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Autore: xofrancy    05/08/2012    9 recensioni
Elena sta affrontando la fase transitiva e ha scelto di lasciarsi aiutare da Stefan. Damon decide di voltare pagina e trovarsi una nuova distrazione, ma il fantasma del suo amore impossibile continua ad aleggiare fra momenti esilaranti e piccanti. Ben presto Elena si renderà conto dei suoi sentimenti per Damon, ma lui sarà ancora disponibile per lei?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Who you think you are?



"Ho scelto Stefan, non te."

Le crude e aspre parole pronunciate da Elena la sera precedente, continuavano ad echegiare ininterrottamente nella mente di Damon procurandogli un dolore lancinante. Ancora una volta, si era illuso di poter conquistare un ruolo di rilievo nella vita della giovane e ancora inesperta vampira, di poter far breccia nel suo cuore. Ma la ragazza era irremovibile.

- Sarà sempre Stefan. -

Esclamò amareggiato, roteando fra le mani un bicchiere di wisky.

Era tempo per lui di voltare pagina, aveva già sofferto abbastanza per Katherine, non aveva alcuna intenzione di ripetere lo stesso errore con Elena. Se aveva deciso che Stefan era l'uomo ideale per impararle a destreggiarsi con la sua nuova natura, per aiutarla a controllare la sete di sangue ed insegnarle a nutrirsi correttamente, perchè avrebbe dovuto opporsi? Si sarebbe resa conto da sola dell'enorme errore commesso, e allora sarebbe ritornata da lui implorandolo di aiutarla.

"Stefan non è neanche in grado di controllare sè stesso, figuriamoci gli altri!"
pensò ridendo sommossamente, pregustando già l'odore della propria rivincita.

Poggiò le labbra sul bicchiere e, tirando indietro il capo, ingurgitò l'alcolico in un'istante, prima di essere raggiunto dalla sua nuova fiamma, la sensuale e spigliata April.

- Lo sai che è da maleducati abbandonare la propria ragazza dopo aver consumato un'intenso ed estenuante rapporto fisico? -

Le braccia della bella brunetta si attorcigliarono attorno alla vita del vampiro, imprigionandolo in un'infrangibile stretta. Damon sorrise sornione, voltandosi immediatamente verso la sua preda.

- Beh, allora dovrei farmi perdonare per averle mancato di rispetto, signorina Young. E penso anche di sapere come...-

Aggiunse insinuando la mano sotto la propria camicia, che la ragazza aveva indossato per coprirsi. La conturbante donna, avvicinò le labbra all'orecchio del vampiro.

- Oh si, dovrà farsi perdonare per bene, signor Salvatore. -

Damon impulsivamente spinse il corpo della giovane contro la parete del salotto, baciandole freneticamente la gola. La ragazza ansimando, avvolse le gambe sul bacino del vampiro, affinchè i loro corpi aderissero perfettamente. Damon le sfilò velocemente la camicia, riprendendo a baciarle la pelle bianca e candida. April poggiò la testa sulla parete, chiudendo gli occhi e respirando con affanno, in preda al piacere. Proprio quando Damon stava per liberarsi dell'ultimo indumento intimo, pronto a sfogare i propri istinti primordiali, Stefan e Elena fecero il loro trionfante ingresso in casa.

- Oddio!-

esclamò April cercando di nascondere il proprio corpo nudo dietro quello di Damon.

Il vampiro voltò leggermente il capo, incontrando lo sguardo sconvolto di Elena.

- Ok, noi....andiamo fuori mentre voi cercate di ricomporvi.. -
disse Stefan evidentemente imbarazzato, afferrando la mano dell'amata.

- No!- esclamò la vampira infuriata.

- Questa è anche casa tua, Stefan. Non siamo noi quelli fuori luogo, sono loro!-

Recuperando la camicia dal pavimento, April si rivestì velocemente rifugiandosi in camera di Damon, completamente umiliata per quanto accaduto. Il vampiro roteò gli occhi irritato, rialzandosi la zip dei pantaloni neri.

- Ovviamente, non si può avere neanche un pò di privacy in questa casa...-
disse voltandosi ma evitando lo sguardo di Elena.

- Privacy? Se volevi un pò di privacy vi sareste dovuti chiudere in camera piuttosto che esibirvi all'ingresso! -
esclamò furiosamente la Gilbert.

Damon rise avanzando verso di lei.

- Non sarebbe servito a nulla, sai? Avresti sentito il cigolio del letto, le urla di April che esprimeva tutto il suo appagamento, e il mio ansimare mentre mi davo da fare per raggiungere le vette alte e inesplorate del piacere più intenso. -

Si fermò proprio dinanzi al suo viso e le sorrise maliziosamente.

- E poi avresti immaginato tutta la scena e magari, eccitata, avresti chiesto al mio caro fratellino di riservarti lo stesso trattamente, ovviamente senza riuscire ad ottenere il risultato desiderato, visto che lui non è... me. - aggiunse sogghignando.

La furia di Elena raggiunse il culmine. Cercò di schiafeggiarlo in pieno viso, ma Damon le bloccò la mano a mezz'aria, avvicinandosi pericolosamente a lei. Solo pochissi centimetri separavano le loro labbra. Stefan si mise in mezzo.

- Stai esagerando Damon. -
gli poggiò una mano sul petto, costringendolo ad indietreggiare e mollare la presa sulla mano di Elena.

- Allora dì alla tua ragazza di moderare il linguaggio in mia presenza.-
rispose tornando bruscamente serio e risalendo le scale.

Poi improvvisamente si fermò; e aggiunse:

- Oh, dimenticavo...insegnale anche a controllare le sue emozioni. Non mi picciono le scenate di gelosia.-

Riproponendo il solito sorrisetto sgradevole, Damon salì gli ultimi gradini e si avviò nella sua stanza.

- Ti detesto!!-
gli
 urlò dietro Elena, trattenuta dalle braccia di Stefan.

- Lascialo stare, dai. Lo sai com'è fatto. -

- Si ma quando si comporta così non riesco a tollerarlo...Ti giuro, vorrei prenderlo a schiaffi.-
disse ancora irritata.

- Ti danno fastidio le sue battute, o il fatto di averlo colto in fragrante con una tua amica? -

Elena lo guardò negli occhi turbata.

-Cosa? No...no, non è per quello.- disse poco convinta. - Vorrei solo che fosse più rispettoso nei nostri confronti, tutto quì...Voglio dire, lo sapeva benissimo che saremmo potuti tornare da un momento all'altro, avrebbe potuto evitare quest'imbarazzante situazione. -

Stefan sorrise ammiccando.

- Hai ragione. Facciamo così... - le cinse la vita con un braccio - Domani cercherò di parlargli, ok? Ma non ti prometto nulla...-

Elena gli sorrise ritrovando la serenità antecedente.

- Ok. Grazie... - 
si avvicinò a lui e lo baciò dolcemente sulle labbra.

- Vado a prepararti una bella tazza di A negativo, ti và?-
sussurrò fra le sue labbra.

- Altrochè, muoio di fame.-

Stefan rise per quella battuta totalmente fuori luogo.

- Ma come siamo spiritosi ultimamente.-
disse stringendole la mano per condurla in cucina.

- No, aspetta. Mi sento un pò sudicia dopo la lezione di stasera. Ti dispiace se vado un'attimo in camera a cambiarmi mentre tu prepari la nostra cena?-

- Nessun problema. - rispose lui con un'enorme sorriso.

Ricambiando dolcemente il suo sguardo, attraversò il lungo corridoio e salì al piano superiore, mentre Stefan si avviò in cucina. Raggiunta la stanza dell'amato, si sfilò la maglietta sporca rimanendo solo in intimo, frugando nell'armadio di Stefan alla ricerca di una camicia da indossare. Nel silenzio della stanza riuscì a sentire perfettamente i discorsi nella camera adiacente, quella di Damon.

- Oh, andiamo. E' stato solo un piccolo incidente di percorso. Come potevamo sapere che sarebbero rientrati in quel momento?-

- Beh, si, questo è vero. Ma Elena e una mia vecchia amica di lunga data e non voglio che mi veda più in quelle situazioni compromettenti. Perciò la prossima volta che vorrai fare sesso, ci daremo appuntamento altrove.-

Quelle furono le ultime parole, poi regnò il silenzio.

Elena stranamente incuriosita si avvicinò in punta di piedi alla camera di Damon, dimenticandosi completamente di rivestirsi. La porta era socchiusa ma la vampira riusciva perfettamente a percepire la presenza di qualcuno al suo interno. Sbirciando dalla piccola fessura, Elena vide il letto disfatto ma completamente vuoto. Divorata dalla curiosità decise di inoltrarsi all'interno, sempre facendo estremamente attenzione a non fare rumore. I vestiti di Damon erano sparsi sul pavimento e dal bagno si udiva il suono dell'acqua che urtava violentemente contro il vetro del box doccia. Probabilmente stavano sperimentando qualcosa d'insolito e erotico, a cui non aveva alcuna intenzione di assistere. Proprio quando stava ritornando in camera di Stefan, Elena sentì una voce alle sue spalle.

- Ah, sei tu. Che ci fai quì?-

Elena s'irrigidì immediatamente, maledicendosi per esseri lasciata trascinare in quella storia.

- Ho sbagliato stanza. - disse voltandosi con disinvoltura - Credevo fosse quell..OH MIO DIO!-

Esclamò spalancando occhi e bocca per ciò che che si ritrovò di fronte. Damon era completamente nudo e totalmente bagnato. Si era mostrato senza alcuna inibizione davanti a lei, sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori.

- Lo sò. Dicono tutti la stessa cosa ogni volta che mi vedono.-
disse ironicamente, vantandosi delle sue qualità.

Elena gli diede nuovamente le spalle, sconvolta da quella visione sublime. Stranamente si sentiva molto agitata. Sentiva il sangue pulsare freneticamente nelle vene, e le guancie completamente in fiamme. Non si era mai sentita così, almeno non prima di diventare vampira.



Spazio Autore.

Salve a tutti cari lettori, questa storia parte laddove era terminata la 3 stagione, ovvero con Elena ormai vampira.
Avevo in mente ormai da fin troppo tempo di scrivere una fan fiction Delena, quindi ho cercato di fare mente
locale e questo è stato il risultato. Ho deciso di saltare la noiosa situazione iniziale, in cui Elena è frustata per essere
diventata vampira e si lamenta continuamente perchè non vuole nutrirsi di sangue umano. La storia parte dal
presupposto che sia Damon che Stefan hanno cercato (in modi differenti) di aiutare Elena ad adeguarsi alla
sua nuova natura, e quindi a nutrirsi di sangue per sopravvivere. Solo che inizialmente lei ha scelto il metodo
di caccia di Stefan, liquidando nuovamente Damon. Quindi quest'ultimo decide di trovarsi una nuova distrazione
per cercare di dimenticare per sempre quell'amore impossibile. Solo che, come avete notato, le cose non sono andate
esattamente come sperava. Che altro aggiungere? Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e che deciderete di
seguire questo racconto. Alla prossima.
Francy.

 

  
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