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Autore: CrazyMind    05/08/2012    1 recensioni
Ancora un altro tour mondiale ma questa volta con tappa Roma. Prendiamo ovviamente l'aereo. E' tutto normale... una routine, non che mi dispiaccia! Assolutamente, anche perchè... mica mi aspettavo che accadesse questo!!!
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Ebbene si ragazzi! Questa mente malata è tornata con una storia da brividi(?)... Ma che sto dicendo!? Pfft... molto meglio! Eh!! State all'erta! Tutto può succedere! Non vi rilassate! E aspettate con ansia gli altri capitoli e nell'attesa.... RECENSITE! Please!! ** *occhioni da cucciolo*
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I bisbigli cominciarono ad innervosirmi dopo un po', soprattutto quando sentii la parola SHINee in mezzo. Cercai di avvicinarmi piano piano, senza farmi notare dal dirottatore armato, al piccolo corridoio che univa i passeggeri con la cabina del comandante e i bagni. Fortunatamente ci riuscii e potei capire cosa si stessero dicendo.
-Quelli possono valerci una fortuna! T'immagineresti quanto ci guadagneremo con loro?-
-Ah si? E come pensi di fare genio?-
-Ma è facile hyung! Basta che in Svizzera li portiamo con noi oppure chiamiamo direttamente qua la loro casa discografica.-
-Quanto sei scemo!- e sentii un suono tipico di un pugno in testa.
-Non possiamo usare i cellulari ricordi? O vuoi finire all'inferno invece che in Svizzera?-
-Ah... Ahhhhh giusto giusto... Eh eh... Me ne ero dimenticato. Allora va bene la prima opzione no? Li portiamo con noi e chiediamo un bel riscatto.-
-Comincia a piacermi il tuo modo di ragionare cervello di gallina sai?-
-Eh eh grazie hyung!- e rise. Intanto sentii dei passi che si affievolivano e andavano verso la cabina del pilota mentre l'altro continuava a parlare tra sé e sé.
-Anche uno andrebbe bene. Basta prendere quello giusto... Ma... Aspetta! HYUNG!! Come mi hai chiamato prima?!?-
-Lascia perdere... È troppo complicato per te.- e rise malignamente.
-Eh no! Ora me lo dici!- e i passi di quella zucca vuota scomparirono.
Rimasi shoccato da quella dichiarazione. Volevano rapirci? Per che cosa? Per fare soldi... Non se ne sarebbe mai parlato! Assolutamente! I miei amici che rischiavano la vita solo perché cantanti. No! Mai! Li guardai come per assicurarmi che fossero ancora li, con me e li vidi. Appena volsi loro lo sguardo mi sorrisero leggermente preoccupati ma rincuorati di essere ancora tutti integri. Improvvisamente l'aereo fece un enorme sobbalzo e mi appiattii al suolo accompagnato dai dirottatori, dai miei compagni e dalle hostess vicino a me. Dopo qualche secondo uscì un dirottatore con la faccia spaventata guardandosi intorno senza meta almeno così credevo finché non vidi il suo sguardo puntato sul co-pilota che ormai si stava riprendendo completamente. Gli si avvicinò e cominciò a parlargli facendogli delle domande a cui il co-pilota dovette rispondere per non trovarsi una pallottola in fronte. Man a mano che il ferito andava avanti nella sua risposta, il dirottatore sbarrava piano piano sempre di più gli occhi sbiancando anche leggermente ma all'improvviso cominciò ad inveirgli contro urlando.
-MENTI! TU... TU STAI MENTENDO! È OVVIO!!- e gli mollò uno schiaffo su una guancia. Ciò però non fece desistere il co-pilota da qualsiasi affermazione avesse fatto infuriare il dirottatore. Riuscii solo a sentire una frase sussurrata da quello.
-Se non atterriamo ora, l'aereo precipiterà.-
Quello armato si infuriò ancora di più mentre io mi spaventai terribilmente. Come sarebbe a dire che sarebbe precipitato?! Cos'era quella storia?!
All'improvviso quello fece uno scatto verso la mia direzione e andò nella cabina del comandante arrabbiato e spaventato allo stesso tempo aprendo la porta di scatto e sbattendola tanto violentemente da farmi sobbalzare. Si sentirono delle urla ma non seppi capire che cosa si stessero dicendo purtroppo finché il dirottatore di prima non uscì ancora più incavolato e spaventato andando in mezzo ai passeggeri in cerca di qualcuno. Questi intanto si guardarono straniti tra di loro cercando di capire cosa stesse facendo quando improvvisamente si insinuò vicino ad una ragazza bionda, evidentemente europea, e la prese per un braccio costringendola a togliersi la cintura velocemente e seguirlo. Appena questa si alzò le mise un braccio intorno al collo e la portò fino alla cabina del comandante aprendo sempre violentemente la porta. Mi sporsi quel tanto che bastava per vedere cosa stesse succedendo e sbarrai gli occhi terrorizzato: aveva un coltello puntato alla gola della ragazza che era disperata. Il tizio ricominciò ad urlare verso il pilota.
-ALLORA?! ANCHE ADESSO MI DICI CHE NON CI SONO POSSIBILITÀ?! TI ABBIAMO DETTO CHE DOBBIAMO ANDARE IN SVIZZERA! E LI ANDREMO! ALTRIMENTI QUESTA RAGAZZA FARÀ UNA BRUTTA FINE!!- ed iniziò a premere quel coltello sulla sua gola facendo uscite qualche rivolo di sangue. Questa ovviamente cominciò ad urlare sia per lo spavento sia per il dolore che stava provando.
-FERMO! TI HO GIÀ DETTO CHE NON POSSO ANDARE DIRETTAMENTE IN SVIZZERA PERCHÈ MANCA IL CARBURANTE! PER ANDARE A ROMA DOBBIAMO FARE PER FORZA UNO SCALO IN RUSSIA! ALTRIMENTI IO NON VI CI POSSO PORTARE!- urlò in risposta il comandante mentre quelle della ragazza erano cessate perchè aveva smesso anche il dirottatore di farle del male.
-Forse non mi sono spiegato bene. Ora guarda qua cosa succede se non mi danno ascolto!- disse per poi tagliare la gola alla ragazza che lanciò un grido di dolore per poi accasciarsi a terra ormai priva di vita. Stavo per vomitare. Era una scena rivoltante. Vedevo il sangue che si spargeva sul pavimento dell'aereo e che andava a fare da letto a quella povera ragazza.
Il pilota non rispose a quella provocazione e il dirottatore si arrabbiò ancora di più per cui tornò indietro e cercò un altro ostaggio. Iniziò a guardarsi intorno e il suo sguardo cadde su me e i miei compagni. Non mi mossi sperando che quello che gli stesse passando di mente fosse solo frutto della mia immaginazione ma quello, fattoci un esame, si avvicinò verso di me, mi prese per i capelli, e nello stesso modo in cui prese la ragazza prima, mi mise davanti al pilota che ora riuscivo a vedere bene: era imperlato di sudore, un tizio gli puntava un mitra mentre un altro era pronto con un ascia per colpirlo con già un segno rosso alla fine del manico. Forse con quello aveva colpito il co-pilota.
Appena arrivammo davanti a lui, posizionò il coltello sul mio collo pronto per un nuovo omicidio. Gli altri del gruppo si cominciarono ad agitare chiamandomi per nome insieme al resto dei passeggeri che ormai avevano capito tutti chi fossimo, mentre il pilota diventava sempre più rigido sulla sedia.
-Beh?! Allora? Che vuoi fare?! Vuoi essere responsabile pure della SUA morte?!?- chiese il dirottatore dietro di me ormai in preda all'ira e al panico.
Non sarebbe andata a finire bene... Me lo sentivo...


Angoletto autrice :3
Raaaaaaaaaagazzi... allora! :3 Sono tornata con un nuovo capitolo! Non so quando pubblicherò il prossimo perchè sono in montagna e non ho molta connessione ma prometto che andrò avanti cmq e appena potrò posterò nuovi capitoli! :3 Beh!? Allora? Che ve ne pare?! RECENSITE DAI DAI DAI! Sciau belli!!!
Chu!! <3
   
 
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