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Autore: AghyGD    03/08/2012    6 recensioni
Non poteva essere vero, o si?
Cioè, era troppo bello per esserlo!, "stai sognando..., no?".
Adesso non sapevo se fosse vero, ma dovevo crederci! sapevo che se lo avessi fatto, sarebbe stato tutto più unico!!!
STORIA INTERROTTA.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- CAPITOLO 23 -

LA CONFUSIONE


Il getto d'acqua tiepida colpiva la mia schiena mentre tenevo la fronte appoggiata al vetro della doccia, mille pensieri e ricordi cominciarono ad affiorare.
Insieme ad una strana confusione.
Cercai d'ignorarla e dopo essermi sciacquata un'ultima volta uscì dal box doccia e mi avvolsi nell'asciugamano, mi misi davanti allo specchio mentre asciugavo i capelli, e mi accorsi di essere molto pallida, c'è da tener conto che lo ero sempre stata, in estate per abbronzarmi un po' dovevo passare la giornata sotto il sole, ma stavolta lo ero molto di più, potevo fare invidia ai cadaveri, ma non mi preoccupai, era colpa della sbronza!.
Finito di asciugarmi vidi cosa mi portò Light da mettere, dei pantaloncini non tanto lunghi grigi ed una felpa sempre grigia un po' vecchia con su scritto PRINCETON in blu, li indossai e rimettendo tutto a posto, uscì dal bagno scalza.
Cominciai a camminare in punta di piedi, visto che il pavimento era gelato, non sapendo dove cercare Light, tornai nella stanza, ma lui non c'era, così andando in giro lungo il corridoio, entrai in salotto, ma non era neanche lì.
Devo dire che Light ha davvero un buon gusto nell'arredamento, mobili blu, viola e bianchi, tutti moderni, tutti stupendi, io non me li sarei mai potuti permettere con il mio misero stipendio da commessa, anche se lo avessi unito a quello di Lucy!.
A proposito di Lucy, sicuramente ieri l'avrò fatta preoccupare tantissimo, conoscendola non sarà neanche andata a lavoro (ogni scusa è buona per saltarlo), forse era meglio se la chiamavo!.
Tornai indietro in direzione della camera di Light, prima avevo intravisto un telefono fisso sopra la sua scrivania, aprì la porta senza neanche bussare, e mi ritrovai Light con addosso solo i jeans, davanti all'armadio aperto, e la sua maglietta sopra il letto disfatto.
-Scusa!- Dissi gridando e richiudendo velocemente la porta, appoggiai la schiena con ancora la mano sulla maniglia, e cercai di regolare il respiro, cacchio aveva un fisico da urlo, gli addominali dell'addome erano ben definiti e puliti, anche la schiena non era male, ma per quanto riguarda la schiena, non mi sarei mai aspettata di vedere un tatuaggio!
Un piccolo sole tribale nero al di sotto del collo, al centro:


Finalmente riuscì a regolarizzare il respiro, ma perchè mi comportavo così?.
Improvvisamente la porta dietro di me si aprì ed io caddì sopra Light che non si mosse di un centimetro, mentre mi sorreggeva per le spalle, mi allontanai subito chiedendo scusa per prima, guardando giù, rossa come un pomodoro.
-No tranquilla, può capitare.
Alzai il viso e lui mi sorrise tranquillo, come se non fosse successo niente:- Che ne dici se adesso facciamo colazione? Ho una certa fame... .
-Ok!.- Cominciai a seguirlo per la cucina:- Ah, tanto per precisare, stai bene con i miei vestiti addosso:- Disse senza girarsi, mi bloccai e lo senti sghignazzare, dopo pochi secondi cominciai a seguirlo nuovamente, ma mi sentivo un po' in soggezzione.
Arrivati nella grande cucina bianca e nera, mi sedetti sopra il bancone lasciando le gambe penzoloni, e vidi Light che agilmente preparava due toast alla nutella insieme ad una spremuta.
-Non apprezzi le sedie?.
-Preferisco i banconi, più comodi!.-Lui in risposta si mise a ridere.
Per alcuni minuti non parlammo, lui continuò a preparare la spremuta, mentre io lo seguivo con gli occhi.
:-...Perchè mi guardi?.- Chiese, non mi ero accorta di essermi imbambolata!.
-Stavo osservando com'eri bravo a cucinare.
-Bhe, CUCINARE, che parolona, non credo che per preparare due toast ci voglia un diploma da chef!.
-Vabbè, come avrei potuto dire?.
-Potevi dire "Com'eri bravo a preparare i toast!" No?.
-Ma perchè ti stai facendo tutti questi problemi?.- Dissi mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto.
-E che ne sò!.- Disse scoppiando a ridere, il mio broncio non durò molto davanti a quella serena risata, dopo la batosta di ieri, finalmente ridevo, e non era la solita risata forzata, questa era libera e tranquilla.
Light uscì il toast dal fornetto e avvolgendolo ad un fazzoletto di carta, me lo porse insieme ad un bicchiere di spremuta, ne bevvi subito un sorso, la mia bocca pretendeva liquidi!.
Appoggiò il suo bicchiere accanto alla mia gamba e si mise davanti a me con il suo panino in mano, ma stranamente non lo addentò:- Perchè non mangi? Non avevi fame?.
-Non so, improvvisamente mi è passata la fame.- Si fece scuro in viso.
-Light...che c'è?.
-E che...no niente, non voglio metterti fretta.- Disse guardando giù
-...Light, guardami.- Dissi posando il panino sul ripiano e prendendo il suo viso fra le mie mani, così da poterlo guardare negli occhi:- Se potessi ti leggerei negli occhi, ma siccome non sono una veggente che vede il futuro o qualcosa di simile, devi dirmi tu cos'hai!.
Mi guardò per alcuni minuti, poi sfilò le mie mani dal suo viso con le sue:- Il fatto è... che vederti ieri in quello stato..., cosi indifesa e maltrattata..., mi ha provocato una strana rabbia dentro, ma anche un senso di colpa, come se fosse colpa mia, non dovevo lasciarti andare subito ieri sera!.- Disse quasi tutto d'un fiato.
-...Ma...Light, non è colpa tua se ieri mi hai trovata il quello stato sotto quell'albero.-Dissi quasi sussurrando.
-E allora di chi?.-Chiese deciso.
-...- Non riuscì a rispondere, quel nome l'avevo sulla punta della lingua, ma mi mancava la voce, e la forza, per dirlo.
-Per caso c'entra il tuo... .
-...Si.
Strinse i pugni ormai appoggiati ai lati delle mie gambe scoperte, poteva quasi sfiorarle:- Che ti ha fatto?.
-...Mi...ha...tr..- Presi un respiro, non riuscivo a dirlo:- Mi..ha....tradita.- Finalmente riuscì a dirlo, ma in compenso gli occhi cominciarono a pungere.
-...Quel gran figlio di...- Sussurrò molto piano portando un pugno davanti alla bocca, ma lo sentì ugualmente.
Continuavo a guardare giù nel timore che potessi cedere, ma le sue forti braccia mi avvolsero strette e il suo viso sprofondò nei miei capelli, mentre io sgranavo gli occhi con le guance a fuoco:-...Mi dispiace:-Sussurrò, dandomi dei brividi lungo la schiena.
Meccanicamente portai le mie braccia ai lati del suo addome e strinsi forte i lembi della sua maglia, cercando di soffocare i singhiozzi, mi accarezzò i capelli e la schiena lentamente, mentre mi sussurrava di calmarmi e che tutto sarebbe andato per il meglio.
Dopo pochi secondi si stacco da me, ma lasciando le mani sulle mie braccia, io allentai la presa sulla sua maglietta, e mi accorsi di averla bagnata tutta:- Scusami per la maglia.
-Tranquilla, dopo la cambio.
Sorrisi malinconica ed un'altra lacrima scese lenta sul mio viso, lui la raccolse con l'indice e la portò sulle sue labbra, mentre io sgranai di nuovo gli occhi e arrossivo.
-Agata... Tu meriti di meglio..., di qualcuno che ti porti addirittura a scappare e a farti male, non meriti di soffrire per qualcuno che non merita...una ragazza così...perfetta, come te!.-Disse sussurrando.
Non avevo parole, quello che mi aveva appena detto era stupendo, non sapevo cosa rispondere:-Light...- non mi fece finire che portò l'indice con cui aveva preso la mia lacrima sulle mie labbra, poi lo tolse lentamente e si avvicinò prendendo le mie mani fra le sue.
Sapevo cosa stava per fare, e se una parte di me gridava e si dimenava nel fermarlo, un'altra, più piccola e indifesa diceva di lasciarlo fare, e non so il perchè ma ascoltai quest'ultima.
Light appoggiò le sue labbra sulle mie piene di lacrime, chiusi subito gli occhi e mi abbandonai quasi completamente.
Sentì le sue labbra morbide e calde sulle mie, erano desiderose di me, ed io continuai a lasciarlo fare, aprendo piano la bocca.
Non sapevo perchè lo stessi facendo, forse l'effetto dell'alcool non mi aveva ancora abbandonata del tutto, o forse era il dolore che richiamava pace e tranquillità.
Le sue braccia mi presero per i fianchi avvicinandomi di più a lui, mentre le mie mani vagavano sulla sua schiena, continuavo a chiedermi perchè lo stessi facendo, ma non trovavo risposta.
La sua lingua continuò ad accarezzare e cercare la mia, meno attiva ma comunque presente.
Portai una mano sui suoi capelli e aprì di poco gli occhi, quando improvvisamente mi comparve davanti il volto di JiYong invece di quello di Light.
-No!.- Dissi spingendo via Light.
"Che mi stava succedendo?".

UN PO' PICCOLO, MA NON VOGLIO CORRERE, SIATE CLEMENTI!! *^*
VI RINGRAZIO INFINITAMENTE PER LE 4 RECENSIONI CHE AVETE LASCIATO NEI PRECEDENTI CAPITOLO, VI LOVVO TUTTE!! *-*
COME AL SOLITO DITEMI COSA NE PENSATE, OK, ADESSO VADO YUMUSEYOO!!!:D





   
 
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