02/08/2012
3 recensioniDoveva essere una cosa corta ma come al solito mi dilungo e.. bè, non mi piace!
Ma lascio giudicare voi! :)
Titolo: Dreams came true
Pairing: Ziam
Eventuale Prompt: 'Chi l'avrebbe mai detto che..'
Conteggio parole: 827
Conteggio parole: 827
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Chi l’avrebbe mai detto?
Quella scena gli si ripeteva davanti agli occhi nocciola ogni giorno, più volte al giorno, ma Liam non poteva fare a meno di sentire gli pterodattili nello stomaco ogni volta.
Chi l’avrebbe mai detto che quindici anni dopo la sua seconda audizione ad X-Factor – quella fortunata – avrebbe avuto una vita così tranquilla e felice?
A 17 anni, quando Simon Cowell aveva pronunciato quel ‘Hai tre sì’, tornato dietro le quinte, aveva avuto un flash della sua vita tra vent’anni. Si immaginava sposato con una bella ragazza, dolce, timida ma allo stesso tempo divertente. Si vedeva con dei figli, ne avrebbe voluti tanti. Si immaginava un cantante di successo, con una decina di dischi venduti.
E per circa tre anni, la vita che aveva immaginato si era quasi avverata. Liam ed altri quattro ragazzi erano stati uniti in una band che era diventato il fenomeno musicale più importante del momento. Aveva conosciuto una ragazza, una bellissima ragazza che era esattamente il suo tipo. Si chiamava Danielle ed era una ballerina. Sorrise, ricordando la ragazza.
Inevitabilmente, quel ricordo se ne trascinò dietro un altro. Un ricordo che aveva tenuto segreto per molto tempo: il primo bacio con Zayn.
Zayn era uno degli altri quattro ragazzi della band, ed era di una bellezza disarmante. Aveva la pelle leggermente scura – suo padre era pakistano – e gli occhi.. Gli occhi erano assurdi. In senso positivo, ovvio. Aveva questi occhi grandi e castani che gli davano un’aspetto dolcissimo.
Nonostante l’apparenza, Zayn era omosessuale e gli si era dichiarato dopo quasi un anno di convivenza forzata a causa degli impegni della band.
L’aveva baciato, e Liam aveva ricambiato. Per un po’ ne era stato anche felice, ma all’improvviso i sensi di colpa avevano iniziato ad attanagliarli lo stomaco. Stava tradendo Danielle. Perché quello era un tradimento bello e buono; il fatto che l’avesse fatto con un uomo non cambiava le carte in tavola. Allora, in preda al panico ed ai sensi di colpa, aveva chiuso quello che c’era con Zayn ed aveva continuato come se niente fosse con Danielle.
Zayn ci era stato male, lo sapeva. Gliel’avevano detto gli altri della band, ma l’aveva sentito singhiozzare lui stesso, durante la notte.
Era andato avanti per altri due anni, aveva anche preso casa con Danielle ed avevano iniziato a convivere. O meglio, convivevano per quel poco tempo che Liam trascorreva a Londra. Il rapporto con Zayn era tornato come prima del primo bacio. Parlavano, scherzavano, ma dentro Liam lo sapeva che Zayn moriva ogni volta che gli rivolgeva lo sguardo.
Ben presto quella situazione diventò insopportabile. Liam si rese conto che si ritrovava a pensare a Zayn più spesso di quanto non pensasse alla sua fidanzata.
Si ritrovò ad abbracciarlo spesso. Non ci volle molto che Zayn lo baciò di nuovo, e questa volta Liam era cambiato. Si era reso conto dei suoi veri sentimenti e non appena tornò a Londra, lasciò Danielle confessandole tutto. Lei si arrabbiò, certo che si arrabbiò, ma alla fine fu comprensiva. Non voleva stare con una persona che non l’amava.
Dopo un ultimo abbraccio alla sua ormai ex-fidanzata corse da Zayn rivelandogli i suoi sentimenti.
Da quel momento non avevano mai smesso di amarsi.
Ne avevano passate tante insieme. Il rifiuto dei genitori del moro alla loro unione ed al loro matrimonio. La fine della band dopo dieci anni di attività, quella era stata un colpo. L’avevano deciso loro – ‘meglio abbandonare quando vinci, che quando perdi’ aveva detto Harry - , ma quell’esperienza era stata la più bella della sua vita e un po’ gli dispiaceva lasciarla andare.
Era arrivato anche il rifiuto da parte degli assistenti sociali quando avevano deciso di adottare un bambino, qualche mese prima. Liam era stato male per settimane, Zayn cercava di consolarlo ma ci stava male anche lui. Fino a quando non era arrivata una chiamata – la chiamata – in cui gli assistenti si scusavano per aver avuto pregiudizi sulla loro omessualità ed in cui dicevano che c’era una ragazza madre pronta a dar loro la sua bambina.
All’improvviso però, la voce di Zayn lo distolse dal suo mare di pensieri.
«Kay, per favore, vuoi finire di mangiare?» la voce di Zayn era spazientita e divertita allo stesso tempo.
Stava seduto su una sedia e cercava di imboccare la bambina sul seggiolone accanto a lui che si divertiva a giocare con la pasta.
«Kaylie, fai un favore al papà e smetti di mettere le mani nel piatto!» continuava a ridere il moro. Non ce la faceva proprio! Per quanto cercasse di fare il padre autorevole, quella bambina lo divertiva e lo inteneriva troppo per essere serio. Per non parlare di quando lo guardava con i suoi enormi occhi castani.
Guardando l’uomo della sua vita e la donna della sua vita, sua figlia – ancora non poteva credere di poterlo dire davvero – che giocavano, ridevano insieme, sentiva che la sua vita era completamente realizzata.
Il sogno di quel diciassettenne si era avverato.