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Autore: Birbi_alex    02/08/2012    5 recensioni
Con lui doveva andare diversamente, lui era diverso. E in un certo senso ero diversa anche io.
Perché da quando l’avevo conosciuto mi sembrava di impazzire, non mi era mai capitato di avere la pelle d’oca solo perché qualcuno mi sfiorava ma con lui era così. Non ero mai stata quel genere di ragazza che si invaghiva di un ragazzo solo per la sua bellezza, e non lo ero tutt’ora perché in effetti Zayn non era solo quello, era anche simpatico e intelligente, dolce ma serio, misterioso quanto espansivo. Sapeva chiudere i discorsi con le sue frecciatine anche meglio di me, e parlare con lui era quello che aspettavo in tutta la giornata.
Anche dopo essermi svegliata presto, non aver bevuto il mio caffè, aver assistito a lezioni noiosissime, vedere il suo sorriso e i suoi occhi riusciva a cambiarmi la giornata e renderla migliore.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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BUONSALVE! Eccoci ad un nuovo capitolo!
Ho aggiornato così presto perchè devo preparare le valigie dato che domani parto, e alla fine del capitolo vi informerò quando tornerò ad aggiornare visto che andrò in vacanza per due o tre settimane ;)
Buona lettura, ci sentiamo alla fine.














CAPITOLO 16

 


- zucchero ti muovi?! È tardi! – continuava ad urlarmi al cellulare Niall che era ormai da dieci minuti sotto il mio portone ad attendermi, ma quella mattina avevo pensato bene di vestirmi accuratamente e truccarmi decentemente visto che nel pomeriggio sarei dovuta uscire con Charlie.
Inutile dire che quella notte non avevo dormito granché, più che altro pensavo a lui cercando di farmelo piacere almeno un po’ ma riuscivo a vederlo solo come un amico, non ci potevo fare nulla.
Allora perché mi ero truccata e preparata in quel modo? Forse per fare bella figura.
Insomma, avrei rifiutato le sue avance ma volevo comunque sembrare convincente come ragazza.
Eppure non avevo avuto il coraggio di arrivare in ritardo quel mattino solo per non vedere Charlie, sarebbe stato imbarazzante per me, quindi avevo implorato Niall di venirmi a prendere così saremmo andati a scuola insieme.
Ma evidentemente ero una ritardataria cronica, a forza di aspettarmi mi aveva chiamata al cellulare per incitarmi a scendere.
- sto arrivando! – esclamai infilandomi velocemente le mie superga e mettendomi contemporaneamente la giacca con una brioche in bocca.
- è da dieci minuti che lo dici – mi rimproverò e non me la sentii di contraddirlo, quindi rimasi in silenzio tenendo il cellulare tra la testa e la spalla perché avevo le mani occupate con lo zaino che mi stavo infilando in spalla.
- lo so, ma ti giuro che sto aprendo la porta di casa – dissi in mia difesa salutando con un cenno di capo mia madre che mi guardava curiosa sentendo la mia telefonata e non sapendo chi fosse il mio interlocutore.
Mi chiusi la porta alle spalle e finendo di masticare la brioche scesi le scale a razzo mugugnando un – sono per le scale – con la bocca piena.
- ma stai mangiando? – mi chiese colpito al telefono ma alzai gli occhi al cielo e chiusi la chiamata mettendomi il cellulare nella tasca dei jeans aggiustandomi i lacci della scarpa destra finendo quasi per cadere.
Finii l’ultima rampa di scale e mi fiondai sul portone del palazzo vedendo attraverso il vetro il biondo sospirare sollevato.
- era ora zucchero! – sbraitò appena i miei piedi toccarono il marciapiede e l’aria stranamente calda di quella mattina m’invase.
- scusa davvero, ti ho fatto aspettare – mi scusai ancora cominciando a camminare al suo fianco velocemente, come aveva già detto lui eravamo in ritardo.
- dai, non preoccuparti.. – mormorò dopo un po’ accennando un sorriso dolce accarezzandomi la spalla.
- allora.. che mi racconti di bello? Louis mi ha detto che ieri sei andato da mangiare da tua cugina – cercai di fare conversazione ricambiando il sorriso e sentendo la parola “mangiare” si animò.
- oh, si! Abbiamo mangiato delle crocchette di pollo deliziose con tanto di patatine fritte! Io amo mia cugina! – esclamò e quando cominciò a elencare i vari cibi gli si illuminarono gli occhi.
- scommetto che è una biondina che mangia come te, però è un chiodo perché voi Irlandesi avete una digestione spaventosa – scherzai ridacchiando contagiando anche lui che rise di cuore.
La sua risata era unica.
Non era bella, perfetta, come quella di Zayn. Era semplicemente unica, bastava per farti venire il sorriso ed era contagiosa.
- in effetti è proprio così – acconsentì lui annuendo alla mia affermazione e mi immaginai sua cugina come una ragazzina dai capelli biondi bassa e con una risata che squarciava l’aria.
- io vedo e prevedo! – mormorai gesticolando con la mano e si lasciò scappare un’altra risatina.
- ehi, parliamo invece di te. Oggi da quanto ho capito devi uscire con un ragazzo, chi è? – sbottò concludendo la risata tornando un attimo serio guardandomi negli occhi.
- nessuno, non lo conosci. E poi neanche mi piace, ho accettato il suo invito solo per non deluderlo – risposi sospirando mettendomi una mano tra i capelli lisci.
- e da quand’è che sei così attenta ai sentimenti degli altri? – mi sfotté fingendosi stupito beccandosi una gomitata e un’occhiataccia da parte mia.
- non è per quello. È che è un mio caro amico e non mi andava di ferirlo, semplicemente gli parlerò tranquillamente e gli dirò che a me lui non piace. Nessun danno! – spiegai come se fosse la cosa più normale del mondo mordendomi un labbro mentre attraversavamo la strada velocemente.
- scusa, allora perché non gliel’hai detto subito? – chiese non capendo mettendosi una mano tra i capelli biondi e mi scappò quasi da ridere per il suo forte accento.
Esitai un attimo, poi gli risposi – tanto lo farò oggi, non vedo dove sia il problema – mormorai incerta.
- il problema è che ora lui si starà facendo le pippe mentali – sbottò accennando un sorrisetto divertito spalancando quegli occhioni blu.
- i ragazzi non fanno certi pensieri su di me, fidati – ribattei tranquilla.
Non ero quel genere di ragazza che uno bramava, e quando finalmente aveva l’occasione preparava tutto nel minimo particolare per rendere tutto perfetto e irripetibile.
Nessuno almeno aveva mai fatto nulla del genere per me, non ero mai stata veramente importante per qualcuno se non per Camille e qualche altro mio amico, tra cui anche quei cinque pazzi che stavano cominciando a far parte della mia vita in quel modo che tanto amavo.
- tu ti sottovaluti troppo – mi disse sincero fissandomi con quello sguardo sicuro e annegai in quegli occhi color oceano.
- ehi, non è che poi ti innamori di me? Non sei il mio tipo, te lo dico subito! – esclamai intimorita al pensiero che potessi piacergli ma scoppiò in una sonora risata.
- stai tranquilla, ti vedo solo come un’amica, non c’è pericolo – ammise ancora più sincero di prima alzando le mani al cielo innocentemente facendomi ridere.
- meno male.. comunque per me è lo stesso. Non mi servono di certo dei trombamici – sbottai seria sospirando e si fece un’altra risata, mordendosi poi il labbro imbarazzato.
- ma che vai a pensare pure tu?! Mamma mia, ci credo che vai d’accordo con Zayn, siete due porci! – sbottò divertito guardandomi colpito facendomi ridere.
- ehi, sono semplicemente sincera – mormorai in mia difesa placando le risate guardandolo poi con aria tranquilla e lui alzò un sopracciglio in disappunto.
- certo.. anche Zayn quando ci racconta delle innumerevoli ragazze che rimorchia dice che è sincero – ribatté divertito scuotendo la testa ma a me mi morirono le parole in gola.
Rimasi a fissare Niall in silenzio ripensando alle sue parole.
- beh, però non mi sembra di averlo mai visto con qualcuna – mormorai incerta con la voce rotta e lui subito si girò verso di me.
Zayn aveva di sicuro la fila dietro, non poteva essere altrimenti, ma che le trattasse come degli oggetti non me lo sarei mai aspettato.
Non dopo aver visto quanto amore riusciva a dare con un solo sorriso.
- perché ultimamente si è dato una calmata per fortuna. Comunque Styles è peggio, stai tranquilla – scherzò vedendomi sgranare gli occhi e per un nano secondo ebbi quasi paura avesse capito che mi piaceva Zayn perché mi guardò curioso.
- qui non ci piove – mormorai distogliendo lo sguardo dal suo guardando poi per terra.
Arrivammo a qualche metro dal semaforo che ci divideva dalla scuola, dall’altra parte della strada, e posò una mano sulla mia spalla facendomi voltare.
- va tutto bene? – chiese premuroso guardandomi incerto ed io annuii fingendomi tranquilla accennando anche un sorriso falso come giuda.
- ah, no.. è che mi sembravi strana – mormorò ancora incerto come scusante abbassando lo sguardo.
- ehi, lo so che è difficile abituarsi a vedermi truccata in questo modo! – scherzai per sdrammatizzare cercando anche di cambiare argomento vedendo il semaforo diventare verde per noi pedoni allora prendendo sotto braccio Niall mi avviai verso la scuola imponente notando tutti ancora fuori a chiacchierare, segno che per qualche grazia divina la campanella non era ancora suonata.
Si fece una risata per la mia battuta e ricambiando la presa sul suo braccio mi affiancò accelerando il passo mentre insieme ci avvicinavamo alla folla di studenti cercando qualche viso familiare.
- ma dove cazzo sono finiti?! – esclamai scocciata dopo il terzo giro intorno alla scuola dove non avevamo visto neanche l’ombra dei nostri amici.
- di solito vicino al cancello, ma non li vedo – rispose distrattamente, col suo accento irlandese, alzandosi sulle punte per vedere meglio tra tutte le persone cercandoli.
- perché hai degli amici imbecilli, ecco perché sono spariti! – borbottai sbuffando ma lui mi sentì e scoppiò a ridere facendo girare le poche persone che ci circondavano in quel momento mentre cercavamo di farci spazio tra gli studenti per passare.
- ti ricordo che sono anche amici tuoi – commentò guardandomi dritta negli occhi accennando un sorriso sbarazzino che mi ricordò in maniera inquietante quello di Zayn.
- dettagli – mormorai retorica per poi ridere anch’io, come già lui stava facendo.
Quell’Irlandese era di una dolcezza sconcertante, ma non come Liam che con un solo sguardo color cioccolato sapeva farti sciogliere, lui riusciva sempre a farti tornare il sorriso.
Era tranquillo e simpatico, dolce e intelligente, amava il cibo.. e io amavo tutto di lui praticamente, ma come amico! Saremmo diventati sicuramente ottimi amici noi due.
- ehi ragazzi! – piombò una voce dietro di noi posandoci due manate pesanti sulle spalle facendoci voltare, ma non mi ci volle molto per riconoscere quel tono di voce scoppiettante.
- Louis caro, è da mezzora che ti cerchiamo! Si può sapere dove eri finito?! – sbottai fingendomi dolce finendo poi per urlargli addosso ma lui continuò a guardarmi divertito.
- ti voglio bene anch’io Scarlett – disse retorico accarezzandomi la spalla dolce facendomi alzare gli occhi al cielo quando sentii qualcun altro prendermi sotto braccio dalla parte opposta e girandomi incontrai gli occhioni verdi di Styles che rimase ad osservarmi.
- cos’è, mi tradisci con Niall adesso? – chiese divertito fingendosi offeso facendomi ridere.
- prima di tutto non so come farei a tradirti visto che non stiamo insieme, e poi Niall è mio amico! – risposi tranquillamente sorridendo dolce al biondo che sentendo quelle parole si era girato verso di me.
- e allora perché ti sei truccata? – chiese indagatorio alzando un sopracciglio che sparì sotto i riccioli castani.
- perché dopo scuola devo uscire! Secondo te mi sono truccata per lui? – azzardai indicando il biondo al mio fianco con un sorrisetto divertito sulle labbra.
- e sentiamo, con chi esci? – chiese a quel punto con un po’ di astio verso il ragazzo che neanche conosceva.
- ma pure tu adesso cominci?! Sei già il terzo che me lo chiede! Tra te, Niall e Malik sto rincoglionendo! – risposi sospirando gesticolando con le mani come meglio potevo perché lui e il biondo mi stavano ancora tenendo sotto braccio, quando sentii qualcuno infilare la testa alla mia sinistra, tra la mia e quella di Niall.
- stavate parlando di me? – sbottò quest’ultimo sorridendo e quando spaventata mi girai a vedere chi fosse incrociai gli occhi di Zayn e il mio naso sfiorò il suo per quanto eravamo vicini, mi mancò il fiato.
Senza neanche farlo apposta c’erano meno di dieci centimetri a dividere i nostri visi, e mi sentii avvampare quando il suo sguardo si posò velocemente sulle mie labbra per poi tornare ai miei occhi e anche le gambe cedettero diventando molli mentre lui divertito accennò un sorrisetto sghembo.
- in verità si, gli stavo dicendo che dovreste farvi gli affari vostri – risposi fingendomi infastidita dalla sua vicinanza posando una mano sulla sua guancia rovente spingendolo via facendolo ridacchiare.
Il sorriso gli si aprì in una risata e persi un battito, non poteva essere così perfetto.
- giusto, oggi devi uscire con quel ragazzo.. – esclamò il moro ricordandosi della nostra conversazione del giorno prima illuminandomi e sentii Harry alla mia destra darmi una leggera gomitata per attirare l’attenzione, infastidito.
- no fammi capire.. con chi esci scusa?! – sbottò il riccio aggrottando le sopracciglia e le fossette sulle sue guance sparirono in un istante.
- ehi calmatevi, non è nulla di serio! Andiamo solo a mangiare una pizza insieme! – cercai una scusante sentendoli entrambi fissarmi allarmati e loro sgranarono gli occhi.
- si certo, si parte dalla pizza e poi.. – mormorò lui desolato abbassando lo sguardo al pavimento lasciando intendere altro e ricambiai la gomitata di poco prima.
- ..si passa al dolce – concluse Zayn la frase ridacchiando appena e gli lanciai un’occhiataccia che lo fece ridere ancora di più, e cercai di non soffermarmi su quel sorriso perfetto.
- guardate che a me lui non piace! – esclamai scocciata guardandoli entrambi per poi vederli sospirare.
- certo, allora perché ci esci? E poi chi cavolo è, si può sapere? – sbottò Harry acido alzando un sopracciglio e scattai come una molla girandomi verso di lui sconvolta.
- perché non volevo farlo stare male allora ho accettato. Ma che ve ne frega a voi chi è? – chiesi non capendo e vidi con la coda dell’occhio il riccio rilassarsi.
- sei sotto la nostra responsabilità, dobbiamo sapere con chi esci! – rispose prontamente Zayn osservandomi di sottecchi passandomi un braccio attorno alle spalle protettivo, e Harry di conseguenza mi cinse i fianchi stringendomi a lui isolandomi così tra i loro due corpi.
- no aspetta un attimo.. chi ha mai detto che sono sotto la vostra responsabilità?! Neanche mia madre mi chiede con chi esco! – sbottai sconvolta guardandoli entrambi esterrefatta e loro alzarono gli occhi al cielo.
- sei una ragazza, sei abbordabile, sei nostra amica, quindi se permetti ti dobbiamo proteggere dai brutti ceffi – ribatté ancora Zayn sicuro facendomi scappare una risata. Ok, che si era fumato?
- guarda che non è un brutto ceffo, è un bravo ragazzo.. – dissi in mia difesa dandogli uno schiaffetto sul petto e Harry schioccò la lingua contrariato.
- certo, come no. È un ragazzo! E i ragazzi pensano solo ad una cosa! – mi avvertì il riccio come fosse mia madre e scoppiai a ridere. Adesso voleva pure fare la predica?
- senti chi parla – commentai divertita spettinandogli con la mano i riccioli castani e sentii Zayn sghignazzare al mio orecchio.
- tanto sappi che dovrà passare sotto il mio controllo, alle tre ci sarò anch’io con voi – disse il moro a quel punto serio facendomi sbuffare.
- andiamo, ho sedici anni! Credo di poter scegliere i ragazzi con cui uscire! – esclamai scocciata balzando via dalle loro strette, quei due la stavano prendendo troppo seriamente. E poi mica me lo dovevo sposare! Anzi, non ci sarebbe stato proprio niente tra me e Charlie.
- ehi, finitela voi due di farle il lavaggio del cervello! – intervenne Niall divertito, il mio salvatore.
- si infatti! – si aggiunse anche Louis spuntando da non so dove prendendo le mie difese guardando male Zayn e Harry, per poi tornare serio – di che stiamo parlando? – chiese infine non capendo facendoci ridere.
- che Scarlett oggi uscirà con un ragazzo – rispose Harry incrociando le braccia al petto contrariato.
- come?! E chi è? – chiese quindi Louis allarmato spalancando gli occhi sconvolto.
- sai, sei più lunatico di me – commentai alzando un sopracciglio riferendomi al repentino cambiamento di umore di Louis che mi guardò indagatorio.
- non mi hai risposto – precisò ancora infastidito facendomi alzare gli occhi al cielo.
- Charlie Follow – mormorai sperando non lo conoscesse, ma appena pronunciai quel nome lo vidi saltare in aria.
- non ci credo! Ehi Liam senti qui.. Scarlett uscirà con Follow! – esclamò lui chiamando all’ordine Liam che si era fermato a chiacchierare con dei ragazzi qualche metro più in là, ma anche lui sentendo quel nome si illuminò subito.
- sul serio?! Ti ha corrotto o qualcosa del genere? – chiese a quel punto Liam colpito affiancandomi.
- ma che domande fai?! E poi che c’è di male in lui, scusate? – chiesi a mia volta non capendo.
Ok, per quanto ne sapevo non era né uno stupratore né un serial killer!
- è che.. è strano che.. ti interessi – balbettò Liam in risposta disorientato ed io aggrottai le sopracciglia ancora confusa.
- in che senso? – chiesi ancora spostando lo sguardo tra lui e Louis che si lanciarono un’occhiata nervosa.
- pensavamo ti piacessero altri tipi di ragazzi, lui è.. un tipo particolare – rispose questa volta Louis spalleggiando l’amico con un sorrisetto divertito in viso.
- lo so, guardate che lo conosco! E poi quante volte ve lo devo dire? A me lui non piace! Ho accettato il suo invito solo per farlo contento! – sbraitai alzando gli occhi al cielo. Ora anche loro cominciavano a fare i protettivi? Cavolo, sapevo ragionare con la mia testa, eh!
- ah, ecco. Perché con tutto il rispetto.. ti meriti di meglio – ribatté Louis serio tirando un sospiro di sollievo.
- si, sono arrivati i saggi – commentai alzando gli occhi al cielo e Niall scoppiò a ridere.
Proprio in quel momento suonò la campanella e ringraziai il cielo per avermi tolto da quella situazione.
- donna, non finisce qui la conversazione, sappilo! – esclamò subito Louis vedendo che avevo abbassato la guardia muovendo due dita tra i miei occhi e i suoi mimando un “ti tengo d’occhio” a cui risi.
- certo.. – mormorai retorica ridacchiando – allora.. chi è tanto gentile da accompagnare una povera donzella in difficoltà nella sua classe? – chiesi a quel punto parandomi davanti a loro cinque e li vidi subito scattare, tutti tranne Liam che però si accodò poco dopo mentre Harry mi saltò praticamente addosso, Louis mi strinse le braccia attorno alle spalle, e Niall e Zayn mi presero sotto braccio.
- ragazzi non tutti insieme – sbraitai guardandoli tutti e quattro colpita sgranando gli occhi e si fecero una risata, tra cui quelle di Zayn e Niall più vicine furono micidiali.
- che ne sai, potresti perderti fino alla tua classe – ribatté Louis allungando la testa tra la mia e quella di Zayn sfoggiando il suo sorrisetto sbarazzino e scossi la testa divertita mentre tutti insieme ci incamminammo verso l’entrata della scuola.
- infatti! È proprio per quello che vi ho chiesto di accompagnarmi, guarda! – commentai fingendomi d’accordo per poi guardarlo seriamente e alzare gli occhi al cielo facendo ridere per l’ennesima volta Niall.
- comunque non ti sbarazzerai di noi così facilmente – commentò questa volta Harry sporgendo la testa alla mia destra, tra la mia e quella del biondo.
- cos’è, una minaccia? – chiesi fingendomi impaurita finendo di salire la scalinata dove chissà grazie a quale santo non eravamo ruzzolati a terra tanto eravamo tutti appiccicati.
- potrebbe diventarlo – rispose Zayn lanciandomi un’occhiata psicopatica a cui risi.
Scossi la testa divertita sentendo Liam salutare con un urlo qualcuno alle nostre spalle che capii essere Camille sentendo un altro urlo in risposta. Quei due erano diventati fin troppo prevedibili.
Ci avvicinammo alle scale dove credetti che Harry e Louis ci lasciassero per salire ma si dirisero ancora attaccati a me verso il mio corridoio.
- ehi, ma voi due non dovete salire al piano di sopra? – chiesi a quel punto non capendo guardandoli entrambi.
- ti accompagniamo prima in classe, poi andiamo – rispose Louis come se fosse la cosa più ovvia del mondo sfoggiando uno dei suoi favolosi sorrisi.
- come siete premurosi stamattina, che vi è successo? – chiesi divertita guardandoli tutti e quattro sorridente. In un certo senso ero felice di tutte quelle attenzioni.
- sei la femmina del gruppo, dobbiamo tenerti d’occhio – rispose Harry incatenando i suoi occhi verdi ai miei serio ma mi scappò ugualmente una risata.
- ma fatemi il favore! – commentai a qualche metro dalla mia classe dove già intravvedevo qualche mio compagno girovagare per i banchi.
- guarda che siamo molto gelosi – mormorò Niall accennando un sorrisetto dolce e in quel momento l’avrei riempito di baci per quant’era tenero.
- oh si, tu sei nostra! – esclamò Louis contrariamente al sibilo del biondo prendendomi da dietro le guance per poi tirarmele, guadagnandosi una sberla sulle mani che ritrasse subito dolorante.
- Tomlinson tutto ma le guance no! – sbraitai girandomi appena fulminandolo con gli occhi ma quando incrociai i suoi azzurri e notai la sua espressione dispiaciuta mi calmai all’istante.
- dai, scherzavo! Guarda che ci vuole ben altro per farmi incazzare sul serio – cercai di tranquillizzare anche lui che a quanto pare sembrò avesse detto il più terribile dei peccati.
- per esempio? – chiese quindi guardandomi furbo socchiudendo gli occhi curioso.
- il solletico! – urlò Zayn al mio fianco e non ebbi neanche il tempo di girarmi per ribattere che le sue mani corsero veloci sui miei fianchi per farmi il più terribile dei solletichi, non ci misi neanche un secondo a balzare via dalla presa di tutti tranne quella del moro che mi stette addosso per continuare la sua tortura.
- Malik un giorno ti ammazzerò – urlai tra le risate cercando di liberarmi da quelle mani che veloci mi strinsero a lui continuando a farmi il solletico.
Sentii il suo profumo invadermi e quella risata perfetta nell’orecchio mi fece girare la testa, ma fui costretta a correre via perché da quanto stavo ridendo mi mancò quasi il fiato.
Dopo aver scalciato varie volte riuscii finalmente a sfuggire dalla sua presa e percorrere velocemente quei tre metri che mi dividevano dalla mia classe, e una volta dentro tirai un sospiro di sollievo pensando di essere in salvo ma in un secondo mi fu di nuovo addosso facendo girare tutti i miei compagni.
- Malik non puoi stare qui! – urlai cercando di farlo ragionare sbracciandomi sotto le sue mani che avevano ricominciato a farmi il solletico senza pietà.
- e chi te l’ha detto? – ribatté divertito ridacchiando mostrando uno dei suoi migliori sorrisi.
- questa è la mia classe, non la tua – risposi tra le risate indietreggiando sperando di sfuggire dalla sua presa.
- ma come sei precisina – commentò ancora ridendo aumentando la stretta sui miei fianchi stringendomi a lui e mi mancò il fiato sentendo il suo respiro affannoso sul collo e i suoi occhi puntati addosso.
- Malik che ci fai qui?! Fila subito nella tua classe! – urlò una voce femminile e acuta alle nostre spalle facendoci tornare sul pianeta terra.
Ci girammo entrambi colpiti e incontrammo lo sguardo di ghiaccio della professoressa Sprite, la dolcissima e a quanto pare puntualissima docente di matematica, abbastanza infastidita dalla presenza del mio amico.
Rimanemmo immobili a fissarla intimoriti e non trovai la forza per sfilarmi dalla sua stretta, così come lui che rimase con le mani attorno alla mia vita, non so se distrattamente o volutamente, finché la professoressa ci richiamò ancora – Malik non voglio ripetertelo due volte! E tu Jonson fila al tuo posto!
A quell’ennesimo urlo ritrasse le braccia dal mio corpo non prima di avermi lanciato un’occhiata dispiaciuta accompagnata da uno dei suoi meravigliosi sorrisi, e notai con la coda dell’occhio gli altri quattro sulla porta a ridere di gusto per il nostro richiamo.
- dai, ci vediamo dopo – mormorai dandogli una pacca sulla spalla tranquilla e quell’ultimo sguardo fu letale per me, con quegli occhi scuri era riuscito a leggermi dentro, a trapassarmi.
Dopo avermi sorriso nuovamente tornò dagli altri non prima di aver dato una spinta a Louis che continuò a ridere indisturbato per tutto il tempo, poi scomparvero nel corridoio.
 



- sai che ti dico?! Che sei noioso.. lo siete tutti e cinque! – sbottai dopo l’ennesimo avvertimento di Zayn riguardo al mio appuntamento.
Era ormai quasi un’ora che pulivamo le classi come ogni dannato pomeriggio, e ovviamente non mi aveva risparmiato consigli e lamentele per Charlie.
Lui e gli altri dovevano finirla di fare i gelosi! Erano asfissianti.
- scusa se ci preoccupiamo per te – rispose a tono finendo di spazzare per terra con la scopa mentre io misi la spazzatura nel cestino scocciata.
- preoccuparsi?! Non sto andando in guerra, Malik! – ribattei colpita dalle sue parole, e lo vidi alzare gli occhi al cielo com’ero abituata a fare io.
Scosse la testa contrariato ma rimase in silenzio preferendo invece darmi le spalle continuando a pulire con la scopa, mentre anche io sbuffavo in disaccordo con lui.
D’accordo che mi piacevano le loro attenzioni, soprattutto quelle di Zayn, ma così era troppo!
Neanche mio padre mi faceva discorsi del genere! Chi erano loro per venirmi a fare la predica, che poi lui e Harry erano i primi a uscire con decine di ragazze per quanto ne sapevo.
Presi il sacchetto della spazzatura ormai chiuso praticamente fino all’orlo e facendolo strisciare per terra mi diressi nell’ultima classe del corridoio, la mia tra l’altro, per finire le “pulizie”.
Ne avevo le tasche piene di farmi trattare come una bambina, diamine avevo sedici anni, ero abbastanza grande per prendere le decisioni da sola.
- comunque ho preso otto – mormorò una voce alle mie spalle ridestandomi dai miei pensieri mentre allineavo i banchi.
- dovrei sapere di che parli? – chiesi non capendo al moro dietro di me che sfoggiava un sorriso orgoglioso.
- beh, ieri sono stato a casa a studiare chimica, oggi la prof mi ha interrogato e ho preso otto – mi spiegò semplicemente con un tono fin troppo allegro per i miei gusti.
- oh complimenti secchia – lo sfottei dandogli una pacca sulla spalla fingendomi contenta del suo risultato e lui sgranò gli occhi divertito.
Io da quand’era che non vedevo un otto? Da tempo immemore, l’ultimo era stato di ginnastica qualche settimana prima.
- ma che dici? Sono semplicemente stato un po’ sui libri e voilà.. ecco spuntare il bel voto – ribatté felice alzando le sopracciglia scure sporgendosi appena verso il mio viso che avrei preso a schiaffi volentieri in quel momento.
- vedi di vantarti poco Malik – commentai infastidita alzando un sopracciglio acida guardandolo male per un secondo facendogli scappare un risolino divertito che riempì la stanza.
- ehi, non capita tutti i giorni di prendere un otto! Fammi sfogare! – ribatté sorridendomi sbarazzino ed ebbi la conferma che tutto quel discorso servì solo per farmi infastidire.
- ma vatti a sfogare con qualche bionda prosperosa, non rompere me – protestai divertita cercando di scansarlo in modo da poter riordinare anche il resto dei banchi della classe, e per fortuna si arrese subito e con una risata mi lasciò passare.
- ma con te è più divertente parlare – rispose tra le risate ma con un vero di serietà che mi fece venire la pelle d’oca. Era divertente per lui parlare con me?
- almeno quello – commentai retorica a bassa voce sperando non mi sentisse ma quando un’ulteriore risata rimbombò nella classe capii di aver fatto una figuraccia.
- dai, sul serio.. è interessante parlare con te, cercare di capire il tuo punto di vista contorto.. – ribatté divertito con quella che sembrò essere una presa in giro infine, ma non ci badai più di tanto e mi lasciai coinvolgere dal suono perfetto della sua risata.
- allora è per questo che fate tanto gli amiconi con me? Perché sono pazza? – chiesi non capendo.
Non ero di certo uno spettacolo da baraccone, insomma.. ero sarcastica e molti la trovavano una cosa divertente, e anche i miei continui cambiamenti d’umore potevano essere scambiati per esibizionismo, ma io ero fatta così e non ci potevo fare niente, ma di certo non volevo che le persone mi etichettassero come la simpaticona menefreghista.
- che dici?! – esclamò colpito frenando di colpo i singhiozzi – perché sei simpatica! – rispose come se fosse una cosa ovvia.
- beh, ci sono tante ragazze simpatiche – commentai per stuzzicarlo.
Non poteva essere solo per quello!
- si ma tu sei sarcastica, veloce a rispondere, e sei sveglia. Poi cavolo, con una frase hai dato il due di picche a Harry! Fidati che non succede spesso.. almeno non in modo così diretto – rispose divertito facendomi girare, e lo sorpresi a sorridere mentre continuava a pulire.
- se penso una cosa perché non dovrei dirla? – chiesi non capendo.
Harry non mi piaceva, perché avrei dovuto mentirgli.
- i tuoi discorsi allora fanno acqua da tutte le parti – commentò distrattamente e lo guardai colpita.
- in che senso scusa? – chiesi infastidita non capendo fermandomi con le mani appoggiate su un banco per sentire la sua risposta.
- se neanche quel ragazzo ti piace perché non glielo dici? Perché esci lo stesso con lui? – chiese, ma questa volta fu lui a non capire.
- perché non voglio ferirlo! Insomma, Harry non lo conoscevo.. non l’avevo mai visto e in quel momento poco mi importava di quello che avrebbe pensato, e poi lui è uno sciupa femmine.. sapevo che non gli avrebbe pesato il mio rifiuto. Invece Charlie è mio amico, gli voglio bene e non voglio farlo stare male – spiegai seria alzando lo sguardo nei suoi occhi e quando lui lì incrociò ai miei, sebbene fosse dall’altra parte della stanza, un brivido mi percorse la schiena.
- invece illudendolo in questo modo cosa pensi di ottenere? – chiese ancora cercando di farmi ragionare, ma notai anche una certa irritazione nel suo tono di voce.
Sbattei le mani sul banco più vicino sconvolta. Era tutta la mattina che mi incolpavano.
- ma lo volete capire che non lo sto illudendo?! Oggi gli dirò che non è il mio tipo e finirà tutto lì – risposi scocciata sbuffando e nonostante mi sembrasse infastidito gli scappò una risatina sommessa e scosse la testa divertito.
- se lo dici tu – commentò soffocando un’altra risata e non potei non tirargli addosso una pallina di carta che avevo trovato poco prima sotto un banco, beccandolo in testa.
- ehi, non bombardarmi! – protestò ridendo raccogliendo la pallina che era finita per terra dopo essere rimbalzata su di lui, per poi passarsi una mano tra i capelli che per il colpo si erano spettinati.
- sei tu che mi provochi – ribattei tra le risate posizionando gli ultimi banchi in fondo alla classe, cercando di ripararmi come potevo al lancio della pallina che aveva raccolto.
- certo, adesso è colpa mia.. – commentò stupito finendo una delle sue meravigliose risate.
- ovvio! Continui con questa solfa, mi stai rompendo la fava! – esclamai ridacchiando accusandolo puntandogli un dito contro avvicinandomi a lui per stuzzicarlo, finché con un gesto veloce impugnò il manico della scopa per poi puntarmela addosso come se fosse un’arma.
- stai attenta a come parli, mai offendere Zayn Malik – mi avvisò accennando uno dei suoi sorrisi mozzafiato allungando la scopa verso il mio corpo come se avesse in mano un coltello, ed io ero scoppiata a ridere per la sua frase contorta.
- oh piccino – lo sfottei fingendo un’espressione dolce, per poi afferrare la scopa e tirarla verso di me, ma lui fu più veloce e me la strappò dalle mani per poi ripuntarmela addosso.
- piccino un corno, che quel Charlie fa un baffo al sottoscritto – si vantò seppure neanche lo conoscesse, ma vanitoso com’era dette per scontato che fosse meno bello e simpatico di lui, cosa vera tra l’altro.
- come fai ad esserne così sicuro? – lo stuzzicai indietreggiando verso la porta della classe per uscire, vedendolo avanzare verso di me con la scopa in mano.
- perché io sono invincibile – rispose semplicemente facendomi l’occhiolino fin troppo sicuro di se stesso.
Come dargli torto però..
- si certo, credici – commentai a bassa voce prendendolo in giro vedendolo poi scattare sdegnato minacciandomi col manico della scopa che mi puntò addosso, e tra le risate cominciai a correre verso la guardiola pur sapendo che in ogni caso sarei rimasta in trappola.
- dove scappi disgraziata? – mi urlò dietro vedendomi correre ancora verso la fine del corridoio ancora ridendo.
- sinceramente non lo so – risposi ridacchiando cacciando qualche urletto divertita e quando la scopa mi sfiorò il sedere saltai in aria.
- non violentarmi, ti prego! – esclamai esagerando girandomi di colpo arrestando la corsa, cosa che lui però non fece in tempo venendomi così addosso.
Mi scontrai col suo petto e il suo respiro si mescolò al mio, sentii la sua risata sguainata diventare più debole e imbarazzata accorgendosi di avermi tra le braccia, ma contro ogni mia previsione mi abbracciò amichevolmente passando le braccia dietro la mia schiena stringendomi a sé, allora il suo profumo mi inebriò.
- non scambiarmi con Styles, grazie – mormorò al mio orecchio divertito ma ancora col fiatone per la breve corsa che avevamo fatto. Riuscii a sentire il suo petto gonfiarsi per il respiro affannoso, e inavvertitamente posai una mano sul suo cuore che trovai battere a mille.
- già.. Harry è più carino – scherzai vedendolo poi sgranare gli occhi e tirarmi uno schiaffetto sul braccio che voleva sembrare forte, ma finì solo per far aumentare la pelle d’oca che avevo in quel momento.
Scoppiò a ridere come anche io, e mi persi nel suo sorriso perfetto prima di immergermi in quegli occhi magnetici e sperai di non arrossire come ogni volta.
- sul serio! Guarda che quegli occhi verdi e i ricci fanno il loro effetto! – lo stuzzicai ancora. Certo.. come no.
- ma fammi il piacere – commentò ridendo dandomi una lieve spinta sciogliendo l’abbraccio.
Rimasi a ridere sotto i baffi per la sua espressione contrariata, finché il suono della campanella mi riportò alla realtà.
Cavolo, erano già le tre!
Scambiai uno sguardo veloce a Zayn pensando al mio appuntamento che sarebbe avvenuto a minuti, e lo trovai a sorridermi incoraggiante.
Sospirai abbassando lo sguardo al pavimento mentre con le gambe tremolanti andai a prendere lo zaino da sotto la panca per poi dirigermi verso la porta d’uscita seguita a ruota da lui.
Sentivo il suo sguardo perforarmi da parte a parte nonostante non lo vedessi, ma riuscivo a sentirlo dietro alle mie spalle fissarmi in silenzio.
Aprii la porta d’uscita e mi trovai davanti Charlie che sfoggiava uno dei suoi migliori sorrisi, che però non riuscì a eguagliare quelli mozzafiato di Zayn.
- ciao Scarlett – mi salutò Charlie sorridendomi ancora. Da quand’era che mi chiamava per nome?
Cavolo, voleva fare le cose per bene.. brutto segno.
- ciao – mormorai imbarazzata ricambiando con un cenno di testa mordendomi il labbro imbarazzata, poi ricordai del moro affianco a me.
- ehm, lui è Zayn.. il mio compagno di punizione – mormorai per fare le presentazioni facendomi un attimo da parte in modo che Zayn avanzasse per salutare, e i due si scambiarono un sorriso distinto.
- e lui è Charlie, un mio amico – dissi poi indicando l’altro che mi guardò colpito sentendo l’appellativo amico. Ma cosa pretendeva poi?
Zayn fissò Charlie in modo abbastanza insistente, mettendolo quasi a disagio.
- quindi sei tu il genio che l’hai aiutata a far cadere il minerale? – azzardò Charlie ridacchiando facendo la battuta al moro al mio fianco che sgranò gli occhi che puntò poi su di me.
- uffa ma ancora dai la colpa a me?! – esclamò divertito guardandomi sconvolto facendomi ridere, e dopo qualche secondo in cui vidi chiaramente il suo sguardo passare dai miei occhi al mio sorriso per poi tornare su, rise anche lui.
- ehi, ero arrabbiata con te all’inizio! – dissi in mia difesa dandogli una pacca amichevole sulla spalla continuando a ridere sentendo Charlie guardarci incerto.
- oh grazie tante – commentò Zayn ridendo mostrando quel suo bel sorriso, ma fui costretta a spostare lo sguardo sul mio spasimante che aveva continuato a guardarci.
Erano così diversi loro due.
Erano entrambi miei amici, sapevano tenermi testa con le frecciatine, riuscivano a zittirmi con delle battute pungenti, e mi volevano un gran bene.
Però c’era qualcosa in quel moro dagli occhi scuri che mi catturava. In un modo o nell’altro non riuscivo mai a staccarmi da lui e finivo sempre a girargli intorno.
Charlie invece era un’amicizia presa con leggerezza, con lui avevo fatto le cazzate di un anno ma in tutto quel tempo non era riuscito a conquistarmi come aveva invece fatto Zayn in quelle due settimane.
Due settimane.. gli ci erano voluti solo quattordici giorni per farmi perdere la testa, per farmi tremare ad ogni sguardo e svenire ad ogni sorriso.
- allora Scarlett, andiamo? – chiese quindi Charlie ridestandomi dai miei pensieri allargando un braccio in modo che lo afferrassi, sfoggiando un sorrisetto speranzoso.
Lanciai un’occhiata in conferma a Zayn che però mi sorrise dolce come ad incoraggiarmi.
- certo. Ho giusto fame, la pizza mi aspetta! – esclamai fingendomi felice prendendo sotto braccio Charlie che con un sorriso mi ringraziò.
- perfetto – mormorò lui contento mentre tutti e tre scendevamo la scalinata davanti alla scuola, Zayn un po’ in disparte.
Era strano come l’unica cosa che volevo fosse ad un metro di distanza ma ne stringevo un’altra.
Sarei stata meglio tra le braccia di Zayn, col suo profumo addosso. Charlie non aveva lo stesso odore, i suoi abbracci non sapevano di buono e quando mi sfiorava non mi veniva la pelle d’oca.
- allora ci vediamo domani – esordì il moro accorgendosi di dover cambiare strada, e mi ritrovai a sorridere amaramente.
Perché avrei dovuto separarmi dal suo sorriso per quello di Charlie? Perché le cose non potevano andare diversamente?
- va bene – mormorai in risposta annuendo – ciao Zayn – finii la frase accennando un sorriso che voleva essere tranquillizzante, invece ne uscì solo una smorfia.
In quel momento avrei voluto baciarlo sulla guancia, salutarlo al meglio per fargli capire che era lui che volevo.. ma non potevo.
- ciao Scarlett – sussurrò girandosi per incamminarsi verso casa sua e vederlo andare via fu peggio di tutto.
Perché l’avevo mandato via? Perché non ero corsa dietro di lui pregandolo di restare?
Aveva ragione lui, avrei dovuto dire subito la verità a Charlie invece di fare quella pagliacciata, magari in quel momento sarei stata con i miei amici felice.
- Jonson ci sei? – chiese il ragazzo al mio fianco vedendomi fissare il vuoto davanti a me, un attimo prima riempito da quel sorriso mozzafiato che solo Malik sapeva fare.
Annuii sovrappensiero accennando un altro sorriso incitandolo a camminare con me verso Hyde Park dove avremmo pranzato.
D’altra parte Zayn aveva sempre ragione. Anche solo quando mi stuzzicava dicendomi che era il migliore, che era bello, che mi faceva impazzire, inconsapevolmente diceva sempre cose vere.
Ma io non avrei avuto il coraggio di dirgliele. Perché? Perché lui non avrebbe mai ricambiato, e avrei rischiato soltanto di rovinare una bella amicizia.
Non avrebbe mai provato qualcosa per me. Nessuno avrebbe mai potuto, ero una ragazza che non riusciva a dare mai tutto alle persone, preferivo tenermi tutto dentro e questo spesso mi distruggeva.
Nessuno mi avrebbe mai visto come quella ragazza speciale, con due occhi profondi e un sorriso dolce, perché io non ero quel genere di ragazza di cui i ragazzi si innamoravano.

 




LO SO.. NON E' IL CAPITOLO CHE VI ASPETTAVATE.. ahah il capitolo dell'uscita con Follow sarà il prossimo e lo posterò tornata dalle vacanze.
Proprio di questo volevo parlarvi.
Allora.. domani parto per il mare dove starò due o tre settimane, decideremo alla fine se fare anche la terza ma penso proprio di sì, e non mi porterò il pc dietro quindi non potrò aggiornare çwç
Comunque ho internet sul cellulare quindi risponderò alle recensioni, starò su facebook e su twitter (sono @birbi_alex) quindi potrete lo stesso contattarmi e parlare con me, ma come capirete non posso postare dal cellulare.
Però vi prometto che appena tornerò in città metterò subito il capitolo.
In ogni caso penso che anche voi andrete in vacanza quindi non sentirete troppo la mia mancanza ahah 
Ci tenevo quindi ad augurarvi un buon Ferragosto, una buona vacanza e tutto..
A PROPOSITO.. DOMANI FACCIO DUE ANNI CHE SONO ISCRITTA SU EFP! PE PE PEREE
Sono felicissima, davvero. E' da ormai due anni che sono qui e penso che questo sito sia una delle cose migliori che mi sia capitata, è davvero fantastico!
Ora bando alle ciance.. in questo capitolo si vede Scarlett che parla con i ragazzi del suo appuntamento e si scambiano opinioni, specialmente con Zayn con cui alla fine capisce varie cose..
Scarlett comincia ad essere sempre più consapevole di sentire qualcosa per lui.
Comunque finalmente nel prossimo capitolo scoprirete come andrà a finire l'uscita con Follow, e ammetto che è stato uno dei capitoli più difficili da scrivere ma sono felice di come è venuto quindi spero vi piacerà ;)
So che vi aspettate ancora la One-Shot che vi avevo detto qualche capitolo fa, è a metà.. adesso provo a finirla così magari riesco a postarla stasera o domani mattina, ma comunque in ogni caso se non dovessi riuscirci la finirò appena tornata dalle vacanze, non preoccupatevi ahah
Ultima cosa.. AVETE VISTO IL VIDEO DI AS LONG AS YOU LOVE ME DI JUSTIN?
DIAMINE.. non sono una sua grande fan, conto sulle dita di una mano le canzoni sue che mi piacciono davvero, ma quel video è qualcosa di SPETTACOLARE, e anche la canzone ha acquistato punti, è da ieri che la ascolto continuamente ahah
Penso l'abbiate già visto, ma se non l'avete fatto ve lo consiglio vivamente, non ve ne pentirete!
Che dire.. ringrazio tutte voi che leggete la mia FF, che recensite e che mi sostenete, siete davvero fantastiche.. vi amo così tanto! ahah
Va bene, ora la finisco ahah BUONE VACANZE A TUTTE, CI SENTIAMO COL NUOVO CAPITOLO TRA DUE O TRE SETTIMANE ;)
   
 
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