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Autore: Shannonwriter    03/08/2012    2 recensioni
La storia di come Finnick ed Annie si sono conosciuti e innamorati secondo me. Mi secca un pò che non ci sia stato raccontato qualcosa di più su di loro quindi ho deciso di mettermici io :) Dal primo capitolo: "Ammetto di essere rimasto meravigliato da quelle sue parole e dalla luce nei suoi occhi mentre mi raccontava quanto amasse il Distretto 4, nonostante tutto, e di quanto non volesse lasciarlo. Ma non piangeva come avrebbe fatto qualunque altra ragazza vicina alla mietitura, non puntava i piedi, lo accettava e basta. Ebbi la netta sensazione che Annie Cresta fosse diversa da ogni altra ragazza che avessi mai incontrato."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nel primo pomeriggio mi preparo per uscire con Annie. Voglio un vero primo appuntamento con lei, come fa la gente normale che si incontra nel distretto e va a farsi un giro insieme. Perché mai non dovremmo averne il diritto? La chiacchierata di stamattina con Mags mi ha aperto gli occhi su un mondo di nuove possibilità che non avevo considerato e a questo punto non mi resta che parlarne con Annie. Chiaramente non è che io pensi che sia tutto risolto ora, certo che no. In realtà mi brucia doverle chiedere di accettare una vita di sotterfugi pur di stare con me e avere salva la vita ma non vedo altra via d'uscita. E di lasciarla non se ne parla. Indosso una camicia bianca e un paio di pantaloni marrone chiaro e mi incammino verso casa sua. Mi accorgo di sentire una sconosciuta sensazione di impazienza al pensiero di rivederla dopo ieri notte Ho percorso questo breve viottolo tante di quelle volte da quando sono tornato al Distretto 4 ma nonostante ciò provo qualcosa di diverso oggi. Le cose sono cambiate. Busso alla porta di Annie e come al solito aspetto che sua madre, Clorin, mi apra. Non mi fa attendere molto, lo sa che sono io. Noto che oggi ha un'espressione più rilassata. Strano. “Eccolo qui.” mi accoglie. Anche il suo tono di voce suona più amichevole, diversamente da tutte le altre volte quando mi riserva solo una distaccata indifferenza.

Salve signora, come sta oggi?” dico.

Non c'è male, grazie. E tu Finnick?”

Wow, veramente le interessa? Non ha mai ricambiato i miei tentativi di fare una conversazione civile prima d'ora. “Sto alla grande, grazie. Annie è sveglia?”

Glielo chiedo perché non sempre riesce a dormire bene la notte e quindi di pomeriggio capita che si faccia un pisolino e allora mi tocca aspettare che si svegli. Non mi è permesso, in nessuna circostanza, andare nella sua stanza anche solo per vegliarla (perché chissà che potrei fare! Come no).

Clorin si sposta per farmi entrare. “Oh si, è alzata già da un pezzo.” risponde.

Bene” dico. Buon segno.

Oggi la vedo meglio del solito, sai?” aggiunge Clorin.

Davvero? Meglio in che senso?” chiedo stupito.

Mi fa cenno di sedermi sul divano e lei si sistema sulla poltrona lì davanti. “Solitamente si sveglia e diventa subito isterica, urla, fa fatica a ricordare dove si trova e cosa è vero e cosa no ma oggi...niente.”

Niente?”

No. Sono entrata nella sua stanza e l'ho trovata seduta sul suo letto. Si era rimessa quella conchiglia al collo e la stringeva. Poi mi ha vista e..mi ha sorriso.” spiega meravigliandosi delle sue stesse parole. In quel momento riesco a scorgere una parte della madre di Annie che fino ad ora credevo non esistesse proprio. La parte che ci tiene a lei, semplicemente una mamma.

Caspita” commento con sincero stupore.

Clorin si sporge verso di me. “Senti Finnick, credo di doverti delle scuse. Non so che cosa fai di preciso ma qualunque cosa sia la sta aiutando molto.” mi dice impacciata ma con gratitudine.

Io non sto facendo niente di particolare, davvero.” e non è proprio una bugia visto che prima di questa mattina non c'erano stati sviluppi positivi.

Giudica tu stesso. Te la vado a chiamare.” dice e si alza dalla poltrona ma a quel punto mi viene in mente che dovrei chiederle il permesso per portare Annie fuori e la fermo.

Oltre il giardino?” mi domanda dubbiosa. “Ma non la porteresti lontano vero?”

Assolutamente no, giusto qui dietro.” le assicuro.

D'accordo allora. Ma stacci attento, ok?” mi avverte.

Come sempre.” rispondo e lei va a chiamare Annie.

Mentre aspetto che arrivi penso a quello che Clorin mi ha detto. Oggi Annie le è apparsa migliorata. Mi domando se centri qualcosa con la notte che abbiamo trascorso insieme. Si sarà svegliata e si sarà accorta che ero lì con lei? Il fatto che ho ricambiato i suoi sentimenti le ha dato tanta forza da scacciare i ricordi bui nella sua mente? Devo dire che qualsiasi sia il motivo di questo cambiamento non mi importa tanto cosa l'ha scatenato, sono solo felice.

L'arrivo di Annie interrompe i miei pensieri e mi lascia senza fiato. Appena poso gli occhi su di lei mi è impossibile non notare il mutamento di cui parlava Clorin. È ancora piuttosto pallida ma un lieve rossore è comparso sulle sue guance. La malinconia che trovo ogni volta che la vado a trovare e che devo faticare per far attenuare è svanita, al suo posto c'è una specie di nuova serenità che traspare direttamente dai suoi occhi color smeraldo saldi sui miei. Indossa un grazioso vestito azzurro che le arriva al ginocchio. Ciocche perfette di capelli mossi e non più raccolti o arruffati le ricadono sulle spalle. Ah, e porta al collo la conchiglia portafortuna, proprio come aveva detto sua madre. Sorride timidamente quando si accorge che la sto fissando (probabilmente sembro un mammalucco e anche questo può contribuire).

Allora, oggi Finnick ti vuole portare fuori, sei contenta?” dice Clorin rivolgendosi alla figlia, spuntando alle sue spalle.

Lei si volta immediatamente a guardarla per poi ritornare nuovamente su di me. “Davvero?” chiede emozionata.

Si, se ti va bene.” riesco a tirar fuori dalla mia gola improvvisamente secca.

Annie annuisce felice. “Certo.”

Ok, allora andate e divertitevi” ci congeda sua madre, palesemente lieta nel constatare che il buon umore di sua figlia non sembra intenzionato a scemare.

Annie ed io usciamo e fintanto che percorriamo il vialetto non diciamo una parola e non ci sfioriamo nemmeno, un po' perché di certo Clorin ci starà osservando da dietro la sua finestra, un po' perchè quella cosa del mantenere un basso profilo non è uno scherzo ed è meglio avvicinarla solo quando sarò sicuro di non essere visto da nessuno. Dopo qualche metro di imbarazzante silenzio ci troviamo all'inizio della boscaglia, lontano da occhi indiscreti e ritengo che sia un buon momento per fare la prima mossa, così le prendo la mano. Con la coda dell'occhio noto che Annie ha abbassato lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e le sue labbra si tendono in un sorriso. Prendo un respiro e mi schiarisco la gola.

Pensavo di prendere una scorciatoia e portarti in un posto, ti andrebbe? Non è la spiaggia però, vorrei parlarti di una cosa e sarebbe meglio se fossimo da soli” le propongo nel tono più naturale possibile, non voglio che creda che la voglia lasciare o qualcos'altro.

Certo, tutto quello che vuoi.” acconsente Annie di buon grado.

Il posto dove la voglio portare è un promontorio molto poco frequentato da dove si vede il mare, quindi tecnicamente la sua cosa preferita al mondo non mancherà di fare da sfondo al nostro incontro. Spesso andavo lì a giocare con Eric. Fingevamo di essere dei grandi marinai appena tornati da un lungo viaggio con le nostre navi giocattolo. Passare sempre il tempo alla spiaggia a volte diventava noioso perché tutto quello che facevano gli altri bambini era cercare di nuotare meglio, pescare più pesci e costruire esche e reti più in fretta, tutto per gli Hunger Games ai quali forse un giorno avrebbero partecipato. Io e Eric non eravamo così stupidi da pensare che non sarebbe mai capitato proprio a noi, e ci allenavamo eccome, ma semplicemente non ci andava di sprecare tutti i nostri pomeriggi a diventare grandi prima del tempo piuttosto che giocare in santa pace. Così ci nascondevamo là. È da un bel pezzo che non torno al promontorio ma non avrei idea di dove portare Annie senza il pericolo di essere visti o sentiti e quindi mi sembra il posto perfetto.

Quando arriviamo a destinazione Annie corre a sporgersi alla balaustra in legno e la vedo saltellare un paio di volte alla vista del mare. Si volta verso di me, il viso splendente come il sole. “è bellissimo qui! Mi domando perché non ci sono mai stata prima.” dice.

La raggiungo e mi appoggio anch'io alla balaustra. “Questo posto è praticamente un segreto, ecco perché.”

E hai deciso di portarci me?” chiede lusingata e sorpresa allo stesso tempo.

Sorrido. “Certo. Sei l'unica persona che vorrei qui” rispondo sinceramente.

Annie arrossisce leggermente e abbassa lo sguardo sulle sue mani strette sul legno. “Allora, di cosa volevi parlarmi?” mi chiede timidamente.

Dritti al punto. E ora da dove comincio? “Riguarda ieri notte” inizio e questo basta a farle sollevare la testa di scatto e spalancare gli occhi. “Hai...hai cambiato idea?” chiede turbata.

No, no, Annie tranquilla.” la calmo prontamente stringendo le sue spalle esili.

Sembra tranquillizzarsi almeno un po'.

Ma quello che ti ho detto sul pericolo che corri stando con me era vero e quindi dobbiamo stare attenti.” continuo. “Non voglio che ti capiti niente di brutto.”

D'accordo. E allora cosa facciamo?” mi domanda Annie attenta.

Teniamo per noi quello che abbiamo. Nessuno lo deve sapere, né tua madre né nessun altro. Se la notizia uscisse dal Distretto e arrivasse alla capitale...non voglio nemmeno pensarci.” dico tremando al solo pensiero. “Pensi di potercela fare, Annie?” le chiedo cautamente tenendomi pronto ad esaminare la reazione sul suo volto.

Non ci pensa su a lungo. Annuisce decisa “Si, posso farcela.”

Non sono convinto.“Sei già così debole, mantenere questo segreto non ti farà stare peggio..?”

Tende una mano per accarezzarmi la guancia. “Io sto male solo quando sto lontana da te. Da quando sei qui sto molto meglio.”

Sussulto. Quando ci sono. Ma quando sarò via?

Annie nota la mia inquietudine. “Cosa c'è?” chiede.

Annie...lo sai che prima o poi dovrò tornare a Capitol City, vero?” le dico mesto.

Lei non risponde subito, sbatte gli occhi velocemente un po' di volte e assume un'espressione indefinita. “Ma non subito” risponde alla fine.

No, ma presto.”

Ora è preoccupata. “E...quanto starai via? Quando te ne andrai?”

E chi può dirlo? Poche settimane o addirittura mesi, dipende da quanto godono della mia compagnia. Ma visto che sono uno degli accompagnatori preferiti dei ricconi della capitale credo che non sarebbe difficile usare la mia influenza per riuscire a liberarmi prima. Ma sono solo ipotesi. Questo non lo posso dire ad Annie, è già abbastanza in ansia. “Non so quando partirò, ma ti giuro che farò di tutto per tornare da te il più presto possibile. Mi credi?” cerco di rassicurarla stando sul vago, sperando che basti. Ma ha la paura negli occhi, la vedo chiaramente. D'istinto la tiro vicino a me e lei mi circonda con le braccia. Appoggia la testa contro il mio petto e bisbiglia un sì.

Stiamo immobili così per diversi minuti, nessuno dei due ha voglia di staccarsi. Poi Annie emette un verso e ho paura che stia male all'improvviso e abbasso la testa per controllare. Ma non sta avendo una crisi o qualcosa del genere, guarda verso il mare. Faccio lo stesso per capire cosa sta succedendo ma non vedo nulla a parte le onde scintillanti al sole.

Li hai visti Finnick?” chiede Annie, la voce piena di meraviglia.

Cosa? Cosa c'era?” replico disorientato, aguzzando la vista ma senza risultato.

Due delfini! Hanno fatto un salto e poi sono spariti!”

Delfini?” ripeto scettico. “Qui?” lo trovo improbabile visto che non ci sono più delfini da queste parti, sono migrati chissà dove e non se n'è più visto uno da oltre vent'anni. Mi viene il dubbio che Annie stia avendo davvero una ricaduta, dopotutto.

Ma lei insiste convinta. “Si, ti dico che li ho visti!” poi guarda me. “Oh, Finnick non sarebbe bello se potessimo nuotare lontano anche noi? Dove nessuno ci potrebbe prendere?”

Sarebbe perfetto. Nessuno che controlla le nostre vite, che si aspetta qualcosa perché siamo dei vincitori, niente più ragazzi ai quali fare da mentore. Niente più spettacoli di morte. Liberi. Mi abbasso leggermente per baciarla. “Si, sarebbe meraviglioso.”

 

~

 

Il tempo passa anche troppo velocemente e dopo un paio d'ore trascorse insieme al promontorio, stesi sull'erba stretti l'uno all'altro come da nostra abitudine a individuare forme buffe nelle nuvole bianche in cielo, credo che probabilmente dovremmo tornare a casa per non far preoccupare Clorin e così ci incamminiamo mano nella mano, svogliatamente. Stare con Annie mi risulta facile come respirare, vederla raggiante ogni volta che dico qualcosa di divertente fa perdere al mio cuore un battito e mi rendo conto di quanto la mia vita fosse vuota e piatta prima di tutto questo. Invidio davvero quei delfini che sono fuggiti dal distretto. Mi domando però perché sono tornati. Gli mancava casa, forse? Io so che se potessi andarmene con Annie lei sarebbe la mia casa e non avrei più bisogno di niente. Siamo ormai a pochi passi dal vialetto di casa e le sto raccontando una storiella su una tartaruga d'acqua che mi sono inventato sul momento (adora ogni tipo di animale marino). Ho un gran talento per queste cose a quanto pare. Annie ridacchia ogni volta che aggiungo qualche dettaglio particolarmente sciocco. Ha il sorriso più bello del mondo, lo giuro. Sto pensando a questo quando spuntiamo dalla boscaglia e ci troviamo sul vialetto. Ho ancora la mano stretta nella sua e ho appena concluso la mia favoletta. Annie ride e si aggrappa al mio braccio con un movimento naturale e aggraziato. Sorrido senza una sola preoccupazione nella mente ed è per questo che mi confonde vedere l'espressione sul viso di Annie cambiare drasticamente proprio mentre posa lo sguardo sulla strada dinnanzi a noi. Improvvisamente sbianca e il suo sorriso si spegne. Sposto anch'io lo sguardo e lo vedo in lontananza: un uomo vestito elegante, comodamente appoggiato alla staccionata della casa di Mags. Il cuore mi sprofonda. Non è di qui, viene da Capitol City. È venuto per me.

 

Note: Bam! Vi ho piazzato il cliffhanger! Ora ditemi cosa ne pensate magari, ok? Ah, grazie ai gentilissimi lettori che hanno messo la mia storia tra le preferite e tra le seguite, mi rendete immensamente felice ;D Manca poco alla fine comunque, due capitoli. Alla prossima xoxo   


   
 
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