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Autore: fann1kaoriyuki    17/02/2007    19 recensioni
Harry si sveglia nella notte e scopre qualcosa di sconvolgente, qualcosa che non avrebbe immaginato nemmeno nei suoi sogni peggiori...
Genere: Romantico, Commedia, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luna splendeva nel cielo risplendendo e illuminando tuta la vallata

La luna splendeva nel cielo risplendendo e illuminando tutta la vallata.

Ululati di lupi si udivano distanti e i gufi cantavano una tetra nenia di mezzanotte.

Dall’altro della torre dei Griffondoro un giovane dai capelli corvini e una cicatrice a forma di saetta sulla fronte, dormiva, per una volta, tranquillamente. Né incubi, né visioni, né intrusioni da parte di oscuri signori disturbavano il suo sonno...

Raggomitolato nelle lenzuola, rinchiuso tra i tendaggi rosso oro del suo letto a baldacchino, Harry Potter si perdeva nel suo inconscio sognando cose decisamente normali per un ragazzo della sua età.

Mai si sarebbe aspettato che uno di questi sogni si sarebbe realizzato…

All’una e cinque minuti qualcosa svegliò il ragazzo.

Qualcosa, o qualcuno, fece sobbalzare il materasso così da disturbarlo e gli occhi verdi brillarono nel buio.

- Ma che diavolo? - chiese tra il sonno e la veglia imprecando per il modo brusco in cui era stato svegliato.

Quando si voltò per vedere chi aveva osato tanto, raggelò nella sua posizione.

Non era Ron.

Non era Neville.

Non era nessun suo compagno di stanza.

Il ragazzo aveva capelli di un biondo tale di risplendere nel buio e la pelle così chiara da sembrare incantata.

- Malfoy? – scattò allibito.

Questi gattonava verso Harry che, dopo un attimo di smarrimento, lo studiò.

Era in pigiama, rigorosamente verde da quel che poteva intravedere nel buio, ma qualcosa c’era che non andava: aveva gli occhi serrati, come se stesse ancora dormendo.

Una domanda balenò nella testa del moro: che Malfoy fosse sonnambulo?!

Quindi voleva ucciderlo anche in sogno! Grandioso!

Ma come sapeva la parola d’ordine? Come sapeva dov’era la sua stanza? Come mai i suoi movimenti erano così sensuali….?

Quando giunse accanto ad Harry, non cercò di strangolarlo o qualcosa che attentasse alla sua vita, come lui si aspettava, ma Draco si buttò su di Harry baciandolo con foga, senza attese.

Lo costrinse, dunque, ad una bacio tutt’altro che casto penetrando con la lingua nella cavità orale di Harry che restò doppiamente perplesso per il comportamento.

Dopo qualche attimo di totale black out Harry cercò di allontanarlo, ma le braccia esili ma forti del biondo gli si strinsero alle spalle, e Draco iniziò a baciargli il collo con lasciva passione.

Harry Potter non sapeva che pesci prendere: Draco Malfoy gli si era LETTERALMENTE buttato addosso, nel bel mezzo della notte, in uno stato d’inconscio.

Neanche nei suoi migliori sogni era mai riuscito ad arrivare a tanto!

Le mani dell’assalitore vagarono sul petto denudato del ragazzo.

Harry vagliò in pochi istanti diverse ipotesi:

- Soddisfare la voglia repressa di Malfoy e lasciarlo fare;

- Svegliarlo (cosa sconsigliabile perché sapeva che i sonnambuli non dovevano essere svegliati);

- Cercare di portarlo da dove era venuto;

- Aveva già proposto il lasciarlo fare?!?!

Le mani intanto erano scivolate lungo l’addome fino ad arrivare all’elastico del pantalone.

No, era meglio respingerlo, adesso!

Non poteva soddisfare le sue voglie, e le proprie, per varie ed eventuali ragioni tra cui:

- Sarebbe definito stupro (anche se non era ben sicuro chi dei due fosse la vittima)e se lo avesse scoperto, addio mondo crudele!;

- Se si fosse svegliato nel momento sbagliato…addio mondo crudele!

- Se si fossero accorti di qualcosa in stanza sarebbe scoppiato uno scandalo mai visto e…addio mondo crudele!

E dunque…

Le mani di Draco raggiunsero la peluria pubica del malcapitato.

Dannazione, meglio smetterla con le elucubrazioni e muoversi decidere!

Le labbra del biondo finalmente si staccarono dal suo collo e, Harry n’era sicuro, di lì a poco sarebbe uscito un segno rosso da far paura!

Draco tornò a baciarlo sulle labbra con passione.

A malincuore, molto a malincuore, il moro lo allontanò delicatamente così da non svegliarlo e si alzò. Ma aveva sottovalutato la situazione. Draco si aggrappò ai suoi fianchi e posò una mano sul pube di Harry così da afferrare la sua erezione (perchè giustamente ne aveva una dopo tutto…) attraverso il pantalone. Harry represse un gemito strozzato.

Cercò di calmarsi, reprimendo la voglia di buttarglisi addosso e scoparselo… o ucciderlo! In entrambi i casi sarebbe stato un piacere assoluto!

Malfoy baciò la schiena lungo tutta la spina dorsale e alla fine il moro si ritrovò ad un'unica soluzione.

Afferrò la brachetta e la puntò verso l’assalitore scagliando l’incantesimo che lo bloccava e l’altro s’immobilizzò all’istante.

Con il biondo bloccato Harry ebbe il tempo di fare mente locale e cercare di sbrogliarsi dai guai (e intanto si distraeva dal doloroso rigonfiamento che gli aveva causato!)

Prese il mantello dell’invisibilità e coprì entrambi, dopodichè scagliò l’anatema di lievitazioni al ragazzo immobilizzato.

Con questo stratagemma riuscì ad uscire fuori dalla sua casa e ad accompagnarlo fino a dove sapeva essere i sotterranei dei Serpeverde.

Non poteva entrare, non aveva la parola d’ordine, ma non se la sentiva di mollarlo lì al freddo.

Chissà se sarebbe tornato il giorno dopo...sperava proprio di no! Nemmeno tutti i santi del mondo, altrimenti, l’avrebbero fermato dal sbatterlo al letto e fargli tutto ciò che voleva!( e che, a quanto pareva, voleva anche Malfoy!)

Mentre rimuginava sul da farsi, avvertì uno strattone al mantello e successivamente un tonfo. Gli si gelò il sangue nelle vene. No, non poteva essere…

- Ahia…. – una voce maledettamente strascicata…

Si voltò piano verso il ragazzo e incrociò i suoi occhi grigi e metallici. Era sveglio! Come poteva spiegare ora tutto questo?!

Si studiarono con attenzione.

- …Potter? - fece Draco con voce impiastricciata dal sonno.

- Ehm….ciao – esitò – Prima che tu tragga conclusioni affrettate, sebbene non comprendo quale siano, ma so che troveresti qualcosa per incolparmi, ti avviso: sei sonnambulo! E per quanto tu non possa crederci ti stavo aiutando a tornare nella tua casa!-

Aveva omesso gran parte della storia, ma era meglio così, per la sua incolumità.

Draco si grattò la testa e si alzò, confuso. – Sonnambulo? –

- Si. -

Non sembrava sorpreso, forse gli era già capitato! Quindi…non si era ficcato solo nel suo letto? Harry avvertì una punta di delusione.

- Bhè…ora che sei sveglio tornatene da solo, ciao! – raccolse il mantello e fece per andarsene, quando Draco lo fermò improvvisamente per un braccio, afferrò il collo del griffondoro e osservò terrorizzato il segno rosso perfettamente visibile.

- P-Potter…. – balbettò – C-Chi ti ha…fatto questo? – era diventato più pallido del solito e sembrava sul punto di svenire. Harry strattonò il ragazzo.

- Non devo certo dirti tutte le mie conquiste, no? – fece un finto ghigno e andò via.

Draco Malfoy rimase pallido e timoroso davanti all’entrata della sua casa.

 

Il giorno dopo Draco scrutava nervoso il moretto ogni volte che lo incrociava nei corridoi o a lezione.

Non poteva non pensare a quel segno sul collo e sudare freddo. Era stato lui a farglielo? Purtroppo ne aveva la matematica certezza…

Perchè allora Potter non gli aveva rinfacciato la cosa?

Avrebbe avuto materiale per renderlo ridicolo agli occhi di tutti eppure aveva mantenuto il silenzio! Aveva preferito addirittura riaccompagnarlo, senza svegliarlo, alla sua casa e non aveva detto nulla riguardo al fatto che gli si era appesoo al collo e lo aveva marchiato. Ed era anche un segno bello grosso…

Per non parlare del gonfiore nei propri boxer non appena si era svegliato davanti alla sua casa e davanti a Potter.

Quindi, sicuramente, Harry non lo aveva toccato. Ma perché?

Infondo, lui era Draco Malfoy, chiunque avrebbe fatto carte false per avere un’occasione simile!

Tuttavia pensarci, ripensarci e rimuginarci sopra non risolveva la questione. Doveva chiarire, e subito!

Lo seguì come un’ombra e, non appena lo vide solo, lo afferrò malamente e lo trascinò nella prima stanza vuota che trovò.

Il moro si lasciò condurre tranquillamente e appena Draco si chiuse la porta alle spalle, alzò un sopracciglio interrogativo – Si?-

Gli occhi grigi restarono fissi sul suo collo. Ridusse gli occhi a due fessure.

- Chi è stato? -

- Che c’è? Sei geloso? –

- Non mi pare di essermi espresso in una lingua a te sconosciuta! – lo schernì. Harry lo soppesò qualche secondo.

- Sei stato tu – annunciò pacato.

L’espressione dell’altro restò immutata, ma il pallore, piuttosto normale in Malfoy, divenne a dir poco cadaverico.

Non sembrava avere nemmeno la forza di reggersi in piedi.

-…..c-come? – la sua voce era strozzata.

- Mi sei saltato addosso mentre dormivo –

Stavolta era davvero troppo! Draco arrancò alla ricerca di un sostegno, prese una sedia e si sedette come se ne valesse della sua stessa vita.

- Non ti ho toccato – si affrettò a annunciare il moro. L’altro non sembrò trovare giovamento da quelle parole

- A si? Ti faccio così schifo?- si limitò.

- Ci tengo alla mia vita.-

- Perché non mi hai detto niente? –

In tutta questa situazione qualcosa di buono c’era. Draco Malfoy e Harry Potter parlavano per la prima volta come due persone normali. Avevano una conversazione, vero un po’ eccentrica, ma con soggetto, complemento oggetto e predicato verbale!

Si avvicinò al biondo, prese una sedia e ci si accomodò anche lui.

- Allora…- esordì – Qual è esattamente il tuo problema? -

Draco esitò, guardo Harry dritto negli occhi – Non lo so bene…- sussurrò affranto – So che durante la notte mi alzo e salto addosso a qualcuno – abbassò gli occhi non riuscendo a sostenere il suo sguardo – Ne soffro da un po’,ma mi capita di rado…ho ovviato al problema lanciando qualche incantesimo alla porta della mia stanza. –

- Come mai non hanno funzionato? -

- Non lo so. –

- Qualcuno ne ha mai approfittato? –

E qui ci fu un lungo minuto di silenzio. Harry comprese – Non lo sai, vero? –

- No.-

- Come hai scoperto d’essere malato? –

- Secondo te, potter, perchè sto in camera da solo? –

Il moro lo guardò perplesso, poi scattò – Sei saltato addosso a qualcuno in stanza con te?!?!-

Draco rabbrividì – Oddio, spero di no… -

L’altro sospirò sollevato. – E allora come…? –

- Zabini mi ha scoperto in quello stato. I primi tempi si è limitato a fermarmi, ma poi mi ha avvisato del mio problema… -

- Non sarai saltato addosso anche a lui? –

- No, no… - ma non sembrava molto convinto.

- Non sai per caso da chi sei andato prima di me? –

Il biondo ci pensò su – Prima che lo scoprisse Zabini non ne ho idea…Ma ora mi aiuta lui…però…-

- Non lo sai. – ripeté Harry ancora.

Qualche attimo dopo Draco si alzò – Che resti tra noi, sfregiato… -

- Non preoccuparti -

Era strano il sottile legame che si era creato tra i due. Una specie di “fiducia”, del resto, Harry, era l’unico che lo aveva aiutato e si interessava al su problema.

Stava per andarsene, quando Harry gli fece l’ultima , ma fatale domanda:

- Perchè io? - chiese serio – Hai attraversato metà castello, sei entrato misteriosamente nella casa dei Griffondoro, e, tra tutti gli studenti, di tutte le case, sei venuto da me, il tuo peggior nemico…-

Gli occhi tristi del principe delle serpi lo investirono in pieno provandogli una fitta al cuore.

Draco si limitò ad un ghignò, finto quanto mesto – Chi ti dice che non mi mancavi solo tu per completare l’intera scuola? –

Si guardarono serie l’un latro in un istante di tensione.

- Addio potter, vedrò di non disturbarti oltre - e andò via.

Harry, finalmente solo, si appoggiò alla sedia, pensieroso. Qualcosa gli faceva male dentro, qualcosa d’indecifrabile.

Volontà di aiutarlo.

 

Da quel giorno Harry passo svariato tempo sui libri a cercare una soluzione o una qualsiasi cosa per aiutarlo.

Aveva trovato solo alcune pozioni che garantivano il sonno profondo, ma gli sembrava strano che Draco stesoe non ci avesse già provato, tuttavia volle comunque prenderne le ricette per poi passarle al biondino.

Non che le visite notturne gli dispiacessero in fin dei conti, ma avrebbe preferito averlo sveglio. Si ritrovava a pensare ultimamente che se Draco fosse stato conscio non si sarebbe affatto trattenuto! Del resto, era davvero un bel ragazzo e, come carattere, strafottenza a parte, era anche piuttosto interessante.

Quando quella notte andò a dormire controllò più volte le varie ricette sul comodino e poi si abbandonò alle braccia di Morfeo.

Nei suoi sogni il biondo comparve ancora, ma non era una bella visione:

Era assediato da persone dai volti indefiniti e cercava di difendersi, ma veniva maltrattato e aggredito da tutti e non riusciva a far nulla per aiutarlo sebbene cercasse, in ogni modo, di allontanare quella gente dal compagno di scuola.

Si svegliò di soprassalto. Respirò. Si mise a sedere sul letto. I suoi respiri erano ancora pesanti ed era completamente sudato. Era stato un incubo davvero spaventoso eppure qualcosa gli fece dimenticare all’istante l’incubo appena avuto.

Draco Malfoy era tornato nella notte, ancora in fase dormiente.

La serpe si avvicinò al moro e lo baciò senza preamboli con possessiva energia e, immediatamente, Harry avvertì i boxer più stretti, terribilmente più stretti.

- D-Draco! – tentò di chiamarlo. Lo afferrò per le spalle e lo scosse forte, ma non ottenne il risultato sperato.- Accidenti Draco vuoi svegliarti?! -

Di tutta risposta Draco si liberò e spinse con forza Harry sul letto iniziando a baciargli il collo.

Questi maledì mentalmente la situazione e la propria erezione nei boxer, ma proprio mentre stava per scacciarlo il biondino di bloccò di colpo.

Si avvicinò piano al viso di Harry, gli concedette un bacio dolce e casto e farfugliò qualcosa di roco e quasi incomprensibile, ma che Harry capì fin troppo bene.

- Ti amo Harry -

Gli occhi smeraldini di spalancarono sorpresi mentre Draco ricominciava la sua delicata tortura alla clavicola del moretto.

Lo lasciò fare qualche secondo, giusto il tempo di amalgamare il tutto, successivamente afferrò saldamente i polsi del biondo e lo allontanò da se.

Nonostante Draco continuasse a cercare le sue labbra Harry, straordinariamente serio, lo chiamò sussurrando – Draco…no. Smettila. – Stranamente Draco si acquietò – Svegliati – gli ordinò.

La gente che soffre di sonnambulismo non può essere svegliata, almeno non bruscamente, ma trattandosi di una versione naturale dell’ipnosi* Harry riuscì a riportarlo al mondo dei vivi semplicemente ordinandoglielo con calma e tenacia.

Gli occhi grigi di Draco si aprirono lentamente e si incatenarono a quelle verdi del moro. Ci volle qualche istante perchè concepisse la situazione, un istante che sembrò interminabile.

- Potter? – chiese guardandosi attorno febbrilmente – Oh Santo cielo..l - si accorse di essere ancora a cavalcioni del moretto – Oh cielo, cielo!! -

Si liberò dalla presa del ragazzo e si allontanò repentinamente schiacciandosi contro l’asse verticale del letto che reggeva le tende, chiudendosi a riccio.

- Draco…- cercò di consolarlo Harry.

- E’ un disastro! – scattò.

- Shhhh abbassa la voce! –

Se qualcuno si fosse svegliato sarebbero stati guai…

Draco si portò le mani al viso e lo coprì.- Forse se mi butto dalla torre d’astronomia è abbastanza indolore, però mi sfigurerei, meglio le vene, si..

- Piantala!- lo ammonì Harry ascoltandolo – Troveremo una soluzione, dai… -

- E perchè dovresti aiutarmi?!- inveì Draco scosso.

- Primo…perchè la notte ho sonno e voglio dormire. Secondo…perchè sono San Potter e aiuto tutti, Terzo…- esitò – Prima o poi potrei non resisterti, ok che sono un bravo ragazzo ma anche io ho un limite. –

Anche se non poteva vederlo, Harry era certo che oltre le mani Draco era arrossito violentante.

- Potrei cambiare obbiettivo… - balbettò.

- Non penso – affermò Harry immediatamente.

- E che ne sai tu? –

Il moro si allungò verso Draco afferrandoli le mani e scoprendogli il viso – Me lo hai detto tu. – sussurrò – Mi hai detto di amarmi. -

- Cosa?! Vaneggi io non…. - Questi sembrò sul punto di svenire – Dannazione! – scattò ancora rabbiosamente. – Dicevo…le vene…si…il fermacarte della mia stanza è abbastanza tagliente.. -

- Draco!! – lo ammonì ancora Harry leggermente seccato.

- Potter mi lasci in pace?! – inveì subito – Hai idea di come mi sento?!-

Di tutta risposta Harry si avventò sul biondo e lo baciò con delicatezza. Si staccò – Stai zitto…- li ripeté.

Un mugugnino gelò il sangue nelle vene ad entrambi.

- ….H-Harry? -

I due si guardarono terrorizzati. Ron si era svegliato!

- Harry stai bene? Con chi parl…- ma la voce gli morì in gola Ron Weasley sbiancò all’istante di vedere l’intera scena.

- Harry? –

- S-si Ron? –

- Dimmi che sto sognando. –

- Stai sognando, Ron. –

Ma le parole non convinsero affatto il rosso che guardò Malfoy come se fosse un fantasma. Quest’ultimo si era ormai arreso alla situazione e gattonò verso il cuscino stendendosi, afferrò il comodo guanciale e si mise comodo.

Sia Harry che Ron lo fissarono interdetti.

- Draco…? – fece Harry interrogativo.

- E’ solo un incubo, ora mi sveglio e sarò in camera mia… - iniziò a mormorare appiattendosi contro il cuscino.

Ron, che non riusciva a mettere assieme due parole,e fece scorrere il suo sguardo l’un l’altro con furiosa disperazione.

Harry quindi fece spallucce, si stese accanto a Draco e lo cinse per la vita tranquillamente. Il biondo si sentì avvampare.

Era la fine! A quel punto Ron svenne con un tonfo sonoro sul pavimento.

- Forse dovresti soccorrere lenticchia – gli suggerì il biondo cercando di non far notare l’imbarazzo.

L’altro fece di tutto per non scoppiare a ridere – Si riprenderà. Buona notte. –

-  E se ti salto addosso? -

- Ti lascerò fare. Mi sono rotto di resisterti. –

Draco, tinto di scarlatto, chiuse gli occhi per tentare di dormire, poi gli riaprì e si allungò timorosamente a baciare Harry per poi ritrarsi.

Harry sorrise e lo strinse leggermente di più e a se aumentando i battiti dell’altro – Ti amo anch’io…- gli sussurrò dolcemente.

Il serpeverde, troppo emozionato e imbarazzato, si limitò ad augurargli la buonanotte e lasciarsi cullare nelle sue braccia.

Dal quel giorno i due raggiunsero l’accordo di dormire sempre assieme così da far sfogare il biondo PRIMA di dormire o comunque da far si che Harry lo vegliasse in modo da essere certo di non essere tradito!

Qualche tempo dopo Ron si recò in un’aula vuota…

- Allora, Lenticchia, sto aspettando… - fece il ragazzo altro e moro.

- Zabini… - sputò il rosso con astio – D’accordo, avevi ragione… -

- Che parole sacrosante! –

- Ma perchè lo hai fatto? – chiese RonHai cancellato gli incantesimi di Draco e mi hai ricattato in modo da farlo entrare nella casa dei Griffondoro! A che pro? –

- Semplice. Per farlo guarire… - fece spallucce – L’unico bersaglio dell’inconscio di Draco era Potter e se non si sbrigavano a capire quanto si volevano quel poveraccio non avrebbe dormito mai più! –

- Che animo nobile… - ironizzò Ron.

- Su, dai, non fare l’offeso. Sapevo che sarebbero finiti assieme prima o poi!Abbiamo solo…dato una mano. –

Il rosso mise il broncio. – Se lo farò soffrire lo ammazzo, e poi ammazzo te. –

- Va bene - sorrise BlaiseComunque stai bene? Svenendo hai preso un bel colpo di testa… -

Il rosso lo squadrò con odio – Peccato non mi abbia fatto dimenticare quella scena…adesso non ci dormo io la notte! -

 

 

* Veramente non ho idea sul fatto dell’ipnosi naturale, però io la immagino così!XDD

 

Fine!

Note: ok ok è stupida e non ha senso, ma sono i miei vaneggi quindi perdonate!!XDD

Ringrazio chiunque mi abbia commentato, sostenuto o chissà quant’altro, grazie di cuore! Ringrazio Stateira che, dall’alto della sua sommità, mi regala del tempo *__* e ringrazio quelli che hanno letto! Grazie grazie Grazie!!!>_<

Fann1kaoriyuki, o Hachi…o…sapete che non avevo cognizione mi chiamaste Funny??O__O

 

 

 

   
 
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