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Autore: meiousetsuna    04/08/2012    5 recensioni
No, non ho scuse ufficiali: non mi ero buttata dal 10° piano credendo di essere la Guerriera di Plutone, né avevo bevuto dalle provette del Dott. Tomoe!
Sto solo portando alla luce un terrificante esperimento preistorico di cross-over tra Sailor Moon, i Cavalieri dello Zodiaco e Lady Oscar!
In questa storia, tutti i tipi di "paladini della giustizia" si ritrovano in un simpatico aldilà con le sue regole comiche e meno comiche...
Che dire? Siete fan sfegatati del demenziale?
Vi addormentate davanti alle Soap-opera perchè il loro contenuto sociologico, filosofico, psicologico e di analisi dei problemi del mondo è troppo impegnativo?
Volete vendicarvi di qualcuno suggerendogli di leggere?
Siete nel posto giusto!!!!
Buon divertimento...
che i Poteri Sailor siano con voi!!!
baci, Setsuna ^^
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Siete ancora qui, animucce Sailor mie, malgrado i simpatici 100 gradi che ci impediscono il respiro? (una di voi è Heidi in incognito, e dorme fresca in montagna? Invitami, ti prego!) Ma grazieee!!!
Care Julia98, floflo, skullrose, Miss_Writer; e Tenou Haruka, YasV, Blue Lady, Miss Yuuki, angelico (new entry! *.*)buffy90, algida, Anto62, pvmacry, celesten! E tutti i lettori silenziosi… e no, non siete più precisetti, siete più o meno di 66... cos’è questo ammutinamento?

Cap 9) I predatori della guerriera perduta

Era una gelida alba invernale; sotto una pioggia scrosciante, una figura tutta avvolta da un mantellone si aggirava solitaria nella via; giunta davanti alla casa più vicina, non ce la fece più, e cadde svenuta. Heles si svegliò di soprassalto.
“MILENA! Ti ho sentita stavolta, sei uscita di nuovo mentre dormivo; e hai pure sbattuto la porta! GUARDA CHE NON SONO SORDA! “ 
“Ehi, IO sono QUI e sono anche molto offesa!”
Heles si girò: effettivamente Milena era nel letto con una bella camicia trasparente.

“Oh, scusami amore, ma ho sentito un rumore improvviso e… beh… sai com’è… ma a proposito - non vedeva l’ora di cambiare discorso - allora chi è stato a fare questo baccano fuori casa? Vado a vedere!”
Si alzò, mettendosi la vestaglia e aprì la porta.
  “Per Urano, c’è una donna svenuta, qua fuori! Presto Milena, corri, prepara una tazza di tè caldo!”
Intanto, Heles portò la ragazza nella camera degli ospiti e la sdraiò sul letto, con rivolini di bava che sgocciolavano da ambedue i lati della bocca.

“Se resta così, prenderà una polmonite! DEVO SPOGLIARLA, non può proprio tenere addosso questi abiti inzuppati e ghiacci! Milena è occupata, quindi DOVRO' farlo io! Eh, eh, eh! - iniziò a toglierle i vestiti abilmente, ma.. -  PER IL MIO FENDENTE! Che accade? L’ho denudata completamente, ma non sono per niente emozionata… come mai? Come può esserci una ragazza talmente poco attraente?  Ma… oh! La riconosco!”
Amy si riprese in quel momento.
“Dove sono, cosa ci faccio qui? MA… SONO NUDA… HELES! Sei stata tu a spogliarmi, maniaca! Ahhhh!”  
“Sta’ tranquilla, non gridare. TI ASSICURO CHE NON TI FAREI MAI NULLA… sei così… *pensando: nauseante* SERIA… che sarebbe una vera cattiveria molestarti!”

Intanto, Milena entrò con la tazza di tè, assistendo alla scena di Amy che urlava, coprendosi con le mani ed Heles con i suoi vestiti in mano. 
“HELES! Come hai potuto, con me in casa! Me la pagherai molto cara! Scoppiò a piangere a dirotto.
“E io che credevo di essere l’unica donna della tua vita! Dopo quello che abbiamo fatto stanotte! Sob!”
Heles tremava. “Ma no, Milena, ti assicuro! Non devi pensare male, non vedi? È Amy!”
Milena smise di piangere a comando. “Oh! Ma è vero! Ah, ah, ah, che stupida, non ci avevo pensato! Allora…”

Amy era furiosa.
“ALLORA, CHE? Cosa vorreste dire?”
Heles e Milena risposero in coro. “No, nulla… che sei un tipo da rispettare, ecco!”
Milena era premurosa. “Piuttosto, ci vuoi dire che cosa ti è successo?”
“Ecco… ho trascorso tutta la notte a bussare sotto il portone di Morea, ma lei mi ha lasciata fuori! Non riesco proprio a capire perché!  Ero riuscita a trascinarla a pattinare con me, per guardarla con la gonnellina corta, poi le avevo chiesto di venire in piscina, per poterla ammirare in costume, ma ha cominciato a insospettirsi e poi, senza motivo, quando le ho chiesto di restare a dormire a casa mia, è uscita sbattendo la porta! L’ho inseguita e ho provato a piangere, suonare, gridare… ma mi ha lasciata fuori al gelo! Boooo!”

Heles si sentì comprensiva.
“Povera Amy! Ti comprendo! È così brutto piangere e pregare dietro una porta chiusa!”
Un certo nervosismo era percettibile nella risposta di Milena.
“CHE INTENDI DIRE? Vuoi FORSE muovere qualche allusione?”  
“Perché, hai la coda di paglia? Comunque dobbiamo aiutare questa poverina, per riuscire a parlare con Sailor Jupiter! quella guerriera così voluttuosa… ops, Volevo dire… così… valorosa!
Amy piangeva di felicità. 
“Grazie, grazie! *genuflettendosi* Grazie ancora! Nessuno è mai buono con me, chissà perché! Come posso dimostrarvi la mia riconoscenza? Lasciate che vi abbracci!

“Ahhhh! NO,NO! È che… abbiamo paura di raccogliere il raffreddore, dopo la pioggia che hai preso!”
Milena parlò con indifferenza.
“Heles, io resto qui con lei e tu vai a cercare Morea, va bene?”
“Uffa! Ma voi donne non volevate la parità? I lavori pesanti toccano sempre a me! D’accordo, vado, vado…”
Indossato il suo impermeabile preferito, Heles si avviò ancora sbadigliando verso casa di Morea.
“Yawn! Che sonno! Ma tu vedi se una che ti disturba alle sei e mezza del mattino deve per giunta essere Sailor Mercury, l’unica donna che non toccherei neanche se fossimo su di un’isola deserta! Per Urano! È un periodo che non me ne va bene una! Vediamo un po’… uhm… questa cartina del Paradiso che mi ha prestato Milena, non è un granché… forse quel suo nuovo amico, Ryoga, si è leggerissimamente sbagliato… sto girando in tondo! Ma… sento una voce! Qualcuno è molto mattiniero! Ottaviuccia, sei tu! Cosa fai in giro così presto da sola?”

Ottavia aveva uno zainetto viola sulle spalle.
“Buongiorno, Heles! Sto andando da Siria… Sidia… Sylvia… insomma, da Sailor Pluto, oggi mi porta a fare una scampagnata in un bel posto fuori città! Ci divertiremo! Correrò tra i fiori e farò il bagno nel laghetto!”
Heles con lei aveva sempre un tono paterno.
“Devi fare molta strada! Dai, passo a prendere la macchina in garage e ti accompagno io!”
Ottavia era preoccupata.
“Ma non cercherai di allungare le mani?! Non so se devo fidarmi…”
Heles era piuttosto arrabbiata.
“Ma cosa dici? IO tradire Milena, e per giunta con una bambina! Ma chi ti ha messo in testa queste idee?”

Ottavia rispose ingenuamente.
“Ma la zia Siria… *eccetera*… trova che Milena sia un po’ passatella! Mi ha tanto raccomandato di stare attenta, quando ti avrei incontrata!”  
“Eh già! Ti ha raccomandato LEI di fare attenzione! NE RIPARLEREMO! Ora ti starà aspettando ansiosamente, credo!”
“Oh, no! Ora è da Bunny e Marzio a prendere Chibi-Chibi!”
Heles era agghiacciata. “Ah! Nessun altro?”  
“Sì! Un nuovo amico! Pensa, è un principe! È il figlio della Regina Maria Antonietta! Però sarà lui a venire a casa di Siria, tanto ha già dormito fuori!” 
“Da un amichetto?”  
“No! Con Madamigella Oscar!” 
Heles crollò seduta a terra.
“Oh, Urano! Se penso che Phoenix e i suoi stupidi amici ridono alle mie spalle! Ma dove sono capitata?  - tentò di riprendersi -  Beh… ecco, ora ci vado io, da Oscar, e poi ci ritroviamo tutti, va bene?”  
“Sì! Grazie, sei gentile!”

Heles, ormai scoraggiata, corse verso casa di Oscar… che spuntò proprio in quel momento, sul suo cavallo bianco.
“Heles! Che piacere vederti! Non mi dire che sei dei nostri!”
Heles era incerta.
“Oscar… uhm… posso chiederti una cosa? Cosa c’è tra te e questo bambino?”
Oscar era decisamente tranquilla.
“Oh, nulla! Voleva solo sposarmi, ma sai, André non è d’accordo! Perché, ti interessa?” 
“Oscar! È UN MASCHIETTO! Ma che sto dicendo? È un bambino… insomma, ha tutti i difetti! È che mi stavi spaventando! Tutto bene, con André?” 
“Adesso sì! L’ultima volta si era un po’ alterato, quando mi ha trovata con Fersen… ma sai, basta fargli strappare qualche camicetta… sai cosa intendo!”

Heles aveva un po’ d’acquolina in bocca.
“GIÀ… lo credo, mi calmerei anch’io… Oscar, non mi fraintendere, tu sei la mia unica amica!”
Oscar esibiva un sorriso malizioso. “Non temere, non mi sono offesa! Ma come mai giri a quest’ora del mattino?”  
“Devo rintracciare Sailor Jupiter, non so se la conosci… è una bella ragazza alta, con la coda di cavallo, gli orecchini a forma di rosa…”
  “NO, MA TI AIUTO LO STESSO VOLENTIERI!” 
“Come sei altruista! Non speravo proprio di trovare aiuto!”
“Oh, figurati… ma la tua amica è fidanzata?”

“Non mi sembra… perché lo chiedi?” 
“NIENTE, pura curiosità! *pensando* Stai a vedere che oggi, invece di quel noiosissimo pic-nic di bambini, si cucca! *ad alta voce* Aspetta solo un attimo, che vado a telefonare a Siria e le dico di non aspettarmi… pronto, Siria? Sono Oscar! Ascolta, c’è una mezza emergenza, sarebbe molto grave se non venissi all’appuntamento? Come dici? Tu sei contentissima, ma poi devo giurare alle mamme dei bambini che tu mi avevi detto di accompagnarti? Certo, che problema c’è! Il principe verrà da solo, ormai siamo vicinissimi; mi raccomando, trattamelo bene, devo riportarlo sano e salvo… ma non capisco perché ti arrabbi, che allusioni dovrei stare facendo? Ora ti saluto, a presto! Heles, come mai si sarà alterata? Le ho solo detto di fare attenzione! Quel bambino è così delicato!”

Heles era afflitta.
“Ma niente, Oscar, sarà stato un semplice malinteso! *pensando* Oh Urano, ma questa ragazza è proprio ingenua! Dovrebbe legare di più con Milena! Pensandoci bene è meglio di no, Milena l’amicizia con lei la farebbe troppo volentieri!”
Oscar la risvegliò dal suo fantasticare.  
“Forza, adesso andiamo a cercare Sailor Jupiter… a proposito, come si chiama?” 
“Morea”.  
“Oh che bel nome… deve essere molto affasc… ehm! Affabile!”
  “Già! Tranne che con la povera Amy!”
Oscar stava perdendo i conti.
“Amy… questo nome l’ho già sentito! André mi ha detto che se proprio devo passare i pomeriggi da sola con qualcuna, potrei invitare quella ragazza… perché, cos’ha di speciale?”
Heles era leggermente verde dalla nausea.
“Beh, è UNICA nel suo genere!”  
“Ah sì? La faccenda diventa più interessante! E anche lei è dispersa, o ultimamente l’hai vista?”  
“Sì, stamattina l’ho spogliata in camera mia… è stata un’esperienza shockante!”
Oscar rimuginava tra sé e sé.
“Wow! Deve essere una forza della natura! Heles non mi sembra il tipo da sconvolgersi con poco… che strano, chissà come mai queste ragazze hanno litigato… è un’occasione da non perdere!! Penso proprio che passerò una giornata divertente!”

In quel mentre, Oscar e Heles passando davanti al Parco del Paradiso,  scorsero Phoenix e Andromeda che facevano una passeggiata. Phoenix era desideroso di attaccare briga.
“Toh! Guarda chi c’è, fratello! Ehi, Heles, cosa fai in giro così presto? Milena ti è scappata da sotto il naso un’altra volta? A casa mia non c’è, però potrei chiedere a qualche conoscente… ah, ah, ah!”
Heles contenne l’ira a fatica.
“Oh, lo credo bene, a casa tua, al più, ci potrei trovare Ranma che si trasforma nella vasca da bagno!”
Phoenix, avvampò.
“COME ARDISCI! Avrei dovuto eliminarti dalla prima volta!”  
“Basta, fratello! Non sta bene litigare con delle… *rivolgendosi a Oscar ed Heles* vi offendete, se vi chiamo donne?”
“No, no, Andromeda, fai pure! Lo sappiamo che tu non lo dici con cattiveria!”

“Fratellino, ma tu da che parte stai? Va bene che sei dolce e gentile, ma non dovresti prendere le parti del nemico!”
Oscar era stufa. “Basta, ora non esageriamo, non è il momento di litigare per delle sciocchezze! Phoenix, noi stiamo cercando urgentemente una ragazza!”
A Phoenix sfuggì un sorriso malizioso.
“Ah, capisco, dovevo arrivarci da solo… d’accordo, d’accordo, mi sento buono oggi… però solo per questa volta… scegliete!”
E davanti alle esterrefatte Oscar e Heles, Phoenix srotolò un libricino pieghevole fatto di centinaia di fotografie di ragazze. Heles era furibonda.
“MANIACO SCHIFOSO! Noi non cerchiamo compagnia, dobbiamo rintracciare un’amica per un motivo grave! E poi, non ti vergogni ad avere tante foto di donne… CHE UOMO SEI?!?”
Oscar ne esaminò qualcuna. “Però, questa coi capelli rosa…”  
“OSCAR! TI CI METTI ANCHE TU?!”

Oscar fece gli occhietti tristi.
“Dai, anche se perdiamo cinque minuti, dove vuoi che scappino? Lo sai che io a casa non le posso guardare…”
Phoenix era soddisfatto.
“Pare che la tua amica sia più sincera di te, Heles! Su, dillo che tu e Rea avete la stessa collezione di riviste… anche se continuo a pensare che sia un vero spreco!”
Heles stava tentando inutilmente di strappare le foto dalle mani di Oscar.
“Non cominciare con le tue sporche insinuazioni! E ti informo che non sono sprecata, anzi, MI DO UN GRAN DA FARE! Chiedi a Milena se sente la mancanza di qualcosa!”
Andromeda era lo voce  dell’innocenza.
“Eh, lo credo che hai ragione!”  
“Ma fratellino! Conosco lo sguardo che hai in questo momento… non ti piacerà mica un tipo così?!”

Heles aveva i capelli dritti.
“NO, vero Andromeda… questo non è possibile!”
Andromeda non rispose, guardando Heles con le stelline negli occhi.  
“Heles, COSA HAI FATTO A MIO FRATELLO!” 
“IO!? Ma mi senti o no, quando ti parlo? Non gli farei mai nulla! È vero che ha un bell’aspetto… ma alla fine l’ostacolo c’è!”
Oscar, senza farsi vedere aveva intascato alcune fotografie.
“Sai Heles, tutto sommato potresti fare la prova…”
Heles era in versione  Torcia Umana.
COSA DITE TUTTI E TRE?! BASTA! Non una parola di più, o non rispondo di me! E io che sono così affabile e seria… propormi di tradire Milena con un… sì, tutto sommato un uomo! Siete esseri immorali! Anzi, quasi quasi mi viene una crisi isterica… andiamo Oscar, è meglio allontanarci - si volse verso Phoenix e Andromeda - Sappiate che c’è solo una persona che mi interessa incontrare oggi, ed è Sailor Jupiter!”
E si allontanò a passo spedito.

 “Fratello, ti prego, seguiamole! Heles è così virile! Dopo il divorzio da Seiya è proprio quello che mi ci vorrebbe!”
Phoenix era pietrificato.
“Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?” 
“Certo! *stizzito* D’altra parte, tu non mi guardi, frequenti le donne, e allora io sono libero di avere una mia vita, no? E poi pensa… questa Sailor Jupiter è una ragazza che Heles cerca lasciando sola Milena! Deve essere molto attraente e tu potresti… fratello?”
Phoenix aveva già approntato l’impermeabile da spia, il binocolo e gli occhiali neri.
“Allora, cosa fai lì impalato? Dovresti sapere che le tracce bisogna seguirle mentre sono fresche!”

Intanto… In una bellissima piscina, Milena nuotava felice, mentre Amy, versate tutte le sue lacrime, si stava rilassando su una sdraio.  
“Amy, perché non vieni a fare una nuotata con me? So che ti piace l’acqua?!"
Amy fece cenno di no,  nascondendo il viso sulle ginocchia.  
“Su, dai! Sono proprio dispiaciuta per quello che ti è successo! Non vuoi proprio fare un bagno?”
Amy alzò lo sguardo… pensò… e fece un bel sorriso a Milena, che fu preda del terrore.
“Per Nettuno! È la mia immaginazione, o sono in pericolo! Heles, non tardare!”
Amy si stava riprendendo rapidamente.
“Carissima Milena, ma come sei dolce con me… ora ci vengo a fare il bagno, però non ho il costume, è uguale?” 

“NO! Dicevo, per me non è un problema prestartene uno, ne ho a centinaia!”
Amy era delusa.
“D’accordo, grazie… però facciamo una gara, e chi perde paga pegno!”
Milena sentì il sangue congelarsi nelle vene. “Ma come… quando te lo dicevo io di fare le gare non volevi?”
Amy aveva come al solito un’ aria da santarellina.  
“Ma è solo per distrarmi un po’!”
Intanto, in un prato verdeggiante, Ottavia era al settimo cielo.
“Oh, oh, come mi diverto! Zia Siria, vieni con me a rincorrere le farfalline… zia?”
Siria stava  apparecchiando per il pic-nic.
“Giocheremo dopo, su, ora è pronto da mangiare!”
Chibi-Chibi espresse il suo parere. “Chibi!”
Ottavia si guardò intorno.
“Ma non c’è Joseph? E come mai il cestino della merenda si muove ed è legato con lo spago?”

Siria aveva delle  goccine di sudore ai lati del viso.  
“Oh! Oh! Oh! NULLA, è l’energia del PLUTONIO! Non c’è problema, vedrai che Joseph tornerà presto!”
Chibi-Chibi era sempre lapidaria. “Chibi-Chibi!”
Ottavia si lasciò distrarre. “D’accordo, allora corro un attimo a cogliere dei fiori da mettere sulla tovaglia, faccio subito!”  
“Eh, ma che dolce e bella è questa bambina… devo convincere quello sciroccato del padre a farmela tenere… ma come mai non torna? Ma… la sento gridare!” Chibi-Chibi spiegò tutto. “CHIBI!” 
“Pluto Planet Power, make up! Ottavia, perché hai urlato? Oh! -  Riversa in un cespuglio di rose, Morea giace svenuta - Ma è Sailor Jupiter! Cosa le sarà accaduto? Presto, Chibi-Chibi, spruzzale un po’ d’acqua fresca per farla svegliare!” 
“Chibi-chibi-chibi!” e corse a prendere l’acqua.
(Fine prima parte)

 

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LUNGHE, NOIOSE, DOVEROSE SPIEGAZIONI.  FERMO RESTANDO CHE SIAMO NEL RATING VERDE, SPERO COMUNQUE CHE SIA CHIARO PER TUTTI CHE LA TENDENZA “UN PO’ PEDOFILA” DI SIRIA, SIA UNO SCHERZO, E CHE SE LA STORIA NON FOSSE PARODISTICA, NON FAREBBE ASSOLUTAMENTE RIDERE. NELL’ANIME COME NEL MANGA, È L’UNICA A NON INNAMORARSI DI NESSUNO, PER CUI L’UNICA COSA SU CUI POTEVO PRENDERLA IN GIRO ERA LA SUA “MISSIONE DA BABY-SITTER”! SE QUALCUNO È ANCHE MINIMAMENTE OFFESO O DISTURBATO DA QUALCHE BATTUTA,  MI SCUSO, E PUÒ TRANQUILLAMENTE SEGNALARMI CHE NE GRADIREBBE LA RIMOZIONE.

 Vi aspetto per il prossimo ed ultimo capitolo: Epilogo e Gran Finale!!!
Il primo finale interattivo… come? L’hanno già fatto duemila autori? Shhhh! Ma c’è bisogno di spifferarlo in giro??? Piuttosto, lo volete sorbire tra 2 giorni, o il 3 settembre? Scusate….

 

 

  
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