Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Gyll    02/08/2012    3 recensioni
Non sono un'amante dell'ordine, quindi non aspettatevi una normale FF in ordine cronologico. Il personaggio di Gyll é nato in un GDR degli Hunger Games dove si stavano svolgendo i 72esimi giochi, e molte parti vengono infatti dalle ruolate che ho scritto nel forum.
Loki e Gyll si sono incontrati tempo prima della mietitura, quando Gyll é caduta oltre la recinzione del distretto 8, arrampicandosi sugli alberi. Dopo essere riuscita a tornare nel distretto 6 Gyll é stata estratta come tributo, cosí come Loki. La loro relazione doveva rimanere segreta a tutta Panem, o entrambi i loro distretti sarebbero finiti in guai seri.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caesar Flickerman, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gyll camminava su e giù per tutto il salotto. Avanti e indietro. Aveva lo sguardo perso nel vuoto. Lei era vuota. Non c'era convinzione, non c'era dolore, non c'era tristezza, non c'era coraggio... Non c'era niente. Era terrorizzata? Forse. L'idea di entrare in quell'arena non aveva ancora raggiunto il suo cervello.
Sarai nell'arena. Diciassette anni dopo la storia si ripete. Sarai nell'arena. Sarai nell'arena. E non puoi fare nulla per cambiarlo.
Lasciare che gli occhi non si concentrassero su nulla le rilassava le orbite, ma non faceva altro che battere il tempo dei secondi sulla gamba, aumentando solo la tensione.
La determinazione che aveva dimostrato all'intervista era svanita durante la notte. Alzò lo sguardo verso il suo compagno di distretto. In tutto il loro soggiorno in quell'appartamento non si erano mai scambiati nemmeno una parola direttamente. Non si erano mai parlati. Non era sicura di voler cambiare le cose. Era oscuro, sembrava quasi che risucchiasse la luce intorno a sé.
Anfitrite e Stènelo avevano deciso di renderli opposti all'intervista. Lei brillava con tutta quella polverina d'oro, lui era l'oscurità. Incuteva paura anche senza quella maschera da corvo che indossava.
Se le loro strade si fossero incrociate nell'arena lui avrebbe esitato ad ucciderla?
Quella domanda continuava a ronzarle in testa, e aveva davvero paura della risposta.

Passavano le ore. Si era rifiutata di guardare qualsiasi orologio, ma il sole era giá alto. Non mancava molto, solo qualche altra ora di libertá.
Era in crisi. Non voleva persone intorno, non voleva il team di truccatori svitati, quella pazza della sua stilista, il suo presentatore sadico, il principe delle tenebre nonchè suo compagno di distretto, nemmeno il suo mentore.
Era in piena crisi. Rannicchiata contro la porta del bagno mega galattico in marmo bianco. Era troppo terrorizzata per piangere. Era troppo terrorizzata per fare qualsiasi cosa oltre ad infilarsi le mani nei capelli e guardare fuori dall'enorme vetrata che si affacciava sulla cittá.
Quell'enorme cittá tanto potente da controllare le vite della popolazione di un intero continente.
Si alzó in piedi, i suoi muscoli erano cosí bloccati che muoverli fu difficile, e si avvicinó alla parete di vetro. Essere al sesto piano faceva si che potesse vedere le cose dall'alto, ma era abbastanza in basso da poter sentirsi come se stesse camminando sulla strada sotto di lei. Si sentiva cosí piccola, nonostante la sua altezza, cosí piccola sotto i grattacieli, cosí insignificante.
Non c'era nemmeno l'ombra di una pianta, un ciuffo d'erba, la chioma di un albero. Non aveva capito quanto amava il suo distretto finché non l'avevano trascinata via a forza. Amava il suo distretto, amava correre nei suoi boschi, amava il suo lavoro, amava la sua famiglia spezzettata e rincollata insieme.
Lei voleva tornare a casa.
Avrebbe fatto meglio di sua madre. Non avrebbe perso quello che si era accorta di avere troppo tardi. Se si fosse spezzata nuovamente quella piccola famiglia, sua nonna sarebbe riuscita a rimetterla insieme dopo l'ennesima perdita?
Cosa serve per essere felici?
Un volto tanto simile al suo, con occhi neri come la pece le rispose nella sua mente. Era una risposta cosí ovvia.
Combatti.




   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Gyll