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Autore: xmariaria    04/08/2012    8 recensioni
Per la millesima volta mi ritrovai su quelle scale. Per la millesima volta bussai su quella porta.
« Cosa vuoi ancora,Elise? » « Voglio...te. »
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il buio si scoloriva sempre più fino a dar posto ad immensi colori, la primavera era arrivata prima del previsto. Mi svegliai d’un botto quando mi resi conto che quel soffitto non era quello di casa mia e quell’odore non era quello delle mie fresche lenzuola di cotone ma era un odore tremendamente familiare… more fresche.

Il punto era un altro, dove mi trovavo? Chi mi aveva portato qui? E soprattutto perché? Ero completamente presa dal panico, e se mi avessero derubato o magari rinchiusa in quella stanza? Mio dio, iniziavo a delirare. Per davvero! Forse era una delle enormi stanze di casa dei Blake, forse ieri presa da un’immensa stanchezza mi ero addormentata prima ancora che la festa finisse.

D’un tratto, improvvisi flashback mi apparvero davanti agli occhi..

‘‘Presa dal panico aveva deciso di recarmi nel salone, accanto a me era posizionato su una lunga lastra di legno un enorme vassoio ripieno. Sempre neanche accorgermene istintivamente lo presi per poggiarlo sul tavolino di fronte, mi bastò un richiamo per farmi cedere tutto ciò che avevo nelle mie mani. Una donna emanò un grido ed iniziai a ridere nel vedere il suo lungo vestito di Dolce&Gabbana macchiarsi…’’

Cosa significa tutto questo? Cos’era successo ieri? Mio dio, forse era semplicemente un sogno di stanotte il mio. Decisi a passo deciso di fuggire da tutta quella situazione, ma una volta che mi ritrovai fuori la stanza notai con noncuranza che quella non era casa dei Blake, nulla somigliava per niente alla loro casa.

Cosa ci facevo lì? Chi mi aveva portata in quel luogo? Ma fu proprio quando decisi di scappare per la porta principale –azione sbagliatissima- qualcosa o meglio qualcuno mi bloccò.

‘Già vai via?’ tremai a sentir di nuovo il calore di quella voce, a quel contatto con la sua mano, a quegli occhi fissi nei miei.

‘Chi è lei? Cosa vuole da me? Mi lasci! Mi lasci!’ iniziai a scostarmi senza sosta urlando ed agitando le gambe come meglio potevo, ma l’altezza purtroppo tra me e lui era abbastanza evidente –lui era sicuramente un metro e settantacinque ben piazzato mentre io ero uno scarso metro e sessantuno- e ben presto mi arresi.

‘Ma sei pazza? Oh, questo è il ringraziamento per averti salvata ieri notte.’ Che cosa? Salvata? Ma da chi?

‘C-cosa?’ ‘Oh, hai capito benissimo piccola Elise. Ieri eri così talmente ubriaca che non riuscivi neppure a parlare, così ti ho portata qui.’

‘C-ci conosciamo per caso?’ Mio dio, ma cosa era successo ieri? E perché avevo quel mal di testa e quella voglia di dar di stomaco così all’improvviso?

‘Perché?’ Sorrise. ‘Mi hai chiamata Elise, come conosci il mio nome?’

‘Lo tieni scritto sul tuo braccialetto.’ Oddio, che stupida che ero! Che razza di figura ci avevo fatto?!

‘Grazie… comunque.’ Adesso ricordavo, quei flashback stamattina, quell’odore di more così familiare, quella voce così calda. Ma il problema era un altro: perché ero fuggita in quel modo?

‘Gradisci un caffè?’ Mi chiese improvvisamente. Quel tipo era…wow. I suoi capelli erano così belli e perfetti…No, ok. No. Ero in piena delirazione in un momento shock della mia vita e forse quei pensieri erano accettabili visto il mio stato di sobrietà.

‘Mh, sì grazie. Magari mi aiuterà a capire cosa è successo.’

Sorseggiai la mia gustosa ,oserei dire, tazza di caffè nel silenzio più assoluto. Era decisamente imbarazzante gustare un caffè con uno sconosciuto che ti ha ‘salvato’ la vita la scorsa notte.

D’improvviso lo sentii rabbrividire, alzai lo sguardo e notai che si era rovesciato il suo buon caffè sulla sua canotta. Si riuscivano a vedere gli addominali, non era molto muscoloso, ma…dio mio. Non mi accorsi neppure che iniziavo a sbavare per quel tipo!

Tolse lentamente la sua canotta per poi mostrare il suo petto nudo e bagnato, deglutii un bel po’ di saliva e in quel momento ebbi paura che se ne potesse accorgere, l’ultima cosa che desideravo era un ragazzo in più nella mia vita convinto che ci andavo dietro.

‘Porca troia!’ Lo sentii gridare. Mi risvegliai per un attimo da quell’imbarazzante situazione per poi rendermi conto di che orario si fosse fatto… mio dio, mia madre sarebbe stata sicuramente preoccupata!

‘Ehm, s-s-enti devo scappare! Dove mi trovo qui?’ dissi mentre raccoglievo ciò che rimaneva delle mie cose.

‘Sulla trentaseiesima strada, basta girare a sinistra e ti ritrovai in pieno centro.’

‘Grazie! A mai più!’ dissi sulla soglia della porta. In effetti, chi lo avrebbe mai più rivisto?

Chase’s POV.

Non posso non ammettere di aver ridacchiato nel vedere la sua faccia sbavata nel momento in cui mi sfilavo la canotta. Ebbene, questo è ciò che faccio causare alle donne!

Non so perché, ma vedere ieri quella ragazza in quelle condizioni mi fece tenerezza, no. Insomma, non proprio tenerezza, ma diciamo che forse ne provavo…compassione? No, il caffè di mattina mi dava alla testa!

Improvvisamente il display del mio amatissimo I-phone vibrò.

                                         Un nuovo messaggio ricevuto da: Lucas!

Chase! Mi sei mancato stronzo, sto per fare ritorno a casa…non dire nulla a nessuno! E’ una sorpresa il mio ritorno. Fatti trovare in centro tra qualche oretta. Ok? P.S. Stasera ci divertiremo;)

Sorrisi. Quel bassotto rompicoglioni mi era mancato!

 

Oh, tu non mi sei mancato per nulla invece. A stasera bassotto!

 

Non gli avrei mai dimostrato un po’ di affetto, insomma…non è nel mio carattere! Ben presto decisi di andarmi a fare una doccia fredda per rinfrescarmi, mi diressi a passo spedito nella mia camera e sentii il profumo di quella ragazza ancora sul mio letto…

 

Elise’s POV.

Feci rientro a casa alla velocità della luce, ma non servì a nulla visto che ritrovai mia madre seduta sul divanetto principale di casa con le gambe accavallate pronta ad aspettarmi.

‘Sei stata a casa di Clare, giusto?’ Ommioddio, e adesso cosa le avrei dovuto dire?

‘Ehm, sì. Ieri non si è sentita molto bene e sono andata a farle visita…’ Dovetti inventarmi la prima scusa immaginabile per non farla troppo spaventare, l’ultima cosa che desideravo era che mi iniziasse a controllare passo dopo passo ogni mia azione, come se non bastassero i maggiordomi.

‘Ah, che sollievo! Pensavo fosse successo qualcosa…sai, ho saputo il pasticcio che hai combinato ieri sera!’ Disse avvicinandosi sempre più a me. Ah, benissimo! Adesso tutti dovevano rinfacciarmelo.

‘Non ne voglio parlare, ok? A dopo!’

Mi precipitai al piano di sopra, mi chiusi in stanza e decisi che un bagno caldo forse avrebbe potuto rilassare i miei neuroni che stavano per andare decisamente in iperventilazione.

Quando cercavo di chiudere gli occhi per rilassarmi il suo sguardo si faceva vivo, la perversione probabilmente stava occupando la mia mente visto che iniziai a pensarlo in un modo completamente diverso da come avrei dovuto…

‘Eliseeeeee! Presto, vieni di sotto! Lucas è tornato!’

Lucas? Lucas? Quel Lucas? Lucas era mio fratello, ed era il miglior fratello che potessi mai desiderare. Era sempre così spiritoso e anche molto protettivo nei miei confronti. Aveva dei capelli che andavano sul biondo –non si sa da chi abbia preso visto che io li ho completamenti neri- e i suoi occhi erano sul marroncino.

Mi precipitai dalla vasca, mi avvolsi in un asciugamano e andai a passo svelto verso il mio armadio per trovar qualcosa da mettermi.

L’emozione si prese gioco di me, visto che non riuscivo a cercare qualcosa di davvero carino da indossare, stavo impazzendo e morivo dalla voglia di abbracciare il mio carissimo fratellone!

‘Scusi, sa dove si trova Lucas? Lucas Edwards? Mi sono perso in quest’enorme casa!’

Sobbalzai, chi poteva mai entrare nella mia camera? Mi girai immediatamente per paura e anche per vergogna visto le mie condizioni –indossavo solo un asciugamano- quando..

‘CHE CI FAI TU QUI?!’ Urlai lasciando che l’asciugamano mi scivolasse di mano, scoprendo tutto il mio seno, o almeno speravo solo quello!

‘Tu?! Oh, ci ritroviamo ancora signorina Elise!’

‘ESCI IMMEDIATAMENTE DALLA MIA CAMERA PRIMA CHE URLI ANCORA PIU’ FORTE!’ Il suo sguardo dal mio viso scendeva sempre più verso il basso, fino a soffermarsi sul mio seno nudo…presi immediatamente l’asciugamano per poi riavvolgerlo velocemente al mio corpo.

Rideva, ah benissimo! Ci teneva anche da ridere quel cretino!

‘Comunque piacere, sono Chase! E’ la seconda volta che ci incontriamo in condizioni poco civili, almeno così siamo alla pari!’ Disse. Oh, perfetto. Se ne era accorto allora della mia sbavatura quella mattina!

‘Chase! Che ci fai qui? Non avevo detto di aspettarmi in centro?’ Lucas! Oh, era così perfetto, proprio come lo ricordavo! Gli andai incontro fino ad abbracciarlo sempre più possessivamente!

‘Sorellina!’ ‘Mi sei mancato fratellone..’ dissi.

‘Scusate l’intromissione, pensavo fosse meglio venire a casa tua ma mi sono perso nelle enormi stanze fino a ritrovarmi in quella della tua…sorellina’ Chase, era sicuramente lui!

Quel tipo era davvero uno interessante, ma anche molto sgarbato e con una certa aria di prepotenza.

‘Ti sei scusato, davvero? Comunque, forza…seguimi in cucina perché ho bisogno di raccontarti le mie ultime conquiste!’

Oh, adesso parlavano di conquiste davanti ad una donna?! Che razza di uomini erano quelli? Bah.

‘Hei tu, signorino siamo-alla-pari’ dissi improvvisamente indicando Chase, mh..bel soprannome quello che gli avevo dato il mio, non trovate?

‘Mh?’ SI girò con la solita aria scocciata verso di me.

‘Nessuno saprà nulla di ieri notte, intesi?’

‘Forse.’ Disse mentre richiudeva la porta della mia camera alle sue spalle.

Forse? Porca miseria, quel ragazzo mi faceva decisamente impazzire dalla voglia di saltargli addosso e di riempirlo di schiaffi.

Quando finalmente mi sistemai e mi vestii scesi a passo deciso dalle scale e vidi mia madre e Lucas parlare e ridacchiare, ma tracce di Chase non ce n’erano.

‘Allora cucciolo mio, com’era il college?’ ‘Mamma, ho diciannove anni! Il college era ‘na figata’

I soliti termini maschili che usava mio fratello… ‘Come va con David principessina?’

‘Non me lo nominare neppure…adesso voglio soltanto godermi questi mesi col mio amatissimo fratellone!’ Dissi abbracciandolo. C’era momento migliore? Decisamente no.

 

Era tutta la giornata che non controllavo il mio cellulare e che non avevo notizie di Clara. Clara era la mia migliore amica, la migliore per davvero! E’ sempre stata una mangiatrice di ragazzi, se ne porta a letto uno ogni volta che andiamo a qualche festa. E’ sempre attraente, riccia, alta, bionda. Insomma, una tipa bona, per dirla a modo suo.

Quando accesi il mio blackberry notai i mille messaggi di segreteria di Clara! Me lo aspettavo, così presi e la chiamai.

‘Che fine hai fatto? Porca miseria Elise! Mi hai fatta spaventare a morte!’

‘Oh, ciao. Sì, sto benissimo grazie e tu?’ Dissi ironicamente.

‘Scema!’ Ridacchiò.

‘Ti racconterò tutto più tardi, ok? Scusami.’

‘Non ce n’è bisogno, so già tutto! E so anche di quel ragazzo misterioso…Chase?’

Come diamine faceva quella ragazza? Mi spiava per caso?

‘Sì.’

‘Beh, comunque…tralasciando le tue piccole avventure notturne stasera andremo alla festa di tuo fratello,giusto? Eddddddddddai!’

Oh, no! Adesso ci mancava soltanto la maledetta festa di benvenuto di mio fratello.

‘Mh,no…non credo! Penso che stasera me ne starò a casa a vedere le mie amatissime puntate di The Vampire Diaries!’ The Vampire Diaries è da sempre il mio telefilm preferito e lei lo sapeva sin troppo bene!

‘Non vuoi mica passare la nottata a vedere uno stupido telefilm di vampiri?’

‘Mh, sì. E poi…hei! Non è stupido!’ Se c’era una cosa che non sopportavo era quando sottovalutano la bellezza di quel telefilm.

‘Andiamo Elise! Ti passo a prendere io insieme alla banda di tuo fratello alle 23, ok? Fatti trovare pronta bella pupa!’

‘Cosa?’ Ma fu troppo tardi, mi aveva già attaccato il telefono in faccia. Non mi rimaneva nient’altro da fare se non prepararmi per quella serata che speravo fosse stata la più breve della mia vita.

 

                                                                   Spazio d’autrice.

Ed eccoci qui con un nuovissimo capitolo. Spero che stavolta le cose siano abbastanza chiare per tutte, il nostro misterioso ragazzo salvatore era Chase, il migliore amico del fratello di Elise, uhuh.

Le cose si fanno interessanti, mh. Beh, inizio a scusarmi per quel piccccolissimo ritardo che ho fatto.

Grazie mille a tutte le recensione dello scorso capitolo, siete magnifiche.

Grazie per chi sta seguendo questa storia e per chi ha deciso di aprire questo link.

Un bacione. Come sempre, una piiiicccccola recensione?

Maria.

   
 
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