Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: Fra_chan22    02/08/2012    7 recensioni
ok ok! questa è la long-fic più sclerotica che mi è venuta in mente in questi giorni!! allora...
tutti sanno che l'isola Weatheria, dove Nami è stata spedita da Kuma è un'isola che si muove nel cielo...e se per caso succedesse che questa passasse sopra l'isola dove è stato catapultato Zoro? e se una certa navigatrice perdesse l'equilibrio e cadesse proprio lì? (per i pessimisti: no, non si spiaccica a terra .-.)
ovviamente ZoNami
p.s= piccolo triangolo peronaxzoroxnami ! (anche se, come ho detto prima è una ZoNami, quindi non è una storia per le fan di peronaxzoro...però se vi va...o se siete masochiste, venite pure a dare un'occhiata ;D)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Drakul Mihawk | Coppie: Nami/Zoro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PRIMA DI LEGGERE....

muahahaha!! e sono sempre io!!!! okok, prima di catapultarvi a leggere uno dei miei taanti scleri, ci tenevo a dire due cosucce....ho una paura matta di finire in OOC (come le altre volte -.-!) e quindi se per caso ci dovessi entrare, qualcuno mi potrebbe dire in quale personaggio e in quale situazione vi sono entrata, ve ne sarei infinitamente grata! :-) Per il resto....vi devo avvertire che questo è uno delle mie idee più folli-olli quindi, come ogni volta, consigli e pomodori in faccia sono ben accetti (i pomodori vanno bene anche marci, se la storia fa così schifo)

Ci vediamo a fine capitolo!

BUONA LETTURA! ;-)

 

p.s.= ah, già! Questa long-fic è per tutti i lettori e recensori che hanno letto i miei due scleri precedenti! Grazie mille per il sostegno!!!! mi fate taaanto felice!!! :))

 

Questo capitolo è dedicato a Zomi!!!! Grazie per le tue fanfiction Zonami che ogni venerdì ci regali!! =) =) =P

 

CAPITOLO 1: ISOLA MISTERIOSA

 

Nami era nella cucina della Sunny. Vicino a lei, Rufy stava azzannando l'ennesimo cosciotto, mentre Sanji lo rimproverava dandogliele di santa ragione. Davanti a lei, Usopp stava raccontando l'ennesima avventura inventata al piccolo Chopper, che lo guardava con occhi sognanti. Franky e Brook erano sopra il tavolo della cucina a cantare e suonare a squarciagola, ubriachi fradici. Robin se ne stava seduta composta, sorridendo per le scenate che le si presentavano. Nami cercò con gli occhi l'unica persona che ancora non aveva intravisto: -ehi, mocciosa!- si sentì chiamare da una voce. Dalla sua voce. Si guardò intorno, in cerca dello spadaccino. -Zoro, dove sei?- gli chiese, sempre più in ansia di non vederlo tra loro. I suoi nakama intanto continuavano a fare festa, ignorandola. Nami si alzò in piedi e cominciò a setacciare la cucina in cerca del compagno. -ehi, mocciosa!- ripetè la voce, chiamandola. -Zoro, non ti vedo, dove sei?- silenzio. Sia dei nakama, che della sua voce. Il tempo si era fermato improvvisamente. Rufy che si strozzava per un pezzo di carne andato di traverso, Sanji che ancora lo sgridava, Usopp e Chopper che parlavano, Robin che sorrideva, Franky e Brook che ballavano. Tutto era immobile, come se Nami fosse finita dentro una fotografia. Ma lei ancora si muoveva, ancora respirava e parlava. Cos'era successo tutto ad un tratto? Vide le figure dei suoi nakama scomparire pian piano, lo scenario della cucina che si dissolveva nel nulla più totale. Nami ancora lo chiamava, invocava il suo nome, in cerca di una spiegazione, in cerca dei suoi occhi neri e dei suoi capelli verdi. -Zoro, dove sei?- lo chiamò per un'ultima volta, prima di realizzare che era finita in un luogo totalmente nero e vuoto. Cominciò a camminare, guardandosi intorno. Aveva paura. Era da sola, senza qualcuno che la proteggesse o le stesse vicino, ed era in mezzo al nulla. -Nami...- si sentì chiamare alle spalle. Girò velocemente lo sguardo e quello che vide l'atterrì. Zoro era incatenato, pieno di lividi e ferite, esausto. Vicino a lui, Kuma che stava preparando uno dei suoi Ursus Shock, diretti al corpo esanime dello spadaccino. -Zoro!- lo chiamò, cercando di avvicinarsi. Ma la meta sembrava irraggiungibile, sebbene Nami stesse correndo il più velocemente possibile: -non la rivedrai mai più...- mormorò al verde Kuma, prima di chiudere tra le sue mani la potente onda d'urto. La navigatrice aveva le lacrime agli occhi: -non lo fare! Ti prego, non fargli del male- lo implorava Nami, ora con le lacrime che scendevano copiose. Zoro guardava l'avversario con uno sguardo che la navigatrice non gli aveva mai visto...era uno sguardo triste e...arreso. Kuma aprì lentamente le mani e l'onda d'urto colpì in pieno lo spadaccino, che urlò di dolore. Nami non smetteva di correre, ma le figure erano sempre distanti da lei: -no!! smettila!! smettila!!! Zoro!!! non.. non puoi fargli questo!!! lo amo, non puoi portarmelo via!! ti prego, smettila!! Zoroooo!!!-

 

-Mmmg....Zoro...no..Zoro...lo amo...ZORO!!!- si svegliò Nami urlando, terrorizzata. Irrequieta, tastò la superficie dove il suo corpo era disteso. Il suo letto. Era stato solo un brutto sogno, uno dei peggiori che avesse mai fatto, ma era stato solo un sogno: -ohi ohi ohi ohi ohi ohi!!! è successo qualcosa Nami?!- aprì in fretta e furia la porta Haredas, il vecchio che da quando Nami aveva messo piede a Weatheria l'aveva ospitata. La navigatrice si passò una mano sulla fronte sudata: -no, no! Ho fatto solo un incubo, niente di più!- gli spiegò, alzandosi dal letto. -va bene! Se ci sono problemi, comunque, io sono qui!- le sorrise Haredas, richiudendo la porta e lasciandola da sola. Nami guardò fuori dalla finestra. Aveva bisogno di fare quattro passi, soprattutto per schiarirsi le idee e rimuginare sull'incubo appena fatto. Si vestì in fretta e andò in cucina. Haredas si era già seduto e stava facendo colazione leggendo un alcune notizie sul giornare. Quando la vide, il suo volto si aprì in un radioso sorriso: -questa notte Weatheria si è spostata ancora e adesso siamo sotto un'isola particolare!- disse emozionato. Nami annuì non prestandogli attenzione: -è molto strana perchè è costantemente coperta dalle nuvole!!- cercò di incuriosirla il vecchio. La navigatrice scosse velocemente la testa: -eh? Cosa stavi dicendo?- gli chiese, mentre già si preparava per uscire: -se hai bisogno di fare quattro passi, vai a vedere l'isola dall'alto! Magari oggi pomeriggio scendiamo per esplorarla e per capire perchè il suo cielo è sempre coperto, ti va?- le propose. Nami in verità non aveva ancora capito di quale isola stesse parlando, ma annuì lo stesso. Avrebbe avuto una distrazione per quella mattina. -va bene! Allora mi dai l'osservatore meteorologico?- Haredas corse in un'altra stanza e ritornò poco dopo in cucina con due aggeggi in mano. Il primo era lo strumento richiesto dalla navigatrice, mentre il secondo era una strana sfera azzurra: -e questo?- chiese confusa all'amico. Questo le sorrise compiaciuto: -è una mia invenzione! Se per caso ti dovessi perdere o andare a visitare un'isola da sola, questo potrà rintracciarti e riportarti qui su!- Nami alzò un sopracciglio, ancora più confusa: -ma c'è già la bolla che mi porta giù...- Haredas non smise di sorriderle: -può sempre capitare che tu cada accidentalmente di sotto! Infatti se succede, questo ti riparerà anche dalla caduta! Ohi ohi ohi!! non è un'idea geniale??- le chiese retoricamente cercando una conferma dalla navigatrice, che sbuffò: -ma mi è inutile! Intanto io non mi perdo mai e poi ho un equilibrio perfetto!!- disse tutta orgogliosa, mentre il vecchio le stava mettendo la sfera dentro lo zainetto: -ti ho detto che mi è inutile!!- lo rimproverò la navigatrice, dandogli un pugno sulla testa: -ohi ohi ohi!! tu portala lo stesso! Non si sa cosa possa succedere!!- ribattè il vecchio, con un bel bernoccolo che si stava via via ingrandendo. Nami sospirò: -va bene....uff...ci vediamo dopo!- si arrese rimettendo dentro lo zaino la strana sfera e uscendo. Fuori tirava un vento forte e gelido, che costrinse la ragazza ad indossare il cappotto che si era portata: -fa un freddo cane, accidenti!!- maledì il tempo la navigatrice, stringendosi e cominciando ad avvicinarsi al bordo di Weatheria. -stupido Haredas...cosa serviva che mi desse quella stupida sfera! Per chi mi ha preso?! Per Zoro?!- si bloccò improvvisamente. Il suo nome gli era venuto fuori spontaneamente. In un attimo, rivide le scene del suo incubo. I compagni immobili, Kuma e...Zoro in fin di vita. Quell'immagine, così nitida nella sua memoria, la fece rabbrividire. Era da tempo che si era arresa all'evidenza di provare qualcosa di molto profondo per lo spadaccino e l'idea che in futuro quella scena potesse capitare veramente la fece rabbrividire un'altra volta: -non succederà mai niente di simile...era solo un sogno...il mio Zoro non morirebbe mai così...sì, è stato solo un brutto sogno!- si convinse Nami, riprendendo a camminare più spedita. Prima sarebbe arrivata al confine, prima si sarebbe distratta da quei brutti pensieri. Però...quanto le mancava Zoro...sì, ovviamente le mancavano tutti della sua sgangherata ciurma, persino quel donnaiolo di Sanji, ma con lo spadaccino era diverso. Ogni volta che pensava a lui, un velo di malinconia si impossessava dal suo volto. Lo rivoleva accanto...con i suoi occhi nero pece, la sua voce profonda, le sue labbra che rare volte si aprivano in quel sorriso determinato e menefreghista che Nami aveva cominciato ad amare, il suo sguardo crucciato, la sua stessa presenza. Tutto. Rivoleva tutto di lui accanto. E due anni....era passato un anno e qualche mese, quindi mancava poco al rincontro con i suoi amati nakama, ma per la navigatrice era ancora tantissimo tempo di attesa: -uhm...dev'essere quella...non si vede niente..- commentò Nami, aprendo l'Osservatore meteorologico e osservando scrupolosamente le nubi che rendevano impossibile la vista dell'isola sottostante. -ihi ihi ihi ihi ihi! State esplorando la curiosa isola Kuraigana a quanto vedo....- si avvicinò alla ragazza un vecchietto, vestito di viola con tanto di cappello a punta e una lunga barba bianca. Nami si riscosse: -eh? Ah, sì...non si vede nulla però...le nuvole sembrano ferme, ma in queste zone dovrebbero esserci forti correnti d'aria...non capisco come possa essere possibile...- gli disse, ritornando ad osservare la misteriosa isola dallo strumento e sporgendosi un po' di più. Accadde tutto velocemente. Un vento improvvisamente forte cominciò a soffiare, facendola sbilanciare. Nami cercò di ritornare in equilibrio, ma il vecchietto le diede una pacca sulla schiena dicendole che era appunto per quello che l'isola era curiosa. La navigatrice perse del tutto l'equilibrio e si ritrovò a cadere di sotto: -aaaaaaaahh!!! oddio!! cadoooo!!!- cominciò ad urlare, mentre le nubi e la sottostante isola le si facevano sempre più vicine. Ad un tratto però, Nami si ricordò della sfera di Haredas e la tirò fuori. Cercò un bottone, qualcosa che la potesse riparare dalla caduta, ma si ricordò che il vecchio non le aveva spiegato come si utilizzasse quel dannato aggeggio: -maledetto Haredas!! come faccio?!?- inavvertitamente strinse a sé la sfera e urlò a squarciagola: -non voglio morireeeeee!!!- la sfera cominciò a brillare e piano piano ad ingrandirsi e a inglobare il corpo della navigatrice: -ma che cosa...?- Nami, più confusa che mai, si ritrovò dentro un'enorme palla azzurra. Pregò che tutto potesse andare per il meglio e che quella cavolo di invenzione potesse sul serio funzionare. Dopo pochi secondi sentì una leggera scossa, segno che era finalmente atterrata. La palla azzurra si aprì poco dopo e la ragazza potè finalmente uscire. Cercò un modo per chiudere la sfera e dopo che questa si rimpicciolì, la ripose dentro lo zaino e cominciò a guardarsi intorno. Era caduta in mezzo a una foresta buia che la fece ricordare quella simile di Thriller Bark. Rabbrividì al pensiero di incontrare di nuovo Zombie o esseri spettrali. Cercò un modo per uscirne in fretta. Quel posto non le piaceva per niente: -ma in che cavolo di postaccio sono finita?! Giuro che quando ritorno su faccio aumentare il debito di Haredas!! aspetta! Ritornare...- si bloccò, ricordandosi che la sfera potesse farla riportare a Weatheria. La tirò nuovamente fuori e la osservò: -uhm...forse stringendola e dicendo che voglio essere ritornare su...- ci provò, ma quella rimaneva sempre normale. Riprovò per altre quattro volte, ma la situazione non cambiava. Nami si sentì una scema. Arresa, prese lo zaino e la rimise dentro. Notò un foglietto bianco vicino a posto dove Haredas le aveva riposto lo strumento. Lo aprì delicatamente e quello che vi lesse la sconvolse:

 

ohi ohi ohi Nami!!

questo è il biglietto di istruzioni per l'uso della “palla che salva!”. Devi sapere che se per caso starai cadendo dovrai stringerla e urlare qualcosa come...”non voglio morire!” oppure “ohi ohi ohi evviva la palla che salva!” mentre per ritornare qui devi mettere entrambe le mani sulla sfera, essere calma e pensare a Weatheria.

Questo è tutto!!

Haredas

P.S.= ohi ohi ohi! Ho dimenticato di dirti che non puoi utilizzare le due proprietà insieme o nello stesso giorno! Devi aspettare tre giorni prima che la “palla che salva” si ricarichi e possa fare l'altra proprietà!

 

 

Nami non ci poteva credere: -e io dovrei stramene qui per tre giorni?!?! maledetto Haredas e le sue cavolo di invenzioni!!!!- e cominciò a piangere disperata per tre secondi, prima che alcuni rumori la distrassero. -sembra che ci sia una battaglia...questo vuol dire che non sono sola!- e cominciò ad avvicinarsi al luogo da cui provenivano i suoni. Dopo pochi minuti scorse tre figure, ma erano troppo lontane per capire chi fossero. Due di esse stavano combattendo, mentre la terza se ne stava seduta sopra una immensa croce di legno. All'improvviso, una delle due figure che si davano guerra cadde a terra e quello ancora in piedi gli puntò quella che a Nami sembrava una gigantesca spada. Vide la terza sagoma ridere e muovere divertita le gambe: -sta' zitta, ragazzina horo horo! Mi dai sui nervi!!- Nami spalancò gli occhi. Conosceva bene quella voce. L'avrebbe riconosciuta tra mille. Era quella di...-Zoro, sei patetico!!!- interruppe il filo dei suoi pensieri la terza figura. Anche quella voce le era familiare....l'aveva già sentita da qualche parte, ma non si ricordava dove...intanto Zoro e l'altra persona avevano ripreso a combattere e si stavano avvicinando sempre più al luogo dove Nami si era nascosta. Ora poteva osservare meglio entrambi. Gli occhi, già spalancati per la sorpresa di aver visto il verde, si aprirono ancora di più quando comprese che lo spadaccino si stava fronteggiando con Occhi di Falco!! -non...non ci credo...!- mormorò incredula. La navigatrice non lo aveva mai visto di persona, ma ne aveva comunque sentito parlare tramite o i giornali o Zoro. Lo spadaccino più forte del mondo, che possedeva due occhi gialli, da falco appunto, metteva in soggezione chiunque ed era capace di tagliare qualsiasi cosa. Notò che la terza figura si stava avvicinando ai due, e gli occhi increduli della navigatrice si aprirono all'inverosimile. Era la ragazzina con i capelli rosa di Thriller Bark!!

 

     

 

ANGOLO DELL'AUTRICE CHE ADORA SCLERARE:

accidenti! Mancava poco che Nami prendesse un infarto :P cooomunque cari lettori/autori/gestori del sito/zonamiste/trichechi/zombie/marmotte ecc... in questo capitolo non credo di essere finita in OOC, ma non è Nami il personaggio di cui ho paura di finire fuori come carattere (provate un po' a capire di quali personaggi ho paura di finire in OOC? :D) ok, con sta paranoia dell'OOC sto diventando rompipallosa, quindi cambiamo discorso!!! alloraaaaa....credo che il secondo capitolo o il terzo riuscirò a scriverli/pubblicarli prima che vada in vacanza...ma non ne sono sicura sicura :)

come sempre, grassie mille a tutti quelli che leggono e recensiscono!!! ^.*

ciao-ciaoino-ciaoetto!!!

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Fra_chan22