E’
una bella giornata di sole, cosa piuttosto rara per questo periodo.
In
cielo, le nuvole formano diversi disegni colorati da varie tinte attenuate sul
rosa.
Il
sole, infatti, è sulla via del declino e ciò crea un impagabile spettacolo
naturale.
Nelle
vallate verdi, i densi di fili d’erba si muovono seguendo i capricci del vento.
Si
avverte un sottile rumore simile ad un tintinnio. E’ il viaggiare del treno
sulle rotaie.
Questo
treno per noi non ha fermate. Segue un percorso prestabilito. Segue una via al quale
noi ci siamo associati.
Attraverso
il vetro scorgo un paese lontano. I monti e le
campagne scorrono veloci tanto che a stento riesco a distinguerne
la forma.
Sulla
linea infinita dell’orizzonti il cielo sembra
amalgamassi alla terra in una sfumatura azzurrognola davvero incantevole.
Tutt’intorno a noi c’è un’atmosfera di serenità indescrivibile…
Distolgo
lo sguardo dal finestrino e osservo la gente che ci circonda. Nessuna sa chi
siamo né dove andiamo, forse, attualmente, nemmeno noi
ne siamo a conoscenza eppure…
Questo
treno rappresenta tutto per noi: la nostra libertà, la nostra
via di fuga, il nostro futuro.
Appoggio
stancamente il capo sulla spalla del mio amore e muovo le dita intorpidite dal troppo star ferme, giusto quel po’ per avvertirle ancora
attaccate al mio palmo, giusto quel po’ per avvertire le dita di Harry intrecciate alle mie.
Harry mi tiene la mano con forza, come se ne valesse della sua stessa
vita, come se non esistesse null’altro che quel tiepido calore dato dalle
nostre mani unite, come se avesse paura di un qualcosa d’indefinito che mi
possa portare via da lui.
Anch’io provo la medesima cosa.
Ho
paura, ma non sono mai stato tanto felice.
Siamo
insieme, lontano da tutto ciò che ci apparteneva, dalle regole, dalla fama che
ci circondava. Ora siamo semplicemente noi: Harry Potter e Draco Malfoy.
Rialzò
la testa e mi giro verso di lui. Ha lo sguardo perso
nel vuoto, immerso nei suoi pensieri.
Come
ne sono geloso…
Sono
geloso di tutto ciò a cui sta pensando, che attira la sua attenzione, che lo
allontana da me seppur qualche istante.
Vorrei
la sua attenzione tutta per me.
Vorrei
esserci solo io nella sua testa, nella sua mente.
Vorrei
essere vitale come l’aria che respira, come il battito del suo cuore.
Vorrei
essere l’unica cosa di cui ha bisogno, che gli è indispensabile esattamente
come lui lo è per me.
Lo
so. E’ impensabile che io la pensi così: il fiero principe delle serpi
innamorato perso.
Ne
sono consapevole. E’ da pazzi desiderare di possedere ogni cosa della persona
che si ama.
E’
doloroso e assolutamente autodistruttivo.
So
benissimo che dovrei vivere questo attimo con
intensità: siamo liberi, siamo assieme…
Eppure questa costante paura non mi abbandona non mi lascia in pace e
sto male.
Appoggio
il braccio libero attorno alle sue spalle e, con la mano, vado alla ricerca di quel’unica ciocca di capelli a cui dono
le mie attenzioni: è sempre la stessa, medesima, ciocca. Mi sono preso,
silenziosamente, in impegno personale si riuscire a domarla, anche se ho avuto
ben pochi risultati.
Lascio
che la ciocca si attorcigli attorno al mio dito ancora e ancora così da
giocarci, nella tacita ricerca d’attenzioni.
Finalmente
i suoi occhi smeraldini si voltano verso di me e, appena gli incrocio,
ogni mio timore, paura, tormento, svanisce.
L’amore
che leggo attraverso quelle iridi è tanto intenso da
farmi sciogliere e farmi dimenticare ogni cosa brutta che esiste a questo
mondo, perfino chi sono io…
Ma
chi sono io?
Non
ha importanza.
Vivo
per quest’istante, l’istante in cui i suoi occhi s’incatenano ai miei, l’attimo
in cui le labbra morbide e invitanti che si ritrova si posano leggere sulle
mie, vivo per il brivido che avverto nel momento che
la sua lingua si fa strada in me.
Sono
drogato.
Follemente
Drogato di tutto ciò.
Non
posso più pensare ad un solo minuto senza la sua costante presenza, senza
sapere che mi appartiene, che io sono suo.
E
nel momento in cui incrocio i suoi occhi comprendo che, a dispetto dei miei
tormenti, per lui è lo stesso, che ci completiamo, che ci cerchiamo, che siamo indispensabili
l’un l’altro.
Io
non lo so quale fato ci ha voluti assieme, qualche
filo rosso lega i nostri quinti diti. Non ho idea di dove stiamo andando, a
stento ricordo come tutto è iniziato.
La
verità è che ogni cosa, ogni persona, ogni nome, ogni fama, ogni destino e ogni
convenzione crolla, si distrugge, viene disintegrata
dai suoi occhi persi nei miei.
Ti
rendi conto, Harry, dell’effetto che mi fai?
-
A cosa pensavi? – chiedo quasi sottovoce temendo di interrompere un momento tanto
idilliaco, ma voglio sentire la sua voce, anche se dicessi
la più grande scemenza mai sentita.
-
A noi, a tutto questo… -
-
Te ne sei pentito? –
Fa
che non sai così, fa che non sia così…
-
No –
…Grazie.
- E allora cosa pensavi?-
-
Pensavo che ti amo tanto follemente da non sapere più
cosa fare.– sussurra quasi sottovoce tanto che devo
tendere le orecchie per udirlo.
- Harry? –
Si
appoggia sulla mia spalla e chiude gli occhi – Ho sonno…- bofonchia, lo guardo
un po’ interrogativo anche se scorso solo la sua
chioma corvina, poi torno a tormentare il ricciolo ribelle – Dormi… - gli
sussurro dolcemente – Ti sveglio io, quando arriviamo. –
La
sua mano ancora serrata alla mia, si stringe ulteriormente ricevendo
altrettanta forza. Prima o poi perderemo la
sensibilità delle dita, ma non c’importa. Vorremmo sentirci così, legati per sempre.
-
Draco…- sussurra ancora.
- Mmm? –
-
Per sempre…resta con me…-
-
Per sempre, Harry –
Il
tormento è correlato all’amore con un filo di diamante, impossibile da
scindere. Ma un istante d’amore vissuto, vale più di un’eternità
di tormenti.
Io
vivo per questi attimi, lo sai Harry?
Certo che lo sai. Perché anche per te è lo stesso.
Note:
Instancabile !!!>o< Eccomi qui con un'altra
cosuccia, sono in vena di one short, anche se ne ho fatte poche e quindi sono
ancora una novellina in questo campo!(infatti sono moooolto
piccine ç_ç) U_U Mi è
venuta in mente in pullman! Ehehehehe
Grazie
di averla letta!!^_^