Mosse la mano sinistra, accarezzandomi dolcemente il braccio. Brividi partirono dal punto toccato e arrivarono fino ai piedi, facendomi venire la pelle d’oca. Continuò spostando la mano sul collo, sulle labbra, sui capelli, da cui ne prese una ciocca bionda per posarla sul seno. Poi, tornò al mio viso, sulle guance. Le sentivo fin troppo calde. “Non abbassare lo sguardo, hai degli occhi bellissimi” “Non dire cazzate” “Mi piacciono invece. Li adoro” “Ah si?” “No, il fatto è che adoro tutto di te”. Cazzo, se voleva farmi morire ci stava riuscendo.