E non c'è tempo, non c'è spazio.

“Zayn non qui, non adesso, aspetta almeno d’arrivare a casa.”
“Cazzo Liam, sembri mia madre!”
Tirò fuori una sigaretta dal pacchetto, appoggiando il pesante trolley per terra. Liam accanto a lui sbuffò, ormai consapevole di non averla avuta vinta.
Erano atterrati da nemmeno un’ora a Londra, il loro ritorno a casa dopo veramente troppo tempo. Quel giorno ormai non arrivava più, erano stanchi dalla vita frenetica americana, non mangiavano decentemente da settimane ormai. Sentivano la mancanza della propria famiglia, della loro casa, delle loro semplici abitudini. C’era chi, comunque, riusciva a sopravvivere alla meno peggio a tutto ciò, come Harry e Louis che la sera era il loro momento preferito della giornata. Potevano amarsi liberamente, senza un menagement che li andava troppo stretto, senza occhi indiscreti e senza giudizi. Insieme sentivano meno la mancanza delle loro famiglie.
“Si può sapere dove sono finiti tutti?”
“Louis ed Harry saranno rinchiusi nel bagno dell’aeroporto, Niall sarà a farsi scorte di cibo e chi deve venirci a prendere sarà sicuramente perso in qualche strada di Londra. Stai calmo, Payne.”
Zayn aspirò un’ultima volta il fumo, per poi schiacciare il mozzicone sotto il proprio piede.
“Che ne dici se ne approfittiamo pure noi, mh?” Il moro s’avvicinò lentamente al collo di Liam, ma questo si scansò con le mani tremanti e la bocca impastata, prima che le labbra del suo ragazzo potessero finire sul proprio collo. 
“Non qui Zayn, ci potrebbe vedere chiunque.”
**
La loro casa di Londra era esattamente uguale a come l’avevano lasciata, tutto perfettamente in ordine e il solito profumo di lavanda nelle stanze.
“Quanto mi è mancato tutto questo.”  Liam sospirò, lasciandosi cadere sul divano.
Zayn lo seguì, sedendosi al proprio fianco, facendo finire la mano sulla sua spalla. Si avvicinò alle sue labbra, sorridendogli e perdendosi in quel color nocciola degli occhi del suo ragazzo.
“A me è mancato di più questo.” Glielo soffiò sulle labbra, per poi lasciarci un bacio.
“Ma se mi hai baciato nemmeno un’ora fa!”
“E’ uguale. Mi manchi anche dopo cinque minuti che non ti vedo, che non sento il tuo sapore su di me, che non ti sento. Mi manchi anche un attimo dopo il bacio. Non mi stancherò facilmente di te, di accozzarti la pelle sotto la maglietta, di cercare il tuo sguardo durante un’intervista o un concerto, di prenderti per mano durante una pausa e portarti nella prima stanza vuota. Sei peggio delle sigarette, però quando non ci sei tu, loro ci sono.”
“E’ sbagliato Zayn. Non dovevo innamorarmi di te, del tuo carattere, delle tue poche parole pronunciate e delle tue troppe sigarette fumate; degli sguardi che valgono anche molto di più di una parola, dei tuoi troppi ed esagerati tatuaggi, dell’orecchino, delle tue labbra e dei tuoi occhi. E’ sbagliato, sono sbagliato io. Sono io quello fuoriposto e tu sei quello che merita di meglio.”
“Sei uno stupido Payne, ecco cosa sei.”
“Ti amo. Ti amo così tanto che quando tu sei con lei io non ce la faccio e piango, a volte fumo anche qualcosa di più forte, così mi addormento e quando mi risveglio tu ci sei, e non mi manchi più.”