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Autore: arcangela87    02/08/2012    1 recensioni
Questa è la mia prima Fanfiction, per favore siate clementi =) Ha inizio dopo l'ultima puntata della settima stagione "Chosen". Spike e Buffy si ritrovano divisi, ma, un evento drammatico li porterà l'uno davanti all'altro, cosa accadrà? Nota: le parti in corsivo che trovere nel corso della storia, si riferiscono ai ricordi dei personaggi.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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10° Capitolo
 
Willow era riuscita ad attivare i suoi poteri e per farlo aveva ricorso a tutta la sua energia riposta in se stessa, questo significava che stava attingendo alla magia nera, i suoi capelli erano diventati di un nero corvino, la pelle diafana e il viso era ricoperto di vene. Una potente energia aveva scaraventato via Klaus, lontano da Buffy, lanciandolo oltre le mura dell'edificio. Buffy vedendo tutta la scena, chiamò l'amica per nome, sapeva quanto le era costato ripescare i suoi poteri più reconditi e ancora una volta era a causa sua che perdeva se stessa. Si portò le mani al collo sanguinante, lacerato da Klaus e da Spike. Quest'ultimo si avvicinò a lei, confuso "Buffy, io" Buffy lo guardò torvo mentre intorno a loro la battaglia era ancora in corso, ora la battaglia era tra i loro occhi. Spike incupì lo sguardo "non ci posso credere, hai visto che mi ha soggiogato, non puoi pensare che sono stato io a morderti" urlò quasi. Buffy si alzò in piedi e urlò a sua volta "No però ti è piaciuto non è vero?" Spike arricciò le sopracciglia, era odio quello che leggeva nei suoi occhi e nel suo modo di parlare? Buffy ormai era in preda alla rabbia e continuò ad aggredirlo "Oh andiamo non fare quella faccia, è da quando sono arrivata, che vuoi farmela pagare per qualcosa, cosa credi che non me ne sia accorta?" Spike irrigidì la mascella e la percosse per le spalle "cacciatrice, non sai quanto vere siano le tue parole, ma non sono stato io a volerti mordere, lo hai visto anche tu, sei un'ingrata, sono persino morto per te, ma ho saputo che ti sei consolata subito, ma si che ti importa di Spike, quello stupido vampiro insignificante, è morto? ma si andiamo avanti, scommetto che neanche una lacrima hai versato, sei un'egoista e una stronza" Buffy lo strattonò via, non potette credere alle sue parole, lei che aveva passato l'ultimo anno tra incubi e crisi di ogni genere, non c'era stato un giorno in cui non lo aveva pensato, la rabbia ribolliva e gli diede uno schiaffo con tutta la forza che aveva anche se era poca, la sua voglia di combatterlo era tanta. Spike se ne accorse "che ti è successo, cacciatrice?" si pentì subito di averle fatto questa domanda perchè nonostante lei gli avesse fatto del male, continuava a preoccuparsi per lei e gli si formò un nodo in gola quando vide gli occhi di lei lucidarsi di calde lacrime.
 
Klaus si riprese dalla botta, decise che per il momento era meglio che se ne andasse via, non aveva previsto la rinascita della Dark-Willow, quindi andò via portandosi con sè anche i suoi seguaci, sapendo che doveva inventarsi qualcosa di più potente per la riuscita del suo piano.

Si riunirono tutti nell’ufficio di Angel, per decidere il da farsi, a Willow le ci volette un po’ per riprendersi e ritornare in sé, tant’è che svenne, Angel la soccorse e la sdraiò sul divano. Poi corse da Buffy per soccorrere anche lei, era tutto un dolore.  “Allora Buffy, tu ci devi delle spiegazioni” le disse Angel, Buffy lo guardò con sguardo interrogativo non capendo bene a cosa si riferisse o forse si, Angel rispose al posto suo “dai Buffy lo abbiamo visto tutti, il tuo modo di combattere, non combatti da cacciatrice ma come se, come se tu, fossi..” Angel si interruppe qualcun altro proseguì al posto suo “umana” tutti si voltarono verso la voce, Giles si incamminò per la stanza con l’aria di chi aveva viaggiato tanto, “Già, la nostra Buffy, ha perso la forza che tanto la contraddistingueva, è una ragazza come le altre” si voltò, guardando con rammarico la sua prediletta. Spike se ne stava seduto in disparte, dentro di se bruciava dalla paura che questa notizia portava dietro di sé, erano in molti a volerla morta ed ora era facile poterlo fare, ma questa sua paura non la lasciò trasparire anzi, con aria strafottente disse “beh cacciatrice, o forse non dovrei più chiamarti cosi, non era forse quello che volevi? Quante volte ti sei piagnucolata addosso perché volevi una vita normale beh eccotela servita” non seppe bene perché disse queste cose, le ferite bruciavano ancora e l’unico modo per risanarle un po’ era ferire chi le aveva causate. Buffy raggelò, ma preferì non rispondere, prese e andò via, lasciando tutti lì, voleva scappare e andare via lontano e lo fece, aprì il portone di ingresso, e si incamminò per le strade di Los Angeles.




 
 
  
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