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Autore: itsclodia    05/08/2012    4 recensioni
Conoscete la favola della Disney "La bella e la bestia"?
Conoscete il film "Beastly"?
Se sì, siete a posto: avete capito su cosa si basa la fic!
Una Drarry particolare, introspettiva, in cui i nostri eroi impareranno a guardare oltre ciò che hanno sempre visto.
Dal primo capitolo:
-Ricorda Draco: non lasciarti ingannare dalle apparenze, perchè la vera bellezza si trova nel cuore. Ti basta solo trovare qualcuno che sappia ciò che ti ho appena detto.-
"Draco si osservò il braccio, rimirando il piccolo fiore rosso che si stagliava su quell'albero dai rami neri come la pece..."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Note dell'autrice: questa è la mia prima Drarry, perciò siate clementi. Ne ho lette 394838, ma fino ad adesso mi ero cimentata solo in una Dramione.
Tra gli avvertimenti ho messo OCC. Non ho intenzione di stravolgere completamente i personaggi, ma sono sicura che in varie situazioni risulteranno ben diversi da come li ha descritti la Rowling, o perchè mi serve di farli comportare in un certo modo per far andar avanti la trama o perchè, a mio parere personale, loro si comporterebbero così se venisse fuori il loro vero carattere.
Supposizioni assurde di una scrittrice lol
Comunque, il raiting è momentaneamente verde perchè non so ancora se aggiungerò qualche scena lemon oppure no. Nel caso mi venisse questa bizzarra voglia, modificherò immediatamente il raiting e mi preoccuperò di avvertirvi prima che leggiate il capitolo.
Detto questo, vi lascio al primo capitolo che è più che altro un prologo, perchè la vera vicenda comincerà all'arrivo ad Hogwarts.
E' un capitolo completamente made-in-Malfoy, e il prossimo sarà completamente made-in-Potter u__u mi servono più che altro per spiegare un po' la situazione pre-arrivo a scuola ^^



Beastly - la vera bellezza è dentro il nostro cuore.

Capitolo uno - Ti vedo disorientato, giovane Malfoy.
 
 
Era una serata fredda e buia, ma a Malfoy Manor nessuno pativa il freddo o la scarsità di luce.
Il maniero era stato riportato all'antico splendore e ora, illuminato da migliaia di costosi lampadari, accoglieva calorosamente numerosi ospiti d'occasione.
Era infatti in un corso una delle solite feste in stile prettamente Malfoy.
Ogni minuto che passava c'era almeno una coppia di invitati in più all'interno del maniero e ci si potrebbe chiedere quanti ancora ne sarebbero arrivati e se fossero riusciti ad entrare tutti nell'antico castello; ma Narcissa Malfoy non sembrava porsi questi problemi mentre, avvolta in un sontuoso abito nero impreziosito da luccichii argentati, conversava amabilmente con qualche ospite, lasciandosi andare di quando in quando a qualche risatina.
Draco si chiese se la madre non ci avesse dato dentro con lo champagne,e non solo per l'insolito comportamento che stava mentenendo nel corso della festa.
Era, infatti, rimasto molto sorpreso quando era venuto a conoscenza della volontà della madre di dare una festa nel vecchio stile Malfoy; da quando Voldemort era caduto, assieme alla maggior parte delle antiche casate che la loro famiglia frequentava, la famiglia Malfoy era lentamente scesa in un baratro di silenzio.
Lucius Malfoy era stato rinchiuso ad Azkaban pochi giorni dopo la disfatta del Signore Oscuro e anche Draco e Narcissa avevano rischiato di fare la stessa fine.
Se non fosse stato per lui, oggi non si sarebbero nemmeno sognati di dare una festa.
Già, se non fosse stato per lui...
Draco scrollò la testa, allontanando i cattivi pensieri che la stavano attraversando. Erano mesi ormai che tornava con la mente a quel giorno, e ancora non si capacitava di come fossero andate le cose.
Perchè li aveva salvati?
Perchè non li aveva spediti ad Azkaban?
Perchè aveva firmato nero su bianco per dichiarare la loro innocenza?
Questi interrogativi tornavano spesso a metter confusione nella testa del biondo, che cercava di svagarsi per non doverci pensare. Ma nonostante tutto, nonostante gli sforzi, non riusciva a non provare una sorta di insoddisfazione, una sensazione orribile, che ogni tanto gli faceva pensare "Mi sento in debito con lui, dovrei pensare ad un modo per ripagarlo".
Pensieri assolutamente poco adatti a Draco Malfoy.
Il ragazzo in questione si rintanò un attimo in un angolo, lontano dalla folla che riempiva il salone principale del maniero.
Incredibile come la madre fosse riuscita ad organizzare un'evento del genere: certo non si sarebbe aspettato che così tante persone acconsentissero a partecipare ad una festa a casa della famiglia Malfoy, non dopo anni e anni di coinvolgimenti nei piani di Voldemort.
Ma la gente, si sa, non può resistere a lungo al richiamo dello champagne e dei pettegolezzi, anche se per averli occorre passar sopra a qualcosa.
Certo, Draco non poteva dire di esserne scontento: per la prima volta dopo vari mesi vedeva la madre felice. 
No, forse definirla addirittura felice era un'esagerazione, ma da molto tempo Narcissa non si svagava così tanto. Per anni era stata costretta a mantenere una maschera di freddezza e impassibilità e ora finalmente era libera e poteva fare quello che voleva.
Mentre questi pensieri attraversavano la mente del ragazzo, questi si accorse che fuori dal maniero piovera  a dirotto. Diluviava letteralemente. 
"Chissà che temperatura ci sarà fuori..." pensò il biondo, rabbrividendo al solo pensiero. Non si soffermò però più di tanto sulla pioggia che cadeva fitta lì fuori e riprese a guardarsi attorno, adocchiando due possibili prede, figlie entrambe di famiglie importanti e puramente Serpeverde.
Mise su il miglior cipiglio made-in-Malfoy che si possa vedere e senza indugi cominciò la sua "caccia".
 
*
 
La risatina querula della rossa cominciava seriamente a dargli sui nervi.
Alla fine, il biondo Malfoy aveva conquistato le sue prede, non che ci fossero dubbi al riguardo: ma le prede in questione non soddisfavano il cacciatore.
Una era mora, alta, con le forme al posto giusto e un'aria da preda consapevole, tanto che Draco aveva pensato che quella sera lei gli avrebbe tenuto volentieri compagnia, ma si sbagliava: la mora, della quale neanche ricordava il nome, era fredda e sfuggente, quasi come se la sola presenza del ragazzo le facesse andar via la capacità di usare, oltre ai monosillabi, anche qualcos'altro per esprimersi.
La seconda era un po' bassa ma con un bel fisico e una chioma rossa che accecava letteralmente; Draco dubitava seriamente che quel colore fosse naturale. La roscia,a  differenza dell'altra ragazza, sembrava ben disposta a far compagnia al biondo, ma i suoi comportamenti da oca querula fecero capire al ragazzo che non l'avrebbe sopportata neanche in cambio di un'appagante dose di sesso.
Preferiva rimanere a bocca vuota, piuttosto che ascoltare i suoi discorsi sciocchi un secondo di più. Con fare lascivo congedò le due ragazze, promettendo di tornar da loro al più presto; le due se la bevvero, non sospettando minimamente che il biondo si apprestava a mettere più distanza possibile fra loro.
Mentre si concedeva un'altro bicchiere di champagne, il ragazzo udì distintamente il suono del campanello di Malfoy Manor. Stupito, si concentrò per capire chi potesse essere a quell'ora: la festa era cominciata da un pezzo, anzi, volgeva proprio la termine. Inoltre tutti gli invitati presenti sulla lista erano arrivati, chi con qualche minuto di ritardo e chi addirittura in anticipo, ma comunque tutti erano in quel momento dentro al maniero.
Titubante, Draco si diresse verso la porta dopo un'occhiata della madre. Anche lei aveva sentito il campanello, ma era impegnata in un'interessante conversazione con un signore che suo figlio non aveva mai visto e aveva fatto ben capire che doveva occuparsi lui di questo ospite misterioso; il ragazzo aprì il portone del maniero e un'ondata di freddo lo colpì all'improvviso, facendolo rabbrividire fastidiosamente.
Cercando di ignorare il freddo pungente e le altrettanto fastidiose gocce di pioggia che colpivano il suo viso di tanto in tanto, Draco strizzò gli occhi, tentando di distinguere la persona che aveva fatto squillare il campanello.
Stava per rientrare, quando una flebile voce lo raggiunse.
Il ragazzo strizzò ancora di più gli occhi mentre una signora dall'età avanzata si avvicinava un po', in modo da mettersi sotto la luce esterna e farsi vedere dal biondo.
Draco alzò il sopracciglio con fare scettico: cosa voleva da lui quella donna?
-Che cosa vuole?- disse con voce fredda, esprimendo con chiarezza i suoi pensieri.
La donna parlò con voce rauca e flebile; Draco sbuffò, soffermandosi più del dovuto sull'abbigliamento trasandato e poco curato della vecchia davanti a lui.
-Non sento, parli più forte.
-Per favore...per favore...
-Per favore cosa?
-Mi fareste entrare? 
-Cosa?!- il biondo strabuzzò gli occhi, sperando vivamente di aver capito male.
-Mi fareste entrare? Ho tanto freddo, la pioggia mi fa ammalare... vorrei solo un riparo dove stare finchè non smette di piovere. Per favore.
Draco scoppiò in una risata di scherno.
-Ma fammi il piacere stracciona, e vattene da qui. Questo è Malfoy Manor, non un ospizio per vecchi e poveri. Sparisci e non tornare.- 
Il ragazzo sbuffò scocciato e chiuse la porta in faccia alla donna.
 
*
 
La festa era finita da poco meno di un quarto d'ora. 
Narcissa Malfoy, soddisfatta e un pochetto brilla, si era addormentata sul divano dell'ampio salone col sorriso sul volto.
Draco la guardò con un misto di commozione e felicità del cuore: era veramente contento per lei, quella donna che per tanti anni aveva lottato, continuando a vivere in quell'inferno che la loro vita era diventata. E l'aveva fatto principalmente per proteggerlo, sognando il giorno in cui finalmente non si sarebbe più dovuta nascondere. E quel giorno era arrivato.
Il biondo scrollò la testa e ordinò ad uno dei numerosi elfi domestici di portarla nella sua camera al piano di sopra: non era il caso che dormisse su un divano tutta la notte.
Mentre la madre veniva portata di sopra, la testa cominciò a pulsargli forte.
Le mani andarono subito alle tempie e una smorfia di dolore gli contornò il viso.
Girò un po' in tondo nel salone, mentre la testa gli scoppiava; non riusciva a mettere un piede davanti all'altro, vedeva forme e colori strani, il mondo sembrava stravolto.
Si convinse che un po' d'aria gli avrebbe fatto bene e, non senza un notevole sforzo, riuscì a raggiungere l'ampio balcone sul lato opposto del salone.
Il balcone dava sull'enorme giardino del maniero e stare lì lo faceva sentir meglio, di solito.
Ma, appena uscito, una brutta sorpresa era lì ad aspettarlo: la donna che poche ora prima gli aveva chiesto asilo sembrava aspettare proprio lui.
-Che ci fa lei qui?! Come ci è arrivata?!- cominciò a sbraitare il biondo, con la testa che non smetteva di pulsare.
La donna si limitò a fare un sorriso. Ma un sorriso cattivo, che non prometteva nulla di buono.
-Che cosa vuole da me?!
-Ti ho chiesto di farmi entrare per potermi asciugare e stare al caldo finchè non avesse smesso di diluviare e tu mi hai deriso, sbattendomi la porta in faccia.
-Sì, ma...
-La tua reazione nasce da un pregiudizio che scorre nel sangue di quelli come te. Mi hai vista povera, vestita di stracci e non ci hai pensato due volte a rifiutarmi il tuo aiuto, ma scommetto che se fossi stata una nobildonna ben vestita mi avrest fatto entrare senza indugi.- la donna scosse la testa -Sei stato sfortunato, Draco Malfoy.
-Cos..?
-Ero venuta da te proprio per questo motivo. Se tu mi avessi accolta in casa tua, mostrandoti misericordioso, gentile, ospitale, avresti mostrato a tutti che non sei come la gente ti dipinge. - la donna fece un piccolo sbuffo di derisione -Ma evidentemente la gente ha ragione su dite. La tua sfacciataggine non è stata mai punita, nessuno ha mai puntato il dito contro questo tuo ingiusto comportamento e sei stato cresciuto a pane e pregiudizi. Ma devi imparare che questo tuo atteggiamento sfrontato non ti porterà a nulla: non ti ha salvato nemmeno dalla guerra contro Lord Voldemort, dove sei sopravvissuto solo grazie ad uomini migliori di te che ti hanno offerto la loro spalla.-
Draco, con la testa che continuava a girare, non potè far altro che incassare il colpo senza potersi difendere. Dentro di sè aveva sempre saputo di non aver contato niente in battaglia: non aveva portato a termine nessuno dei suoi compiti, non si era fatto onore. Era riuscito solo a far entrare i Mangiamorte ad Hogwarts, ma durante il resto della guerra si era rifugiato dietro la protezione di tanti altri maghi che avevano fatto sì che ora lui fosse lì a godersi lo spirito post-festa mentre molti erano morti pur di difendere i propri cari.
-Cosa pensi di farmi?- rispose comunque con aria sfacciata. Per quanto la vecchia gli incutesse terrore, non voleva certo mostrarlo. Era pur sempre Draco Malfoy, la sua reputazione non doveva certo crollare.
-Vedi? Pensi che ostentando la superiorità che non hai rimarrai sempre al sicuro, ad un livello più in alto degli altri, temuto e rispettato da tutti. Ma sbagli.-
Un'aura di magia esplose improvvisamente intorno alla vecchia, impedendo la vista al ragazzo per qualche minuto; quando la "nebbia" di magia si dissolse, al posto della vecchia c'era una bellissima ragazza dai capelli color oro e con due occhi ancor più chiari del mare più limpido che si possa immaginare. Il corpo era avvolto da un vestito di seta verde chiaro. Alla vista di cotanta bellezza il biondo tentò di rimediare al terribile errore fatto: con frasi di circostanza tentò di scusarsi, di ottenere il perdono da quella ragazza splendida e magari anche qualcos'altro, ma invano.
-E' troppo tardi per scusarsi ormai, giovane Malfoy. Nel tuo cuore non c'è amore, ma solo una totale freddezza. Ti pentirai per sempre di non avermi accolto in casa tua!-
Draco indietreggiò, sbattendo contro la portafinestra chiusa. Tentò di aprirla, ma la bella strega davanti a lui si era premurata che non ci fosse via di fuga per lui; il ragazzo cominciò a sudare freddo mentre la strega gli lanciava chiaramente un incantesimo, senza che lui potesse far niente per difendersi. Quando portò la mano alla tasca per impossessarsi della bacchetta, infatti, si ricordò di averla lasciata in camera sua poco prima che cominciasse la festa.
Senza potersi proteggere dall'attacco della strega, il biondo venne avvolto da un'aura di magia malvagia, che riconobbe però non essere magia oscura. La testa sembrò scoppiargli, il dolore si fece atroce, fino a quando il ragazzo non cadde a terra stremato.
Così come era arrivato, il dolore cessò, lasciando posto ad un lacerante silenzio.
Con un notevole sforzo si alzò, trovandosi davanti la strega, che lo fissava con un sorriso di scherno. Sembrava che, qualunque cosa avesse avuto intenzione di fargli, fosse riuscita alla perfezione, ma Draco ancora non capiva.
-Ti vedo disorientato, giovane Malfoy- disse lei interpretando la sua espressione confusa. Con un ghigno malvagio fece apparire uno specchio di fronte al ragazzo.
Draco credette di morire.
Davanti a lui, nel riflesso dello specchio, c'era un ragazzo come lui, ma allo stesso tempo totalmente diverso. I capelli biondo platino erano spariti e il volto era solcato da profonde cicatrici e segni neri, che circondavano tutto il capo e scendevano fino al collo. Con gli occhi sgranati e le goccie di sudore freddo che scendevano copiosamente, Draco aprì velocemente la camicia di seta che portava, non curandosi di rovinarla: nel riflesso dello specchio, infatti, era apparso il suo petto. Ma quello che una volta era un fisico tonico, scolpito, perfetto ora era rovinato dagli stessi segni che sfregiavano il volto del ragazzo. 
-Che cosa mi hai fatto, strega?!- urlò, temendo di scoppiare a piangere. -Come farò ad andare in giro adesso?!
La strega scosse la testa con aria affranta.
-Vedo che per te conta solo l'apparire. Imparerai presto che nella vita ci sono cose ben più importanti dell'esserve vestiti bene e dell'avere sempre i capelli perfetti.
-Che cosa mi hai fatto?!- ripetè lui
-Ti ho punito, sciocco! Pensavi che mi sarei limitata a lanciarti un incantesimo da quattro soldi? - detto questo, la strega afferrò il braccio sinistro e tirò su la manica della camicia con violenza, rischiando di strapparla.
La mascella del ragazzo era in caduta libera: al posto dell'odiato marchio nero che aveva sfregiato il suo pallido braccio fino a poche ore prima, ora c'erano le stesse cicatrici orribili che deturpavano il volto, scendevano sul collo e raggiungevano il gomito.
Ma da lì in poi si univano a formare un curioso tatuaggio a forma di albero. 
-Cosa dovrebbe significare? - chiese il ragazzo con voce affranta.
-Questo albero è una vita che fiorisce. Su di esso,per adesso, è spuntanto un solo fiore. Ogni mese ne spunterà uno nuovo. 
-E allora? Spiegati meglio strega!
-Ascoltami bene, ingenuo: hai tempo un anno per trovare qualcuno che, nonostante il tuo cuore sia privo di amore, apprezzi ciò che sei. Solo le due parole famose ti libereranno dalla maledizione che ti ho inflitto! Hai un anno di tempo. Non appena il dodicesimo fiore sarà sbocciato il tuo tempo sarà scaduto e rimarrai così per sempre!-
La strega si voltò, in procinto di andarsene, ma Draco la afferrò per un braccio.
-Come faccio a trovare qualcuno che mi ami conciato così? Nessuno si innamorerà di me. Sono una bestia!-
Il volto della strega fu attraversato per un attimo da un moto di compassione.
-Ricorda Draco: non lasciarti ingannare dalle apparenze, perchè la vera bellezza si trova nel cuore. Ti basta solo trovare qualcuno che sappia ciò che ti ho appena detto.-
Detto questo la ragazza si voltò e saltò giù dal balcone, scomparendo in una nube di fumo bianco e lasciando il ragazzo a piangersi addosso.
Draco si osservò il braccio, rimirando il piccolo fiore rosso che si stagliava su quell'albero dai rami neri come la pece, dopodichè tornò a fissare lo specchio, che la strega si era premurata di lasciare lì.
Era diventato un mostro e aveva un anno di tempo per trovare e far innamorare qualcuno di sè, qualcuno che guardasse oltre le apparenze. Il ragazzo scivolò a terra, lasciandosi andare ad un pianto di dolore: nessuno avrebbe mai voluto legare con un mostro come lui.
Era destinato a rimanere una bestia per sempre.

-

PER CHI NON AVESSE MAI VISTO IL FILM, ECCO COME SI TROVA CONCIATO DRACO DOPO LA MALEDIZIONE DELLA STREGA: http://static.blogo.it/cineblog/Beastly.jpg - http://allacazzodicane.files.wordpress.com/2011/05/beastly04.jpg
Sì, lo so che mi odierete per avergli tolto i bellissimi capelli biondi, ma ringraziate il cielo che non abbia deciso di modificargli anche il colore degli occhi, che invece rimangono sempre di quel bel color argenteo che tanto amiamo.
QUESTO INVECE E' IL TATUAGGIO CHE SOSTITUISCE IL MARCHIO NERO: http://images2.fanpop.com/image/photos/9200000/Beastly-Tattoo-beastly-film-9206473-604-237.jpg Che ve ne pare? Personalmente sono abbastanza soddisfatta di questo primo capitolo :3
Ora tocca a voi: fatemi sapere cosa ne pensate. Mi bastano due righe, sul serio çwç
Ma fatemelo sapere, così deciderò se continuare questo esperimento o buttarlo nel cestino del pc ^^ Un bacio.
  
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