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Autore: Delenaforever    06/08/2012    1 recensioni
Questa è una Delena che parte dalla fine della terza stagione.
Damon rispetta il patto fatto col fratello e se ne va pensando che la sua Elena sia felice col fratello, ma è veramente così?
Non vi aspetta che scoprirlo.
Dal primo capitolo:
-Amore che succede? - cercò di sfiorarmi il viso per ripulire le mie lacrime ma allontanai istintivamente la sua mano dal mio volto.
-che succede? - mi chiese non capendo il motivo del mio comportamento freddo e distaccato.
-Stefan dobbiamo parlare.... - dissi sedendomi sulla poltrona di Damon.
-Ti ascolto - disse sedendosi anche lui sul divano.
-Ho capito molte cose in questo mese stando insieme a te, mi dispiace molto dirtelo così ma io amo Damon.. Stefan ti giuro quando ti ho scelto credevo di amare te... credevo che eri l'unico che faceva per me... ho mentito a me stessa, lo amo e non so che fare.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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POV ELENA:

 

Entrai nel Pensionato camminando lentamente e guardandomi intorno, non c'era traccia di Stefan per fortuna, non me la sentivo ancora di vederlo, nonostante fossero passati due mesi esatti da quel giorno non me la sentivo ancora di rivederlo e molto probabilmente nemmeno lui voleva vedermi visto che mi aveva cacciato da casa sua col dolore negli occhi.

Salii lentamente le scale e mi diressi verso la camera di Damon, quanti ricordi che avevo di quella camera, ricordi che mi portavano immediatamente a pensare alla morte di Rose e a quanto Damon ci stette male.

Aprii la porta e sbirciai al suo interno forse con la speranza che lui fosse tornato per me ma di lui non vi era alcuna traccia.

Mi avvicinai al letto sfatto e presi in mano il suo cuscino annusandolo, sapeva ancora di lui, nonostante fossero passati due mesi aveva ancora l'odore del vampiro, all'improvviso mi venne voglia di piangere, vedere tutte quelle cose che mi ricordavano che lui non era lì mi facevano stare peggio.

Decisi che per non stare male ulteriormente dovevo affrettarmi a trovare quello che stavo cercando, aprii un cassetto a caso e tirai fuori un braccialetto, pensai subito che poteva andare benissimo.

Mi allontanai mettendo il braccialetto in tasca ma, prima di chiudere la porta, mi guardai per l'ultima volta intorno ricordando tutti i bei momenti passati insieme a lui.

Scesi di corsa le scale quando mi scontrai con qualcuno, sapevo già chi fosse ma non volevo alzare lo sguardo ed incontrare ancora una volta il suo sguardo deluso e sofferente.

Alzai piano piano gli occhi dal petto fino al suo viso incontrando gli occhi verdi che un tempo mi avevano fatto innamorare.

-Elena.. che ci fai qui? - mi chiese in maniera sorpresa e come se fosse felice di vedermi dopo tutto quel tempo.

-Ecco io... ero venuta per prendere una cosa che avevo dimenticato al piano di sopra.. scusami adesso me ne vado.. - dissi allontanandomi da lui che prontamente mi fermò afferrandomi per il polso.

-Aspetta ti devo dire una cosa, io so dov'è andato Damon anche se ho promesso che non te lo avrei mai detto .. - disse serio fissandomi negli occhi, ebbi un tonfo al cuore, lui sapeva, sapeva e non mi aveva detto niente nonostante sapesse quanto stessi soffrendo per la sua assenza, era vero che lo avevo fatto soffrire ma meritavo almeno di sapere.

-Cosa? dov'è e perchè hai deciso di dirmelo solo ora? - sbottai furiosa scostandomi dalla sua presa ferrea.

-E' a Las Vegas Elena, ha deciso di dimenticarti visto che tu avevi scelto me, quando è partito gli ho promesso che non ti avrei detto nulla, mi aveva detto di aver scelto quella città perchè si poteva divertire, non so in quale parte della città si trovi precisamente, potresti chiedere a Bonnie di localizzarlo se vuoi. Comunque ho deciso di dirtelo perchè ho capito che non posso forzarti ad amarmi se ami lui e anche se questo mi fa soffrire tantissimo ho deciso di lasciarti andare.

-Grazie Stefan - corsi ad abbracciarlo e prima di precipitarmi fuori dal pensionato mi girai un ultima volta verso di lui dicendogli - Mi dispiace davvero Stefan...

Detto questo aprii la porta e mi fiondai guidando velocemente per raggiungere casa Bennet.

Scesi dall'auto e suonai al campanello della mia migliore amica che mi aprì con un sorriso stampato in volto.

-Ciao Elena- mi abbracciò.

-Bonnie so dove si trova Damon, Stefan sapeva tutto - dissi entrando e chiudendo la porta alle mie spalle.

-Bene allora ci sarà più facile rintracciarlo - disse salendo le scale ed entrando in camera sua.

-Hai portato quello che ti ho chiesto? - disse chiudendo la porta in modo che nessuno ci vedesse.

-Si tieni - dissi estraendo dalla tasca dei jeans il braccialetto e porgendoglielo.

-Perfetto, Siediti! - disse e io mi sedetti accanto a lei.

-in quale città si trova Elena? - mi chiese.

-A las Vegas.

Prese la cartina geografica e cominciò a recitare frasi in latino e ad un certo punto posò il braccialetto sulla cartina che si incendiò trasformandosi in cenere.

La cenere molto lentamente si unì formando un cerchiò che si mosse lentamente fino a posarsi sull'hotel "Las Vegas Primary Hotel 5 Stelle".

Poi Si scostò dicendo " perfetto ora sappiamo dov'è e come al solito si è permesso il lusso più assoluto, l'hotel più costosto della città.

-E' pur sempre Damon - dissi sorridendo raggiante, finalmente lo avrei raggiunto e finalmente avremmo potuto coronare il nostro sogno d'amore.

-Grazie Bonnie - aggiunsi abbracciandola prima di uscire dalla casa e immettermi con la mia auto sulla superstrada per arrivare più velocemente possibile all'aereoporto di Mystics Falls.

Superai tutti i limiti di velocità e quando arrivai parcheggiai malamente per poi correre all'interno dell'aereoporto per vedere i prossimi voli disponibili per Las Vegas.

Sul tabellone c'era una volo per Las Vegas disponibile tra 20 minuti e un altra tra 4 ore e mezza.

Non ci pensai due volte e corsi al Check In e non avendo il biglietto decisi di soggiogare le guardie.

Dopo neanche dieci minuti mi trovavo seduta su quell'aereo che presto mi avrebbe riportato dall'amore della mia vita.

Ero eccitata, non facevo altro che pensare a che cosa avrebbe detto appena mi avrebbe visto.

Volevo fargli una sorpresa, appena sarei arrivata lì avrei preso il doppione delle chiavi della sua camera e mi sarei fatta trovare in camera.

Mancavano ancora 3 ore però all'arrivo, forse avrei dovuto riposarmi un pò.

"amore mio sto arrivando" pensai prima di addormentarmi sul sedile.

 

POV DAMON

 

Erano due mesi che ero partito da Mystics Falls, avevo fatto un patto con mio fratello, colui che Elena non avrebbe scelto sarebbe partito lasciandosi Mystics Falls alle spalle.

Erano due mesi che vivevo nell'hotel più lussuoso di Las Vegas, però nonostante tutto non ero per niente felice, mi mancava da morire Elena, ancora oggi mi chiedo il perchè di quel patto, avrei potuto provare a starle accanto da amico e invece io e Stefan siamo stati così stupidi da fare quel patto altrettanto stupido.

-Ei Bel fustacchione che ne dici se ti offro un drink! - mi voltai per vedere chi mi avesse parlato, era una donna sulla trentina, alta circa 1,75, capelli biondi e occhi verdi.

-Grazie ma non mi sembra il caso - dissi freddo, da quando ero andato via da Mystics Falls non avevo più toccato nessuna donna, non avevo più avuto neanche una relazione da una notte e via.

-Dai insisto, non ti chiedo altro, solo un drink insime - insistette la donna.

-Va bene dai - accosentii, dopotutto non dovevo stare tutta la mia vita dietro al fantasma di Elena, non mi ha voluto lei, io le avrei offerto tutto l'amore possibile.

-Nick una Techila per me e per il fustacchione qua accanto! - disse rivolgendosi al barista che in meno di 30 secondi ci posò sul bancone i due bicchieri colmi d'alcool.

-Allora che ci fa uno bello come te qua a Las Vegas ? - mi chiese la donna sorseggiando il suo drink.

-Diciamo che non sono il tipico bravo ragazzo e ho deciso di divertirmi un pò in questa assurda vita, te invece? che ci fa una bella bionda come te in uno squallido bar pieno di ubriachi? - chiesi finendo ad un fiato tutto il mio drink.

-Lavoravo per un agenzia di modelle ma poi mi innamorai del mio capo.. Lui mi vedeva solo come una delle sue modelle e così mi ha cacciato e ora eccomi qua a crogiolarmi nel mio dolore in uno squallido bar - disse finendo anche lei il drink e sorridendomi con malinconia.

-L'amore fa schifo .. - dissi io ravvivandomi i capelli.

-Anche tu soffri per amore? - chiese la donna avvicinandosi con lo sgabello al mio incuriosita.

-Si e la donna in questione è mia cognata.. - dissi abbassando lo sguardo.

-Lei non vi ricambia ? - chiese.

-Diciamo che lei ha dovuto scegliere tra me e mio fratello e ha deciso di passare il resto della sua vita con lui e io me ne sono andato, solo che non faccio altro che pensarla. - dissi amaramente abbassando lo sguardo.

-Vi capisco, fa schifo amare ed non essere ricambiati. - disse la donna abbassando a sua volta lo sguardo.

-Dai non pensiamoci, che ne dici di venire con me a fare un giro ? - chiesi sorprendendo la donna.

-Certamente ho bisogno di un amico in questo momento. - disse alzandosi dallo sgabello e pagando il conto.

La fermai dicendole " per questa sera pago io" e diedi i soldi a Nick o come si chiamava e la presi per un braccio trasciandola fuori da quel squallido locale.

-Sai avevo un solo amico ma è morto, nessuno oltre a quella ragazza mi è mai stato amico - dissi alla donna che nel frattempo era salita nel sedile accanto al mio.

-Anche io non avevo molte amiche, tutte erano invidiose di me e molto spesso a causa della mia bontà mi usavano per i loro scopi. - disse la donna.

Guidai per circa 20 minuti prima di arrivare in un ristorante dove fermai la macchina.

Scesi e aprii la portiera facendo scendere galantemente la donna.

-Scusami ma non mi hai ancora detto come ti chiami - le dissi prendendola a braccetto.

-Elise Stuart e tu ? - chiese.

-Damon, Damon Salvatore! 

Scelsi un tavolo per due e cominciammo a mangiare, dopo sentimmo la musica e decidemmo di ballare.

Cominciammo a ballare e all'improvviso vidi il suo viso mutare, non erano più occhi verdi quelli che vedevo ma marroni, non erano più capelli biondi quelli che vedevo ma erano capelli castani lisci come la seta e sopratutto non era più Elise quella che vedevo ma Elena.

Le presi il volto e la baciai convinto che fosse Elena, lei ricambiò con passione e senza accorgermene eravamo nella mia suite e lei era incollata al mio corpo.

La spogliai velocemente dei suoi vestiti e la feci mia lì su quel letto, non significava niente per me, era solo del semplice sesso.

La mattina quando mi svegliai decisi che era ora di farle dimenticare tutto, avevo esposto troppo di me stesso a quella ragazza che conoscevo da così poco tempo.

Quando si svegliò mi sorrise e io le presi il volto tra le mani.

-Adesso dimenticherai tutto, non ci siamo mai conosciuti e non sei mai stata qui e sopratutto non soffrirai più per il tuo capo perchè non ti merita e vivrai una vita serena e troverai l'uomo giusto per te.

La soggiogai e vidi le sue pupille dilatarsi per poi tornare normali.

-Non ci siamo mai conosciuti, non sono mai stata qua e non soffrirò più e vivrò serenamente con qualcuno che mi ama - disse prima di prendere le sue cose ed andarsene.

Sospirai, ancora una volta mi ero mostrato debole a causa dell'amore per Elena.

Come avrei potuto continuare ad andare avanti così.

 

Ciaoo :) Spero che vi piaccia questo capitolo ringrazio chi l'ha messa nelle preferite e nelle seguite.

Spero in qualche recensione perchè se non vi piace non la continuo :)
ciao =D fatemi sapere!

 

 

  
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