Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: Leke_96    02/08/2012    2 recensioni
Maka fissò con astio la cartina, erano trenta minuti che lei e la sua arma giravano a vuoto per le vie di una città quasi dimenticata dal mondo intero, a dire la verità era stato un vero e proprio miracolo riuscire a trovare un ufficio turistico in quel luogo.
-La tieni al contrario- la informò la sua Falce, fissando la cartina da dietro la sua spalla.
[...]
Il Kishin spalancò la bocca pronto a staccarle la testa a morsi, la strega chiuse gli occhi aspettando la fine… che non arrivò mai.
Con uno sforzo sovrumano aprì lentamente un occhio, giusto per vedere un ragazzo con i capelli bianchi e una lama al posto del braccio, tra lei e il demone.
FF su Soul Eater ambientata tre anni dopo la serie animata, Ashura è stato sconfitto, ma la pace del mondo sta per essere sconvolta di nuovo...
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Attenzione prego: i Maestri d’Armi: Maka Albarn, Black Star, Death The Kid, Kim Tanaka e le rispettive armi del corso Crescent Moon sono attesi nella Camera della Morte-
I nove ragazzi, alcuni più svegli di altri, sentendo i loro nomi chiamati tutti nello stesso momento, si diressero velocemente nella Camera della Morte, dove il Sommo Shinigami li stava aspettando seduto ad un tavolo sorseggiando una tazza di tè.
-Bene, bene, bene… ci siete tutti?- domandò immediatamente lo Shinigami vedendosi arrivare davanti un orda di ragazzi dai diciassette anni in su.
-Si Sommo Shinigami- rispose prontamente Maka.
-Bene allora… innanzi tutto perché non vi sedete?-
I nove ragazzi si sedettero attorno al tavolo in attesa, il Sommo Shinigami bevette un lungo sorso di tè prima di spiegare il motivo della loro convocazione.
-Ci è giunta notizia, che un gruppo di Uova di Kishin ha preso il controllo di un villaggio non molto lontano da Death City…- cominciò lo Shinigami –Non sappiamo con esattezza quanti demoni siano, ma sappiamo che sono un bel gruppo, capitanati da un unico “generale” prossimo a diventare un Kishin vero e proprio, vorrei che voi ragazzi sistemaste questa faccenda, accettate?-
-Certo- risposero in coro i ragazzi.
-Bene, allora vorrei che partiste al più presto… sapete com’è, non vorrei ritrovarmi un altro Kishin per le mani!-
 
 
 
 
 
Setan* passeggiava tranquillo tra le schiere del suo esercito: un orda di 2600 Uova di Kishin pronte ad eseguire ogni suo ordine pur di ottenere un po’ di potere in più.
Sebbene fosse un Kishin prossimo alla trasformazione completa il suo aspetto ne tradiva l’anima, aveva infatti le sembianze di un vent’enne con i capelli biondi un po’ arruffati e gli occhi color viola malva.
L’unico segno evidente della trasformazione erano i denti…
-Setan- un essere mostruoso, con gli occhi eccessivamente grandi e completamente bianchi, il braccio sinistro più corto di quello destro, che arrivava fino al ginocchio, due o tre ciocche di capelli neri sparsi qua e là sul capo e un corpo completamente deformato dalla trasformazione in Kishin, gli si avvicinò con passo trascinato.
-Si che c’è?- domandò il demone voltandosi verso di lui.
-Le truppe sono pronte per ripartire!- rispose il Kishin abbassando il capo.
-Bene- Setan ghignò mostrando la sua orribile dentatura: due fila di denti aguzzi, seghettati e storti, che si accavallavano l’uno sull’altro.
Il demone si portò alla testa del suo esercito e cominciò il suo discorso –Fratelli, ascoltatemi! A pochi giorni di cammino da qui c’è un altro villaggio, più grosso e più popolato di questo! Ci dirigeremo lì e divoreremo le anime dei suoi abitanti! Quando le avremo mangiate tutte, nessuno potrà più fermarci… nemmeno la Shibusen!-
Dall’esercito esplose un boato di consenso poi…
-Peccato doverti rovinare la festa…- la voce di una ragazza bloccò i festeggiamenti dei Kishin, la loro attenzione venne attirata da due ragazze: una con i capelli color rosso sangue e dagli occhi color verde bosco, con un piccolo orecchino a cerchio nell’orecchio sinistro e la seconda con i capelli marroni legati in una coda alta e gli occhi colo oro, con l’ideogramma della parola orgoglio tatuato sotto l’occhi destro.
-E tu sei?- domandò Setan.
-Un’allieva della Shibusen- rispose tranquilla la ragazza con i capelli castani.
-Ah e speri di batterci tutti da sola?-
-Oh ma io non sono da sola…- la ragazza indicò la sua compagna –Ho con me la mia Arma, e altri studenti della Shibusen-
Setan udì due spari, e i due Kishin che aveva al fianco scomparvero lasciando soltanto due globi rossi galleggianti.
Il demone alzò la testa di scatto incrociando lo sguardo con un secondo ragazzo, che impugnando due pistole, stava in piedi sul’ tetto di una delle poche abitazioni del villaggio che ancora si reggevano in piedi.
Il ragazzo aveva i capelli neri, con tre strisce bianche orizzontali da un lato e gli occhi color ambra.
Lanciò le due pistole dietro di se, queste ultime rotearono un paio di volte mentre venivano pervase da una luce rosa, poi in un lampo di luce due ragazze si trovavano dietro al loro Maestro.
-Bel colpo!- commentò quella alla sua destra, che aveva i capelli biondi lunghi fino a metà schiena, con un cappello alla cow girl in testa e gli occhi azzurri, l’altra ragazza in vece era un po’ più bassa della prima, aveva i capelli dello stesso colore, solo più corti che le arrivavano alle spalle, gli occhi azzurri e fissava tutto con un gran sorriso.
-Già meno due… vediamo tu che sai fare!- disse il ragazzo rivolto ad un'altra persona su un altro tetto, quest’ ultimo era un ragazzo con una strana capigliatura azzurra e gli occhi neri, impugnava uno shuriken gigantesco, con una catena legata ad una delle punte.
Il ragazzo sorrise e lanciò l’arma dritta su una fila di Kishin, alcuni demoni riuscirono a schivare il colpo, ma moti altri furono tagliati in due dall’arma, che venne prontamente recuperata dal suo Maestro, che tirando la catena verso di se deviò la traiettoria dello shuriken, riafferandolo con una mano.
-Tsubaki quanti ne ho presi?- domandò, l’arma venne pervasa da una luce arancione e in un lampo una ragazza dai lunghi capelli neri legati in una sottile coda alta e dagli occhi color blu notte, lo affiancò –ventidue- rispose sorridendo e incrociando le mani dietro la schiena.
-Niente male- commentò un'altra voce, questa volta Setan spostò lo sguardo su un terzo ragazzo che giocava tranquillo con l’anima del Kishin che il suo compagno aveva fatto fuori prima.
Il ragazzo aveva una zazzera di capelli bianchi spettinati, e le iridi degli occhi color rosso sangue, ghignò in direzione del “generale Kishin” e mostrò una dentatura bianchissima da squalo.
-Piantala di giocare con quell’anima!- lo sgridò una sesta ragazza, dai capelli color biondo cenere legati in due codini sottili e gli occhi color verde menta che in tutta tranquillità affiancò il ragazzo albino.
Setan rimase sconcertato dalla comparsa improvvisa di ben nove studenti della Shibusen, ma si riprese subito, scoppiò a ridere e sorrise in direzione della ragazza dai capelli mori che aveva parlato per prima.
-Bene quindi non sei da sola, e sperate di ucciderci tutti anche se siete solo in nove?- domandò senza smettere di sorridere.
-Allora facciamo un elenco…- rispose l’altra ragazza quella con i capelli rossi –Noi abbiamo: due assassini, due Armi Muta Forma, uno Shinigami, due pistole capaci di ammazzare a suon di spari a chiunque le faccia arrabbiare, una Falce della Morte e la Maestra d’Armi che l’ha creata! Direi che…- si portò una mano al mento e assunse un’espressione pensierosa –Siete fottuti!- concluse poi con un gran sorriso a trentadue denti, i suoi compagni scoppiarono a ridere, mentre il sorriso sul volto di Setan spariva lasciando spazio alla rabbia, digrignò i denti –Vedremo se sarete ancora tanto spavaldi quando sarete morti!!- urlò prima di lanciarsi addosso alle due ragazze che aveva davanti.
Arma e Maestro schivarono senza alcuna fatica l’attacco del Kishin, poi con un balzo la rossa si riavvicinò alla sua Maestra.
-Mirajane, trasformati nel fucile!- disse la mora, gli occhi infiammati dalla rabbia.
-Vuoi andarci giù pesante fin da subito neh!- rispose l’Arma con un sorrisetto, e in un lampo di luce verde era tra le mani della sua partner sotto la forma di un grosso fucile d’argento dall’impugnatura simile a quella di una pistola, con dei simboli tribali lungo la prima canna (avete presente Chrome Breaker? Se lo conoscete dovete pensare ad un arma simile a quella di Chrome! Se invece la risposta è no… beh cercate di immaginarvelo… nda)
Il Kishin le fu velocemente addosso, ma la ragazza sparò un poderoso colpo col fucile, che colpì il fianco destro del demone.
Setan fu scaraventato addosso ad un suo sottoposto ma si rialzò immediatamente, la sua ferita si rimarginò velocemente lasciando basita la mora.
-Ma che…?- domandò incredula.
-Ti piace? È una mia peculiarità!- sorrise il Kishin, prima di venire trapassato da un ennesimo colpo di fucile, come la volta precedente il corpo del demone si rigenerò perfettamente.
-Dovrai fare di meglio se vuoi battermi- ghignò all’indirizzo della ragazza, successivamente alzò un braccio, poi lo lasciò ricadere velocemente in direzione delle due compagne, e in un secondo si scatenò l’inferno!
 
 
 
 
 
Kim sparava senza sosta, nonostante loro fossero ben più forti, i demoni avevano dalla loro la superiorità numerica, e ben presto l’affaticamento cominciò a farsi sentire e a rendere i movimenti dei Maestri più lenti e affaticati.
Vide Maka tranciare in due il corpo di due Kishin in una volta sola con lama di Soul, vide Black Star fronteggiare una ventina di demoni tutti assieme con Tsubaki trasformata nella Lama Incantava, vide Kid sparare a destra e a sinistra, mentre cercava di colpire il maggior numero di demoni possibili, e poi vide Setan accucciato sul tetto di una casa intento a ridere sguaiatamente.
L’assassina parò l’unghiata di un Kishin con la pistola, poi sparò velocemente, il proiettile d’anima trapassò senza alcuna difficoltà il corpo deformato del mostro lasciando come ricordo soltanto l’anima rossa e galleggiante.
Non ebbe nemmeno il tempo di respirare che altri tre demoni le furono addosso.
Senza accorgersene era finita sotto alla casa dove Setan guardava divertito la battaglia.
-Per quanto ancora credete di andare avanti?- domandò mentre Kim trapassava per l’ennesima volta il corpo di un Kishin con un proiettile.
-Sai se abbiamo detto che siete fottuti un motivo ci sarà!- rispose ansimante.
-Kim tutto a posto?- domandò Mirajane vedendo l’affaticamento della sua Maestra, Kim non rispose, si limitò ad annuire con un leggero cenno della testa e ad arrampicarsi sul tetto per fronteggiare il “generale Kishin”.
-Sia chiaro, nessun proiettile può uccidermi!- disse il demone ammiccando in direzione dell’arma.
Kim non rispose si limitò a far in modo che la frangia le coprisse in volto.
Il demone sorrise –Non avete speranze, siamo in superiorità numerica, e per quanto voi possiate essere forti non esiste che riusciate ad ucciderci tutti!-
Kim alzò la testa, e scrutò il Kishin che aveva di fronte con i suoi grandi occhi color oro, poi sorrise –Mai dire mai!- replicò prima di cominciare a correre verso il demone, spiccò un balzo quando fu almeno a un metro e mezzo dal Kishin e mentre era ancora a mezz’aria la forma della sua arma cambiò permettendole di stringere tra le mani il bastone d’acciaio dell’alabarda.
Vide il volto di Setan cambiare velocemente espressione e la paura sostituirsi alla sicurezza di avere già la vittoria in pugno, prima che il demone potesse anche solo provare a muoversi menò un fendente poderoso, tagliandone in due il corpo.
Il Kishin scomparve lasciando soltanto la sua anima, rossa come quella di tutti i suoi compagni.
Kim avvicinò la punta dell’arma all’anima e un braccio uscì dalla lama della scure, afferrando l’anima del demone e trascinandola verso la lama.
-Buona?- domandò Kim al riflesso della sua partner, che in tutta risposta annuii leccandosi le labbra.
L’assassina guardò in basso, anche se erano ore che stavano combattendo senza sosta, finalmente riuscivano a vedere la fine di quell’esercito di Kishin.
Scese dal tetto con un unico balzo, e corse verso un gruppetto ben fornito di Kishin –ECO DELL’ANIMA- urlò insieme alla sua Arma, immediatamente la lama della scure divenne tre volte più grossa, e la cuspide si allungò fino a raggiungere una lunghezza di 50 cm.
Si buttò addosso a tre Kishin tagliandoli in due con tre rapidi fendenti, sentì un urlo dietro di se è si voltò giusto in tempo per vedere Maka colpire con un calcio il mento di uno dei Kishin che le erano addosso, Soul era lontano un paio di metri dalla sua Maestra ancora con la forma di una falce, probabilmente uno di Kishin era riuscito a scaraventarlo lontano dalle mani della ragazza in un momento di distrazione.
Nonostante tutto, i demoni non ebbero il tempo di ferire la Maestra della Falce, che quest’ultima stringeva nuovamente tra le mani la Falce della Morte.
-Eco dell’anima- urlarono insieme i due –MAJOGARI- la lama di Soul si allungò e si ingrossò da entrambe le parti, Maka con una veloce piroetta su se stessa tagliò in due tutti i corpi dei Kishin che si erano radunati attorno a lei.
Si voltò dando le spalle alla Maestra della Falche e notò Kid che stava fronteggiando un bel numero di demoni.
Si alzò un vento attorno allo Shinigami –ECO DELL’ANIMA- urlò insieme alle sue due pistole, che si trasformarono in dei veri e propri cannoni attorno alle braccia del ragazzo, che si era alzato da terra e galleggiava sospeso nell’aria.
Ricadde a terra non appena i cannoni si furono materializzati completamente, e rimase in ginocchio puntando le armi in direzione dei Kishin.
-Preparazione degli Aculei Neri…- la voce do Liz proruppe dal cannone di destra –Caricamento completo tra quattro secondi!- concluse Patty.
I Kishin cominciarono a correre verso di lui ma non riuscirono a compiere non più di qualche passo che furono colpiti da una vera e propria esplosione annunciata da Kid che aveva urlato –DEATH CANNON- dei demoni non rimase altro che le anime.
Successivamente alzò testa e vide Black Star che volava da un tetto all’altro circondato da delle ombre, mentre sul viso aveva degli strani segni neri.
-ECO DELL’ANIMA- urlò insieme a Tsubaki, e le ombre cominciarono a danzare vorticosamente intorno al corpo dell’assassino –KAGHEBOSHI- urlò lanciandosi all’attacco di un secondo gruppo di Kishin molto numeroso, le ombre intorno a lui si dispersero e attaccarono separatamente i demoni, mentre lui menava fendenti in continuazione uccidendo tutti i Kishin che si trovava davanti.
-Kim- Mirajane richiamò l’attenzione della sua Maestra –Finiamoli!- l’assassina la fissò dritta negli occhi attraverso il riflesso della lama.
-Ok, trasformati in fucile!- rispose la mora lanciando in aria l’arma, che in un lampo verde ricadde tra le mani della sua maestra sotto la forma dello strano fucile d’argento.
Kim si rimise a correre veloce e leggera per il campo di battaglia, sparando in ogni direzione e facendo fuori un numero imprecisato di Kishin, finché non si trovarono tutti attorno all’ultimo Kishin superstite.
Fu Black Star ad ucciderlo, trapassandolo da parte a parte con la Lama Incantata.
Quando anche l’ultimo Kishin scomparve lasciando come ricordo l’anima galleggiante, le armi ripresero la loro forma umana e i nove ragazzi crollarono al suolo, esausti.
 
 
 
 
 
Si fissarono, erano stanchi morti, ma trovarono lo stesso la forza di sorridersi, ci avevano messo delle ore prima di riuscire ad uccidere finalmente tutti i Kishin e alla fine avevano dovuto utilizzare tutti l’Eco dell’Anima, il che implicava un enorme spreco di energie.
Insomma quando il Sommo Shinigami aveva parlato di un gruppo di Kishin non si aspettavano di certo di trovarsi davanti ad un esercito vero e proprio.
-Mi sento male!- annunciò Liz portandosi una mano davanti alla bocca nel tentativo di reprimere un conato di vomito.
-Che cosa… facciamo?- domandò Maka esausta e con gravi problemi di respirazione.
-Che ne dite di dormire qui, almeno per questa notte?- domandò Soul ricevendo un leggero consenso da tutti gli altri.
Anche se il villaggio era stato quasi del tutto raso al suolo, c’erano comunque alcune case che si reggevano miracolosamente in piedi, per cui ai ragazzi non fu difficile sceglierne una (quella nelle condizioni migliori) e prendere possesso di alcune camere.
Non appena i loro corpi toccarono i letti si lasciarono trasportare velocemente verso il mondo dei sogni, incuranti del dolore alle ossa o della fame crescente e dimenticandosi completamente di informare il Sommo Shinigami del buon esito della missione.
 
 
 
 
 
-Hai visto?- una voce…
Ma chi era?
-Si- una seconda voce…
Insomma di chi erano quelle due voci?
Era immersa in un liquido, denso e nero. Era una sensazione spiacevole stare immersa in quello strano liquido.
Poi improvvisamente tutto cambiò, e il liquido nero venne sostituito dall’aria fredda della notte che pungeva sulla sua pelle.
Guardò in basso e urlò istintivamente, nessun suono uscì dalla sua bocca, soltanto un leggero soffio ghiacciato.
Si trovava sospesa in aria sopra a un villaggio quasi completamente ridotto in macerie, dove solo alcune case erano ancora intatte, una moltitudine di globi rossi rilucevano luminescenti per le “strade” del piccolo villaggio.
-Però la Shibusen è forte- la stessa voce che aveva sentito prima attirò la sua attenzione.
Posò il suo sguardo su un uomo sulla trentina, con una lunga sciabola in mano.
Aveva delle spalle larghe e dei capelli marroni e lunghi legati un codino dietro la nuca e gli occhi azzurri.
L’uomo alzò la sciabola, da quest’ultima verso l’elsa si spalancò una bocca, che attirò verso di se tutti i globuli rossi e nel giro di pochissimi secondi non ne rimase nemmeno uno.
L’uomo sorrise, poi lanciò la sciabola in aria, in un lampo di luce nera al posto del’arma un uomo della stessa età del primo, con i capelli neri e gli occhi marroni atterrò al fianco del suo compagno.
-Non avrei ma creduto che sarebbero stati in grado di sconfiggere così tanti Kishin!- commentò l’arma.
-Già nemmeno io!- rispose il suo compagno –Ora però muoviamoci e leviamolo prima che lo scoprano!-
-Certo, però hai notato? Quell’arma era molto incline alla follia…-
-Già… chissà come mai alla fine non è successo niente!-
L’arma alzò le spalle, poi si incamminò al fianco del suo compagno diretti verso…
 
Yomi aprì di scatto gli occhi, la fronte imperlata di sudore e il cuore che batteva a mille.
-Cos’è stato?- si domandò reggendosi la testa con le mani, era stato solo un sogno o…
Scosse la testa sicura, no era stato solo un sogno, solo uno stranissimo ed inquietante sogno, eppure aveva una stranissima sensazione nel momento in cui aveva visto la sciabola trasformarsi.
-È come se l’avessi già visto…- si portò una mano al mento pensierosa –Mah sarà stata solo un impressione…-
 
Ne sei sicura Yomi? Ne sei assolutamente certa?
 
 
 
 
 
 
 
Angolo degli psicotici
 
Me: Ho finito il quarto capitolooooooo!!! *o*
Mirajane: Non ci credo!
Me: Nemmeno io!
 
Ed eccoci qui gente, con il quarto capitolo di questa appassionante (?) serie, (Ma la fine fa schifo! ndSoul) (Lo so anche io non c’è bisogno che me lo fai notare >.< ndA) ad ogni modo sappiate che io parto e vado via per una settimane, quindi per ben sette giorni non potrò aggiornare :’(
Chiedo umilmente scusa!! Ci vediamo al prossimo capitolo:     Ritorno a Death City e la sparizione delle Uova di Kishin! Un estenuante viaggio in macchina per Maka?
 
P.S. ringrazio sinceramente Mitzune_chan e Belle99 per le splendide recensioni! Grazie davvero ^^
P.P.S. per chi se lo stesse domandando, Setan vuol dire Demone in Malese (Che fantasia ndTutti) (Ma dovete sempre criticare voi? ndA)
  
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