Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: cciastinsmile    03/08/2012    5 recensioni
Credo che il mio migliore amico mi abbia dimenticata,carino no?Sarà così oppure tornerà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Doing it wrong.


Intravidi lo stemma della scuola,feci finta di nulla e salì in camera mia.'Alice,vieni subito qui' urlò mio padre facendomi balzare,ritornai in salone.Mi sedetti al tavolo aspettando la ramanzina di mio padre.'Cos'è sta storia che non sei andata a scuola?Ci sono anche testimonianze di una tua compagna che affermano che ti sei assentata per stare con un ragazzo' disse mio padre con un tono aggressivo.'Ryan lasciala perdere,è la prima volta che sbaglia.Se lo può permettere' disse mia madre.'Se lo può permettere un cazzo,se lo può permettere' mia madre mi prese e ci allontanammo dal tavolo del salone.'Chi è il ragazzo?' mi chiese mia madre sorridendo.'Te lo dico io chi è il ragazzo' disse mio padre urlando.Ero in balia di tutto quello che stava succedendo.Quando capì quello che stava succedendo,il mio cuore cominciò a battere fortissimo,avevo paura che mi uscisse dal petto.'Che ne puoi sapere tu'

 

disse mia madre a mio padre.Lei era sempre dalla mia parte.'Lo so,fidati.È Justin vero?E quel cantante da quattro soldi'Disse mio padre.Non ci vidi più dalla rabbia gli andai incontro 'Tu non sai niente ok?Lui è il mio migliore amico è la persona migliore del mondo,come ti permetti di giudicarlo?' 'È cambiato Alice,dai sono passati 12 anni vuoi che lui sia rimasto un bambino di 6 anni?Ma fammi il piacere' quelle parole mi fecero piangere 'Tu come puoi dire che stiamo insieme,hai prove?' 'Vi ho visto davanti casa,non mi sembrava più il bambino di sempre' 'Non mi importa quello che dici,continuerò a vederlo' 'No te lo proibisco' Disse mio padre con un tono distaccato.'Tu non puoi proibirmi nulla' urlai.'Sei minorenne tesoro,posso proibirti ciò che mi pare e piace.Tu non vedrai mai più Justin Drew Bieber,puoi contarci.' Lo odiavo,odiavo mio padre.Me ne salì in camera mia.Sentii i miei litigare tutta la sera,non scesi giù a cenare.Mia mamma dopo cena venne in camera.'Hai fame tesoro?' 'Mamma vattene perfavore' Mia mamma capì e se ne andò,quella notte fu lunghissima,non avrei dovuto farlo di nuovo.La mattina dopo dovetti andare a scuola,dopo quello che era successo.Mi svegliai con gli occhi gonfi,avevo pianto tutta la notte come era mio solito fare.Misi un paio di leggins, una felpa e un paio di supra nonostante il caldo,misi un velo di trucco per coprire i segni della notte scorsa.Mi caricai il mio zaino in spalla e scesi,non feci colazione.Mia madre mi fermò e mi diede un bacio in fronte.In seguito uscii da quella casa,odiavo l'atmosfera che c'era li dentro.Misi le cuffie e nel tratto da casa a scuola ascoltai musica,il problema era che il mio Ipod era pieno di canzoni di Bieber,trattenni le lacrime e continuai a camminare.Bieber mi piombò davanti,io lo evitai.Vedevo le sue labbra muoversi,ma non avevo idea di cosa stesse dicendo,la musica copriva la sua voce.Allora mi prese per un polso.Il dolore fu insopportabile,urlai dal dolore.Abbassai le cuffie 'Alice,che hai?' disse Justin,Alzando la manica del mio maglione,ritirai il braccio velocemente.'Alice,che diavolo hai?' mi chiese Justin preoccupato.'Niente Bieber,vai via ti prego' 'Che succede?' 'Justin io non posso,mio padre mi ucciderà,non posso' 'Non ho capito molto ma,se tuo padre non vuole noi non glie lo faremo sapere' 'E chi ti dice che ce la faremo?' 'Te lo prometto' disse avvicinando le sue labbra alle mie.Mi scansai e mi rimisi le cuffie,non volevo vivere mentendo,cosa che stavo già facendo.Justin mi riprese per il polso,urlai ancora più forte.'E che cazzo ce l'hai con i miei polsi Bieber?' 'Più che altro vorrei sapere cosa nascondono i tuoi polsi.' 'Lasciami perdere Justin' 'Ehi,tuo padre ci avrà proibito di stare insieme,ma sono comunque il tuo migliore amico' 'Mio padre mi ha proibito di vederti' 'Non mi importa,non mi mentire Alice' aveva ragione,non avevo segreti con lui.Questo era il segreto più oscuro che avevo,Justin era la prima persona alla quale stavo per confessarlo.Gli porsi i polsi lui con cautela alzò le maniche del maglione.Mi vergognavo moltissimo per quello che avevo fatto.Una lacrima solcò il mio volto.Justin vide i tagli,come odiavo quei tagli.Non l'ho mai detto a nessuno per non essere considerata la pazza della situazione.E poi se lo avessi detto a qualcuno mi avrebbero detto di andare da uno psicologo cosa che non avevo la minima intenzione di fare.Justin non disse niente e rimase a guardare i tagli.Tutto d'un tratto baciò i miei polsi,non capii quel gesto.Ma devo ammettere che mi aveva fatto bene.Riabbassò le mie maniche e mi avvolse in un abbraccio. Mi lasciai trascinare da quell'abbraccio e iniziai a piangere sulla sua spalla,avevo bisogno di sfogarmi.'Non sono pazza Justin,non sono pazza' 'No che non lo sei Alice' 'Devo andare Justin o mio padre mi ucciderà' 'Lui non ti toccherà' 'Devo andare a scuola' Justin mi diede un bacio in fronte,inseguito mi voltai e ripresi la strada verso scuola,mi asciugai le lacrime ed entrai in classe.Non parlavo con nessuno,neanche Allison era lì.Avevo bisogno di parlare,con Justin potevo parlare,ma come poteva aiutarmi essendo lui il motivo di tutto questo?Le lezioni terminarono e io uscii da quella prigione.Non sapevo dove andare,casa mia…odiavo l'atmosfera li dentro.Ma dovetti andarci.Tornai a casa,non c'era nessuno e trovai un postit attaccato al frigo.'Alice tesoro,io e papà abbiamo deciso di fare un viaggio,staremo via una settimana.Goditi la serenità che ci sarà in quella casa,ci vediamo.Mamma' Mia mamma era fantastica aveva capito tutto,io non seppi se chiamare Justin o no.Non ce ne fu bisogno,suonarono al campanello ed era lui.Andai ad aprire,come aprii la porta Justin mi piombò addosso e mi baciò. 'Come lo sapevi?' chiesi a Justin.'Ho parlato con tua mamma' Lo abbracciai. Justin tirò fuori dei pennarelli.Ci sedemmo sul divano lui alzò le maniche al mio maglione senza sfregare il tessuto contro i tagli e disegnò una farfalla.'Dagli un nome,dev'essere di qualcuno che ci tenga al fatto che tu guarisca o anche solo una persona importante per te' 'Justin' Risposi.'Si?' Mi chiese lui 'Sei proprio un idiota,il nome della farfalla è Justin.' gli dissi,Justin mi abbracciò.'Se ti taglierai morirà' 'Non lo farò mai più Justin.' Ci stavamo per baciare quando suonarono al campanello,era mio padre.


Ayee.

Già ho rifatto un eccezione,ma che devo dire?Amo scrivere.È una specie di sfogo per me.
vorrei dire una cosa a tutte le persone che soffrono di autolesionismo,parlatene con
qualcuno,non mi riferisco a psicologi o robe simili per carità,ma qualcuno di cui
vi fidate,non tenetevi tutto dentro.Spero che il capitolo vi sia piaciuto,baci.
-Alice.

  
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