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Autore: Antineasan    18/02/2007    2 recensioni
Ho scritto questa one-shot ieri sera, oggi ho deciso di pubblicarla, spero che la leggiate, non vi dico di che si tratta vi sarà spiegato alla fine.^_^
E' un misto di romanticismo e di sarcasmo Buona lettura ^^

[…la mia partenza, “me ne vado per migliorarmi”, lacrime, lacrime molto calde, le avevo sentite sulla mia spalla, non pensavo che qualcuno potesse piangere così per me…]
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un’altra notte insonne…continuo a rigirarmi nel letto con uno strano brontolio nello stomaco, non capisco cosa sia, all’inizio credevo fosse fame e allora ho cominciato a mangiare tutto quello che mi capitava a tiro, un po’ si è calmato in verità, ma poc

Un’altra notte insonne…continuo a rigirarmi nel letto con uno strano brontolio nello stomaco, non capisco cosa sia, all’inizio credevo fosse fame e allora ho cominciato a mangiare tutto quello che mi capitava a tiro, un po’ si è calmato in verità, ma poco dopo è ricominciato.

A questo punto credevo che fosse a causa di tutto quello che avevo mangiato, ma il digestivo non è servito a niente.

Allora ho avuto paura che fosse qualcos’altro, non l’ho detto a nessuno, non voglio che mi guardino come se fossi un extra-terrestre, se ho qualcosa nello stomaco non verrà accettato, come anche io non lo accetto, tuttavia ci convivo da tempo…in parole povere adesso ho deciso di arrendermi a questa specie di mal di stomaco fastidioso.

Non è la prima volta che mi capita, è da quando ho deciso di tornare che non mi dà tregua, il mal di stomaco…quanto tempo è passato da quando decisi di partire, tre mesi? Nove? O forse un anno? Quando stai fuori adattandoti alle taverne e agli alberi più duri perdi la cognizione del tempo.

Già la mia partenza, “me ne vado per migliorarmi”, lacrime, lacrime molto calde, le avevo sentite sulla mia spalla, non pensavo che qualcuno potesse piangere così per me…

Che idiota che sono, pensavo di tornare e di trovare tutto come prima, mi illudevo, la vita è un’illusione, che frase, vorrei sapere chi l’ha detta…

Pensavo che avrei ritrovato gli amici di un tempo e anche quella persona che prima mi era amica e poi era…cambiata?O meglio io  avevo subito un cambiamento, avevo aperto gli occhi e… in un attimo avevo capito i suoi gesti, le sue attenzioni, e avevo compreso  che non erano quelle che si rivolgono ad una persona qualunque a cui tieni, ma a chi senti che occupa un grande spazio nel tuo cuore, attenzioni che si rivolgono a quella persona che il cuore te lo riscalda e te lo fa sentire quasi pesante…e ingombrante perchè tanto che batte non riesci a parlare e tremi…

Tremare….io quella persona l’ho vista tremare, sfinita dopo un combattimento lottando tra la vita e la morte oppure tremare perché me ne andavo…partire…perché quell’ episodio mi torna sempre in mente?

Ora basta è colpa mia se quella persona cerca di evitarmi, io partii “per migliorarmi” per realizzare il mio sogno, “la mia vita è un sogno”, nel senso più assurdo del termine, nel senso che si basa su un sogno che chissà se avvererò.

La luce…no che c’entra la luce? A già è giorno perciò c’è luce, bah non so più neanche cosa penso, basta piangersi addosso la vita continua.

Mi alzo dal letto, mi vesto, mangio, no non mangio ieri notte ho svuotato il frigo, allora esco, una bella passeggiata è quello che ci vuole.

Basta ho deciso non ci penserò più….cammino, giro l’angolo e ….lei, quella persona, ma che fa, aspetta che esca di casa per poi comparire davanti a me all’improvviso?

“Ehi ma che hai le paranoie?”

Mi ha detto così un mio amico, che strano l’ho chiamato amico, probabilmente prima non lo avrei chiamato così, conoscente forse, ma amico no…eppure lui da quando sono qui mi è diventato amico, è lui che mi ha aiutato da quando sono senza un tetto, a già io abito con lui, una noia, è un tipo giovane, ma a volte è insopportabile... a proposito chissà che penserà del frigo vuoto…probabilmente si ciberà di foglie di tè…

Continuo a camminare, lei, quella persona, mi ha visto, non posso cambiare strada, come pensavo, non è sola, è accompagnata da…quel…quel…quella persona, infondo dovrei esserle grata le è stata accanto quando io non c’ero….già molte grazie…

Li guardo con occhi furenti, non me ne accorgo, non sono in grado di nascondere i miei sentimenti, mi giro e comincio a camminare velocemente, non corro, ma ho un passo da lepre…allora forse corro, bah non mi importa più di tanto e poi non mi interessa…una fitta alla stomaco.

“Stupido stomaco”

Una signora che spazza per terra mi guarda spaventata

“Buon giorno”

Dico solare, lei mi sorride e continua a spazzare, più velocemente però…a volte non capisco se sono io terrificante in alcuni momenti o è la gente strana…

Arrivo accanto a un albero e mi fermo, quanti ricordi, qui vicino mi allenavo sempre “per migliorarmi”…bazzecole….senza accorgermene comincio ad allenarmi davvero, mi sento meglio, scarico la tensione e non penso a quella persona…

“Ti stai rammollendo la persona che conosco io non si sarebbe mai fatta fermare da questi problemi”

Aveva detto un mio amico, lui era tornato, da me, dalla sua lei soprattutto, quello che non avevo fatto io, ogni tanto battibbeccavano, ma erano simpatici, anche loro erano cambiati.

Lui, il mio amico, era tornato soprattutto per merito mio, ma non mi era amico per questo io lo sapevo e anche lui lo sapeva, non aveva tentato di ringraziarmi, mi aveva solo sorriso.

Ooooohh stai zitto, tu non hai mai capito queste cose”

Urlava lei, no forse lei non era poi così cambiata.

Mentre penso queste cose mi chiedo

“E io sono cambiato?”

Mi arriva una ghianda in testa e sento una voce

“ La testa è sempre dura”

Alzo lo sguardo e vedo un sorriso, quel sorriso tanto sperato, che non vedevo da tempo rivolto a me, chiudo gli occhi pensando che sia un sogno, quella persona scende e mi da un bacio, io riapro gli occhi e…

“Levati da qui bestiaccia pulciosa”

Sono un idiota proprio adesso dovevo addormentarmi

Ok non sei una bestiaccia pulciosa, però non avresti dovuto leccarmi a tradimento”

Ma che faccio, io non capisco il linguaggio dei cani…

Mi alzo scrollandomi di dosso l’animale, che se ne va dietro un albero, sento dei passi, deve essere quel cane, non mi accorgo che quello è il cane di quella odiosa persona, quella che mi ha allontanato da lei…me ne vado…arrivo davanti al laghetto, mi ci specchio dentro e mi sembra di vedere il ragazzino di tanto tempo fa, con tanti sogni e un solo obbiettivo…e adesso quell’obbiettivo l’ho quasi raggiunto, ma a quale prezzo?...mentre penso a queste cose mi giro e vedo lei mi do un pizzico…no questa volta non è un sogno, lei mi abbraccia e io capisco…il cane… non era lì per caso era quello di Kiba e io…finalmente potevo stringere di nuovo Hinata tra le mie braccia ed ero felice, perché adesso non sarei stato l’ “Hokage più solo del Mondo”…

 

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Grazie a tutti per aver letto questa FF spero che vorrete lasciare un commento e che non vi abbia fatto pena ^^.

Non so come abbia potuto scrivere una cosa così “dolce”, insomma non pensavo di poterlo fare >//< .

E’ una Naru/Hina credo che alla fine si capisca, non l’ho detto esplicitamente all’inizio perché volevo creare un po’ di suspance e curiosità nel lettore, spero di esserci riuscita e che la fiction o one-shot vi sia piaciuta.

Fino all'ultimo ho pensato di far finire male la storia poi però il mio lato buono ha vinto.

Baci e alla prossima. ^^

 

Disclaimer: i personaggi della FF non mi appartengono, sono proprietà del proprio creatore (logico ù_ù ndme), le uniche cose che mi appartengono sono le idee contenute nell’opera  e il computer con cui l’ho scritta (ultra logico ù_ù ndme).

  
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