Titolo: Louis is his only direction
Pairing: Larry
Eventuale prompt: //
Conteggio parole: 320



Quella volta Harry era convinto. Niente e nessuno lo avrebbero distolto dal suo impegno.
Quel pomeriggio aveva raccolto tutte le sue buone intenzioni, aveva recuperato i libri e si era accomodato al tavolo della sala di pranzo di casa sua.
Si maledisse mentalmente per la decima volta quel giorno. Perché doveva lasciarsi sempre gli impegni più importanti all'ultimo minuto?
Tutta colpa di Louis che si presentava a casa sua all'improvviso trascinandolo fuori di casa. O dentro, ma di certo non per studiare.
Sentì il campanello trillare.
Sta scherzando, spero!
Corse ad aprire la porta e si trovò davanti il suo ragazzo con un sorriso stampato sul volto abbronzato.
«Ti avevo detto che dovevo studiare!» lo rimproverò serio Harry.
«A casa da solo mi annoiavo! Ho pensato che avessi bisogno di aiuto» si giustificò Louis.
«Se mi aiuti tu, finiremo per fare altro, quindi no grazie» rifiutò Harry.
«Ehi, ma ormai sono qui! Fammi entrare almeno, aspetterò che hai finito» giurò il più grande poggiandosi solennemente una mano sul cuore.
Sospirando, Harry si fece da parte facendo entrare il suo ragazzo, che si diresse verso il salotto, accomodanosi sul grande divano, accendendo la TV a volume moderato per non dar fastidio al riccio.
Harry a sua volta tornò alla sua postazione in sala da pranzo e tornò a fissare i libri senza leggere davvero. Riusciva solo a pensare al suo ragazzo seduto sul suo divano a due metri da lui che lo guardava con aria maliziosa.
Tornò a piantare gli occhi sulle varie immagini. Urbane, extraurbane.. I suoi occhi si alzarono involontariamente ed incontrarono lo sguardo provocante del fidanzato. Si morse un labbro e tornò al libro. Rimase per qualche secondo a fissare il vuoto, poi senza pensare battè violentemente il pugno sul tavolo.
«Maledetto di un Tomlinson!» esclamò, alzandosi e dirigendosi veloce verso il suo ragazzo, incollando le loro labbra mentre le mani dell'altro erano già sotto la sua maglia.