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Autore: Persychan    06/08/2012    3 recensioni
"Voglio dire, Germania - Il tuo Boss è pazzo. Pazzo pazzo pazzo pazzo pazzo fottutamente fuori di testa. E trasforma quasi chiunque tocchi in un pazzo anche lui."
Italia si china verso la seconda pistola. Quante di ne ha di riserva, in ogni caso?
"Insomma, Germania - Tu non penserai veramente che tutti quegli Ebrei siano stati solo ricollocati, non è così?"
[...]
[II Guerra Mondiale]
[Attenzione: Darkfic, Dark!Italia Veneziano.]
Genere: Angst, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Uno. Questa storia è una traduzione. E sì, è nel mio account. E sì, c'è una ragione quindi prima di iniziare a segnalare a caso, leggete quanto segue.
Allora questa storia è stata scritta per il Kink meme per tanto era in anonimo, in più la storia è piuttosto vecchia e soprattutto in una parte del meme ormai chiusa, e non sono quindi riuscita a risalire all'autore/autrice. Neanche per altre vie traverse.
Se per caso conosceste l'autrice di questa fic vi prego di dirmelo affinchè possa chiederle il permesso per tradurre o toglierla in caso sia contraria.
E anche perché vorrei leggere altre sue ù_ù

E sì, questo disclaimer è copiato da un'altra precedente mia traduzione, ma, ehi, si risparmia tempo così...

Due. La storia aveva una punteggiatura, a livello grafico, molto particolare nel tentativo di riprodurre il parlato e, per quanto non sia necessariamente perfetta in tutti i punti, ho preferito tradurre mantenendo queste scelte anche perchè, come già detto, si tratta di dialoghi e tutti noi sappiamo che quando si parla nella realtà è difficile che si usi una grammatica ineccepibile, soprattutto se in una situazione e con la voce di un personaggio come quello di Feliciano.

Tre. Come già avvisato nell'introduzione, si tratta di una fanfiction che tratta una visione cupa e più legata alla durezza di quel periodo che non alla normale caratterizzazione del personaggio.
Per quanto sia considerabile OOC, ho preferito non inserire l'avviso in quanto nella maggior parte delle storie, questo avvertimento è inserito per lo più o perchè l'autrice ha scelto di modificare volontariamente il carattere per motivi di trama o perchè poco esperta del personaggio e della sua personalità, insomma in casi molto diversi rispetto a quelli di questa storia. Non che io creda che l'Italia Veneziano canon nel fumetto sia solito fare scene del genere, ma ritengo che si tratti di una caso non dissimile da quello di Pirate!England o simili in cui le differenze di comportamento sono da attribuire agli eventi storici.
Detto questo, se pensate che sia fondamentale inserire tale avviso fatemelo sapere ~


QUI IL LINK DELLA STORIA ORIGINALE
Il prompt ho preferito non pubblicarlo in quanto la storia pur prendendovi spunto non coincide completamente, nel caso vogliate leggerlo si trova nel primo post nel link qui sopra.

 

 

 

 

Tying His Shoelaces
(Legare i suoi lacci delle scarpe)

 

 


"Voglio dire - Allacciarmi le scarpe? Sinceramente, Germania..."

Italia sorrise e sorrise e sorrise, parlando al largo albero che ondeggiava nel vento.

"Voglio dire, il Duce aveva buoni propositi, o almeno ne aveva per me, intendo, in un qualche modo all'incirca, voleva un'Italia forte e voleva che io diventassi un Impero come era il Nonno - ma  beh, quando si è arrivati al sodo, non gli sono piaciuto molto, sai? Il vero me, voglio dire -  Non il me che voleva che fossi. E gli piace Lovi anche meno, per qualche ragione che proprio non comprendo."

Italia aveva mani rapide e sicure - Quando si parlava di cose che erano importanti per lui, cioè come cucinare. O dipingere. O disegnare. O provarci con le ragazze.

"E in ogni caso, lui non è neanche il mio vero Boss, sai? Tecnicamente parlando, dovrebbe essere il Re. L'Imperatore. Il Re-Imperatore - Penso che le cose andassero meglio quando era soltanto un semplice Re, ma allora nessuno mi domandò nulla a riguardo e nessuno me lo ha chiesto neppure ora, quindi non parliamone, eh?"

Click, click, click vanno i proiettili. Per una volta nella sua vita, Italia è organizzato in qualcosa che sia vagamente militare.

Ma no, realizza, non è veramente la prima volta - Italia e le sue truppe erano stati dannatamente ben organizzati quando erano scappati via in massa la prima volta, no?
 
"E visto che il Re dice che ora siamo dalla parte degli Alleati - Beh, allora, siamo dalla parte degli Alleati. Noi - L'Asse - abbiamo decisamente fatto il passo più lungo della gamba, sai? Per non menzionare che - Oh, probabilmente tu lo sai già. Voglio dire, non sei stupido anche se ti comporti come tale un sacco di volte soprattutto quando si vanno a toccare le cose importanti -"
Click, click, click.

"Voglio dire, Germania - Il tuo Boss è pazzo. Pazzo pazzo pazzo pazzo pazzo fottutamente fuori di testa. E trasforma quasi chiunque tocchi in un pazzo anche lui."
 
Italia si china verso la seconda pistola. Quante di ne ha di riserva, in ogni caso?

"Insomma, Germania - Tu non penserai veramente che tutti quegli Ebrei siano stati solo ricollocati, non è così?"

Click click click. Il vento era così freddo.

"E comunque - Il mio paese viene prima. Beh, il nostro - mio e di Lovi. Quindi - Questo è un addio. Alla nostra alleanza, voglio dire. Capisci, non è vero? Beh, spero che tu lo faccia -"
 
La pistola di Italia pareva naturale nelle sue mani, per una volta.

"Guarda, Germania - Non vorrei spararti in testa, questa volta, capito? Voglio dire, se pensassi di poter sparare via la pazzia dal tuo cervello, probabilmente lo farei, ma non direi che si tratti di un quel tipo di pazzia, e francamente non credo che neanche un esorcismo possa funzionare, perché altrimenti farei anche quello in un momento - conosco un sacco di preti, sai - ma sono certo che non sia neppure quello il problema, voglio dire, se si potesse fare una esorcismo al tuo Boss, magari potrebbe essere differente, ma nel suo caso non sono neppure certo che, in primo luogo, lui sia veramente umano quindi - Non so."
 
"...Lo è."

Graffiò fuori, cercando di impugnare la pistola. Non molto semplice, visto che Italia era già  riuscito a lasciargli quattro pallottole in corpo.
 
" - Se dici così, Germania. In ogni caso - Probabilmente gli piaci ancora meno di quanto io non piaccia al Duce, sai? Anche peggio, in verità - Benito non mi odia veramente, soltanto desidera che io sia...differente, suppongo. Ma il tuo Boss..."
 
Il suo Leader amava solo la Germania della sua mente, Germania lo sapeva già.
 
I suo Leader dai capelli scuri e gli occhi neri. Così diverso dall'ideale Ariano che proclamava con tale fervente entusiasmo. Così carismatico in pubblico, così carismatico in privato - un Pifferaio Magico, che conduceva via i bambini...
 
E cosa successe a tutti quei bambini?
"Bene,  allora.  Sono sicuro che sarai tornato a posto e pronto a gridare ordini come sempre in una settimana o due o qualcosa del genere - amico, guarisci così in fretta in questi giorni,  assolutamente - Ma in ogni caso - Questo è un addio, allora - A quando ci rincontreremo,  Germania!"
 
I colpi di pistola sono rapidi e successivi.
 
L'ultima cosa che vede è Italia correre come il vento verso Sud, verso suo fratello.

Italia è sempre stato bravo a correr via, dopo tutto. Tutti lo sanno.

Tutti.

 

 

 

 

   
 
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