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Autore: HerDEstiny    05/08/2012    1 recensioni
Mini fanfiction che ha come protagonisti Stefan e Caroline (+scene Delena). La storia inizia dopo la morte del padre di Caroline e vedremo come questo avvenimente porterà a galla sentimenti tenuti nascosti per troppo tempo.
Genere: Romantico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Caroline Forbes, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Dovresti rispondere” quegli occhi verdi stavano risplendendo nell’oscurità del bosco mentre gli occhi azzurro oceano erano fissi sul display del telefono che Damon stava tenendo tra le mani. “Cosa c’è?” Damon saltò i convenevoli, voleva solo sapere se Elena stava bene, se le era successo qualcosa “stai bene?” la voce del maggiore dei Salvatore era profonda e dolce alla stesso tempo. “Io si ma Alaric è stato pugnalato” la voce di Elena non era più di un sussurro, non fu difficile per Damon capire che stava tremendo “Matt mi sta accompagnando all’ospedale, dovresti venire qui subito” “Perché? Non indossava il suo anello?” Ric indossava sempre il suo anello ma allora perché Elena voleva che Damon la raggiungesse all’ospedale? Per dare al loro amico il sangue di vampiro per guarirlo, era l’unica ipotesi che attraversò la mente di Damon. “Lo aveva. Ric sta bene, non ti devi preoccupare” “Allora perché sei così scossa? Perché mi hai chiamato?” Le rassicurazioni di Elena non riuscirono a calmarlo, c’erano solo tre cose che interessavano veramente a Damon: suo fratello che era sano e salvo proprio davanti a lui, l’unico amico che aveva e che era stato pugnalato qualche minuto prima ma che, apparentemente, stava bene e la fragile ragazza dall’altra parte della cornetta. “Caroline mi ha appena chiamata, suo padre è morto” Elena stava trattenendo le lacrime mentre Stefan stava guardando dritto verso Damon. Solo il suo nome lo fece sussultare, l’ultima volta che l’aveva vista era stato prima che partisse con Klaus. “E’ che ho bisogno di te, Damon” le parole di Elena risuonarono per tutti i boschi come una dolce melodia per Damon e, allo stesso tempo, portando una tempesta nella mente di Stefan. “Sto arrivando” gli occhi blu erano puntati su Stefan, il maggiore dei Salvatore non stava parlando con Elena. Non c’era niente che Stefan avesse potuto fare in quel momento, Elena aveva bisogno di Damon e così Stefan scosse la testa in segno di approvazione e lasciò il fratello libero di andare dalla donne che entrambi amavano. Molte cose erano cambiate da quando Stefan aveva lasciato Mystic Falls. C’era stato un tempo in cui Elena chiamava Stefan quando aveva bisogno di una spalla su cui piangere oppure un luogo dove riposarsi dopo una faticosa giornata. Non era più Stefan ormai, era Damon. Elena aveva fatto la sua scelta, anche se inconsapevolmente. Ma per quanto gli occhi verde smeraldo di Stefan sembrassero tristi per una perdita che stava negando da tempo, Stefan sapeva che c’era ancora qualcuno che aveva bisogno di lui: Caroline. Quando Elena nominò il nome della sua migliore amica, il viso dolce e solare di Caroline apparve nella mente di Stefan. Quel sorriso che Caroline aveva sempre sulle labbra era sempre stato uno dei ricordi che Stefan custodiva più gelosamente, una tra le tante memorie che si era fatto prima che Klaus gli portasse via ogni cosa. Matt ed Elena erano all’ospedale, Tyler era lontano dalla città, non era difficile intuire che in quel preciso istante Caroline era da sola a piangere sul corpo senza vita del padre. Stefan non riuscì a sopportare quel pensiero e si diresse a tutta velocità verso la casa dei Forbes. “Tesoro ho preparato del tè” la voce di Liz Forbes non era più di un sussurro, come se avesse paura di ferire Caroline con la sola forza delle parole. Caroline scosse la testa, cercando di trattenere le lacrime che sicuramente le sarebbero scese sulle guance una volta aperto la bocca per parlare. Si chiuse la porta della sua stanza alle spalle, con delicatezza. Non aveva neppure le forze per respirare in quel momento. Liz comprendeva il dolore della figlia, sapeva che aveva bisogno di tempo per affrontare questa disgrazia, ma voleva essere d’aiuto, essere finalmente una madre presente. Ma Caroline non voleva nessuno accanto a lei in quel momento e con un flebile “voglio stare da sola” congedò lo sceriffo. Stefan aveva sentito quelle parole forti e chiare. La stava osservando dalla finestra, la sua amica, probabilmente la sua unica amica, distesa sul letto con il viso nascosto tra i cuscini, stava piangendo. Avrebbe voluto introdursi nella stanza, prenderla tra le braccia come il giorno in cui Caroline si era trasformata in vampiro, tenerla stretta fino a che non avesse ritrovato la forza per vivere. Ma non lo fece. Che diritto aveva? Era colpa sua se il padre di Caroline era morto, se lei stava piangendo, se le braccia di Damon attorno al corpo tremante di Elena cercavano di scacciare i suoi demoni. Da quando lui era ritornato a Mystic Falls la vita tranquilla della piccola cittadina era diventata una continua lotta per la sopravvivenza. Stefan credeva che fosse tutta colpa sua, tutto il dolore che le persone che amava stavano provando. Ma non era così, Klaus sarebbe giunto a prendere Elena prima o poi, ma Stefan doveva sentirsi colpevole per sopperire al quel pensiero di non poter fare nulla per ridare ai suoi amici una vita tranquilla. Così passo tutta la notte ad osservare Caroline dalla finestra, non poteva esserle accanto ma non aveva alcuna intenzione di abbandonarla, non quella notte, non di nuovo. E probabilmente neanche per quelle successive. “Ci andrai?” Caroline chiese mentre si stava portando una tazza di caffè alla bocca. “La famiglia reale dei vampiri da una festa, che probabilmente sarà la più bella ed elegante mai tenuta a Mystic Falls e tu mi chiedi se ci andrò? Non posso mancare” Caroline alzò gli occhi al sarcasmo di Elena “e con questo voglio dire che noi non possiamo mancare” L’ultima parte non mancava di ironia ma era sicuramente più dolce, Elena sapeva che gli ultimi giorni non erano stati facili per Caroline e voleva solo che si divertisse. Quella era l’occasione perfetta: una festa con bei vestiti e cose luccicanti in perfetto stile Caroline Forbes. “Non cambiare discorso signorina. Con chi ci andrai?” un sorriso beffardo apparve sulle labbra di Caroline. “Damon” fu poco più di un sussurro, Elena sapeva che la sua migliore amica non era una grande fan di Damon, anzi lei era molto.. team Stefan e non mancava di mostrarlo. “Penso che uno dei fratelli Salvatore sarebbe molto più bello in smoking e con questo mi riferisco a Stefan” ancora quel sorrisino. “Non ho intenzione di andare con Stefan” Elena era decisa, voleva Damon al suo fianco, avrebbe sempre voluto Damon al suo fianco. “Calmati Elena, sto solo dicendo che dovresti dare a Stefan una possibilità, ne ha passate tante a causa di Klaus” Caroline era decisamente team Stefan “e poi lui è il tuo amore epico” sul viso della vampira bionda apparve un dolce sorriso ma il consiglio dell’amica non piacque ad Elena. “Ogni tanto penso che Stefan sia il tuo amore epico” Caroline rimase basita e, se non fosse stata un vampiro, si sarebbe notato il rossore che si faceva largo sulle sue guance. Elena sapeva che Caroline aveva avuto qualche problema con Damon, soprattutto quando lei era ancora umana ed era anche a conoscenza del fatto che Stefan e Caroline avessero un legame molto forte. Eppure sarebbe stato carino che la sua migliore amica fosse ben disposta nei confronti di una persona fondamentale nella sua vita. “Mi dispiace, Elena. Lo so quanto Damon sia importante per te, so che è lui quello che ti da la forza di andare avanti, che ti fa sentire al sicuro perché non lascerà mai il tuo fianco ma quello che Damon è per te, Stefan lo è per me” la voce triste che stava parlando si fermò per un attimo, gli occhi si spostarono da Elena alla porta del Grill “Lui è l’unico che si è fidato di me quando sono diventata un vampiro, mi ha aiutata a diventare quella che sono, sarei morta se non fosse stato per Stefan” “Non ti ho ancora ringraziato per avermi salvato da Jules, sarei morta se non fosse stato per te, Stefan” profondi occhi verdi la stavano osservando. “Ti ho detto che non avrei permesso che ti succedesse nulla di male giusto?” Caroline ricevette il sorriso più dolce che aveva mai visto dipinto sulle labbra di Stefan. “Giusto” Caroline ripose con un sorrisetto giocoso, stava visibilmente fingendo di stare bene. “Come stai?” era una domanda superflua ma Stefan voleva vedere se la sua migliore amica sarebbe stata sincera con lui. “Sto bene, Stefan. Non devi preoccuparti per me” “Io mi preoccupo sempre per te” ancora quella voce dolce come il miele, ancora quel sorriso appena accennato dal quale traspariva tutta la preoccupazione di Stefan. “Quando la mia vita stava andando a rotoli, quando la mia nuova personalità dovuta al bisogno del sangue mi stava uccidendo, Stefan è stato l’unico in grado di farmi ridere, mi ha aiutato con Matt e a rimettere in sesto la mia vita. L’ha resa degna di essere vissuta. Non che volessi morire, quello no, ma non ero molto soddisfatta di quello che stavo diventando. Un mostro. Ma poi guardavo Stefan negli occhi, i miei stessi occhi rosso sangue, e non vedevo in lui un mostro, scorgevo un vampiro che voleva indietro la sua umanità e ne era alla disperata ricerca” “Che cosa stiamo cercando esattamente?” “Adesso stiamo cercando di cacciare piccoli coniglietti indifesi per saziare la tua sete di sangue” Stefan cercava di essere simpatico, di smorzare la tensione. Non gli era riuscito molto bene. “E dopo?” Caroline voleva sapere cosa l’aspettava in seguito, nell’eternità successiva. “Dopo cerchiamo la nostra umanità” non stava scherzando, Stefan avrebbe volentieri preso per mano Caroline per andare scovare il bene più prezioso che la vampirizzazione li aveva sottratto. “Pensi che potremmo mai ritrovarla?” Caroline desiderava sentire un‘si’ più di ogni altra cosa. “Non lo so, ma la cercheremo insieme” Quelle parole erano ancora più rassicuranti di quel ‘si’ tanto sperato, perché forse non avrebbero mai riavuto la loro umanità indietro ma sarebbero stati insieme. Non c’era cosa che la rassicurava più della presenza di Stefan. Lui l’avrebbe protetta, sempre. “Lui mi protegge, sempre. Mi sento al sicuro, vorrei che anche tu ti sentissi al sicuro” Caroline sorrise ad Elena, ritornando alla realtà. “Io mi sento al sicuro, con Damon” Caroline annuì senza proferire parola “Vorrei che Stefan tornasse quello di prima, non per me però. Vorrei che tornasse per te” Vorrei che tornasse per te. Queste parole continuavano a fluttuare nella mente di Caroline, avrebbe voluto dire tante cose. Che se Stefan fosse tornato, lo avrebbe fatto per Elena, che anche se aveva fatto tante promesse a Caroline non ne avrebbe mantenuta nessuna, che anche se Stefan era stato la sua prima scelta, lei non sarebbe mai stata la sua. C’era tristezza e rassegnazione negli occhi di Caroline, sentimenti che da tanto tempo ormai stava nascondendo nelle profondità del suo cuore, lontani da Elena, lontani da Stefan, lontani da se stessa. Avrebbe potuto dire tante cose in quel momento ma fu in grado di dire solo l’unica parola che sembrava giusta. “Tornerà” Caroline ne era convinta, solo che non sarebbe tornato per lei.
  
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