Note:
la parte in
corsivo blu è la parte
raccontata da Kurt, quella in corsivo nero è la parte
raccontata da Blaine e
quella nera normale è quella raccontata
dall’autrice, cioè io.
Era
bello passare del
tempo con Blaine. Aveva i miei stessi interessi (a parte la moda, in
cui lui
era un disastro) e ci piaceva prenderci in giro per i nostri difetti (e
credetemi lui ne aveva parecchi). Avevamo la serata a chiacchierare e a
guardare i film Disney che, stranamente, lui adorava da impazzire. Mi
chiesi,
dove l’avesse mai visti.
Mi
aveva perfino
cinguettato una melodia, per farmi addormentare e poi era volta
chissà dove.
Però, non riuscivo a dormire quella notte. Mi compariva
davanti la figura di un
ragazzo dai capelli ricci e scuri e con degli occhi molto simili a
quelli di
Blaine. Mi chiesi chi fosse questo ragazzo, che non avevo mai visto.
Così
passai la nottata
a farmi domande su ciò che era successo nelle mie ultime
ventiquattro ore. Un
uccello parlante mi era volato in camera sconvolgendo la mia vita.
Sempre
quest’uccello aveva Rachel da un cassonetto bello pronto per
lei, così come
aveva fatto con me una settimana fa, anche se non avrebbe potuto.
Decisi
che dovevo
distrarmi e così presi il mio Ipod, le mie cuffie e la mia
ultima rivista di
Vogue, che non avevo ancora letto. Vidi un papillon sulla rivista e la
mia
mente mi portò immediatamente a Blaine. Da quanto avevo
capito, lui amava i
papillon. Quella mattina aveva cercato in tutti i modi di farmene
mettere uno e
ci era anche riuscito.
A
un tratto, nella
pagina del giornale si creò una specie di vortice che
risucchiò tutto le
immagini e le scritte. Non rimase più nessuna scritta, ma
solo la faccia del
ragazzo dei miei sogni. Chiusi gli occhi e scossi la testa. Quando
riaprii gli
occhi, tutto era ritornato come prima. Era ufficiale. Avevo bisogno di
un
bicchiere d’acqua.
Scesi
in cucina. Era
tutto buio e mi meravigliai di non trovare Finn a mangiucchiare
qualcosa.
Purtroppo, la mia meraviglia fu subito stroncata, perché
Finn stava mangiando
in salotto, davanti alla Tv. Non avevo scelta, che sedermi accanto a
lui, visto
che non riuscivo a dormire.
-
Che ci fai qui? – mi
chiese. Avrei dovuto fargliela io quella
domanda, visto che lui stava mangiando una busta di patatine davanti
alla Tv,
ma già sapevo che era tempo perso, così decisi di
rispondere normalmente.
-
Non riesco a dormire. E tu? –
domanda stupida. Si vedeva cosa stava
facendo. Forse, Blaine stava iniziando a fondermi il cervello. Di nuovo
lui.
Perché diavolo non riesco a dimenticarlo?
-
Io qui ci vengo ogni sera. –
mi rispose, porgendomi il pacco di
patatine. Io lo fulminai con gli occhi, ovvio. Non avrei mai mangiato
quella
roba. Pensavo l’avesse imparato, ma è ovvio che
Finn non impara mai niente.
-
Finn?
-
Mmm? – mormorò
nel buio, continuando a guardare la Tv.
Sospirai.
Mi era venuta
in mente una domanda, ma l’unico a cui potevo porgerla era
Finn. Sapevo già che
mi avrebbe dato una risposta stupida, ma tentare non nuoce, no?
-
Ti è mai capitato di non riuscire a
dormire, perché hai sempre davanti
la figura di una ragazza che non hai nemmeno mai visto? –
ok. Aspettiamo la
risposta stupida. Finn continuava a guardare la Tv e questo mi stava
facendo un
po’ innervosire.
-
Ti sta capitando con un ragazzo? –
mi chiese, voltandosi verso di
me. Ah, finalmente ti sei accorto di me, Finn.
-
Si.
-
No, non mi è mai capitato.
Bel
colpo Finn,
davvero. Ok, ora ho svelato un segreto a mio fratello. Sono nei guai!
Ok, Kurt.
Calma. Puoi sempre trarne vantaggio.
-
Secondo te, cosa potrebbe significare? –
come diavolo mi è venuto
in mente di fare questa domanda?! Ok. Vediamo cosa mi risponde. Ho
proprio
bisogno di dormire.
-
Forse, lo conoscerai presto. –
bella risposta. Come ti è venuta in
mente? Gli sorrisi, annuendo e mi alzai. Lo salutai e
m’infilai nel letto per
quelle pochissime ore di sonno che mi erano rimaste. Ero sicuro che il
mattino
dopo, avrei avuto delle occhiaie che mi avrebbero rovinato. Tutta colpa
di un
tizio che non avevo nemmeno mai visto.
****
Guardai
Wes mangiare qualsiasi cosa,
come ogni sera, mentre io non riuscivo a mangiare nulla. Avevo lo
stomaco
chiuso, senza sapere nemmeno il perché. Una cosa,
però, la sapevo. Wes si
meritava una bella ramanzina.
Rachel
stava per andare a finire in
un cassonetto e lui non aveva fatto un bel niente. Questo davvero non
se la
poteva giustificare.
-
Amico, cosa c’è? –
mi chiese, come se nulla fosse. Davvero, come
poteva non fregargliene nulla di ciò che stavano facendo
alla sua protetta.
-
Niente. – risposi, ma era
più che chiaro che c’era qualcosa che non
andava. Infatti, lui mi osservò stranito.
-
Non parli da quando sei tornato e
ciò è strano, visto che parli in
continuazione. – replicò. Lo presi un
po’ come un’offesa, ma cercai di non
pensarci. Dopotutto, Wes me lo ripeteva in continuazione.
-
Beh, non parlo, perché forse
dovresti essere tu quello che dovrebbe
parlare? – chiesi, ironico. Lui mi
guardò stranito e sapevo già quale
sarebbe stata la sua prossima domanda. “Sei
ubriaco?” Me lo diceva sempre, ogni
volta che non capiva. – No, non
sono
ubriaco. – lo anticipai.
-
Non capisco. – mi disse
lui. Io sospirai.
-
Rachel! – lui continuava
a non capire – Quel ragazzo
mastodontico la stava gettando in un cassonetto e tu non
hai fatto nulla per fermarlo. – gli spiegai. Lui
sospirò e scosse la testa.
Stavolta, ero io quello che non capiva.
-
Blaine, non possiamo farlo, capisci? Ci
è proibito affrontare gli
umani, lo sai. - mi disse. Io scossi la testa. Non era una
giustificazione
valida. Come poteva lasciare che la sua protetta finisse in un
cassonetto dell’immondizia?
-
Lo so, ma avresti potuto fare qualsiasi cosa.
Come ho fatto io. –
gli risposi io, ma mi accorsi che lui non mi prestava attenzione, ma
guardava
alle mie spalle.
-
Non l’ho fatto per lo stesso motivo,
per cui Trent si sta dirigendo
verso di te. – mi voltai e vidi Trent che stava
per venire verso di me.
Trent era il servitore del re e ogni volta che veniva da uno di noi,
significava che il re ci voleva a corte.
Non
diedi neanche il tempo a Trent di
avvicinarsi, che mi alzai e andai io verso di lui. Lui mi cinse le
spalle con
un braccio e mi accompagnò dal re, come suo dovere.
Stavolta, ero anche stato
attento a non fare davvero del male a quel ragazzo.
Arrivammo,
ma il re non sembrava
arrabbiato.
-
Eccomi, Signore. – dissi
io, facendo un inchino. Non era pronto a un’altra
settimana lontano da Kurt. Ora, che mi ero abituato a stare con lui.
-
Allora, Blaine? Com’è
andato il tuo primo giorno con Kurt? – questa
domanda mi stupì. Mi aspettavo un rimprovero, ma non era
arrivato. Forse, il re
non voleva punirmi. Cosa strana, perché era la seconda volta
che violavo il
regolamento.
-
B-Bene, credo. – risposi,
ansioso. Non sapevo cosa aspettarmi.
-
So che hai attaccato di nuovo quel ragazzo. –
eccolo il rimprovero.
Come potevo credere che me l’avrebbe fatta passare liscia?
Sospirai e annui,
pronto a una nuova punizione. Forse, dovevo stare a sentire Wes, una
volta
tanto.
-
Perché lo fai? –
mi chiese. Il re, stavolta, mi stava davvero
stupendo. Non ci aveva mai girato attorno quando doveva rimproverare
qualcuno,
ma con me lo stava facendo e ciò non fece che aumentare la
mia ansia.
-
In che senso?
-
Gli altri non proteggono i loro protetti o i
protetti degli altri. Tu
perché lo fai? Cosa ci guadagni? – mi
chiese. Io boccheggiai per qualche
secondo. Non sapevo cosa rispondere. Cosa ci guadagnavo a proteggere
gli umani?
-
Non lo so. È solo che non sopporto
vedere le persone soffrire. –
risposi. Infondo, era la verità. Non sopportavo vedere le
persone soffrire,
specialmente a causa di altre persone. Lui mi guardò e mi
sorrise.
-
Sei davvero un bravo ragazzo. Puoi andare. –
mi disse, facendomi un
segno con la mano. Pensai di star sognando. Avevo violato il
regolamento per la
seconda volta e il re non aveva fatto nulla.
Decisi
che era meglio fare come aveva
detto e andai via, nella confusione più totale.
****
Il mattino
arrivò troppo in fretta, per Kurt, che si era addormentato
da sole poche ore. Si
svegliò con la vera sveglia, quella mattina. Si
guardò intorno in cerca di
Blaine, ma di quel piccolo uccellino non ce ne era traccia. Fece un
sorriso
amaro e scese in cucina. C’era Finn, con cui si
scambiò un’occhiata complice, e
Carole che prendevano un caffè.
- Dov’è
papà? – chiese Kurt, guardandosi
intorno. Di sicuro, non era ancora a letto. Non era da Burt Hummel
dormire fino
a tardi. Se era uscito senza fare colazione, allora
gliel’avrebbe portata lui.
- È
uscito presto, stamattina. Ma non ti
preoccupare, ha fatto colazione. – disse Carole,
anticipandolo. Finn
ridacchiò, meritandosi uno scappellotto da Kurt.
Kurt
annuì e
si preparò la sua colazione.
****
Era strano
andare a scuola, quella mattina. Forse, Kurt si era già
abituato ad andare a
scuola con Blaine. Non l’aveva ancora visto e si guardava
continuamente
intorno, per cercare di vederlo. “Forse,
ha avuto un’altra punizione e deve starmi lontano
un’altra settimana” pensò
Kurt.
- Ehi,
che fai? Vai a scuola, senza di me? –
Kurt sentì LA voce e si guardò intorno.
All’improvviso, vide Blaine poggiarsi
sulla spalla. Gli sorrise e lo accarezzò.
- Sei
tu che non sei venuto da me. – si
giustificò
Kurt. Blaine fece uno sguardo colpevole e si strusciò contro
il collo di Kurt,
per farsi perdonare e ci riuscì anche.
- Ho
capito. Hai fatto tardi. – disse Kurt,
meritandosi un sorriso soddisfatto di Blaine.
****
Arrivarono a
scuola e i due si separarono come il giorno precedente. Blaine
volò sulla
scuola, mentre Kurt si diresse all’interno della scuola. Beh,
quello almeno era
il suo intento, visto che fu fermato da una granita giusto in faccia.
Quella
mattina, però, non ci fu solo la granita ma Dave gli
lanciò anche un pugno
dritto nello stomaco, che fece precipitare Kurt al suolo. Questo non
fece
altro, che aumentare la sete di sangue di Dave che iniziò a
prenderlo a calci
ovunque, insultandolo.
Blaine, in
cielo, sgranò i piccoli occhietti. Non poteva permettere che
Dave facesse del
male in quel modo a Kurt, ma un piccolo uccello non poteva fargli
davvero del
male. Atterrò sull’asfalto e si
trasformò in uomo.
Dave si
distrasse alla vista di questo nuovo ragazzo, sbucato dal nulla. Ma non
ebbe il
tempo di riflettere, che gli arrivò un pugno dritto sul
naso. Kurt sgranò gli
occhi alla vista di quel ragazzo dagli occhi caramello e i capelli
ricci. Proprio,
come quello che gli appariva davanti ogni volta che chiudeva gli occhi.
Dave si
riprese e tirò un pugno al ragazzo, che lo scansò
e gli diede un altro pugno,
stavolta sotto la mascella.
- Non
ti permettere di fargli più del male! –
urlò il ragazzo, mentre Dave lo guardò stranito e
scappò via.
Il ragazzo
diede una mano a Kurt ad alzarsi, che era ancora stordito da
ciò che era
successo. O aveva le allucinazioni o Blaine si era trasformato nel
ragazzo che
aveva sognato la notte.
- Chi
sei? – chiese Kurt e il ragazzo
boccheggiò un po’, senza sapere cosa dire.
Ciao
Salve a
tutti!!! Come ve la passate e Klainer miei?!! Ve la state spassando!!!
Ok,
è
ufficiale. La Klaine Box Scene mi ha dato alla testa. Ma avete visto
quanto è
tenera quella scena? No, davvero, ma è stupenda!! *_*
L’ho vista circa
cinquanta volte da stamattina. I love it!!!
Ok,
Francesca. Calma e respira!
Eccomi
ritornata dal mio sclero. Scusate per prima, ma era il mio alter ego
Klainer.
Da stamattina, ha preso il sopravvento su di me.
Allora? Vi
è
piaciuto questo capitolo? Vi anticipo che Blaine si sta cacciando un
bel guaio,
ma molto grande. Vabbè, ma l’ha fatto per il bene
di Kurt, no? Possiamo
perdonargliela e poi è così tenero. Con quegli
occhi da cucciolo scintillanti,
quando vede Kurt.
Scusate, di
nuovo il mio alter ego.
Ok. Beh,
alla prossima. Fatemi sapere cosa ne pensate di questi capitoli. Mi
raccomando.
Ah, a proposito. Ringrazio chi recensisce, segue e ha messo tra i
preferiti.
Siete davvero fantastici, vi amo tutti!!
Ok, ora
sparisco. Oggi, voglio salutarvi con una promessa speciale.
I
promes you to always love you.
To
defend you even if I know you're wrong.
To
surprise you.
To
always pick up your call no matter what I'm
doing.
To
bake you cookies at least twice a year and to
kiss you whenever
and where ever you want.
But mostly to make sure that you
always remember how perfectly imperfect you
are.
Klaine is
fuckin perfect, bitches!