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Autore: ChibiRida94    06/08/2012    0 recensioni
A partire dal secondo capitolo ci sarà qualche informazione sul nostro Neal, che viene svelata solo nei primi episodi della quarta stagione... Per adesso godetevi un'anteprima: “Signorina Rivers, come mai conosce così bene il caso di Caffrey?” chiese Peter, osservando la giovane mora che, a breve, sarebbe entrata nel team. “Agente Burke, forse lei non sa che la cattura di Neal è una delle più famose, e delle più studiate a Quantico.” Peter scosse un po’ la testa. “Ma davvero?” chiese. “Già, è stata l’argomento della mia tesi finale d’altronde, e so davvero molte cose riguardanti Caffrey.” Disse guardandolo fisso negli occhi. Erano verdi, un verde davvero affascinante, coperti da delle lenti sottili. E sapevano. Lei sapeva molte più cose di quante ne dava a vedere.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neal Caffrey
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti!!!
Scusate se Martedì scorso non ho caricato il capitolo!!!
Ma non era ancora pronto, e poi non ho avuto il tempo di scrivere, visto che sono stata per 5 giorni fuori casa!
Ho notato che il primo capitolo non ha riscosso molto "successo".
Ho sistemato il capitolo, come consigliatomi da Nike87(?).
Spero vi piaccia!







Quando vide che ancora Neal non tornava, nonostante la pausa pranzo fosse finita già da un po’, Peter decise di chiamarlo.
“Neal dove diavolo sei?!” Gli chiese semi-infuriato.
“Sono appena uscito dall’ascensore.” Disse salutando Peter che si trovava nel suo ufficio.
Peter lo guardò come per disintegrarlo con lo sguardo e si avviò nella sua direzione.
“Alla buon’ora!” Sbottò infine.
Neal diede un’occhiata all’orologio. “Si lo so scusa… Ero con Mozzie.”
“A fare?” chiese Peter. “Beh …” scrutò i loro colleghi. “Neal di cosa avete parlato?” chiese sottovoce.
“Di niente Peter.” Sorrise Neal.
“Ti conosco.” Disse solo questo Peter.
Si guardarono negli occhi. “Cosa cercavi nel mio cassetto dei curriculum?” aggiunse poi.
Neal lo guardò spalancando gli occhi per pochi secondi. “Cosa dici Peter?” disse sorridendo enigmaticamente.
“Conosco te e conosco il mio cassetto.”
“Ah …” disse Neal. “Quindi?” chiese.


Neal portò Peter nella stanza dei casi conclusi.
“Peter lei sa qualcosa.” Disse sottovoce, dopo essersi accertato che fossero soli. “Volevo solo sapere più cose su di lei, così ho cercato il suo curriculum per avere più informazioni.”
Peter annuì. “Immaginavo che avessi una copia di quella chiave” disse inizialmente. “Comunque ho notato anche io che di lei c’è ancora molto da sapere. Ma non è grazie al suo curriculum che scoprirai qualcosa.” Disse.
Neal lo guardò sperando di trovare qualche indizio, qualche risposta nei suoi occhi. Vi trovò però comprensione.
Si girò poi verso le vetrate. “E se sapesse del tesoro? E se rovinasse tutto? E se non riottenessi la libertà a causa sua? Peter io vorrei camminare libero per la città di New York senza questa cosa attaccata al piede!” indicò la cavigliera.
“E non voglio rinunciare al mio lavoro, a svegliarmi tutte le mattine sapendo che tutte le persone che mi appoggiano, tutti i miei colleghi, amici e specialmente te Peter, sono qui sempre pronti per un nuovo caso, o comunque sempre qui per aiutarmi.”
 Guardò in basso. “Non voglio che questa ragazza rovini tutto!” “Anche perché ti piace.” Aggiunse Peter sottovoce. Neal sorrise. “Ormai lo pensate tutti.”
“È sempre così.” Affermò Burke.
“Io non voglio rinunciare a tutto questo capisci?” disse Neal allargando le braccia, come per indicare tutta New York City, e tutta la sua vita. “Vorrei solo essere più libero.” Concluse. Si girò dando le spalle a Peter, osservando i palazzi della città.
Burke gli appoggiò una mano sulla spalla. “Lo so.” Disse accennando un piccolo sorriso.
Peter era contento di sentire quelle parole. Non voleva perdere il suo Neal. Era come un figlio ormai. El lo considerava come un membro di famiglia, e Satchmo lo adorava Per tutte le volte che lo ha portato a spasso.Questo pensiero lo fece sorridere.
Caffrey dal canto suo, sentiva di aver trovato un po’ di pace. Di essere a casa. E avrebbe impedito a chiunque di rovinare quella situazione.
“Se vuoi una mano ad indagare su Jessica.” Disse ad un tratto Peter, cogliendo di sorpresa Neal che si girò nella sua direzione. “Conta pure su di me.” Gli tese la mano.
Neal annuì e gliela strinse.
“Adesso, di cosa avete parlato con Mozzie?” chiese.
“Ehm…” sospirò Neal.
Gli racconto cosa aveva scoperto Mozzie, evitando di nominare il truffatore e saltando le ultime cose che gli aveva riferito. Non era ancora pronto a dirgliele.
Alla fine Peter si soffermò a riflettere.
“Che facciamo Peter?” gli chiese Neal.
“Ormai non possiamo rinunciare al caso.” Disse.
“Ma non possiamo coinvolgere Jessica. Rischieremmo di aprire vecchie ferite.”
“Già” annuì Peter cupo e visibilmente preoccupato.
 “Peter abbiamo già dei sospettati?”
Lui annuì. “Un certo Karofsky?” chiese. Burke annuì di nuovo.
“Peter non possiamo! È lui! Ha ucciso suo padre! E poi è il suo primo caso qui a NYC!” esclamò anch’egli preoccupato.
Peter si guardò intorno.
Stava arrivando qualcuno.
“Ne riparliamo questa sera.” Tagliò corto. “Per ora teniamola all’oscuro del caso.”
Caffrey annuì. Fecero per andarsene.
“Ah… Ehm… Neal?”
“Si?”
“Dammi la copia della chiave.”
“Quale chiave?”
Peter lo guardò accigliato.
“Afferrato.” Disse Neal sospirando.
“Ah e un’altra cosa.”
Caffrey lo guardò
“Ti sta proprio a cuore eh?” scherzò Burke.
“Aaaah!” esclamò Neal, leggermente infastidito.
Peter però sorrise.


Jessica stava ancora sistemando la sua scrivania quando si avvicinò Diana.
“Ciao.” La salutò la Berrigan sorridendo.
“Salve a lei.” Ricambiò Jessica.
“Oh non diamoci del “lei” ti prego” disse sorridendo. “Chiamami Diana.”
“Va bene.” Acconsentì Jessica. “È un piacere conoscerti Diana!” disse.
“Lo stesso vale per me Jessica! Finalmente avrò una spalla femminile che mi aiuterà a tener d’occhio i maschietti!” Esclamò sorridendo.
“Non siamo così terribili!” si intromise Jones.
“No?” gli chiese Diana con finta rabbia. “Assolutamente!” rispose cautamente il collega.
“No in effetti tempo fa, quando indagavamo sul caso Roston non ho aspettato voi per due ore di fila sul furgone! Ah no aspetta! Aspettavo proprio voi! E dove siete andati quella sera tu e Peter?” chiese ancora Diana.
“Con Mozzie e Neal alla Steak House …” rispose sconfitto Jones.
“Già e perché?”
“Perché la serata di spionaggio di quella sera era saltata…” aggiunse.
“E?” Lo esortò a continuare.
“E ci dimenticammo di avvisarti…” Concluse Jones.
“Ecco… capisci?” rispose seria Diana.
Jessica scoppiò a ridere e coinvolse entrambi i colleghi. “Capisco benissimo Diana!” esclamò sorridendo. “Da adesso ci aiuteremo a vicenda!” disse continuando a sorridere.
“Certamente!” Si strinsero la mano.
“Ed ecco l’alleanza tra le donne del team!” esclamò Jones.


Neal e Peter arrivarono proprio nel momento in cui Jones e Diana tornavano a lavorare.
“Jessica!” la salutarono all’unisono, facendo sorridere nuovamente la ragazza.
“Peter, Caffrey.” Disse ricambiando il saluto.
“Va tutto bene?” le chiese Peter.
“Si grazie, va tutto benissimo!”.
“Hai conosciuto Jones e Diana?”.
“Si! Sono colleghi fantastici!”. Sorrise.
“Diana ti ha raccontato della serata di spionaggio vero?” chiese Neal.
Lei si lasciò scappare una risata. “Si, Diana me lo ha detto, siete davvero incredibili!” disse in finto tono severo.
“Spero ti ambienterai bene qui.” Dicendo questo, Peter li salutò con un cenno e tornò nel suo ufficio.


“Allora … Che caso abbiamo?” chiese Jessica al collega.
“Eh? Il caso?”  ripeté Neal, nascondendo il caso Karofsky. “Si c’è il caso di un furto di gioielli, il sospettato è Roger Mc Cohen, trent’anni, sappiamo già chi sarà il suo ricettatore, dobbiamo solo appostarci ed aspettare che il nostro ladro, controllato ventiquattr’ore su ventiquattro, si faccia vivo.”
 “Come fate a sapere chi sarà il ricettatore?” chiese Jessica.
“Dimentichi con chi stai parlando.” Rispose Caffrey sorridendole.
“Già il famigerato Neal Caffrey, il ladro con 27 alias conosciuti, che parla otto lingue compreso lo Swahili in modo colloquiale, che ha una passione per il buon vino. E specialmente per le ragazze.” Disse lei d’un fiato.
“Mi conosci bene!” esclamò lui sorpreso.
“Ovvio!” rispose! “Sei stato l’argomento principale della mia tesi! E’ ovvio che ti conosco. So molte cose di te, te l’ho detto.” Continuò guardandolo negli occhi.
“Davvero?” le chiese avvicinandosi.
“Smettila Caffrey... Io non sono come le altre… Non mi conquisterai così.” Lo avvertì girandosi.
Lui sorrise. “Parlami di te.” Disse, sorprendendo Jessica. “Tu conosci molte cose di me, mi sembra logico voler sapere qualcosa di te, no?”
Lei sorrise imbarazzata. “Che vorresti sapere?” chiese, ancora sorpresa.
“Beh… per esempio, dove sei nata?”
“A Beverly Hills, California.” Rispose prontamente.
“Ah!” esclamò lui. “La tua famiglia?” continuò conoscendo già la risposta.
“Mia madre è morta di parto… E mio padre è rimasto coinvolto in una sparatoria.” Disse lei, con viva tristezza negli occhi.
“Mi dispiace…” Aveva posto la domanda, nonostante conoscesse la risposta, si, ma era necessario per sapere se lei era sincera o no. “Scusami…”
 “Non lo sapevi…” si limitò a dire sorridendo. “Tranquillo, non potevi saperlo, quindi non ti devi scusare.” Disse. “Continua con le domande avanti.” Disse.
“Sicura?” le chiese.
“Sicurissima!” sorrise.
“Bene… Con chi sei cresciuta?”
“Alla morte di mio padre avevo solo 13 anni, quindi andai a vivere a Saint Louis con i miei nonni…”
“Wow, molto lontano dalla California!” esclamò Neal.
“Già! Conobbi molta gente, trovai molti amici, i miei mi mancavano sempre di più, ma, con l’aiuto dei miei nonni e degli amici, andai avanti. Vuoi sapere altro?”
“Si! I tuoi fidanzati?”


Jessica spalancò gli occhi  lo guardò.
Neal invece la osservava spavaldo.
“Allora?” aggiunse sorridendo.
Lei si guardò attorno, per poi riportare lo sguardo negli occhi chiari di Neal…


“Perché vuoi saperlo?” chiese lei imbarazzata e stizzita.
 “Tu sai delle mie donne no?” disse lui sfoggiando il suo sguardo più affascinante, e pronunciando la parola “donne” come se fossero premi.
“Si certo!” rispose.

“Era davvero necessario per la tua tesi?” chiese lui fingendosi infastidito.
“Beh, hai collaborato con tutte loro. Da Kate a Sara…”
“Ti sei tenuta aggiornata allora?” le fece notare Neal.
“Si… Beh… Ma tu non volevi sapere dei miei ragazzi?” disse imbarazzata.
“Certo!” rispose ridendo Caffrey.
“Ma dimmi, è una storia lunga? Aspetta vado a prendere il caffè!” esclamò, continuando a ridere.
I suoi occhi celesti erano davvero bellissimi.
Le ricordavano gli occhi del suo primo vero ragazzo.
“Ma quanto sei spiritoso!" disse in finto tono aspro.
"Non hai bisogno del caffè! Ho avuto solo tre storie, di cui solo una seria.” Continuò Jessica sorridendo.

Cosa c’era nei suoi occhi? Tristezza? Rimorso?

No… Neal non riusciva ancora a capirla.

Dopo tutto quel tempo non era cambiata.
I suoi occhi, sempre colorati di verde. Un verde acceso che brillava al sole.
La sua bocca… Neal l’aveva già assaporata tempo prima…
Le labbra erano morbide, carnose, ed erano risaltate da un leggero strato di burro cacao. Caffrey avrebbe scommesso che sapessero di fragola, come quando era giovane.
Ricordava anche il profumo della sua pelle…
Neal ricordava bene.


“Bene.” Disse. “Raccontami di questa storia importante allora.”
 






Se siete arrivati a fine capitolo, bene, vi ringrazio ulteriormente per la vostra pazienza!
So di non essere bravissima.
Ma so anche di non essere così terribile nello scrivere.

Sinceramente sono una fan di White Collar!
Adoro Neal Caffrey!
E dire che amo Matt Bomer è riduttivo!
Ho deciso di narrare le vicende di Neal nel periodo in cui ha fatto arrestare Keller.
L'unica differenza sta nel fatto che è completamente assente la lettera per la commutazione della pena.
E Neal mostra varie sfaccettature del suo carattere.
Riprendendo anche il suo essere ribelle a volte.
Che a mio parere lo rende più interessante.

Spero vi sia piaciuto questo capitolo!
E spero che abbia rispettato le vostre aspettative! (In tal caso lasciate un commentino)
Se non fosse così, vi sprono a lasciare una recensione in cui mi dite il vostro punto di vista!
Un bacione a tutti!!!

(Spero di caricare il prossimo entro Giovedì!)
 
A presto!!! :D
   
 
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