Zombie, Zombie, Zombie ovunque. Ovunque tu guardi uno zombie è pronto ad inseguirti .... scappare non è l'unica soluzione: scopri come e perchè sono tornati e fracassa qualche cranio! non esistono regole!
Genere: Avventura, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Dentro la stanza nessuno dei quattro osava dire una parola; il rumore
dei passi nel corridoio accompagnava i battiti dei loro cuori, nessuno
si muoveva. Forse speravano che non facendo rumore gli zombie se ne
andassero oppure la paura si era ormai impossessata dei loro corpi e
non permetteva il minimo movimento. Quel rumore di passi, però,
scatenò anche un'altra reazione; Arthur si precipitò alla
porta ed iniziò a girare la chiave nella serratura. Matt
urlò: " cosa stai facendo? Ci farai morire tutti!" Mentre urlava
ciò corse verso Arthur e tentò di bloccarlo.
Arthur lo allontanò con il braccio: "vi sto salvando
- disse - tu non puoi capire, c'è già stata una
situazione simile, sono sicuramente i soccorsi." Arthur aprì la
porta, ma quello che vide lo riportò subito alla realtà.
Un gruppo di zombie si avvicinò subito alla porta e uno di loro
morse il braccio di Arthur che ritornò immediatamente al sicuro.
Matt con un calcio allontanò la creatura più vicina alla
porta e riuscì a chiudere nuovamente la porta. Daniel intanto
mirò alla testa del compagno con il suo amato fucile. Matt corse
verso Daniel e mise una mano davanti alla canna del fucile che stava
impugnando. Daniel interruppe il movimento del suo dito e Matt gli fece
segno di non sparare. Il poliziotto si avvicinò al muro e
tirò un pugno alla scatola rossa che era appesa alla parete. Il
vetro si ruppe e Matt estrasse un'ascia: era la scatola che doveva
essere rotta durante una situazione d'emergenza. Beh, sembrava
l'occasione adatta per romperla. Daniel si agitò: "se non
spacchiamo la testa ad Arthur tra poco diventerà uno di loro."
Matt alzò l'ascia sopra la sua testa e mirò contro
Arthur. Sussurrò: "basta fare così!" Abbassò
velocemente le mani e colpì il braccio di Arthur sopra il
gomito, appena sotto si trovava il morso. Le grida del cecchino
coprirono i colpi che gli zombie davano alla porta. Daniel tornò
a puntare l'arma alla testa: "non hai capito nulla!" Matt si
avvicinò a Daniel e disse: "basta quello. Lucy portami le bende
che trovi in quel kit medico." Matt iniziò a fasciare il braccio
e nel frattempo spiegò le sue azioni. "Dalle ultime informazioni
che abbiamo ricevuto dal gruppo di scienziati che sta studiano questo
virus sappiamo che basta tagliare il pezzo del corpo che è stato
infettato ed in seguito fermare il sangue. Sappiamo inoltre che non
tutti gli zombie sono in grado di infettare gli esseri umani, sono una
piccolissima minoranza ma esistono." Daniel si mise a ridere: "e io che
stavo iniziando a pensare di avere chissà quali poteri." Arhur
sorrise: "beh, un potere ce l'hai, si chiama immensa fortuna." Tutti si
misero a ridere tranne Matt, che era all'oscuro di quanto accaduto nel
parco.
Matt tornò a pensare al gruppo di zombie che presto o tardi
avrebbe abbattuto la porta. Decise di dare un'arma ad ogni presente per
poter affrontare la situazione di pericolo.
Quando espose la sua idea Arthur subito protestò: "non voglio
essere escluso solo perchè non ho più tutte e due le
mani, voglio poter usare il mio fucile." Lucy si avvicinò e
disse: "questo lo prendo io." Dette quelle parole prese il fucile che
Arthur aveva tenuto sulle gambe. Matt diede ad Arthur un fucile a
pompa: "con questo non dovresti avere problemi di mira." Daniel venne
armato con un fucile d'assalto. Matt tenne strette le sue due pistole,
che impugnava contemporaneamente. Tutti si avvicinarono alla porta e,
ancora una volta, decisero di correre a braccia aperte nel bel mezzo
della paura, accogliendola dentro sè stessi. Tutto il gruppo
smise di respirare per un secondo, poi la chiave venne girata nella
serratura, il rumore risuonò coprendo i rumori degli zombie
tanto erano concentrati su quel momento. Come se qualcuno avesse
attivato la funzione slow-motion, l'apertura della porta sembrò
durare il doppio della realtà. Pian piano si aprì
dapprima uno spiraglio, poi si iniziarono ad intravvedere i primi corpi
di quegli esseri. Un'unica voce si sollevò in quel momento:
"andiamo!" Gli zombie intanto si erano radunati vicinissimi alla porta
e, fatto non meno trascurabile, erano molti di più.
Arthur sparò per primo, il colpo del fucile allontanò per
qualche momento gli zombie. Daniel si mise davanti ad Arthur sparando
sugli zombie per proteggerlo. Arthur premette con forza il fucile
contro la spalla per ricaricarlo. Sentento un rumore provenire dietro
di lui Daniel si abbassò. Alcuni zombie si avvicinarono,
Arthur sorrise e sparò nuovamente. Dopo qualche secondo i
quattro erano nel corridoio, davanti a loro una distesa di zombie. Matt
e Lucy si guardarono negli occhi e Lucy sussurrò: "sai, avrei
una gran voglia di uccidere qualche zombie." Matt sorrise: "mai
contraddire una ragazza con un fucile in mano." Iniziarono quindi a
sparare anche loro. Dopo qualche minuto la situazione non era cambiata
di molto. Il gruppo aveva percorso solo qualche metro e il pavimento
era dipinto di rosso. Non c'erano stati momenti di pericolo e avevano
ancora molti preoiettili, ma ormai si pensava che non sarebbero mai
arrivati alle porte.
Matt si allontanò gridando: "occupatevi un po' loro di voi."
I restanti si preoccuparono del fatto che Matt li avesse abbandonati,
ma qualche secondo dopo sentirono un rumore di passi, Matt era tornato:
"scusatemo, sono andato a prendere un regalo, spostatevi da davanti."
Vedendo che avevano seguito le sue parole Matt si
posizionò su un ginocchio puntando contro gli esseri un
lanciarazzi. Disse: "ah, non sorridete - stava parlando con gli
zombie - e dire che questo regalo è per voi." Matt in seguito
premette il grilletto. L'esplosione sbalzò indietro il gruppo,
mentre l'esplosione coprì l'intero gruppo di zombie. Dopo
qualche minuto, durante i quali i
componenti si ripresero. Il gruppo corse verso le porte di vetro che
avevano attraversato per entrare nell'edificio. Lungo il corridoio si
potevano notare i corpi degli zombie che coprivano quasi interamente il
pavimento. Le porte erano rotte; o
per gli zombie o per l'esplosione di poco prima ..... chissà
quale delle due? Ma nessuno si fece
questa domanda. Piuttosto si fecero un'altra domanda: "ora cos'avremmo
fatto?"
La risposta arrivò da Matt: "corriamo verso la mia auto, poi
vedremo cosa fare. Salirono quindi in auto, misero le armi sulle gambe,
iniziarono a vagare senza meta rinchiusi in una gabbia oltre la
quale li attendeva l'ignoto, ignoto che voleva dire sicuramente nulla
di buono. Alla guida c'era Matt, di fianco a lui Arthur che si toccava
il braccio sinistro non rendendosi ancora conto che ne aveva persa
buona parte. Sui sedili posteriori la coppietta che si
guardava attorno cercando di trovare una strategia che potesse
salvarli. Dopo aver imbucato alcune vie in modo casuale i quattro si
trovarono davanti alla gabbia, al muro che li teneva prigionieri nella
città dove si era propagata l'infezione.
Percorrendo il perimetro artificiale si trovarono improvvisamente
davanti ad un bar; porte sfondante, insegna ancora funzionante e un
rosso che probabilmente era il colore del locale; rosso che presentava
alcune macchie dello stesso colore di tonalità più scura,
chiazze situate vicino a delle persone. Quelle che un tempo erano
persone.