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Autore: M4RT1    04/08/2012    7 recensioni
Regulus Black, Ginny Weasley, Lily Luna Potter... tre bambini, tre fratelli minori. Tre addii e tre aspettative per Hogwarts.
Storia terza al Contest "When I was a child" indetto da Gra gra 96 ma giudicato da _Ferao_ *.*
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Lily Luna Potter, Regulus Black, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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REGULUS BLACK- ADDII E BOLLE DI SAPONE
-Ciao, Sirius. Rendici orgogliosi.
-Ci vediamo a Natale, ragazzo.
-Ciao, Sir… torna presto…
Lo salutasti così, triste. Lo guardasti salire sul treno con un groppo in gola e le mani molli. Stringevi ancora il contenitore, ormai vuoto, delle bolle di sapone. Avevate insistito tanto per averle, ma i vostri genitori non volevano accettare: erano stupidità babbane. Poi avevano ceduto.
Quella mattina, prima di entrare alla stazione, vi eravate recati tutti ai giardinetti, accanto alla bancarella che tanto spesso avevate guardato. Tuo padre si era fermato, aveva trasfigurato alcuni Zellini in sterline e aveva pagato.
Ma ora, mentre il treno si allontanava con Sirius a bordo, pensasti che le bolle non avevano alcuna importanza. Non se una stupida lettera ti aveva appena portato via il tuo fratellone.
-Che c’è, figliolo?
-Perché a undici anni i bambini se ne vanno via?
-Perché devono diventare uomini.
Quella spiegazione non ti convinse, né tantomeno ti piacque.
Sirius non doveva diventare grande, non prima di te. Altrimenti, come avreste fatto a giocare ancora insieme? Ti avrebbe odiato, avrebbe pensato solo alle ragazze e al Quidditch, e di te non gliene sarebbe più importato nulla.
Digrignasti i denti: odiavi Hogwarts.
 
 
GINNY WEASLEY- LECCALECCA ALLA CILIEGIA
-Non dimenticarti di scrivere spesso, Percy!
-Su, Molly, non sta partendo per la guerra…
-Percy! Ehi, Perce! Mi porti con te?
Fu questa l’ultima domanda che gli ponesti, prima del fischio. Chiudesti gli occhi e ti tappasti le orecchie, infastidita. In bocca, un leccalecca alla ciliegia. Era un dolce babbano molto buono, i tuoi te lo compravano spesso. Lo succhiasti con gusto, mentre Fred e George rubavano le caramelle di Ronald.
-Papà, perché per andare a Hogwarts devo avere undici anni?
-Perché i bambini piccoli non hanno abbastanza magia.
Odiavi quella risposta: te la davano tutti gli anni.
Non volevi aspettare tanto, volevi imparare subito. Come avresti fatto a battere Fred e George a Sparaschiocco, altrimenti?
-Non capisco cosa ci trovi di bello…- ti disse uno dei gemelli.
-Perché, a te non piacerebbe imparare tutti quegli incantesimi bellissimi che ci fa vedere Bill?
-No, preferisco dormire fino a tardi!
Sbuffasti: non capivi. Non era possibile che a qualcuno piacesse restare rinchiusi alla Tana, piuttosto che andare a scuola. Tu, per esempio, eri stufa di giocare con le bambole. Eppure erano un gioco con cui i Babbani si divertivano per ore.
Ti incamminasti verso l’uscita, come tutti gli anni. Adoravi Hogwarts.
 
 
LILY LUNA POTTER- SCIOCCHEZZE E GELOSIA
-Ciao, Victoire, fai la brava!
-Non fare troppe conquiste, principessa.
-Portami i pasticcini al miele, eh?
Trotterellasti dietro tua madre, contenta.
Non avevi ancora nessun potere magico e di Hogwarts non te ne importava. Era solo una scuola in cui tutti i grandi erano già stati e tutti i piccoli dovevano andare. Un po’ come il bagno prima di dormire.
-Mamma, guarda che ballo ho inventato!
Prendesti James per mano e cominciasti a girare.
-Smettila di fare la sciocchina, Lils…
Ti fermasti, imbronciata. Non volevi fare la sciocchina, volevi semplicemente farti notare. Non ti piaceva quando i grandi guardavano qualcuno che non eri tu, lo odiavi.
E Victoire era una di quelle. Tutti la guardavano, la ammiravano, i tuoi fratelli facevano a gara per farle alzare la gonna. Dicevano che vedere le mutande delle signore era una cosa da grandi. Tu pensavi che era una cosa scema. Ma, se serviva a farti notare, tanto meglio. E avevi preso l’abitudine di alzarti la gonna, scoprendoti le mutande, per far ridere gli altri.
-Mamma, quando vado a Hogwarts mi volete più bene?
-Ma tesoro, noi ti vogliamo già tanto bene…
-E allora perché pensate sempre a Victoire?
Uscisti dal binario in braccio a tuo padre. Di Hogwarts non ti importava granché, ma se serviva a farti notare, beh… tanto meglio!

N.d.A.: ecco i giudizi!
TERZA CLASSIFICATA: 
"Di scuole brutte, belle e inutili… tutto allo stesso tempo!", M4RT1
 


Grammatica: 
Ortografia e sintassi: 9,2/10
 
Per due volte hai scritto “Babbani/Babbane” (inteso come aggettivo) con la minuscola, mentre va sempre in maiuscolo  -0,2 
“aveva trasfigurato”: anche “Trasfigurato” va in maiuscolo  -0,1 
“Non volevi fare la sciocchina, volevi semplicemente farti notare. Non ti piaceva quando i grandi guardavano qualcuno che non eri tu, lo odiavi. 
E Victory era una di quelle”: le tre frasi non sono ben collegate. “Victory era una di quelle” cosa, se nella frase precedente parlavi di “qualcuno”?  -0,5 

Punteggiatura: 9,8/10 
“pensasti che le bolle non avevano alcuna importanza.Non se una stupida lettera”: manca lo spazio dopo il punto  -0,2 
Tot grammatica: 19/20 


Stile e lessico: 9,5/10 
Stile molto bello e molto adeguato! Hai saputo adattare il linguaggio alle diverse situazioni descritte nelle drabble, e il risultato è estremamente gradevole. L’uso della seconda persona singolare non è semplice da gestire, ma tu ci sei riuscita molto bene. 
Il lessico è vario e non ci sono ripetizioni. In generale, lo stile è molto pulito e piacevole nella sua semplicità. 

Originalità: 9/10 
Se inserire i personaggi da te usati in contesti strettamente familiari è in qualche modo facile, non posso comunque negare una grande originalità per quanto riguarda la scelta del tema e il modo in cui l’hai sfruttato. Molto buono! 

Caratterizzazione: 9,5/10 
Punteggio quasi pieno, perché sì. Sei riuscita a descrivere i personaggi creando una continuità con le caratteristiche che emergono dalla saga (almeno per Regulus e Ginny) e mettendoci degli accenni così personali e interessanti che fanno capire che in qualche modo li hai resi tuoi (e parlo soprattutto del modo in cui hai descritto Lily: favoloso!). 
Perché mezzo punto in meno? Perché, ahimè, hai commesso più e più volte un errore clamoroso, persino nelle note d’autore: sto parlando di Victory. Chi è Victory? Dal modo in cui ne parli si direbbe che è Victoire, la figlia di Bill, che compare anche nell’’epilogo seppur solo nominata. Sbagliarne la grafia del nome in questo modo è un errore piuttosto marchiano; comunque non ho ritenuto giusto penalizzarti di più, visto l’ottimo lavoro che hai svolto con gli altri personaggi. 

Giudizio personale: 4,5/5 
Bella raccolta, ben scritta, varia e interessante. Hai usato il filo conduttore delle partenze per Hogwarts in maniera intelligente e sfruttato bene le differenze tra i personaggi. Brava! 


Tot: 51,5/60 
  
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