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Autore: Taku731    04/08/2012    0 recensioni
Zombie, Zombie, Zombie ovunque. Ovunque tu guardi uno zombie è pronto ad inseguirti .... scappare non è l'unica soluzione: scopri come e perchè sono tornati e fracassa qualche cranio! non esistono regole!
Genere: Avventura, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dentro la stanza nessuno dei quattro osava dire una parola; il rumore dei passi nel corridoio accompagnava i battiti dei loro cuori, nessuno si muoveva. Forse speravano che non facendo rumore gli zombie se ne andassero oppure la paura si era ormai impossessata dei loro corpi e non permetteva il minimo movimento. Quel rumore di passi, però, scatenò anche un'altra reazione; Arthur si precipitò alla porta ed iniziò a girare la chiave nella serratura. Matt urlò: " cosa stai facendo? Ci farai morire tutti!" Mentre urlava ciò corse verso Arthur e tentò di bloccarlo. Arthur lo allontanò con il braccio: "vi sto salvando - disse - tu non puoi capire, c'è già stata una situazione simile, sono sicuramente i soccorsi." Arthur aprì la porta, ma quello che vide lo riportò subito alla realtà. Un gruppo di zombie si avvicinò subito alla porta e uno di loro morse il braccio di Arthur che ritornò immediatamente al sicuro. Matt con un calcio allontanò la creatura più vicina alla porta e riuscì a chiudere nuovamente la porta. Daniel intanto mirò alla testa del compagno con il suo amato fucile. Matt corse verso Daniel e mise una mano davanti alla canna del fucile che stava impugnando. Daniel interruppe il movimento del suo dito e Matt gli fece segno di non sparare. Il poliziotto si avvicinò al muro e tirò un pugno alla scatola rossa che era appesa alla parete. Il vetro si ruppe e Matt estrasse un'ascia: era la scatola che doveva essere rotta durante una situazione d'emergenza. Beh, sembrava l'occasione adatta per romperla. Daniel si agitò: "se non spacchiamo la testa ad Arthur tra poco diventerà uno di loro." Matt alzò l'ascia sopra la sua testa e mirò contro Arthur. Sussurrò: "basta fare così!" Abbassò velocemente le mani e colpì il braccio di Arthur sopra il gomito, appena sotto si trovava il morso. Le grida del cecchino coprirono i colpi che gli zombie davano alla porta. Daniel tornò a puntare l'arma alla testa: "non hai capito nulla!" Matt si avvicinò a Daniel e disse: "basta quello. Lucy portami le bende che trovi in quel kit medico." Matt iniziò a fasciare il braccio e nel frattempo spiegò le sue azioni. "Dalle ultime informazioni che abbiamo ricevuto dal gruppo di scienziati che sta studiano questo virus sappiamo che basta tagliare il pezzo del corpo che è stato infettato ed in seguito fermare il sangue. Sappiamo inoltre che non tutti gli zombie sono in grado di infettare gli esseri umani, sono una piccolissima minoranza ma esistono." Daniel si mise a ridere: "e io che stavo iniziando a pensare di avere chissà quali poteri." Arhur sorrise: "beh, un potere ce l'hai, si chiama immensa fortuna." Tutti si misero a ridere tranne Matt, che era all'oscuro di quanto accaduto nel parco.

Matt tornò a pensare al gruppo di zombie che presto o tardi avrebbe abbattuto la porta. Decise di dare un'arma ad ogni presente per poter affrontare la situazione di pericolo.
Quando espose la sua idea Arthur subito protestò: "non voglio essere escluso solo perchè non ho più tutte e due le mani, voglio poter usare il mio fucile." Lucy si avvicinò e disse: "questo lo prendo io." Dette quelle parole prese il fucile che Arthur aveva tenuto sulle gambe. Matt diede ad Arthur un fucile a pompa: "con questo non dovresti avere problemi di mira." Daniel venne armato con un fucile d'assalto. Matt tenne strette le sue due pistole, che impugnava contemporaneamente. Tutti si avvicinarono alla porta e, ancora una volta, decisero di correre a braccia aperte nel bel mezzo della paura, accogliendola dentro sè stessi. Tutto il gruppo smise di respirare per un secondo, poi la chiave venne girata nella serratura, il rumore risuonò coprendo i rumori degli zombie tanto erano concentrati su quel momento. Come se qualcuno avesse attivato la funzione slow-motion, l'apertura della porta sembrò durare il doppio della realtà. Pian piano si aprì dapprima uno spiraglio, poi si iniziarono ad intravvedere i primi corpi di quegli esseri. Un'unica voce si sollevò in quel momento: "andiamo!" Gli zombie intanto si erano radunati vicinissimi alla porta e, fatto non meno trascurabile, erano molti di più.
Arthur sparò per primo, il colpo del fucile allontanò per qualche momento gli zombie. Daniel si mise davanti ad Arthur sparando sugli zombie per proteggerlo. Arthur premette con forza il fucile contro la spalla per ricaricarlo. Sentento un rumore provenire dietro di lui Daniel si abbassò. Alcuni zombie si avvicinarono, Arthur sorrise e sparò nuovamente. Dopo qualche secondo i quattro erano nel corridoio, davanti a loro una distesa di zombie. Matt e Lucy si guardarono negli occhi e Lucy sussurrò: "sai, avrei una gran voglia di uccidere qualche zombie." Matt sorrise: "mai contraddire una ragazza con un fucile in mano." Iniziarono quindi a sparare anche loro. Dopo qualche minuto la situazione non era cambiata di molto. Il gruppo aveva percorso solo qualche metro e il pavimento era dipinto di rosso. Non c'erano stati momenti di pericolo e avevano ancora molti preoiettili, ma ormai si pensava che non sarebbero mai arrivati alle porte.
Matt si allontanò gridando: "occupatevi un po' loro di voi."

I restanti si preoccuparono del fatto che Matt li avesse abbandonati, ma qualche secondo dopo sentirono un rumore di passi, Matt era tornato: "scusatemo, sono andato a prendere un regalo, spostatevi da davanti." Vedendo che avevano seguito le sue parole Matt si posizionò su un ginocchio puntando contro gli esseri un lanciarazzi. Disse: "ah, non sorridete - stava parlando con gli zombie - e dire che questo regalo è per voi." Matt in seguito premette il grilletto. L'esplosione sbalzò indietro il gruppo, mentre l'esplosione coprì l'intero gruppo di zombie. Dopo qualche minuto, durante i quali i componenti si ripresero. Il gruppo corse verso le porte di vetro che avevano attraversato per entrare nell'edificio. Lungo il corridoio si potevano notare i corpi degli zombie che coprivano quasi interamente il pavimento. Le porte erano rotte; o per gli zombie o per l'esplosione di poco prima ..... chissà quale delle due? Ma nessuno si fece questa domanda. Piuttosto si fecero un'altra domanda: "ora cos'avremmo fatto?"
La risposta arrivò da Matt: "corriamo verso la mia auto, poi vedremo cosa fare. Salirono quindi in auto, misero le armi sulle gambe, iniziarono a vagare senza meta rinchiusi in una gabbia oltre la quale li attendeva l'ignoto, ignoto che voleva dire sicuramente nulla di buono. Alla guida c'era Matt, di fianco a lui Arthur che si toccava il braccio sinistro non rendendosi ancora conto che ne aveva persa buona parte. Sui sedili posteriori la coppietta che si guardava attorno cercando di trovare una strategia che potesse salvarli. Dopo aver imbucato alcune vie in modo casuale i quattro si trovarono davanti alla gabbia, al muro che li teneva prigionieri nella città dove si era propagata l'infezione.
Percorrendo il perimetro artificiale si trovarono improvvisamente davanti ad un bar; porte sfondante, insegna ancora funzionante e un rosso che probabilmente era il colore del locale; rosso che presentava alcune macchie dello stesso colore di tonalità più scura, chiazze situate vicino a delle persone. Quelle che un tempo erano persone.
   
 
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