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Autore: _Deina13    04/08/2012    5 recensioni
Johanna rimane in silenzio qualche attimo, finchè io non capisco che 'è qualcosa che non va.
«Allora.. rimani con me» sussurra.
«Te lo prometto.» [...]
«Sarebbe bello, no?»
«Sarebbe bello cosa?»
«Una vita. Con te, Peeta e il bambino.Tu non hai sempre voluto un fratello?» «...O una sorella. Si, ma ora..Beh, non credo sia il momento più adatto» «Non penso esisiti un momento per avere un bambino, io non ero pronta quando lo era Peeta, ad esempio. Ma, se vogliamo parlarne, sono io che devo fare tutto il lavoro, lui deve solo stare a guardare, no?»
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mia madre non mi ha mai raccontato quello che accadeva durante i Giochi, troppo doloroso per lei anche parlare della Guerra.

Aspettai di andare a vivere da Katniss e Peeta per venire a sapere della verità. Per loro a otto anni ero prontissimo a sapere tutto, dato che loro ci erano nati con quella consapevolezza.

Mentre ascoltavo attento le loro storie non avrei mai pensato che sarei divenuto un tributo.

Eppure eccomi qui, in quelli che sono una rivisitazione dei Giochi, dove dobbiamo lottare e uccidere l'uomo che mi ha cresciuto e nutrito e che sta per avere un figlio a sua insaputa.

Plutarch ha detto che sarebbe stato più divertente avere Katniss & Co a combattere, e Kat dice che non è affatto preoccupata per la Paylor – alla quale lui vuole arrivare – perchè di sicuro in questo momento sarà al sicuro protetta da tutti gli altri Soldati.

Noi siamo solo le esche, e gli altri sono abbastanza forti da farcela da soli.

Mentre tenevo stretta Johanna che riposava con lo stomaco brontolante, ho chiesto a Katniss quale fosse il ruolo della sua famiglia in tutto questo. Voglio dire, so che lei è stata una parte molto importante della storia di Panem, ma perchè ricoinvolgerla ancora, ha dei conti in sospeso con loro? E perché far entrare anche Heloise che non c'entra nulla, o me? So che mio padre è stato sia un Vincitore – come mia madre – che un Soldato, ma non è mai andato così a fondo nella questione, e Gale se ne importato poco dato che scappò in un altro Distretto.

Lei mi ha risposto con una parola. Cioè, con una parola ed un articolo maschile singolare davanti.

«Il ciondolo»

Gli affetti familiari.

Resta solo una cosa da capire, quale degenerato mentale si sia unito a Plutarch per questa impresa folle e sanguinaria. La perla è ancora vagante, e ancora e ancora e nessuno sa darne una spiegazione, tanto meno io che ne so poco. So a memoria ogni parte pubblica e qualche aneddoto di guerra e del dietro le quinte, ma nulla di così approfondito.

Non mi sono mai sentito così inutile.

La faccenda del bambino, apparte il fratellino che aspetto da Katniss, mi sta passando di mente. In ogni caso difenderei le donne allo stesso modo, anche Heloise, non ho motivo per non farlo.

Ora Katniss sta dormendo sulla mia spalla, e con una mano che ho liberato dall'ingroviglio dei capelli di Jo e la metto intorno alla sua vita e la stringo forte.

Heloise è ancora sveglia, e sta trafficando fra i cespugli di bacche della morte. La sento strappare i rami e far cadere le foglie. Sta preparando delle trappole.

«Heloise?» la chiamo piano per non svegliare le altre, e lei si volta mentre fissa due rametti insieme con un laccio emostatico che ha preso dalle tasche di Johanna. «Che stai facendo? Non credo ci siano prede qui. A parte noi, dico»

Lei si stringe nelle spalle e raddrizza con un lamento la schiena piegata. La luce di quella che è una innaturalissima luna calca le borse sotto gli occhi che la stanchezza le ha formato. «Con cosa credi si nutra Peeta? Non penso che Plutarch gli dia da mangiare da dove si trova, non credi? La mamma è intelligentissima, scoprirebbe subito da dove gli passano il cibo»

Il suo ragionamento fa acqua? No. Deve aver preso quest'abilità da Kat, e il modo in cui si rivolge a lei fa intendere che l'ha perdonata, oppure che ha messo da parte i rancori.

«E se ci sono animali c'è dell'acqua, e non moriremo disidratati»

«Ottima deduzione» dico io mentre i miei occhi si abituano al buio. «Ma ora siediti e riposa, altrimenti se la tua deduzione è sbagliata morirai prima che avremo ucciso Peeta»

«Avete intenzione di uccidere Peeta?» chiede lei, mentre si alza.

Io mi stringo nelle spalle. «Non lo so, ma non credo si siano altre scelte»

«Povero Peeta» increspa le labbra. «Non è cattivo, è solo stupido»

Scoppio a ridere. «Ok, non dire a Kat che ho riso ad una battuta così pessima altrimenti mi taglia la gola»

Hawthorne sorrise. «Va bene ma, anche se rimane fra noi, tu hai riso»

«Pensiamo positivo, pensiamo a quando torniamo a casa»

«Io ora non ho una casa»

Le rivolgo il sorriso più gentile che il mio cervello riesce a trovare. «Farai pace con Katniss, e verrai con noi nel 12, e prenderai il cognome di Peeta. Come me»

«Che bello che tu sia così ottimsita dopo tutto quello che hai passato»

Scrollo le spalle. «È un talento che mi ha passato Peeta, mi ha insegnato da quando sono nato»

Lei sospira ampliamente. «Che bello che la vostra famiglia sia così unita. Mi manca papà»

Le faccio segno di avvicinarsi e le prendo la mano. «Andrà tutto bene, te lo prometto ok?»

«Hai troppe cose a cui pensare, non puoi pensare anche a me ora»

«Come stai?» le chiedo giocherellando con i suoi polpastrelli, mentre nell'incavo del mio gomito si attaccano i capelli sudati di Katniss.

«Sopravvivo» risponde guardandosi intorno. «Non devi stare con me solo perchè pensi che io sia incinta, se me lo sentissi saresti il primo a cui lo direi»

«Non è questo, sei un membro della mia stessa squadra» cerco di giustificarmi io.

«Che squadra di perdenti» commenta.

«Ehi!»

«Non saremmo qui se non lo fossimo» mi fa notare lei, ma mi rifiuto di crederle.

Faccio un sospiro profondo e la guardo. Pare che abbia voglia di sostenere il mio sguardo all'infinito. «Non posso semplciemente preoccuparmi per te?»

Lei fa per rispondere ma qualcosa la interrompe. Un rumore felino, più vicino di quanto dovrebbe essere, e noi non abbiamo nemmeno acceso un fuoco, per paura di appiccare un incendio.

In men che non si dica un qualcosa di selvaggio disinnesca le trappole di Heloise, noi ne sentiamo solo il rumore. È troppo buio.

Non è un animale.

È a un palmo dal naso di Heloise. Siamo impauriti.

Non vedo niente.

Sono cieco.

Apre gli occhi.

No, non è un anima.

Due occhi di ghiaccio, una folta capigliatura nera.

Gale.





F.




Non ve lo aspettavate, eh? C;
   
 
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