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Autore: Aesir    05/08/2012    3 recensioni
Ho sentito usare l'espressione “mi è crollato il mondo addosso”, ma non ho mai pensato potesse essere così letterale. In cinque minuti, si è sgretolato tutto, mi sta sfuggendo fra le dita come sabbia, come acqua, e io, che cerco di trattenerla...
Magari è uno scherzo, penso con un filo di speranza. Peccato che gli sguardi mie la strappino in un istante.
“Va bene”, dico con un filo di voce. Mi giro, e senza guardare in faccia nessuno esco dalla porta. Non sto pensando al Ferelden, ai Custodi Grigi, all'arcidemone. In questo momento nella mia mente sconvolta c'è spazio per un nome solo.

Leliana...
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Leliana, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fiction scritta mentre sono in montagna, a mille miglia da ogni forma di vita civilizzata, con Dragon Age a tenermi compagnia.
Era un po' che volevo scrivere qualcosa su questo magnifico, stupendo videogioco, e rigiocando la scena dell'offerta di Morrigan, mi è venuto da pensare: "Però se si potesse valutare la reazione degli altri componenti del gruppo... anche solo di Leliana..."
Avendo la romance con lei, mi è venuto quasi ovvio. Adoro questa ragazza, il suo essere fragile e sensibile, una ragazza qualsiasi, che parla di vestiti e di scarpe, e nel contempo un'assassina e una spia abilissima. in un certo senso, poi, il suo passato mi ricorda quello di Dubhe (dei libri del Mondo Emerso, non il mio PG nel gioco)
E qui comincia la storia...



La morte, il bardo e l'arcidemone

Ho sentito usare l'espressione “mi è crollato il mondo addosso”, ma non avevo mai pensato potesse essere così letterale. In cinque minuti, tutto mi si è sgretolato fra le mani, mi scivola via dalle dita come sabbia, come acqua, e io, sciocca, che invano cerco di trattenerla...!
Magari è uno scherzo, penso con un filo di speranza. Peccato che gli sguardi mie la strappino in un istante.

Va bene”, dico con un filo di voce. Mi giro, e senza guardare in faccia nessuno esco dalla porta. Non sto pensando al Ferelden, ai Custodi Grigi, all'arcidemone. In questo momento nella mia mente sconvolta c'è spazio per un nome solo.
Leliana...

Hahren na melana sahlin [Anziano, il tuo tempo è giunto]

Maledizione.
Perché questa non è una favola? L'eroina vittoriosa ha salvato il regno, fa il suo inchino e lascia la scena. See, come no. Magari.
E se all'eroina importasse solo avere la sua donna?

Passo nel corridoio strascinando i piedi. Non so come farò a dirglielo, non so se sarò capace di farlo. L'unica cosa che vorrei è che questo corridoio non finisca mai, che non mi costringa mai ad affrontarla. Purtroppo, non sono mai stata una maga, io. Il corridoio finisce anche troppo presto, e la porta è lì, davanti ai miei occhi. Ho trascorso così tanto tempo a fissare le venature del legno che non mi sono neanche resa conto che è aperta.
È già dentro, penso con una fitta.

Emma ir abelas [Ora sono colma di dolore]

Spingo la porta, ormai la sentenza è stata pronunciata, inutile rimandare. C'è una figura di spalle, sì, in controluce rispetto al caminetto acceso. Una figura femminile. Ma non è Leliana. È Morrigan.
Che ci fai qui?”, le chiedo più aspramente di quanto non vorrei. Non l'ho fatto apposta, ma se da un lato vorrei rimandare il più possibile il confronto, dall'altro vorrei solo affondare il viso nei capelli rossi della barda e dimenticare tutto.
Morrigan sembra non aversene per la mia scortesia. “Vedi, ho un piano. Una via d'uscita. Un'ancora di salvezza. So cosa succede quando l'arcidemone muore. So che dev'essere sacrificato un custode Grigio e che questo sacrificio potresti essere tu. Sono venuta a dirti che questo non è indispensabile.”

Taglia corto, Morrigan”, replico secca.
Ti offro una via d'uscita, Dubhe. Una via d'uscita per tutti i Custodi Grigi, in modo che non ci sia bisogno di sacrifici.”

Souver’inan isala hamin [Occhi stanchi devono riposare]

Ossia?”, è la risposta, scettica e piena di sarcasmo.
Un rituale, eseguito alla viglia della battaglia, nel buio della notte. “
Certo, ogni cosa ha un prezzo. Sentiamo...”
Ti propongo questo: convinci Loghain a passare la notte con me. Da questo rituale, concepirò un bambino. Il bambino avrà in sé la corruzione e, quando l'arcidemone verrà ucciso, la sua essenza cercherà il bambino come un faro nella nebbia. In questo stadio iniziale il bambino può assorbire l'essenza e non morire. L'arcidemone verrà comunque distrutto, ma nessun Custode Grigio morirà nel processo.”
È una tentazione. Ma non è così facile ingannarmi. Certo, fosse andata da quel cretino di Alistair, il danno sarebbe stato bello che fatto - ammesso che fosse riuscita a convincerlo a scoparsela. Peccato che abbia scelto il Custode sbagliato, e fortuna che quell'idiota si è tolto dai piedi da un bel pezzo. Io sono giovane, ma almeno conosco il mondo.

Come fai a sapere queste cose?”, chiedo, stringendo gli occhi.
È questo che progettava mia madre quando mi ha inviata con te. È stata lei ad insegnarmi questo rituale e a dirmi che cosa dovevo fare. Questo non ti sorprende, vero? Non ti sei mai chiesta perchè Flemeth ti avesse salvato la vita? Perché ti avesse aiutata? Ecco la risposta. Permettimi di dirti che ciò che io cerco è l'essenza dell'Antico Dio di un tempo, non le forze che lo hanno corrott...”
Non fa a tempo a finire la frase. La prima reazione a tutto ciò è di rabbia, istantanea e violenta. Le chiudo le mani attorno alla gola. Risolto alla radice il problema della magia: adesso deve decidere se pronunciare un incantesimo o respirare, e decidere in fretta. “Traditrice!”, le sibilo. “Mi fidavo di te! E adesso scopro che stavi con noi per interesse, troia!”
Il suo volto sta assumendo una tonalità bluastra, e ha gli occhi fuori dalle orbite. Sì, vediamo se osi pronunciare una delle tue battutine irritanti, adesso! Solleva un braccio, ma glielo schiaccio all'indietro con il ginocchio, forte, finchè non sento uno scricchiolio. Gli occhi le si spalancano ancora di più e comincia a dibattersi. Per un attimo l'istinto sarebbe di stringere le mani e farla finita una volta per tutte - come avrei dovuto fare parecchio tempo fa - ma io non sono una bestia.
Purtroppo.

Vhenan him dor’felas [Il cuore si è fatto grigio e lento]

La lascio andare con violenza, facendola sbattere contro il muro. “Sparisci, e non farti vedere mai più!”
Lei mi guarda – e per un attimo vedo terrore nei suoi occhi - mentre il braccio le penzola – lussato e inutilizzabile. Poi infila la porta, in fretta, ma non prima che io abbia visto ciò che cercava di nascondermi.
Mi lascio cadere sul letto, con una sorta di macabra soddisfazione: Sono riuscita a ridurre in lacrime quella puttana. Peccato solo che abbia dovuto usare la forza, per farlo.
Poi mi raggomitolo sul letto e di colpo inizio anch'io a piangere.
Per tutto, per chi è morto, e per chi morirà, per Wynne, che è tenuta in vita da uno spirito, per Oghren, che per seguirmi ha abbandonato la sua casta e il suo clan, per Zevran, la cui fuga dai Corvi si è rivelata una caduta in una situazione ben peggiore, per Sten, che non potrà più tornare a far rapporto nonostante abbia riavuto la sua spada, alla fine anche per Morrigan, perché se la vita l'ha resa una stronza non è - completamente - colpa sua. Domani, potrebbero essere morti tutti.
Ma soprattutto piango per te, Leliana, piango per tutti gli attimi che abbiamo trascorso insieme. Piango per tutti i ricordi che ho di te, per quando Oghren voleva sapere se indossavi le mutande - e avrei potuto dirgli subito, per esperienza personale, di no -, per quando sembravi aver deciso di far uscire di senno Sten - Tenerone! - per quando Alistair si lamentava di quanto fossi silenziosa – morire mentre si è con una splendida seduttrice...Questa sì che è una bella morte! E per i dialoghi che abbiamo avuto noi due, quando ti ho chiesto quanto fosse segreto il tuo fiore - scherzavo, ma mai avrei immaginato che avrei finito per scoprirlo -, quando hai definito l'amore una gloriosa decadente emozione in cui uno si trova disperatamente avvinto, un po' come il budino di caramello - quanto abbiamo riso! -, quando ti sei offerta di suggerirmi cosa scrivere in un – mai esistito - diario... Caro diario... Leliana ha mostrato molte attenzioni per me. Mi ha persino chiesto di venire a letto con lei, ma, ahimè, le sottigliezze sono sprecate con me.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.*
Piango per te, Leliana, perché tu mi ami, e io ti amo, e mi odierai in eterno.

In uthenera na revas [La libertà è nel dormiveglia]

Non so per quanto sia rimasta lì, accoccolata nel letto, con la guancia poggiata sulle lenzuola bagnate di lacrime, ad ascoltare i miei singhiozzi e il respiro che andava via via regolarizzandosi – non si può piangere in eterno - ma di colpo sento bussare dei colpi secchi alla porta.
Sparisci, chiunque tu sia!”, urlo, la voce arrochita dal troppo silenzio.
Dubhe? Vorrei parlarvi.”
Loghain. Che cazzo vuole?!

Cosa cazzo vuoi?!”
Posso entrare? Siete... presentabile?”
Mugugno qualcosa che deve interpretare per un sì, perchè apre la porta ed entra. “Ho appena visto quella strega delle Selve andarsene via di corsa. C'è qualcosa che dovrei sapere?”
“Nulla di importante. Ha levato le tende, cosa che avrebbe dovuto fare parecchio tempo fa.”
Lui sospira e si siede accanto a me sul letto: “Una vita. Dopo tutto ciò che abbiamo passato, mi sembra un piccolo prezzo da pagare, per vedere questa terra al sicuro, non siete d'accordo?”
Replico qualcosa di inintelligibile che spero passi come un invito ad andare al punto.

Se c'è qualcuno che deve sacrificarsi, quello sono io. Il Creatore lo sa. Ho parecchie cose da farmi perdonare.”
Scoppio in una risata, amara e senza allegria: “E Anora?”, chiedo.

Capirà. È la figlia di un soldato, dopotutto. Voi avete ancora una vita davanti. Non siate così ansiosa di rinunciarvi, non quando ci sono delle alternative, almeno.”
Ne siete davvero così convinto?”
Penso di essere stato altrettanto convinto poche volte in vita mia.”
Per la prima volta in questo schifo di giornata, riesco a sorridere: “Grazie, Loghain.”

Non è per voi che lo faccio... o meglio, non solo. Pensate a me, per piacere, se vedrete Leliana, stasera.”
Un'ondata di rossore mi sale sulle guance. Spero che nella penombra non se ne sia accorto.

Come fate a sapere di me e Leliana?”
Sarebbe strano il contrario, semmai.”
E... non avete nulla in contrario. Cioè, che noi due siamo... e che poi lei è...”
Orlesiana? Non tutti gli orlesiani sono uguali. Come non tutti gli abitanti del Ferelden lo sono.”
Tutte le famiglie felici sono simili fra loro. Ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.”**
E questa cosa sarebbe?”
Oh, una frase di una storia che mi ha raccontato Leliana.”
Fa un gesto con la mano. “Sì, qualcosa del genere, comunque. Quanto al fatto che voi due state insieme, personalmente non approvo la cosa, ma immagino che ognuno abbia i suoi gusti.”
Si alza: “Ad ogni modo, potremmo morire entrambi prima di arrivare all'arcidemone, quindi è inutile preoccuparsi di cosa potrebbe accadere. Non resta che aspettare e vedere quale sorte ci aspetta. Arrivederci, Dubhe.”

Arrivederci”, mormoro sottovoce.

Vir sulahn’nehn [Noi cantiamo e gioiamo]

Resto in quella stanza, a guardare il fuoco che scoppietta nel camino, per non so quanto tempo. Alla fine sento dei passi che si fermano proprio davanti alla porta, e la spingono. Passi misurati, un paio di stivali e qualcuno di leggero. E c'è solo una persona che corrisponde a questi connotati.
Ehi”, dici. “Stai già dormendo, senza di me?”
Leliana...”
Cosa faccio? Te dico oppure no? Hai già tante cose per la testa, però se te lo tengo nascosto e lo vieni a sapere da qualcun altro...
Mi tiri verso di te e mi appoggi la testa sulla spalla. “C'è qualcosa che ti preoccupa?”, chiedi, forse senza renderti conto di aver centrato il punto. No, ormai nascondere è impossibile. “Ascolta, Leliana...”, comincio.
Mi guardi con i tuoi occhioni verde chiaro, e so che se anche lo volessi non potrei mentirti. “C'è una cosa che... non mi era stata detta sui Custodi Grigi...”
Il tuo sguardo mi invita a continuare, ma è solcato da un'ombra: forse che già intuisci qualcosa?

Insomma...”, non riesco ad arrivare al punto. “Fra tutte le storie che conosci, ce n'è qualcuna sulle battaglie fra i Custodi Grigi e l'arcidemone?”
Certo che ce ne sono.”
E quante di esse dicono che i Custodi sono sopravvissuti?”
Beh, adesso che mi ci fai pensare, non ne ricordo nessuna, ma...”
Ammutolisci di colpo. Hai già capito, amore mio, ma stai a guardarmi ancora per qualche secondo. Forse come me speri che sia un brutto sogno, uno scherzo, qualunque cosa per negare questa realtà.

Non è possibile... Dubhe... non...”, mormori, chinando il capo.
Leliana... stai piangendo?”
Questa è una delle cose che mi fanno stare peggio in tutto il mondo. Come mi tira immediatamente su vederti sorridere, altrettanto mi sento morire se si triste.

Sì! Cazzo! Come è possibile... come puoi accettare una cosa del genere?!”
Sì, Leliana, arrabbiati, sfogati. È colpa mia, è quello che sono. Qualunque cosa, la tua rabbia è meglio delle tue lacrime. Non ti merito, e ancora non riesco a capire com'è possibile che tu sia qui con me.
Sospiro: “Non l'ho accettata, infatti. Morrigan si è offerta di fare un rituale.”

Che genere di rituale?”, mi chiedi con un filo di voce.
Rispondo con un tono non molto diverso: “Avrebbe dovuto concepire un figlio da Loghain. Il figlio avrebbe avuto in lui la corruzione e l'anima dell'arcidemone sarebbe passata nel suo corpo, dopo la morte.”

Della serie tieni abbastanza alla tua vita per...? È una scelta di merda!”, esclami, e non posso che concordare. Sospiri: “Questo porterebbe alla morte del bambino?”
Morrigan diceva di no, ma avrebbe avuto in sé l'anima di un Antico Dio.”
E Loghain...
Non gliel'ho detto. Leliana, non potevo lasciare un simile potere nelle mani di... di quella là. Non mi fidavo di lei prima, e ho smesso completamente di farlo dopo che mi ha detto che era il
suo scopo fin dall'inizio.”

Maledetta troia...” sussurri. “Se ne stava andando, in lacrime. Che le hai fatto?”
La stavo strangolando e per poco non le ho spezzato un braccio.”
Tu ridacchi. Che bella che sei quando ridi, Leliana! Sembri una bambina, la bambina che eri prima che la vita imprimesse il suo marchio su di te. Ma poi sembri ricordarti di ciò di cui stiamo parlando, e il tuo volto torna ansioso.

Leliana, Riodan si è offerto di sacrificarsi per noi. Ma se per caso non dovesse farcela...”
Ma non finisco mai la frase. Non c'è più nessuno per cui potrei finirla. Il tuo respiro si è fatto ansioso, la tua pelle si è coperta di un velo di sudore, e non appena ho detto “farcela”, ti sei afflosciata sul letto.

Vir dirthera [Raccontiamoci le storie]

Leliana! Leliana! Svegliati!”
Scuoterti è inutile, e non potrei mai schiaffeggiarti. Prendo la caraffa d'acqua sul comodino e te la rovescio per metà sul viso. Subito spalanchi gli occhi.

Per il Creatore...”
I tuoi capelli rossi sembrano castani come i miei, bagnati e nella penombra.

Ehi, non mi hai nemmeno lasciato finire la frase. Calmati, d'accordo?” Tiro via la coperta dal letto e la uso per strofinartela in testa, asciugandoti sommariamente i capelli. "Loghain ha detto che vuole essere lui ad affrontare l'arcidemone, perché pensa così di redimersi agli occhi del Creatore.”
Oh, sicuramente!”, esclami, lo sguardo che ti brilla, tutta la tristezza spazzata via. Non posso fare a meno di ridere.
Cosa c'è?”, chiedi.
Oh, nulla. Solo, non credo che la salvezza dell'anima di Loghain sia esattamente la tua massima preoccupazione, in questo momento. Sbaglio?”
Ti abbraccio, ti bacio. “Blasfema”, ti prendo in giro. “Sciocchina e blasfema. Credi davvero che - bene del Ferelden o no - ti lascerei mai?” Te l'ho promesso, ti ricordi, che non ti avrei mai tradita e abbandonata? Quindi, via questo musino triste, d'accordo?”, ti sussurro all'orecchio.
Ridi e ti divincoli: “Il Creatore mi perdonerà. Mi perdona quando sbaglio il Canto della Luce o non mi ricordo le strofe a memoria, di sicuro accetterà anche questo. E... scusami anche tu. Avrei dovuto lasciarti finire lo so, è che... non potrei sopportare di stare lontana da te. Sei la prima cosa che vedo la mattina, e l'ultima che vedo la sera, prima di addormentarmi. Non voglio che questo cambi...”

Non cambierà, stai tranquilla. Tu, piuttosto”, e qui ti infilo un dito fra le costole, che tu ti affretti a scansare, “sei parecchio cambiata da Lothering, Leliana.”
Oh, senza dubbio. Colpa tua, sai, Dubhe: prima ero un brava bambina...”
...ricercata ad Orlais...”
Se non fossi stata ricercata ad Orlais, se non avessi lasciato Lothering, non ti avrei mai trovata. Sai, non riesco a smettere di pensare alla mia visione. Il Creatore mi ha indirizzata sulla strada migliore. E non ho rimpianti: non mi importa più niente del dolore delle torture, né della solitudine che provavo quando ero nella Chiesa, perché adesso sono con te.”
Non sai per quanto ho voluto che mi dicessi queste parole. Le cose buone capitano a chi sa aspettare, no?”
Ti imbronci per un attimo, gli occhi che scintillano: “Era la mia battuta, quella.”
Il Creatore sa quanto sei carina quando ti atteggi a fanciulla innocente, Leliana. Perché tu non sei affatto innocente; io lo so bene, e ti amo anche per questo.

Vir samahl la numin [Ridiamo e piangiamo]

Ehi, Leliana.”
Sì?”
Appoggio la testa sul tuo petto morbido e sento il tuo cuore che batte freneticamente. Anche se non la vedo, so che la mia mano sta giocando con i tuoi soffici capelli rossi.

A proposito di noi due...”
Mi guardi in maniera strana, scostandoti da me così da guardarmi negli occhi. Ben mi sta, non dovevo distrarti. La tua voce trema appena: “A... aspetta, vuoi parlare di.. di noi due? C'è qualcosa che ti preoccupa?”
Scuoto la testa: “Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata.”
Quelle labbra rosa si curvano in un sorriso: “Davvero la pensi così? Sei così dolce...” Le tue mani mi accarezzano la schiena; vorrei addormentarmi così, ma non posso: ho ancora parecchie cosa da dirti.

Sono contenta che tu non abbia preso i voti, lo sai?”
Ridi. Sì, ridi, amore mio. “Anch'io. Primo, sono un bardo: come avrei potuto trascorrere la vita in silenzio, senza raccontare una storia, senza cantare una canzone?”

E il secondo motivo?”
Ti scintillano gli occhi: “Beh, riguarda il voto di castità, quello. E, insomma... sì, sono contenta di non aver preso i voti, ecco tutto.”

Sei carina quando sei imbarazzata...”
Io non sono imbarazzata! Sono solo arrossita per... per... per il caldo, ecco! Che ci fa il caminetto acceso?”
Mi chiedo come facessi a mentire, nel tuo lavoro...”, ti stuzzico.
Oh... ehm... era diverso... cioè, io... non sono capace di mentire a chi voglio bene...”
Intrecciamo le dita insieme.

Leliana?”
Tu non rispondi, ma ti fai più vicina, ancora, anche se sembra impossibile.

Ti ricordi di quando abbiamo ucciso Majorlane?”
Annuisci, e il tuo sguardo è limpido e libero dalle ombre che ti tormentavano quando pronunciavi il suo nome. “Che ti avevo detto che dovevi farlo perché non potevi permettere che ti trattasse così?”
Annuisci ancora. “Non era quello il motivo. Era che... che... non posso sopportare che qualcuno ti abbia fatto del male e possa vivere per un tempo sufficiente a vedere un altro giorno. E lei quel tempo l'aveva abbondantemente superato. Avevi sofferto fin troppo a causa sua, Leliana.”
Ti passo le dita sul polso, sentendo le cicatrici sottili che ti solcano l'interno del braccio, dove se premo appena la mano sento il tuo cuore pulsare. Bianche sulla tua pelle pallida, si distinguono a fatica, eppure so che ci sono.

Stavo male a vedere queste cicatrici, stavo male a pensare ai tuoi tentativi di liberare i tuoi incubi da... da quella maledetta... Sapevo che certe notti la sognavi, e che ti svegliavi di colpo. E tu poi che mi dicevi che non era nulla, ma sapevo che non era così. Come potevo lasciare che ti facessi a pezzi in quel modo? Il tuo dolore sembrava troppo grande, quelle ferite che dilaniavano la tua anima sembravano non voler guarire e... io non potevo aspettare che il tempo facesse il suo corso. Volevo che fossi libera... avrei fatto qualunque cosa per toglierti quelle ombre dagli occhi.”
Dubhe, eri gelosa...! E io che...”
Sì, ero gelosa. Tu sei una ragazza stupenda, Leliana: hai il viso di un angelo, e una voce meravigliosa; quando ti ho sentita cantare la prima volta, mi è sembrato che anche il tempo si fosse fermato per poterti ascoltare meglio. Sembri la creatura più innocua che si possa immaginare, invece combatti come ho visto pochi; poi, sei un'arciera provetta, dai spesso prova di grande intelligenza, non hai nessun difetto fisico evidente...”
Ehi, è la giornata in cui mi ritorci contro tutto quello che ti ho detto?”
Volevo prenderti un po' in giro”, ti rispondo, cominciando a farti il solletico.
Sei tremenda”, pigoli tu, contorcendoti.
Rido: “E tu sei semplicemente perfetta. Ah, ti volevo da quando ti ho vista la prima volta, e non ho osato dirtelo per troppo tempo. Stavo male a sentirti parlare di un'altra donna, mentre avrei voluto io essere quella nelle tue parole. Ogni volta che venivi a rivelarmi qualche altro tassello del tuo passato, mi sentivo in cima al mondo. Era un passo in più per starti vicina. Adesso, assieme a te, nonostante tutto io riesco a pensare ad un futuro, oltre tutta questa storia. Noi due, insieme. Ti amo, Leliana.”
Tu ti lasci scivolare nelle mie braccia: “Posso anche morire, adesso”, mormori.

Oh, no, non osare farlo, specie di disgraziata!”
Ti metti a ridere ancora, ed è come se tutto il mio mondo andasse a posto, guardandoti. Per il Creatore, che bella che sei, Leliana!
Te lo dico, di nuovo - non è mai abbastanza - osservandoti divertita mentre arrossisci piano. “Anche mezza affogata e mentre mi comporto da cretina e...”

Anche quando ti impappini così, Leliana.”
Sospiro, guardandoti negli occhi: “Per sempre?”

Siamo arrivate fin qui, insieme. Dubhe, tu sei la mia più cara amica e la mia amata. Hai illuminato il mio cammino attraverso l'oscurità, e resterò al tuo fianco, qualunque fine ci attenda. Per sempre.”
Vorrei continuare a parlarti, angelo mio, ma non posso, non con le tue labbra premute contro le mie, che chiedono, chiedono e chiedono e io non posso fare a meno di darti, non con il tuo corpo voglioso che si stringe contro il mio, non con i tuoi occhi fissi nei miei, che non li vogliono lasciar andare. Domani sarà sangue e fango, sarà il giorno in cui forgeremo assieme il nostro destino, ma domani è lontano. Il presente è questa notte fatta di baci, di passione, di gridolini, anche di lacrime, a tratti, perché in fondo il futuro non si può rimuovere completamente. Noi siamo umane: ci proviamo.
Ci addormentiamo insieme, abbracciate. Non me ne importa più nulla né della battaglia di domani, né dell'arcidemone. Non ho più incubi, e non sogno quel drago mostruoso. Perché adesso so che, qualunque cosa accadrà, tu sarai vicina a me, Leliana.

Vir lath sa’vunin’ [Ci amiamo un giorno ancora]

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______________________________________________
* Blade Runner
** Anna Karenina

Poscritta nota dell'autore: A chi trovasse OOC Leliana, vorrei ricordare che la poverina è sconvolta: praticamente si è sentita stravolgere il mondo in pochi istanti e, contando anche che è un personaggio dalla visione del mondo tutto sommato positiva lo shock è stato ancora più grande. notate dunque che le espressioni "poco signorili" della ragazza sono concentrtae in quelle poche righe in cui è stravolta e distrutta. Tengo ad ggiungere che gran parte delle frasi che dice sono prese da quelle che pronuncia nel gioco; se non le ricordate, vi consiglio di rigiocare la romance.
Grazie per aver letto,
 

Aesir

   
 
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