XV.
All we know is falling.
[Qualche mese dopo.]
We've tried so hard to understand, but we
can't.
We held the world out in our hands and you ran away.
I
giorni
sembravano passare al rallentatore dopo i tristi eventi di
quell’anno, eppure
le New Directions avevano vinto le Nazionali dedicando la vittoria ai
loro tre
amici scomparsi, ma soprattutto a lei, la ragazza che aveva permesso di
fare
una realtà quel gruppo: Rachel Berry, la loro stella di
punta che avevano
dovuto sostituire con più voci.
Il risultato
non era di certo lo stesso, ma ce l’avevano fatta per lei,
Quinn e Blaine, perché
con loro avrebbero fatto faville e si sentivano in dovere di vincere,
di
renderli orgogliosi quasi.
Poi c’era
stato il diploma di Finn, Puck, Mercedes, Kurt e Mike. Si erano
ripromessi di
rimanere in contatto, anche con i ragazzi che sarebbero stati senior
l’anno
dopo, ma alla fine non ce l’avevano fatta.
Rimanere
quel gruppo tanto unito anche dopo la scuola era quasi un riportare
giorno dopo
giorno alla memoria, la mancanza di qualcuno di caro.
Kurt aveva
il ricordo di Blaine legato a quella scuola, a quella città,
oltre che della
migliore amica, come Mercedes d’altronde.
Puck dell’unica
vera ragazza che aveva mai amato e che l’aveva reso padre e
della sua piccolo principessa
ebreo-americana.
E poi c’era
lui Finn, che ce l’aveva fatta con l’aiuto di
tutti, nonostante tutto, a
rialzarsi e prendere quel pezzo di carta oltre che a ritrovare la
voglia di far
sentire la sua voce.
Non era
riuscito comunque a fare altro, l’unica sua aspirazione era
quasi farsi
uccidere, e così era entrato nell’esercito.
Seguito a ruota dal suo migliore
amico che sembrava più forte di lui ma che dentro era
devastato dall’incidente
di Quinn perché non era riuscito a salvarla, non era
riuscito a dirlo ciò che
realmente sentiva.
Era stato un
codardo fino alal fine, non le aveva parlato quasi per un anno, e
quando lo faceva
era per incolparla. E adesso? Adesso l’avrebbe solo stretta
tra le braccia
dicendole che tutto sarebbe andato bene e che avrebbero potuto avere un
bel
futuro perché avrebbe messo la testa apposto per lei
trovandosi un lavoro
mentre le avrebbe lasciato il tempo di laurearsi e poi si sarebbero
ripresi
Beth.
Adesso Beth
non avrebbe più rivisto colei che le aveva donato quei
magnifici occhi chiari e
i capelli color oro.
It takes some time to let you go and it
shows.
“Sei pronto?”
Puck vide il
suo migliore amico nella mimetica, i capelli più corti, uno
sguardo vacuo e
quasi non lo riconobbe, ma si limitò ad asserire.
Lo era? No, e probabilmente non lo
sarebbe stato mai, ma ormai non gli rimaneva nient’altro per
cui combattere,
quindi lottare per le battaglie degli altri era l’unica cosa
che poteva fare.
Sapeva
benissimo che anche Finn la pensava alla stessa maniera, ecco
perché senza
avvisare, e con le mimetiche addosso, stavano partendo per
l’Iraq.
Cause all we know is falling, it falls.
Remember,
cause I know that we won't forget at all.
Bombe
ovunque, mine sparse per il suolo pronte a scattare, proiettili che
arrivavano
da tutte le parti. Uno scenario che il soldato Finnegan Hudson e il
soldato
Noah Puckerman dovevano affrontare ogni giorno.
Ogni giorno
in cui diventavano dei robot apatici pronti alla guerra e sempre meno
persone.
Ogni giorno
in cui riuscivano a non pensare a nulla finché non calava il
tramonto ed era
ora di dormire, se non erano di guardia.
La guardai gli
permetteva di rimanere sempre svegli, di non dover chiudere gli occhi,
le
avrebbero fatte ogni notte finché i loro corpi non avessero
ceduto alla
stanchezza ed il sonno, ma non potevano e così si
ritrovavano a dividere la
stessa tenda, gli stessi incubi.
Avevano
smesso di urlare, non potevano continuare ad essere definiti
femminucce, gli
anelli deboli del plotone. Ma continuavano a svegliarsi sudando freddo
e
mordendosi le lingue, tirandosi pugni a vicenda per non piangere ed
essere
forti.
Entrambi
sapevano che avevano il viso della ragazza amata a tormentarli.
Bombe
ovunque, mine sparse per il suolo pronte a scattare, proiettili che
arrivavano
da tutte le parti. Uno scenario che il soldato Finnegan Hudson e il
soldato
Noah Puckerman dovevano affrontare ogni giorno.
Uno scenario
che ai loro occhi sarebbe stato l’ultimo prima di venire
spappolati dalla
stessa mina.
You
never, you never said
This wasn't what you wanted, was it? Was it?
Altri
due
amici da seppellire, altro funerale, alter lacrime.
Ormai
sembrava destino per le New Directions ritrovarsi insieme ai funerali e
quasi
aleggiava una domanda silenziosa attorno a loro: chi
sarebbe stato il prossimo?
Dire addio
ormai non bastava più, soprattutto non per quei due che
avrebbero potuto vivere
una vita dignitosa, invece no, non avevano lottato abbastanza si erano
lasciati
andare e basta.
E così
cantavano gli ultimi, e i nuovi, componenti delle New Directions.
Cantavano.
Cause all we know is falling, it falls.
Remember, cause I know that we won't forget at all.
You never, you never said
This wasn't what you wanted, was it? Was it?
Chissà
se era
quello che volevano davvero? Sì, probabilmente sì.
Era sempre stato il loro sogno? No, I loro sogni si erano
frantumati non
appena il loro amore era scomparso dal loro fianco. Dalla faccia della
terra,
quando aveva esalato l’ultimo respiro e loro non potevano
più farci nulla.
Now we can follow you
back
home
Is this what
you had waited for?
“…Finn?” “…Puck?”
Rachel e Quinn li videro subito, sanguinanti
e con le mimetiche, ma sorridenti come non li avevano visti per mesi
mentre li
sorvegliavano dall’alto, pregando, ognuna con le proprie
usanze, per le vite
dei loro amati.
Gli corsero incontro, in quel posto che non
si spiegavano neanche loro da quando erano morte, e finalmente
riuscirono ad
abbracciarli.
Adesso sarebbero rimasti davvero insieme
per sempre.
✰✰✰✰✰
GirlOnFire’s
Notes.
All we
know is falling –Paramore, loro che hanno sempre le parole
giuste. ♥
V. ♥