dopo, eravamo tutti all’aeroporto divisi in piccoli gruppi che ci salutavamo; come al solito Tom che era il più sveglio tra tutti quanti si mise a scattare foto e a pubblicarle su twitter, partì da Siva e Nareesha che erano seduti su alcune valigie e la ragazza aveva la testa poggiata sulla spalla del ragazzo, poi passò a Nathan e Sara che si erano seduti sulle panchine e parlavano tra di loro tenendosi per mano, fu il turno mio e di Jay, ci beccò proprio mentre aggiustavo i ricci del ragazzo sotto il cappello da baseball, Parker tornò da Kelsey e si scattò la foto mentre si baciavano per mettere in chiaro la loro rinata relazione ed infine fu il turno di Max che era il forever alone della situazione e stava parlando con Kevin e Martin.
“Mi fai un favore?” mi chiese Jay posando il suo zaino a terra, “Tutto quello che vuoi” risposi sorridendo come sorridono gli ebeti, ormai lo sapevano tutti quanto adorassi Jay; “Queste sono le chiavi di casa, puoi occuparti di Tia??” disse porgendomi un mazzo di chiavi e scoppiai a ridere, “L’avrei fatto anche se non me lo avessi chiesto” risposi e si avvicinò per baciarmi per l’ultima volta prima di imbarcarsi per il world tour.



Corner
Eccomi qui di nuovo, spero vi piaccia e mi racomando scrivete nei commenti tutto quello che vi passa per la testa, anche solo per dirmi che fa schifo ;)
Grazie a tutti quelli che leggeranno, che commenteranno o che semplicemente apripranno il link per vedere di cosa si tratti.


Un bacio e alla prossima volta :*
  
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