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Autore: LaUrA43587    04/08/2012    1 recensioni
Questa fiction è il seguito della storia "Innamorata Di Una Stella"... Non pensavo di farne un seguito, e invece eccolo qua. Ania e Jennifer ora sono felici, hanno una nuova vita e due figlie meravigliose. Ma delle vecchie ombre del passato torneranno a fare loro visita, tormentandole e strappando loro una delle cose più importanti
"Ti prego non farle del male, è piccola, ha bisogno della sua mamma!"
"Questa è la mia vendetta"
"RIDAMMI MIA FIGLIA!"
Può il male lasciarsi abbindolare dall'amore?
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Famiglia

“Solo una domanda mi riempie la testa:

cosa vuoi?"

CIT. SHERLOCK

Passarono gran parte della serata a discutere, a parlare ad Isabel di quella vita così perfetta, di quell’armonia che regnava in casa (a parte le continue grida di Kibum, le lamentele di Onew quando il pollo non c’era, la mania di Minho che ultimamente si stava impallando sui videogiochi, il caos che faceva Jonghyun quando andava alla sala prove, l’agitazione che aveva Taemin nella scelta del vestito da indossare al matrimonio dell’amico, sì era un’armonia tutta loro), delle bambine, della carriera degli SHINee ecc…

Verso l’una di notte tutti andarono a dormire nelle rispettive camere, tranne Isabel che si sentiva un po’ a disagio in quella dimora, forse si sentiva di troppo in quella bellissima famiglia. Decisero tutti insieme che la bruna avrebbe dormito nella stanza degli ospiti che si trovava proprio affianco alla camera da letto di Taemin e Ania, così, se la ragazza avesse avuto qualche genere di problema, avrebbe potuto svegliare Ania e dirle cosa non andasse.

Non riuscì a prendere subito sonno, aveva il timore che tutto quello fosse un sogno, credeva di non essere realmente lì dentro, con una delle band più celebri di tutta l’Asia e di buona parte del globo.

Si girò e si rigirò nel letto, ma il sonno sembrava proprio non volerla neanche sfiorare, perciò si alzò dal letto ed uscì dalla camera: avrebbe voluto svegliare l’amica e chiederle se avesse avuto voglia di guardare un film con lei o se semplicemente, solo per quella sera, avessero potuto dormire assieme visto che era piuttosto agitata.

Bussò alla porta di Taemin e Ania, ma nessuno rispose: e se stavano già dormendo? Infondo era l’una e mezza di notte e sarebbe stato più che plausibile se si fossero addormentati visto che avevano avuto una giornata piena d’impegni.

Aprì la porta della loro stanza lentamente, per non farla cigolare e quasi si stupì nel vedere che la stanza era in penombra, solo con una luce rossa che la illuminava e dopo qualche secondo decise di entrare, ma ciò che vide la fece arrossire e non poco, perciò optò immediatamente per richiudere subito la porta, solo che questa volta fece piuttosto rumore.

Fantastico! Neanche sei ore che era arrivata e già aveva visto Taemin nudo sopra Ania intenti a scambiarsi diverse “affettuosità” nel loro letto matrimoniale.

Scese velocemente le scale, arrivando al piano inferiore: aveva deciso che avrebbe guardato la tv da sola sperando con tutta sé stessa che né Ania né tanto meno Taemin si fossero accorti della sua presenza. Arrivò in salotto e rimase a bocca asciutta quando notò che la televisione era già accesa e che stava trasmettendo un drama. Ok, o in quella casa era abitudine lasciare la tv accesa, o c’era qualcuno che la stava guardando, solo che in salotto non c’era nessuno.

< Isabel, che spavento! > Kibum uscì dalla cucina con un bicchiere di latte in mano e si sedette comodamente sul divano mentre continuava a guardare il programma.

< K-Key! Ecco chi stava guardando la tv! > disse restando in piedi per timore di disturbare il biondo che forse stava cercando di rilassarsi dopo una giornata di stress.

< Già… Come mai sveglia a quest’ora? > domandò bevendo un sorso di quel liquido bianco tenendo gli occhi puntati sullo schermo.

< N-non riesco a prendere sonno. >

< Ho sentito la porta sbattere prima, sei stata tu? >

< Ehm… ecco..io.. >

< Non ti preoccupare, ti capiterà un altro milione di volte cogliere Ania e Taemin in fragrante. > pronunciò posando il bicchiere vuoto sul pavimento.

< Siediti pure, solo che non so quanto tu potrai capire. Tutti i programmi sono in coreano. > la informò.

< N-non importa, stai tranquillo. > e si sedette accanto al ragazzo che continuò a guardare lo schermo.

Susseguirono diversi minuti di silenzio, poi la telenovela finì verso le due e un quarto, ed in quel momento Kibum si alzò dal divano stiracchiandosi i muscoli indolenziti e sbagliando.

< Vai a dormire? > chiese lei con voce innocente.

< Si. Domani mattina alle 10 gli SHINee devono andare nell’ufficio della SM perche il presidente deve parlarci di alcune novità e di quanti altri sbattimenti dovremo farci nei prossimi giorni. > disse rimanendo serio.

< Da come lo dici, uno potrebbe pensare che non ti piaccia essere un membro degli SHINee > pronunciò non rendendosi conto che forse quello che avesse appena proferito poteva arrivare alle orecchie di Kibum come un’offesa, e difatti questo la guardò con sguardo severo.

< Ma che stai dicendo? Fare parte di questa band è la cosa migliore che sia capitata nella mia vita, come puoi affermare il contrario? Mi stavo solo lamentando perche non ho voglia di alzarmi presto, tutto qua. > disse velocemente. Si maledisse subito per averla rimproverata, non voleva spaventarla, ma non poteva farci niente, diventava aggressivo quando qualcuno metteva in dubbio la sua felicità immensa nel far parte di quel complesso.

< S-scusami… > sussurrò lei andando a guardare la tv che ora trasmetteva pubblicità.

< N-No, scusami tu, non volevo dire così… Se vuoi stanotte dormiamo insieme, che ne dici? > propose porgendole la mano e tentando di sorriderle. Sospettava che la ragazza fosse intimorita da quella nuova atmosfera e da quel paese tutto nuovo per lei, ed in più, per farsi perdonare, non gli sarebbe dispiaciuto aiutarla a prendere sonno.

< Sicuro che non ti crei fastidio? > chiese alzandosi in piedi.

< Si, si, nessun disturbo. Anzi, io dormo da solo in un letto matrimoniale, quindi ce n’è di spazio. > disse sorridendole.

Così insieme si diressero silenziosi verso la stanza della divah e dopo circa un’oretta entrambi si addormentarono. Durante la notte Kibum abbracciò la ragazza che si svegliò immediatamente, ma che sorrise quando si accorse che il biondo aveva posato il braccio sulla sula vita e si riaddormentò.

---

La mattina purtroppo non tardò ad arrivare ed Ania fu la prima a svegliarsi. Si voltò a guardare Taemin e sorrise nel vederlo completamente addormentato, con la bocca semiaperta e la faccia che sprofondava sul cuscino: nonostante tutti quegli anni, il ragazzo aveva sempre conservato quell’aria da angioletto innocente/bambino tenero che faceva tanto impazzire le sue fans e onestamente anche ad Ania faceva tenerezza quando lo vedere in certi frangenti. Lo baciò dolcemente sulla fronte, poi si alzò dal letto e si vestì andando in cucina a fare colazione.

Erano le sette del mattino, quel giorno Jennifer non doveva andare a lavoro, perciò gli altri si sarebbero svegliati tra due ore circa, mentre lei sarebbe dovuta andare in clinica e avrebbe trascorso la sua mattinata lavorativa.

Uscì di casa, salì sulla macchina ancora mezza addormentata ed arrivò in poco tempo alla clinica, dove iniziò subito a darsi da fare con i diversi pazienti.

---

Isabel si svegliò verso le otto e mezzo a causa del pianto della figlia di Ania, che si faceva via via più fastidioso ogni secondo che passava. Si accorse che pure Kibum si svegliò poiché quest’ultimo si andò a strofinare gli occhi con la mano che precedentemente era appoggiata sul grembo della ragazza.

< Puntuale come sempre. > pronunciò il biondo sbadigliando.

< Eh? > non capiva cosa intendesse dire.

< Ogni mattina verso le otto, Serena inizia piangere > spiegò stiracchiandosi nel letto. Pochi minuti dopo si sentì un suono di passi dirigersi verso il pianto della bambina che dopo cinque minuti cessò di piangere.

< Questo era il caro papà Taemin che si è alzato per farla smettere… Solo lui ci riesce. > l’informò alzandosi dal letto.

< Bhè, anche se è piccola, io credo che sappia riconoscere i suoi genitori > disse con voce ancora assonnata, ma alzandosi ugualmente.

Entrambi scesero a far colazione, trovando tutti gli altri membri che già si erano accomodati a tavola e poco dopo vennero raggiunti pure da Misaki e Jennifer.

< Isa, prima sono passata da camera tua per vedere se dormivi, ma non ti ho vista. Dov’eri? > chiese Jenn mettendo il bavaglino alla bambina.

< Isabel ha dormito con me perche non riusciva a prendere sonno. > rispose Key al suo posto mangiando un biscotto.

Tutti lo andarono a fissare a bocca asciutta, come se non si aspettassero tale gesto dalla Divah.

< State tranquilli non me la sono scopata! > disse ad alta voce in coreano, facendo in modo che l’italiana non potesse capire e allora tutti fecero un sospiro di sollievo e si rilassarono continuando la loro colazione.

Finito di mangiare, gli SHINee si vestirono ed uscirono di casa dicendo alle ragazze che sarebbero rincasati verso l’ora di pranzo e che Taemin sarebbe rincasato un po’ più tardi perche sarebbe andato a prendere Ania in clinica.

Jennifer restò in salotto a giocare a barbie con Misaki che si stava divertendo tantissimo e stavano narrando tramite il gioco, la storia d’amore di Jenn e Jonghyun, di come si fossero innamorati e incontrati ecc…

< Ti amo Jennifer! > disse ad alta voce la bambina che impugnava un ken.

< Ahah! Vieni qui che ti acchiappo! > e le fece il solletico ovunque.

Nel frattempo Isabel era risalita al secondo piano dicendo a Jenn che avrebbe riordinato quella che sarebbe stata la sua stanza per circa un mese e così fece per tipo un’ora, poi decise che sarebbe andata in bagno a darsi un’aggiustata ai capelli. Nel fare ciò passò davanti alla camera da letto del leader e vi entrò notando che le cuffie si trovavano per terra, così le raccolse e le appoggiò delicatamente sulla scrivania dove trovò una lettera tutta scritta in italiano e la lesse a mente. Si fece scappare un leggero sorriso una volta finita la lettura: ripiego la lettera e se la infilò in tasca.

< Adesso ci penso io.. >

 

Note dell’autrice: ok, oggi mi sono data parecchio da fare D: Ho scritto ben due capitoli di due ficcy diverse e sono esausta, ma dovevo continuare qua, perche è davvero da tanto che non aggiorno. E’ davvero difficile scrivere 3 ficcy in contemporanea, mi dispiace di aver trascurato questa.

Un Bacione e Grazie Mille

  
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