Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: anteros    02/08/2012    2 recensioni
Due ragazze, Skipper e Skyler, stanno per iniziare il viaggio della loro vita.
Il solito "American Road Trip", partendo da Boston.
Solo che non sarà " il solito viaggio" dando un passaggio a due ragazzi fino a Los Angeles.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic HTML Online Editor Sample
 
 
“Viaggiate con anima e cuore, portate un bagaglio vuoto, e non tornate finchè non è pieno”
 
2 Luglio 2012, Boston. 
Ore 6.35 a.m.
Giorno uno - Partenza
 
Ah, finalmente Luglio.
Ultima tesina data la settimana scorsa: vi parla una ragazza appena laureata in lingue.
La mia macchina Ford ThurnderBird verde acqua del '57 appena lavata e lucidata era in giardino e le valige pronte aspettavano di essere caricate nel cofano.
" E' tutto pronto " nell'aria del mattino svolazzavano le ultime parole dette a Skyler, appena laureata in legge, la sera prima.
Sì, era tutto pronto...tutto tranne me.
Dormivo tranquillamente, senza nessun filo di eccitazione o preoccupazione. Avevo fatto sogni tranquilli.
Poi suonò il campanello, ma io non mi degnai di alzarmi. 
Suonò altre quattro volte prima che io aprissi gli occhi e diedi uno sguardo all'orologio: le 6.45 a.m. 
Ero in ritardo di quarantacinque minuti, e vi dico solo che il maggior ritardo di Sky fu di trentasette secondi. 
Mi alzai in fretta e furia e in mutande e reggiseno, il modo in cui andavo a dormire, andai ad aprire la porta.
Se c'era un vantaggio nell'abitare da soli, era sicuramente quello di poter trafficare in intimo (o addirittura nudi) per casa.
-Cazzo, scusa Sky, la sveglia non sarà suonata altrimenti io sar...- Il mio monologo di scuse fu interrotto dal fastidioso rumore dell'aggeggio infernale e diabolico. Mai una volta che imposti bene l'orario.
-Sei sempre la solita Skipper. Muoviti, dovevamo partire già da mezz'ora!.- Disse lei, sedendosi in un angolo del letto a due piazze.
-Sì, lo so, lo so.- Dissi colpevole mentre infilavo dei pantaloncini di jeans e pensavo a che maglietta indossare. 
-Mio padre ha detto che dobbiamo stare attente in autostrada.- 
-Tuo padre deve capire che abbiamo rispettivamente ventidue e ventitré anni. Siamo gradi e vaccinate.- Dissi afferrando una maglia color pesca dall'armadio. 
-Lo so, ma sai com'è fatto- Alzò gli occhi al cielo e sbuffò, mentre io allacciavo le scarpe.
-Sì, ma come ti ho sempre detto,ormai sei grande abbastanza per badare a te stessa, e quell'uomo deve capire che ormai non sei più una bambina, hai anche un appartamento tutto tuo!.- Urlai io dal bagno mentre pettinavo con foga i lunghi capelli castani.
-Lo so, Skippy.- 
Lavai i denti e la faccia, misi un po' di lucidalabbra, presi le valige e chiusi casa.
-Non ci vederemo per un po' noi due.- Dissi guardando il portone bianco, poi andai in cantina e spensi luce e gas.
Trascinai le valige fino a l'auto e le caricai su, chiudendo il cofano verde acqua con un colpo secco. Mi ci appoggiai sopra e scattai una foto alla casa, mi sarebbe mancata. Sarei stata via quasi un anno.
-Allora, vogliamo andare?- Disse Sky, saltando in auto. 
-Skyler Rebecca Marie Connor, entra civilmente nella mia macchina costata 20.000$.- Urlai io alla bruna. 
-Dai andiamo, dovevamo essere in viaggio da già cinquantasette minuti!- Disse, ignorando la mia sfuriata. 
Salii anch'io in auto e misi in moto, accendendo la radio e mettendo i miei occhiali da sole rosso fuoco.
-New York, stiamo arrivando.- Esclamò Sky alzando le braccia in aria.
La nostra prima tappa era proprio la grande mela, la città dei sogni.
Canticchiavo spensieratamente mentre imboccavo la strada secondaria per New York, quando mi sobbalzò alla mente una cosa.
-Porca miseria, ho dimenticato il telefono!- 
-Skipper!- Si lamentò Sky, che si stava già ingozzando di patatine. Andiamo, erano le sette del mattino! 
Presi la strada per tornare indietro e in meno di quindici minuti arrivammo di nuovo a casa, afferrai il telefono e corsi giù, ma prima mi accertai di nuovo che fosse tutto spento. Non si sa mai.
Salii di nuovo in macchina e misi in moto, lasciandomi di nuovo alle spalle la mia bella casetta. 
Io e Skyler avevamo in progetto quel viaggio da otto anni ormai. 
Sono una vera idiota, non mi sono neanche presentata. Diciamo che non sono mai stata brava con le presentazioni.
Mi chiamo, come avrete ben capito, Skipper Madison Ward. Ho un nome stranissimo, ma di questo parlatene con i miei genitori, sono loro i colpevoli di tutto.
E' da quando avevo quattordici anni che sognavo di girare il Mondo, ma in modo diverso. 
Avrei iniziato con l'America, l'avrei vista tutta. Lo giurai a mia mamma.
E quindi, eccomi, in quella ThunderBird verde acqua insieme alla mia migliore amica Skyler, verso New York.
Il due di luglio iniziò il nostro "Road Trip".
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: anteros