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Autore: S_h_a_e_L    04/08/2012    3 recensioni
"Ha sofferto?
E sai che è una domanda stupida perchè davvero anche pensandoci attentamente proprio non riusciresti a trovare una persona al mondo che abbia sofferto così tanto e così a lungo."

Una storia che diverge dall'originale... che si conclude in maniera diversa, più triste. Harry e Draco nell'ultimo minuto dell'ultima battaglia. E' uno spezzone, indipendente e non so come mi è uscito. E' una goccia di colore in un quadro completamente bianco, non c'è un contesto costruito anche se si può intuire qualcosa. Vi lascio alla lettura, spero vi incuriosisca. [Credo Oneshot]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando ti porgono il pezzo di pergamena malmesso, che a tutto può assomigliare meno che ad una lettera, lo prendi pigramente ancora in trance, ancora stordito da quello che in pochi secondi si è acceso nello stesso campo dove pochi giorni prima hai catturato il boccino contro i Corvonero.

La scrittura è assolutamente orrenda, ma riconoscibilissima.

" Ho scelto che andandomene forse avrei dovuto pnsare a te, proprio a te, tra tutti. 
Lo so da tempo e i miei amici hanno avuto modo d'abituarsi. Abituarsi alla morte: che cosa raccapricciante, però è stato così facile. Forse perchè per me è stato sempre più facile accettare la tristezza che la felicità.
Lo dirò solo a te, ma un po' sono sollevato.
 
Ci siamo vicini e qualcuno con il tuo viso incastrato un po' in ogni sorriso, quel qualcuno mi ha detto che andandomene dovevo pensare a te. Come se avessi una qualche importanza per te, come se tu non fossi stato quello che in realtà sei stato per tutti questi anni.
 
Allora io muoio, Malfoy. Perchè lui e io siamo legati, quindi io muoio Draco, perchè lui morirà. 
 
Quei qualcuno hanno ragione forse, so che ti sentirai sollevato.
Sei felice che sia finita? Sei mai stato felice? 
 
Sono certo che tu, tra tutti, capirai se ti dico che volevo durasse un po' di più, la mia vita. Dicendo così è un po' come dire che volevo durasse un po' di più questa guerra. 
Sembra meschino, ma malgrado tutto non avrei voluto morire. Non così almeno. Quindi sarò meschino, almeno nei pensieri se non posso esserlo nei respiri.
 
Ci ho creduto, per un po', ho creduto che prima o poi sarebbe finita. Ho esaurito le lacrime e il dolore già al terzo anno e pensavo che prima o poi sarebbe arrivato il momento. Quel momento. Il mio momento.
 
Non arriverà mai, mi sembra ancora strano scrivere questa lettera proprio a te, ma dopo tutti quei qualcuno e i loro sussurri, ho iniziato a pensare. 
 
Ti ho odiato davvero per qualche tempo, non per quello che pensi.
Ti ho odiato perchè eri nella mia stessa gabbia, non eri incatenato. però rimanevi immobile mentre io mi agitavo. Io che non avrei comunque potuto muovermi. 
 
Continuavo ad odiarti, ma piano, piano ho iniziato a provare anche riconoscenza. Eri nella mia gabbia, eri con me. Ti sembra strano? Per un anima sola qualsiasi compagnia è una buona compagnia e noi siamo nati insieme in quella gabbia. 
 
Draco io sto per lasciare la gabbia, una mano più grande di me mi prenderà e butterà, sono un animale spento. Però prima di andare, lascerò la gabbia aperta per te e terrò quella mano lontana da te. 
 
Potrai uscire e scoprirai che forse nelle gabbie accanto alla nostra ti aspetta qualcuno. 
Stringerò quella mano grande e dolorosa e la porterò con me. 
 
Non tornerà indietro, quella mano, nè nessuna delle sue dita, quindi potrai uscire. 
 
Mi domando perchè ho ascoltato tutti quei qualcuno. Tutti i loro sussurri. Forse potrei anche rispondermi, pensi che se sapessero del mio destino, una volta morto... qualcuno piangerebbe la mia sorte? o sospirerebbero di sollievo? Il male minore, chiamerebbero così la mia morte?
 
E' normale che il salvatore si sacrifichi. E' questo ciò che si chiede agli eroi. Tu saresti sollevato? 
 
Ho salutato tutti, Draco, ma non riesco a finire questa lettera. Non riesco a salutare te.
Eppure ho detto tutto quello che dovevo... 
 
Ancora quei sussurri Draco, stavolta mi stanno rimproverando. 
 
Perchè, tra tutti, te? Forse per una promessa fatta quando ancora non sapevo. 
 
Quando sarebbe finita, giurai, ti avrei spinto a calci fuori da quella gabbia e poi... poi ti avrei insegnato a guardarmi con la luce nuova, quella dell'esterno. 
 
Forse perchè speravo che a te succedesse alla luce quello che a me era già successo nella penombra. Ad un certo punto, ho smesso d'odiarti, perchè amavo il calore della tua presenza. Perchè amavo te. Ed è difficile amare ed odiare insieme, anche se ci sono riuscito per tanto, tanto tempo.
 
I sussurri ora tacciono: che bigotti, questi qualcuno, volevano questo dall'inizio? Che senso ha ora? 
 
Immagino la tua espressione in questo momento, saresti anche tentato di mandare al diavolo tutti i miei sforzi per farti evadere da quella gabbia. Solo perchè, tutto vorresti tranne che essere salvato da me, soprattutto ora che sai.
 
Ti ho incastrato Nobile Malfoy. Mi compatisci? Provi pena? 
Ma che vuoi che interessi ora il tuo compatimento o la tua pena? si muore tutti alla stesso modo, purosangue e mezzosangue soffrono alla stessa maniera. E quando si è morti, Draco, non ha più senso nulla, nemmeno la tua pena o il tuo odio. Quindi non sprecarli. Sono vuoto e pronto per essere buttato. 
 
Ti avranno portato al limitare della foresta proibita e sarai già al sicuro, me l'hanno promesso, che faccia avrai fatto quando proprio loro ti hanno salvato e portato al sicuro? E quando ti hanno dato questa lettera?
 
Io non mi sono mai regalato nulla, Draco, Ma alza gli occhi appena avrai finito e guarda dritto davanti a te, sarò egoista per una volta e forse per te sarà fastidioso ma... 
 
Voglio guardarti per l'ultima volta prima di morire... "
 
 
 
La lettera finisce e tu alzi gli occhi.. e poi?  poi è tardi, lui è li, lontano anche se le sue parole ti sono risuonate nel cervello come un tamburo di guerra. E' tardi perchè mentre lui pronuncia l'ultima frase della lettera, il signore oscuro ha urlato altre parole e mentre lui ti sorride tu riesci a vedere solo una luce verde. La sua bacchetta non si alza, non ne ha bisogno perchè nel momento in cui lui cade, lo fa anche l'altro. 
 
E' incredibile come intorno a voi, intorno a quella radura tutto si ferma. Vedi gli occhi di tua madre e si, anche quelli di tuo padre lucidi di sollievo e capisci, in quel momento, che non avevi capito niente. 
 
Quando vedi il rosso e il castoro, curare tua madre e Piton, riesci solo a guardarli. Poi il sole rompe le nuvole e con quella luce accecante ti sembra di sentire il suono di un cancello aperto e tua madre correre a stringerti tra le braccia. 
 
Le persone si ritrovano e i rumori metallici di quei cancelli diventano tantissimi e assordanti. 
 
Tutti sorridono sollevati, anche i suoi amici, ma lui è lì, steso nel fango e non si muove, il sole quello vero lo illumina e tu lo guardi e poi lo vedi. 
 
Nessuno piange per lui e ti viene voglia di conoscerlo, ora. Di sapere tutto su di lui: di fartelo entrare dentro, ora che non si muove più. 
 
Poi lo ricordano e si avvicinano a quei due corpi, ma nessuno lo fa più del dovuto, nessuno lo tocca, nessuno lo stringe, nessuno parla. 
 
Il male minore, lo sai che lo stanno pensando tutti, in quel momento, ma tu proprio non ci riesci e rompi l'abbraccio di tua madre, superi quella folla e ti avvicini a lui: ha le sopracciglia contratte in una smorfia di dolore, così lontana da quell'ultimo sorriso. Ha sofferto? 
 
E sai che è una domanda stupida perchè davvero anche pensandoci attentamente proprio non riusciresti a trovare una persona al mondo che abbia sofferto così tanto e così a lungo. 
 
Ti pieghi su di lui, esiti prima di toccarlo, per la prima volta senza sperare di spezzarlo sotto le tue dita e capisci d'esserti accanito su un giocattolo già rotto, gli scosti la frangia sporca di sangue e guardi la cicatrice che urlava il suo nome scomparire lentamente. 
 
Non è più Harry Potter, non è più Potty, nè sfregiato, non è babbanofilo nè sanguesporco, non è più Potter e non potrà essere mai più Harry, capisci che non è mai stato niente... per nessuno. 
 
E' un bambino, ha la pelle pallida di chi non vede il sole da tempo e le labbra rotte di chi le ha morse a sangue per non cadere. Ha i capelli neri come la notte in cui è morto tantissimi anni prima e i suoi occhi sono chiusi e non ti guarderanno più, non ti sfideranno più. Non parleranno più di quel verde puro e sofferente e l'ultima cosa che hanno visto era il tuo viso freddo che non gli ha concesso nemmeno il lusso della sorpresa che ti scavava il petto in quel momento. 

E poi?... Poi è tardi e, alla fine, è solo il male minore.
_________________________________________________ Eccoci qui... come al solito pubblico di fretta, prima di correre a lavoro. Sono ancora in cantiere le long fic.. non pubblico senza aver pensato prima a tutto e GIURO che saranno leggermente più allegre di quelle pubblicate fino ad ora. Nel frattempo, però, sforno questa... sperando che possa piacervi e che possiate consigliarmi, come avete già fatto con le fic precedenti, insegnandomi a scrivere e a inventare in maniera giusta. Un bacio e alla prossima. (Siate anche crudeli, se dovete!)
  
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