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Autore: xshesagleek    03/08/2012    5 recensioni
SOSPESA! Questa è una ff Klainchel! Cioè tratta la coppia Kurt/Blaine (klaine) e Finn/Rachel (finchel).
Diciamo che è principalmente romantica, e ispirata all'originale telefilm.
Spero vi piaccia.
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Era un romanticone inguaribile, questo è certo, ma da quando Karofksy l'aveva baciato in quel modo era come se fosse rimasto traumatizzato dall'accaduto.
Ormai era passato tanto tempo, e David l'aveva minacciato più volte di non rivelare il fatto che lui fosse gay a nessuno.
-Comunque, sono Rachel Berry. E sono fiera di essere una a cui ogni giorno viene lanciata una granita, perchè sono felice.-
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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chapter thirteen.

 
L’armadietto si aprì con il suo solito cigolio assente, mentre Rachel posava i libri della lezione precedente dentro di esso. Alla sua sinistra spuntò Kurt, un Kurt piuttosto esaltato per i gusti di Rachel, che lo guardò alzando le sopracciglia e chiudendo l’armadietto si avvicinò a lui, che canticchiava sorridente.
-Kurt? Quanti thè e soprattutto con quanto zucchero ti sei bevuto?- Il ragazzo la guardò senza capire, in cerca di una spiegazione. –Sei molto molto esaltato- disse la ragazza ridacchiando.
Kurt si morse un labbro e si appoggiò con il braccio sinistro all’armadietto, non dicendo niente e scrutandosi le unghie. Fu in quel momento che Rachel si accorse di qualcosa… un bracciale, allacciato delicatamente sul polso del ragazzo. Lei si portò una mano davanti alla bocca e si sporse quanto bastava per leggere sopra al gioiello un piccolo ‘forever’.
Se fossero stati da soli probabilmente la ragazza avrebbe cominciato a saltellare per tutto il corridoio. Ma si limitò a soffocare un gridolino e guardarlo con gli occhi a cuoricino.
-E’ stato Blaine, vero?- Kurt annuì, toccandosi come per riflesso il bracciale al polso. –Si, non puoi capire quanto è stato romantico, Rachel. Mi ha portato in un parco stupendo e quando il sole è iniziato a tramontare mi ha dato questo e io… ti giuro, stavo per saltargli al collo e baciarlo da capo a piedi- risero entrambi e poi Kurt guardò dietro Rachel, sorridendo dolcemente –Rach, scusa, vado a lezione- sorrise, la baciò sulla guancia e si avviò verso la classe insieme a Blaine. Rachel sorrise e aprì nuovamente l’armadietto, dato che si era furbescamente dimenticata di prendere i libri per la lezione dopo. Prese quello di arte che gli cascò dalle mani; si abbasso per raccoglierlo, e davanti a lei apparvero due gambe perfettamente depilante in un uniforme di poliestere.
-Quinn- sussurrò la mora mentre si alzava in piedi.
-Si, è il mio nome, ma non mi stupisco che tu lo sappia, piuttosto devi essere fortunata a sapere che io conosco il tuo, Rachel. Oh, ma forse lo faccio perché attualmente te la fai con il mio ragazzo… già, è così- disse mettendosi le mani sui fianchi e guardandola con aria di sfida.
Rachel deglutì a vuoto, guardando l’altra e ribattendo subito –Allora, prima cosa: io non ‘me la faccio’ con Finn; ci siamo baciati e basta. Seconda cosa: Finn non è più il tuo ragazzo, per quanto ne so, perciò cammina su quelle tue gambette graciline e vai a sculettare insieme alle tue seguaci, okay?- girandosi dall’altra parte per andarsene, Rachel si meravigliò di se stessa. Lei non rispondeva mai in quel modo, soprattutto non a Quinn Fabrey.
La cheerleader stava prontamente per controbattere quando Finn apparse davanti alla mora, appoggiandole una mano sulla spalla –Quinn, ronza lontano da qui, perfavore.- Disse guardando la diretta interessata. La ragazza lo guardò a lungo, squadrandolo, come per accertarsi che non avesse preso una malattia contagiosa, che fosse tutto intero, concentrò la sua attenzione su Rachel e piano sibilò –Stai attenta, non fidarti di uno come lui.- poi fece un cenno alle altre e se ne andò sculettando come sempre.
Rachel sospirò, appoggiandosi all’armadietto da cui poco prima aveva preso i libri e venne affiancata subito da Finn che sospirò di rimando.
-Cos’era, un film dell’orrore?- sussurrò piano la Berry –‘non fidarti di uno come lui, uhhh! Si trasformerà presto in un vampiro sbrilluccicoso!’- disse imitando la voce di Quinn e alludendo al film ‘Twilight’. Finn ridacchiò –probabilmente sarà perché l’ho lasciata, e adesso che noi stiamo insieme… è soltanto gelosa- ridacchiò e mise le mani vicino ai lati della faccia della ragazza, avvicinandosi di più a lei e sussurrando –Trasformerò anche te in una vampira sbrilluccicosa, uhhh!- disse facendo ridacchiare la ragazza che si avvicinò piano fino a far unire le nostre labbra in un dolce bacio lungo.
Quando Finn si staccò, la guardò intensamente –oh!- disse come se si fosse ricordato una cosa importante, ed in effetti lo era. –Domani sera mamma e Burt “ci” hanno invitato a cena, dato che Kurt porterà Blaine per farlo conoscere ai nostri. Così ho colto l’occasione, ora anche tu conoscerai i miei, non è una bella cosa?- ridacchiò mentre Rachel finiva nel panico. La campanella suonò. –Ora vado a lezione, a dopo- disse Finn sporgendosi per lasciarle un delizioso bacio a stampo sulle labbra.
Finn. Genitori. Cena. Casa. Genitori.
Okay, non doveva entrare nel panico, avrebbe fatto una chiacchierata con Kurt e Blaine e poi si sarebbe data al panico. Si, avrebbe fatto così.
 
La ragazza trovò il moro con la testa china su un libro mentre entrava nella classe di scienze, praticamente lei e Blaine avevano quasi tutti gli stessi corsi in comune. Lo guardò sorridente e lui ricambiò mentre lei si sedeva vicino a lui. La ragazza era contenta di quell’amicizia che si era formata tra di loro. La professoressa entrò in classe e la lezione cominciò.
Rachel strappò un piccolo pezzo di un foglio dal quaderno e scrisse velocemente, passandolo poi a Blaine.
Sai della cena a casa degli Hummel-Hudson, vero?
Blaine sospirò e cominciò a scrivere la risposta, in una grafia ordinata.
Zitta che sono più di due notti che passo insonni.
Quando il ragazzo le passò il bigliettino Rachel notò gli occhi stanchi che effettivamente aveva, abbozzò un sorriso e tornò a far finta di seguire la lezione.
Rachel mordicchiò leggermente la penna e poi scrisse di nuovo.
Dici che potrei entrare già da ora nel panico? Insomma, cosa mi metterò? Piacerò ai genitori di Finn? Mi troveranno troppo piena di me? Aiuto.
Blaine fu costretto quasi a strapparle il bigliettino fra le mani, per quante cose stava scrivendo.
Rachel, tranquilla. Saranno troppi attenti a badare ai miei ricci ribelli dato che Kurt ha deciso che non dovrò mettermi il gel. Dio, potrei suicidarmi ora.
Rachel ridacchiò e per poco la professoressa non li scoprì.
Hei, Blaine, una sera senza gel non puoi resistere? Ahahah
Blaine alzò gli occhi al cielo alla vista di quella scritta e scosse la testa.
Tu non hai mai visto i miei capelli senza gel, Berry.
Rachel alzò un sopracciglio scrivendo.
Cosa, Anderson, si trasformano in serpenti velenosi che ti uccidono la notte mentre dormi?
Blaine rise e scrisse velocemente una risposta.
Non dirlo, potrebbero sentirti e magari farci un pensierino.
Quando Rachel prese il biglietto per poco non scoppiò a ridere davanti a tutta la classe.
Ma AHAHAHAHA. Blaine, se non fossi gay saresti già il mio ragazzo da tempo :’)
Blaine rise e scrisse un’ultima minuscola risposta.
Devo prenderla come un complimento, vero?
Rachel rise appallottolando il bigliettino e annuendo in direzione di Blaine.
Non sapeva come, non sapeva perchè, ma Blaine aveva un effetto calmante su di lei, da quando l’aveva conosciuto per via di Kurt.
Lui le sorrise e lei ricambiò, felice che qualcuno riuscisse a calmarla in quel modo.
Blaine aveva avuto sempre un bell’effetto su di lei, le aveva sempre dato buoni consigli, con Finn ma anche in generale. E sarebbero usciti illesi anche da quella cena con i genitori dei loro ragazzi, insieme.
 
-Kurt, Kurt santo cielo sto entrando nel panico- Rachel si era buttata sul letto del ragazzo, pronunciando quelle parole non appena lui aveva aperto la porta e avviandosi subito nella sua camera per poi, appunto, buttarsi sul letto.
Kurt sbuffò e si sedette dall’altro lato del materasso per accarezzare i capelli della ragazza- Rachel, santo cielo, è una cena a casa nostra, non stai partendo per l’Afghanistan. Conosci mio padre e Carole da sempre praticamente- Sbuffò e Rachel alzò un po’ il viso –Si, ma non ero fidanzata con Finn a quei tempi. Dio e se non dovessi piacere a sua madre? Se pensasse che sono una scema senza un briciolo di cervello? AAAAH- dopo quel verso di frustrazione si rigettò sul letto e Kurt scosse la testa –Rachel. CALMATI. Stai entrando sul serio nel panico, devi stare tranquilla okay? Gli piacerai, così come sei: Rachel Berry.-
La ragazza lo guardò dopo essere riemersa dal cuscino e sorridendo l’abbracciò.
 
Rachel si sistemò il vestitino per la millesima volta quella sera aspettando che qualcuno a casa Hummel-Hudson le aprisse la porta, dopo che aveva suonato il campanello.
Ad aprirle arrivò un sorridente Kurt Hummel, seguito a ruota da un nervoso Blaine Anderson senza gel, i suoi capelli non erano male come aveva detto lui all’inizio, anzi, forse anche Rachel li preferiva senza quell’odioso prodotto. Appena entrata lui le lanciò un’occhiata semi-disperata e poi tornò in salotto. Dove ovviamente l’aspettava tutta la ‘famigliola felice’.
Finn le sorrise e le venne incontro, lasciandole un dolce bacio sulle labbra.
-Mamma, Burt, lei è Rachel, la … la mia ragazza- sorrise e le fece cenno di sedersi accanto a sua madre che stava animatamente sfogliando un album di foto di Finn da piccolo. L’aveva dedotto dalle risate che provenivano da Kurt e da Burt che si tratteneva.
Quando la donna, però, vide Rachel le si illuminarono gli occhi e si alzò venendole incontro. –Rachel, io sono Carole, la mamma di Finn. Ci siamo viste qualche volta in giro ma non ho mai avuto l’occasione di conoscerti- poi a bassa voce aggiunse –sai, Finn aveva bisogno di una ragazza come te, siete splendidi e io l’ho visto con la ragazza sbagliata per tanto, troppo tempo.- Le sorrise benevola e poi si girò verso gli altri.
-Bhè, che cosa fate lì come pesci lessi? Susu, muovetevi, la cena è pronta- Sorrise e mise una mano sulla schiena di Rachel, guidandola verso la cucina.
 
-E allora vado lì e gli dico “hei, bello, il motore lo rivuoi si o no?”- E tutti risero, apparte Rachel e Carole, che sinceramente non capivano cosa c’era di così interessante in una battuta sulle auto che di solito Burt aggiustava.
La cena stava andando bene, Rachel era uscita dallo stato di panico in cui era precedentemente ed era arrivata alla conclusione che quella sera non sarebbe morta, non l’avrebbero cacciata di casa e che lei sarebbe arrivata sana e salva alla sua. I genitori di Finn e Kurt erano simpatici, socievoli e la trattavano come una figlia, d’altronde la conoscevano praticamente da sempre.
Alla fine la cena non era stata così male. C’erano stati vari momenti imbarazzanti, si, in cui Rachel si sarebbe voluta sotterrare e non riemergere dalle viscere più profonde della terra mai più, ma alla fine aveva resistito alla tentazione ed era rimasta seduta al tavolo della cucina.
Quando tutti si alzarono dal tavolo Rachel seguì Finn come un ombra, mentre le mostrava la casa con tutte le stanze e le cose varie. Erano saliti solo loro due, il resto della ‘famigliola felice’ era rimasta di sotto a continuare a guardare quell’album che non avevano finito di guardare dato che alla fine la cena era stata ultimata e a ridere di tutte le foto mentre Kurt lanciava urletti tipo ‘papà! Perché hai tenuto quella foto?!’ mentre tutti gli altri ridevano ancora più forte.
Si erano fatte le undici e mezza e Rachel decise che per non far preoccupare ancora di più i suoi papà era meglio tornare a casa, così chiese a Finn se la poteva riaccompagnare a casa. Sorrise felice quando vide il ragazzo annuire e prendere il giacchetto.
Rachel si affacciò nella sala da pranzo e disse –Io devo andare. È stato molto bello conoscervi signora Hudson e signor Hummel-
-Carole e Burt per te, Rachel- disse il padre di Kurt mentre si alzava e le andava incontro baciandola su una guancia. La ragazza annuì e ricambiò il bacio, dopo si alzò anche Carole e glie ne diede un altro. Salutò Kurt alo stesso modo ed abbracciò stretta Blaine, poi uscì di casa con Finn.
Il cielo quella sera era sereno, le nuvole non erano in vista e le stelle erano tante. Rachel sorrise, mentre Finn lentamente le prendeva la mano e sorrideva.
-Allora, Rachel, hai visto che i miei genitori non ti hanno mangiato?- rise leggermente e imboccò la strada di casa Berry mentre Rachel rideva con lui –I tuoi genitori sono adorabili, è vero, pensavo che mi avessero definito un’egocentrica e invece..-
-invece ti adorano- Finì finn per lei. La ragazza annuì e i due si accorsero di essere arrivati, il tragitto da casa di Finn a quella di Rachel era piuttosto corto.
Finn arrivò fino alla porta di casa e poi guardò Rachel –allora…ci vediamo domani a scuola- sorrise e Rachel annuì avvicinandosi a lui.
Il ragazzo le fece una carezza sulla guancia e avvicinò il volto al suo per poi depositare un bacio sulle sue labbra, un bacio molto casto perché all’improvviso la porta dei casa Berry si aprì lasciando uscire uno dei papà Berry.
Finn si staccò immediatamente e salutò imbarazzato i due mentre percorreva la strada del ritorno.
-Finn?- Sentì chiamarsi da una voce femminile. Si girò e si guardò intorno per capire da dove proveniva la voce che lo aveva chiamato.
Non molto lontano una ragazza si stava avvicinando a lui –Quinn- sussurrò Finn quasi con voce impanicata.
La ragazza rise alzando le mani al cielo –Già, sono io- Finn aveva sempre odiato quel suo modo di fare superiore. Alzò un sopracciglio e la guardò –che cosa vuoi, Quinn?-
Lei rise di nuovo e Finn si trattenne dal darle uno schiaffo, infondo era pur sempre una ragazza.
-Lo sai che cosa voglio, Finn. Voglio mettere fine a tutta questa messinscena.- Finn scosse la testa –No, Quinn io-
-‘No, Quinn io…’- disse lei imitandolo e poi ridendo di nuovo –Finn, Dio, ti prego. Dovrai dirglielo, prima o poi, a Rachel che la stai solo imbrogliando. Imbrogliando, poi, perché te l’ho detto io, il che va ad aggravare la cosa perché se Rachel dovesse scoprire che la stiamo… Si, finn, stiAMO usando per far finire il più in fretta possibile quello stupidissimo Glee club e soprattutto per poi sfotterla in pubblico con tutte le cose strappa lacrime con lei e umiliarla in pubblico e..-
-BASTA!- Finn esplose –Quella storia è finita, okay?! Rachel è una bellissima ragazza, dentro e fuori e non se lo merita-
Quinn rise amaramente –Te ne sei innamorato, Finn, tu che mi avevi giurato ‘eterno amore’ ora ti sei innamorato di quella…quella…quella SFIGATA!- e senza che nessuno dei due se ne accorgesse la ragazza aveva mollato uno schiaffo al ragazzo.
-Sei diventato come loro, Finn, eri il ragazzo più popolare della scuola, ora sei caduto in basso. Troppo in basso.-
E senza dire nient’altro girò i tacchi e se ne andò, lasciando Finn con una mano su una guancia tutta rossa e i sensi di colpa a divorarlo.
 
 
SpazioAutrice
*Prende l’elmetto e si ritira nel bunker (ammesso che si scriva così lol) che ha vicino a casa*
Se proprio dovete uccidermi prima aspettate la 4 stagione di Glee, VI PREEEGOOO! *si arma di bazooka*
Okay, in questo capitolo si ‘scopre’ il ruolo di Finn il carciofone Hudson che si è fatto abbindolare dalla biondina Quinn (?) LOL
Se non avete capito Quinn e Finn volevano ridurre la reputazione di Rachel, che stava già vicina a terra, proprio a brandelli (?) lol Quinn è pissicopatica (????), capitola, poverina.
LA KLAAAINEEEBOOOOXXXAAAAAH
*si riprende* scusate, piccolo sclero dovuto alla klaine box AHAHAHAHAH
Ad ogni modo, nei prossimi capitoli la storia si complicherà *okaymeme* e anche i miei amori Klaine incontreranno difficoltà *prende i fazzoletti* mentre Rachel scoprirà cosa Finn e Quinn hanno in mente lol
BBBBBBBBBENE, scusate per il ritardo, come al solito grazie a tutti quelli che cito in ogni capitolo LOL e anche a msfrankenteen perché ha aspettato PAZIENTEMENTE E SOPRATTUTTO SENZA VOLERMI UCCIDERE questo capitolo :3
Ci sentiamo alla prossima **
Lucry
  
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