Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: timetosaybyebye    02/08/2012    1 recensioni
RATING PROVVISORIO!
- Sei un'...arma? - chiese Medusa fintamente stupita. Sapeva che lo fosse, da quando avevano ballato.
- Sì. La mia mamma mi diceva che da grande mi avrebbe iscritto alla Shibusen. Sarei potuta diventare una falce della morte. Ma non voglio! Combattere è stupido! - urlò.
...
- Hai ragione. - le accarezzò i capelli e la lasciò in pace. Avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo. Ma presto, quella bambina, sarebbe diventata la pedina più importante del gioco.
Death The Kid x un nuovo personaggio.
Enjoy it!
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Death the Kid, Medusa | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci al quarto capitolo! Allora, diciamo che doveva essere unito all'altro. Ma la suspance è qualcosa che ho sempre amato. Ma tanto lo avevate capito tutti chi era e.e Ok, la smetto, la smetto.
Scusate il ritardo!
Grazie per le recensioni, siete molto gentili. :D
Anywaaaay...
Enjoy it!

 

New friends for Haiko.

 
 
 
Appena Lady Medusa vide Haiko varcare l'uscio di casa sua, la guardò accigliata.
- Dopo una settimana non hai concluso ancora niente? - iniziò, alzandosi e andando da lei.
- Io... - voleva giustificarsi, ma non aveva nessuna scusante.
- Sai, tra poco ci sarà l'anniversario della Shibusen. E sai cosa dovrà succedere, vero? - la giovane annuì. - Bene, e tu e lui dovete essere in buoni rapporti. Ti ho spiegato cento volte come deve svolgersi il piano, ma senza di te non può funzionare! - Le ricordò Medusa. Avevano studiato ogni singola cosa nei minimi dettagli. Sapevano quasi sicuramente che non avrebbero agito nella calma più totale quindi Free, Crona e lei stessa sarebbero stati dei diversivi. Avrebbe risvegliato il Kishin e avrebbe finalmente raggiunto i suoi obiettivi.
- Sei sicura che io sia la persona giusta? Insomma... E se poi venisse fuori tutto? - Medusa le sorrise confortandola. Non si aspettava si tirasse già indietro.
- Tu sei perfetta. Sei una doppiogiochista nata, puoi illuderli tutti e farli cadere in tuo potere. Puoi scoprire i loro segreti e distruggere la Shibusen dall'interno. Vuoi vendicare il tuo villaggio o no? - Esclamò la strega. I suoi grandi occhi blu brillarono di vendetta.
- Che ne dici di allenarci? Io contro di te, come l'ultima volta. - propose la ragazza. Medusa annuì, soddisfatta. Aveva anche lei in pugno.
 

Appena finito lo sfiancante allenamento, decise di andare al campo da basket che aveva visto qualche giorno prima. Doveva pensare a come agire. Strinse forte il libro di cure medicinali che le aveva prestato la strega e sospirò rumorosamente. Non sapeva proprio da dove cominciare. Erano anni che non faceva amicizia, in un certo senso. Haiko era così persa nei suoi pensieri che non si era accorta di essere arrivata ma, cosa più importante per lei essendo ballerina, stava per inciampare in una palla. Accortasi dell'ostacolo, la prese e, quando stava per porgerla a chi l'aveva persa, i suoi occhi si persero in un paio dello stesso colore dell'oro fuso, così puri...
- Grazie. - balbettò Kid, per poi tornare dagli altri. Quando si voltò alla sua destra, per andarsi a sedere su una panchina, una biondina con degli occhi verdi e delle codine fissava estasiata il suo libro. Era Maka Albarn, maestra della falce e figlia dell'attuale falce della morte Spirit Albarn.
- Questo libro... - sussurrò, sfilandoglielo delicatamente dalle mani. Haiko sorrise.
- Dai Maka! Vieni a giocare! - urlò un ragazzo dai capelli blu appuntiti e una stella tatuata sull'avambraccio. Quello doveva essere Black*Star, l'unico superstite del Clan della Stella. Poco dopo, le due ragazze furono attorniate dalla cricca di Maka, curiosi di sapere chi fosse la nuova arrivata.
- Non ti ho mai visto qui... Sei venuta a rubarmi la scena? - urlò Black*Star, spaventando appena Haiko.
- Calmati! La spaventi! - rimproverò il ragazzo Tsubaki, arma ninja muta forma del ragazzo, facendolo tacere. Aveva un viso dolce ed era alta e slanciata. - Io sono Tsubaki, piacere. Lui è Black*Star. Gli altri sono Liz, Patty. - le sorelle Thompson, le armi di Death The Kid. - Soul - Soul Eater Evans, falce di Maka Albarn. Appena le strinse la mano, ebbe un principio di svenimento. "Maledetto sangue nero!" pensò lei. - e Kid. - Appena i loro occhi si incontrarono di nuovo, rabbrividì. Come potevano un paio d'occhi provocarle brividi? Scosse la testa e, imbarazzata, si presentò.
- Io sono Haiko.  - emise appena, era sottopressione con tutti quegli occhi che la guardavano. Intanto, Maka, era andata su una panchina a leggere il suo libro.
- Maka! Sei sempre la solita! - Urlò Soul, contrariato. La sua meister, fece finta di non capire, provocando ancora di più Evans.
- Può tenerlo il libro. Me lo ridarà quando avrà finito. - cercò di farlo calmare la ragazza. Lui la guardò. Era troppo vicino, e lei poteva sentirsi male da un momento all'altro. Era sempre stata spaventata da Soul, stranamente.


 
Medusa porse le cartelle ad Haiko velocemente.
- Loro sono la squadra più forte della Shibusen. - tagliò corto. - Il tuo obiettivo è Death The Kid, il figlio di Shinigami - Sama. - La ragazza prese la sua cartella e, con cautela la aprì. Lesse che non era ancora iscritto alla scuola, ma lo si trovava spesso in giro oppure in missione. Posò la cartella del moro e ne prese un'altra.
- Soul Eater Evans? - domandò interrogativa.
- Lui è la falce di Maka Albarn. - spiegò la dottoressa.
- Albarn..Lo stesso Albarn falce della morte? - chiese chiarimento lei, guardando la foto del ragazzo.
- Esattamente, il padre. - annuì. - Cosa ti preoccupa di Soul? -
- Non lo so, m’incute paura con quegli occhi rossi. Come quando esce male una foto e non vuoi guardarla. - Medusa rise divertita.
- E' un ragazzo particolare ma dicono che non è male. - lei sospirò.
- Ma se Kid non è iscritto, io dovrei inseguirlo per il mondo? - si lamentò la ragazza.
- Ma certo che no, sciocchina! Quando verrà a scuola, o sara a Death City ti avvertirò! - la rimproverò la gorgone. Continuò a leggere e trovò anche le notizie sulle armi e il resto. - andreste anche molto d'accordo... Siete entrambi così perfettini! - le fece notare. Infatti, appena la strega mosse gli oggetti sul piano cucina, Haiko corse a sistemarli. Medusa rise di risposta.
- Ma quindi... Cosa dovrei fare? - domandò Haiko.
- Dovrai indebolire psicologicamente Kid. Dovrai deconcentrarlo, dovrai renderlo fragile. - la ragazza rifletté.
- Mi stai dicendo che deve innamorarsi di me? - esclamò sconcertata.
- Conosci tortura migliore dell'amore? - rispose retorica la strega e Haiko sbuffò.
- Io non voglio iscrivermi alla Shibusen, lo sai vero? - le ricordò, sedendosi, stanca.
- Infatti, non t’iscriverai lì. - e la donna tirò fuori dalla sua borsa un modulo d’iscrizione per una scuola di danza classica.
- Cosa? - balbettò. - Sul serio? Io... Oddio grazie! - gioì la giovane, abbracciando Medusa. - Grazie un milione di volte! - continuò.
- Ma solo se accetterai la missione.. Farai innamorare Kid di te e poi lo rifiuterai? - sospirò, fissando il suo nome scritto a caratteri maiuscoli sulla cartella.
- Certo. - Del resto si sa... Il prezzo per realizzare i propri sogni è sempre alto.
 


- Ehi, stai bene? - la svegliò la voce di Kid, accanto a lei. - fatevi più in là! Datele aria! - li rimproverò.
- Ma cosa...? - e la interruppe Tsubaki.
- Sei inspiegabilmente svenuta. Un momento eri accanto a Soul, il momento dopo a terra. - la fece breve. Lei arrossì.
- Non pensavo di far cadere le ragazze letteralmente ai miei piedi. Sono davvero troppo fico. - si complimentò con se stesso la falce. Tsubaki e Kid la aiutarono ad alzarsi e Maka, tornò da loro.
- Finalmente! - disse Soul.
- Zitto. Ti lascio un momento e fai svenire una ragazza! - lo rimproverò la meister. Tutti risero al battibecco dei due, tranne Haiko. Tsubaki, accortasi del disagio, la accompagnò alla panchina.
- Stai bene, ora? - domandò premurosa l'arma di Black*Star. Annuì e guardò la sagoma di Kid tornare dagli altri.
- Ehi, comunque sono Maka, se non ci siamo presentate prima. - tornò da lei la biondina del libro. - e a proposito, questo libro è davvero molto bello! -
- E fa' anche molto male! - urlò Soul, massaggiandosi la testa. Ad Haiko, scappò un sorriso.
- Io sono Haiko, piacere. - rispose, porgendole la mano. La ragazza,di risposta, gliela strinse energicamente. - Comunque se vuoi puoi tenere il libro, quando hai finito di leggere me lo ridai. Non preoccuparti! -  le si illuminarono gli occhi e la strinse.
- Sei davvero gentile!
- Ehi, ragazzina! Mi stai rubando la scena di nuovo! - urlò Black*Star l'ennesima volta. La bionda sospirò.
- Dovrei andarmene davvero, forse. - disse sottovoce alle due ragazze.
- Non ascoltare quell’idiota, è un esibizionista! - le spiegò Maka, con fare dolce.
- Devo comunque tornare a casa. - insistette. Si sentiva a disagio, troppo. Non era abituata a stare con le persone estranee.
- Dove abiti, ti accompagniamo almeno! - continuò Tsubaki, preoccupata.
- Vicino la scuola di danza, quella nuova. - le due si guardarono e si capirono.
- Bene, è molto vicina casa mia. Possiamo anche tornare insieme siccome si è fatto tardi. - riprese Maka.
- Come volete, ragazze. - rispose infine. Maka andò dagli altri e insieme accompagnarono la nuova a casa. Tutti parlavano del più e del meno e, con un’abile mossa, Tsubaki fece avvicinare Kid ad Haiko che camminava persa nei suoi pensieri. Lui, completamente in imbarazzo, tentò di rompere il ghiaccio con la biondina.
- Ora stai meglio? Ci siamo spaventati quando ti abbiamo visto cadere a terra. - disse velocemente il ragazzo. Haiko gli rivolse i grandi occhi blu, facendo il secondo sorriso della serata.
- Ti sei sul serio preoccupato per me? Pensavo ti piacesse solo guardarmi da lontano! - scherzò la ragazza, con una naturalezza non sua. Perché faceva la carina con lui? Kid arrossì di botto.
- Io non...  - lei lo guardò attenta, alzando un sopracciglio.
- Le attenzioni di un ragazzo mi fanno piacere! - continuò, sempre con un sorriso divertito. Perché era così felice di parlargli e di scherzare con lui? Era la prima volta che si vedevano!
- Scusami se sono sembrato inopportuno. - rispose, ancora in imbarazzo.
- Sono felice che il figlio del sommo Shinigami venga ad assistere alle prove della mia scuola, davvero. - continuò lei, fiera del suo studio. Quando si voltò a destra, poi, notò di essere arrivata. - Io abito qui! - urlò, per attirare l'attenzione di tutti. - Grazie per avermi accompagnata, è stato un piacere conoscervi. - rispose.
- Speriamo di rivederci di nuovo! - esclamò Tsubaki.
- Tu non vieni alla nostra scuola? - domandò Patty. La bionda scosse la testa.
- Quando avete tempo, venitemi a trovare, sono spesso qui e spesso sola! - disse. - E quando vuoi, Kid, puoi venire anche a casa a parlare senza osservarmi con un binocolo. - lo provocò lei, per poi sparire dietro il portone di casa, soddisfatta di sé. Dove aveva trovato tutto quel coraggio, infondo?
 
  
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