Capitolo 1
Arrivò il momento del mio appunto con Justin, ero tesa, oddio eccome se lo ero, non sapevo che mettermi così misi un paio di shorts in jeans e una maglia bianca un pò lunga, all'americana.
Suonò il campanello, era lui, andai ad aprire ma era Kate.
- Ciao Andrea -
- E tu saresti? -
- La ragazza di Justin, Kate -
- Oh e quindi? - feci un sorrisino.
- Quindi vedi di stargli alla larga -
- Gli ho solo dato un lavoro sta tranquilla -
- Bene, ah lui non sa che sono venuta quindi ti consiglierei di stare zitta se non vuoi che la tua vita al liceo finisca in frantumi -
-Me la sto facendo sotto dalla paura, oh ora è meglio che te ne vada, il tuo ragazzo sta arrivando, ciao - le sorrisi e le chiusi la porta in faccia. 'Strega' pensai.
Volevo solo sprofondare, non volevo parlare con Kate, non volevo nemmeno sapere che per lei esistessi, sarebbe stato meglio che fossi rimasta invisibile a tutti i 'famosetti' della scuola.
Dopo pochi minuti arrivò Justin, io avevo quas le lacrime agli occhi per ciò che io e Kate ci eravamo dette.
Bussò alla porta, ed io andai ad aprire.
- Andrea - sorrise
- Hei Justin -
- Che succede? -
- Nulla, vado a prendere River e andiamo ok? -
- Mi fai entrare? -
- Certo, scusami. Entra pure -
Justin entrò in casa, mentre andai a prendere River, appena lo vidi mi saltò addosso come se avesse già capito che qualcosa non andava in me.
Ma in fondo, lo poteva vedere pure ma mummia che non ero la solita Andrea.
Tornai con River tra le braccia, sorridendo.
- Finalmente rivedo il tuo sorriso - disse Justin
- Come? -
- Mi piace il tuo sorriso - sorrise.
Sorrisi e gli misi River tra le braccia.
- Su smettila con queste smancerie, non dovresti farle a me -
- E a chi? -
- A Kate, è lei la tua ragazza -
- La mia ragazza? No, lo era. Ora non lo è più. Oltre a me si scopava altri ragazzi e io non voglio una troia come ragazza, voglio una che ami solo me -
- Il ragazzo più Figo della scuola è pure dolce? - mi misi a ridere.
- Perché avevi qualche dubbio?- rise.
- Direi di sì - sorrisi.
Andammo verso il parco insieme, scherzavamo e avevo sempre qualcosa di cui parlare, sembravamo amici da sempre, era quasi più amico mio che di mio fratello, non potevo crederci ero al parco con Justin Bieber, il ragazzo che avrebbero voluto tutte nella mia scuola pure le professoresse.
Mi girai per guardarlo, e lui fece lo stesso, ci fu un incrocio di sguardi, uno di quelli magici da non dimenticare nella vita di ma teenager, ma per lui sarebbe valso qualcosa quello sguardo? Per me lo era stato, quello sguardo durò solo pochi secondi ma per me il tempo si fermò e riuscivo solo a vedere i suoi occhi, marrone chiaro, quasi color miele, sembravano gli occhi di un bambo che aveva una voglia di uscire da quel corpo da duro, ma che nessuna ragazza gli aveva dato la possibilità di farlo uscire.
Mi girai dall' altra parte facendo un sorriso e continuando a pensare a quell'attimo in cui, se fosse stato un disegno, ci saremmo raffigurati solo io e lui, e nel resto del foglio c'era solo bianco, perchè i protagonisti eravamo io e lui, Andrea e Justin.
Suonò il campanello, era lui, andai ad aprire ma era Kate.
- Ciao Andrea -
- E tu saresti? -
- La ragazza di Justin, Kate -
- Oh e quindi? - feci un sorrisino.
- Quindi vedi di stargli alla larga -
- Gli ho solo dato un lavoro sta tranquilla -
- Bene, ah lui non sa che sono venuta quindi ti consiglierei di stare zitta se non vuoi che la tua vita al liceo finisca in frantumi -
-Me la sto facendo sotto dalla paura, oh ora è meglio che te ne vada, il tuo ragazzo sta arrivando, ciao - le sorrisi e le chiusi la porta in faccia. 'Strega' pensai.
Volevo solo sprofondare, non volevo parlare con Kate, non volevo nemmeno sapere che per lei esistessi, sarebbe stato meglio che fossi rimasta invisibile a tutti i 'famosetti' della scuola.
Dopo pochi minuti arrivò Justin, io avevo quas le lacrime agli occhi per ciò che io e Kate ci eravamo dette.
Bussò alla porta, ed io andai ad aprire.
- Andrea - sorrise
- Hei Justin -
- Che succede? -
- Nulla, vado a prendere River e andiamo ok? -
- Mi fai entrare? -
- Certo, scusami. Entra pure -
Justin entrò in casa, mentre andai a prendere River, appena lo vidi mi saltò addosso come se avesse già capito che qualcosa non andava in me.
Ma in fondo, lo poteva vedere pure ma mummia che non ero la solita Andrea.
Tornai con River tra le braccia, sorridendo.
- Finalmente rivedo il tuo sorriso - disse Justin
- Come? -
- Mi piace il tuo sorriso - sorrise.
Sorrisi e gli misi River tra le braccia.
- Su smettila con queste smancerie, non dovresti farle a me -
- E a chi? -
- A Kate, è lei la tua ragazza -
- La mia ragazza? No, lo era. Ora non lo è più. Oltre a me si scopava altri ragazzi e io non voglio una troia come ragazza, voglio una che ami solo me -
- Il ragazzo più Figo della scuola è pure dolce? - mi misi a ridere.
- Perché avevi qualche dubbio?- rise.
- Direi di sì - sorrisi.
Andammo verso il parco insieme, scherzavamo e avevo sempre qualcosa di cui parlare, sembravamo amici da sempre, era quasi più amico mio che di mio fratello, non potevo crederci ero al parco con Justin Bieber, il ragazzo che avrebbero voluto tutte nella mia scuola pure le professoresse.
Mi girai per guardarlo, e lui fece lo stesso, ci fu un incrocio di sguardi, uno di quelli magici da non dimenticare nella vita di ma teenager, ma per lui sarebbe valso qualcosa quello sguardo? Per me lo era stato, quello sguardo durò solo pochi secondi ma per me il tempo si fermò e riuscivo solo a vedere i suoi occhi, marrone chiaro, quasi color miele, sembravano gli occhi di un bambo che aveva una voglia di uscire da quel corpo da duro, ma che nessuna ragazza gli aveva dato la possibilità di farlo uscire.
Mi girai dall' altra parte facendo un sorriso e continuando a pensare a quell'attimo in cui, se fosse stato un disegno, ci saremmo raffigurati solo io e lui, e nel resto del foglio c'era solo bianco, perchè i protagonisti eravamo io e lui, Andrea e Justin.