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Autore: Princess_Klebitz    04/08/2012    2 recensioni
Ok, guarita dalla mia Bowie-Berlino mania, ho pensato di tornare in pista con le idee più sgombre.
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Questo movie.verse si svolge durante i fatti di Avengers; Loki ha perso qualcuno nella sua vita, grazie ai suoi inganni, e qualcuno ha perso Loki per i suoi inganni... Un inaspettato incontro li riporterà a confrontarsi, e vedere se secoli passati lontani hanno cambiato qualcosa, o forse no.
Ovviamente OOC, OC e talvolta IC (più per qualche botta in testa che per merito mio).
Ps: Loki è pazzo. Loco. Ma non è scemo. Per una volta
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Loki, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Now I'm not looking for absolution
forgivness for  the thing I do
 but before you come to any conclusion
try walking in my shoes
(Depeche Mode)
 
Selene, trattenuta da Thor, si trattenne dall’urlare solo a vedere come i colpi di Loki erano parati da Billy allo stesso modo in cui lei l’aveva spedito fuori dalla finestra; con semplici movimenti delle mani, gli occhi divenuti completamente viola, gli attacchi dell’asgardiano erano completamente vani, così come diceva la sua espressione, tra l’incredulità e la ferocia, mentre aumentava la potenza dei suoi colpi, infuriato, e interveniva anche con la magia!
Billy lo osservò quasi con distacco, mentre parava l’ennesimo colpo, e trattenne la luce blu dell’energia dello scettro di Loki, mentre questo indietreggiava, con una luce nuova negli occhi.
Comprensione.
“Selene, fermalo!”, urlò Thor, lasciandola.
“Thor, non permetterò che distrugga la Terra solo perché è tuo fratello!”,gli rispose allo stesso modo la Principessa, mentre Billy avanzava lentamente verso Loki.
Incredibilmente la risposta gli arrivò da Loki stesso, che non staccava comunque mai gli occhi da Billy, impegnato in un’inquietante balletto di morte, con gli occhi viola senza pupilla.
“Non è mio fratello…”,sussurrò l’asgardiano, ricolmo di ira e disperazione all’inverosimile.
Stava tracciando tutte le rune possibili per difendersi dall’attacco di Billy, che si preannunciava devastante, ma era riuscito comunque a dare la sua immancabile risposta, da almeno un anno midgardiano a parte.
In quella frase, Selene capì gran parte dei perché di Loki, che non riuscivano a tornargli in mente.
In fondo la sua conoscenza di lui era basata a un secolo prima, quando l’aveva respinto, e pensava che tali atteggiamenti fossero cresciuti assieme al suo ego spropositato, in quanto l’essere sempre secondo, non poteva sapere di…
Afferrò la mano di Thor, che sorpreso la lasciò fare, nel cercare di sapere, e, con il suo potere reminescente, vide.
Vide Loki scoprire di essere un…
Un Gigante di ghiaccio.
Abbandonato, sofferente, accolto per pietà e come merce di scambio, o almeno quello era il suo punto di vista; rinnegare la sua famiglia, attaccare il suo mondo e attaccare poi la Terra, solo per urlare in faccia alla sua gente di essere comunque DEGNO.
Le sue inadeguatezze, che aveva scoperto sotto la tela del suo orgoglio immenso, ai tempi di Asgard, avevano trovato fondamento di esistere, come se in un perverso meccanismo, avesse avuto finalmente ciò che desiderava: essere messo in secondo piano, disprezzato, per qualcosa.
Aveva trovato le sue origini, e si era accorto di non volerle, ne era stato inorridita.
E anche lei ne era inorridita, lasciando la mano di Thor, che la sostenne per un attimo.
“Selene!Tutto bene?”
Ciò distrasse un attimo Billy e permise a Loki di riprendere un po’ di terreno, ignaro di quello che stava succedendo.
“N… Thor. Tu lo sapevi. Perché…perché non me l’hai detto?!”
“Cosa?!”
Il principe asgardiano era confuso, o più probabilmente stava mascherando bene la sua disperazione; lui sperava ancora nel riscattare il fratello, mentre Selene aveva visto meglio e più a fondo di lui, libera, se non del tutto almeno di più, da sentimentalismi nostalgici.
Anche lei sentiva una pena profonda per il principe minore, ma era controbilanciata e superata dalla sua rabbia: Loki non era impazzito, stava combinando tutta quella distruzione e sofferenza, e specialmente l’aveva provocata nel suo compagno, per una sorta di bisogno infantile, da moccioso viziato quale l’aveva sempre giudicato!
Per non contare le sue origini…
“Hai sempre saputo che…LOKI ERA UN GIGANTE DI GHIACCIO!! SUO PADRE HA UCCISO MIA MADRE!!”
Loki si girò, ad occhi sgranati, non abituato a certe accuse, e specialmente a sparare certe bordate da una persona come Selene.
“Io…”
“LAUFEY ha ucciso mia madre Velma! Dovevo saperlo fin da subito che tu non sei un Aesir!!”
“IO ho ucciso Laufey!”,replicò Loki, furioso, e con una forza dirompente, derivata dalla rabbia, riuscì a difendersi dall’attacco di Billy, e ad avanzare contro di lei.
“Cosa ti turba, principessa?! Che io faccia parte di quella razza di mostri che ha sterminato la tua gente, o di non averlo indovinato prima?! Cosa ti importa?! Vuoi la tua vendetta? ORA?!”,e le afferrò il polso, attirandola vicino a sé.
“Pensi che mi sia piaciuto scoprirlo?! Pensi che abbia responsabilità?! Credi che dovrei pagare per le azioni del mio defunto genitore?!”
“Lasciala!”,urlarono sia Billy, che non osava colpirlo, per paura di prendere anche Selene, che Thor.
Dopo di chè, un silenzio immobile, tranne il frastuono ovattato della battaglia che stava distruggendo Midgard, cadde sul quartetto, immobilizzato, finchè Selene lo ruppe.
“Credo… credo che tu stia diventando pazzo, Loki.”
“Ottima risposta!”
E incredibilmente, Loki la spinse via, rabbioso, facendola cadere.
“E io credo che tu seguirai il destino della tua gente, principes…”
Fu a quel punto che Loki si accorse del suo errore, dettato dalla rabbia della accusa velata di Selene.
E un colpo potentissimo, seppure parato all’ultimo momento, lo scaraventò sulla terrazza della Stark Tower, dove si aggrappò ad una ringhiera per non cadere nel vuoto, e dove rimase, smarrito, senza più la sua arietta boriosa che fino ad allora aveva assunto.
Thor ne approfittò per spingere Selene a raggiungere Billy, e apprestarsi a raggiungere suo fratello, che si stava rialzando, riassumendo la sua posa orgogliosa.
“Billy… Billy, come stai?!”
“Sto… meglio. Molto meglio.”, le rispose il suo ragazzo, con lo sguardo un po’ confuso, ora che il viola aveva lasciato posto al solito colore acquamarina, negli occhi.
“Sei riuscito a controllare la potenza dell’Anima…”
“Io pensavo fossi tu a controllarla…”
Billy non si era neppure reso conto di quanta potenza aveva emanato, per difendersi dall’attacco presuntuoso di Loki, e nell’essersi reso finalmente reso conto del suo ruolo.
Sul Quinjet gli erano sembrate parole al vento, ma quando aveva sentito quella forza spandersi da lui, renderlo tutt’uno con Selene, gli era venuto tutto naturale.
Incapace di capacitarsene, rese la sua attenzione su altro.
“Tu stai bene?Quel bastardo ti ha fatto male?”
“Sì…sì.”,e Selene si voltò verso Loki, che stava combattendo contro Thor, con un’espressione indecifrabile.
“Non posso dire che sia innocente… ma non vorrei essere in lui, in questo momento.”
“Come facciamo a scendere?”
Billy la riscosse dai suoi pensieri, che rischiavano di divenire troppo penosi nel pensare al terribile segreto che straziava la mente di Loki, già fortemente provata da secoli di segreta erosione e di rifiuti, e che probabilmente aveva ingigantito e deformato il suo essere, specialmente di fronte a quella scoperta.
“Scendere?”
“Al tuo ex ci penserà pure il fratellino!,dobbiamo aiutare Gretchen e gli altri!”
Selene lo guardò un attimo, poi decise che un attimo di tregua era doveroso anche per lei; ne aveva bisogno.
Si abbandonò letteralmente nelle braccia di Billy, come a nascondersi, come quando dormiva, e gli si strinse, mentre la battaglia infuriava attorno a loro.
La sua responsabilità di essere sempre psicologicamente e moralmente all’altezza del suo potere, per non farlo calare, era più stressante di quanto fossero tutti a conoscenza, ma lei era nata e cresciuta per quel momento.
Ciononostante abbracciò Billy, che non si ritrasse o parlò, minimamente, e rimasero un attimo a guardarsi negli occhi, finchè sorrisero nello stesso momento.
“Ora mi ricordo perché ti amo…”
“Io ora ricordo chi amo…”
E si scambiarono un bacio, tra le macerie, per poi sospirare e girarsi.
In quell’istante il Quinjet apparve di fronte alla terrazza, e Selene si illuminò, prendendo Billy per mano.
“ECCO come scendiamo! CORRI!”
“Cos… Cosa vuoi… NON VORRAI BUTTARTI SUL JET, SPERO, SELENEEEE!!”
Le sue proteste furono vanificate dall’imponente strattone di Selene, che correndo, lo tirò con sé in un salto nel vuoto mortale, ma impressionevolmente lungo, mentre urlava, al vuoto, all’apparenza, a Nadjne in realtà.
“GUERRIERA!,apri il portellone!!”
E non si sa come, si trovarono sul portellone, con Rogers e Nadjne che li tenevano, avendoli presi al volo, con Selene che si arrampicò con agilità all’interno, e Billy che si aggrappò come uno scoiattolo al Capitano, con gli occhi ingigantiti.
“Non…non mi molli, eh?!”
“Ne avrei un gran voglia… ma per stavolta ti tiro su!Ri-benvenuto a bordo, figliolo!”
Nadjne, appena recuperata dai compagni, dopo essere planata a terra, aveva insistito nel voler salire, guidata dall’istinto e dalla determinazione della Romanoff di colpire Loki via aria, prima di ridiscendere a difendere il perimetro, e a quanto pare aveva fatto bene.
La Principessa aveva un’aria più incazzata che mai, e con un rapido abbraccio, la lasciò ad aiutare il Capitano a tirare Billy a bordo, che non sembrava particolarmente collaborativo, pur avendo una trentina di piani in cui sfracellarsi sotto il sedere, e corse nella postazione dietro alla Romanoff.
“Natasha…”
“Lo vedo…”
“ATTENTA!!”
Proprio mentre Natasha stava per sparare su Loki, questo si girò e sparò su di loro, anticipandola, provocando l’avaria di uno dei motori.
Billy, appena tirato in salvo, venne appiattito contro una paratia dal Capitano, che scostò in malo modo e non senza fatica, con una bestemmia molto sentita.
“Che cavolo succede, ancora?!”
“Loki ha colpito un motore… TENETEVI FORTE TUTTI!”
“MA  CE LO DARà MAI UN ATTIMO DI PACE, QUELLO PSICOPATICO?!”,urlò il Capitano, che con gli aerei in avaria aveva un brutto rapporto fin dal secolo prima.
“Cap... Se atterriamo vivi giuro che le dedico un dj set anni ’40 per lei e Gretchen! Ora si attacchi e preghi con me!”
“Figliolo, se in questo momento non fossi occupato a tenermi ti avrei già defenestrato!”
“Amo fare parte di questa squadra…”, furono le parole di Billy, prima che il rumore dei motori in avaria sommergesse tutto.
 
Ok,questo è un ennesimo capitolo di transizione, per entrare nella battaglia di N.Y e chiarire, una volta per tutte, che Loki non la vuole, quell’altra matta, e Selene non vuole lo psicopatico (specialmente ora), e che sì, c’è un bel Steve x Nadjne. Ora che abbiamo allontanato i due principi psyco posso pure mostrarlo un po’….
Ed ora scusate ma vado a buttarmi nel ventilatore. Letteralmente, poiché il caldo mi sta fondendo e perché sto capitolo è una schifezzuola lasciata dal gatto.

 
   
 
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