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Autore: marttss    06/08/2012    8 recensioni
buonsalve *w*
bho è da un po' che volevo scrivere una fanfiction sui the wanted, e quindi eccomi qua c: spero non vi faccia troppo schifo uù
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-Oh basta Julie, questa volta ho chiuso sul serio. Giuro, giuro su me stessa, che non ci avrò più nulla a che fare. Lo giuro. E tu sei qui, sei la mia testimone. Okay?-
Julie mi guardava incerta, sapeva che probabilmente ci sarei ricascata, ma sapevo di essere forte, di essere cresciuta. Potevo farlo.
-Okay Amy-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness , Max George, Nathan Sykes , Siva Kaneswaran , Tom Parker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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note: omgggg salvee ghturjdnfbh <33
è tipo da un'eternità che non scrivo, lo so, ma ho avuto mille problemi.. in più lavoro, e di tempo ne ho davvero poco! D:
non vi aspettate chissà quale capitolo, perchè da questa mente bacata è uscito poco e niente.. però ci ho messo la mia buona volontà *powaaah*
grazie mille a tutte e grazie anche alle nuove lettrici, che nonostante io fossi scomparsa, commentavano la mia storia *much love*
detto ciò, buona lettura e come sempre.. fatemi sapere che ne pensate <33

10.                                                                              I hear your heart cry for love 

-Lily sei tu?-
Porca puttana eva in calore, fu la prima cosa che pensai, poi pensai anche di staccare il mio corpo da quello di Jay, anche se la sensazione che provavo era decisamente più che piacevole.
Mi voltai, e riconobbi il ragazzo che mi guardava incredulo, con gli occhi spalancati e le labbra semi-aperte.
J
osh.
Jay non disse niente, si limitò solo a staccare le sue mani dai miei capelli e a passarle nervosamente dietro al collo.
-Josh io..- Josh non disse niente, si avvicinò a me e a Jay e per un momento pensai che volesse menarmi, o uccidermi, o qualcosa del genere.
In realtà diede una spinta a Jay, il quale non si tirò ovviamente indietro, e lo spinse a sua volta. -Fermi, oh merda.. fermi.-
Cercavo di fermarli in tutti i modi possibili, ma appena mi mettevo in mezzo, loro mi spingevano via.
Si stavano scazzottando bellamente, e mentre io tentavo come una povera cogliona di mettermi in mezzo, iniziò ad arrivare anche una folla di persone, che richiamò tutta l'attenzione dei bellissimi e carinissimi paparazzi, i quali non persero nemmeno un secondo del loro tempo, e iniziarono a scattare foto all'impazzata.
-Ragazzi fermi, vi prego.-
Ero disperata, e quel casino era colpa mia.
Presi Jay per la manica della camicia, e con tutta la forza che avevo lo strattonai lontano dalla folla di persone, mentre qualcun altro, teneva fermo Josh.
Entrambi sanguinavano, e Jay perdeva sangue dal naso.
-Mioddio.-
Sfiorai il labbro di Jay, che era gonfio e anch'esso perdeva sangue. Jay fermò la mia mano sulle sue labbra e la strinse.
-Scusa Lily.-
-No, no no no no no e ancora no Jay. L'unica che si deve scusare sono io, ho sbagliato, non avrei dovuto baciarti.-
Jay si irrigidì e mi guardò dritto negli occhi -Hai..sbagliato?-
Guardai a terra, evitando i suoi occhi chiari e annuì -Sì, non avrei dovuto.-
Jay smorzò un sorriso e mi spostò una ciocca di capelli, mettendola dietro all'orecchio -Non avresti dovuto, ma ti è comunque piaciuto?-
Scoppiai a ridere e non risposi, ma Jay mi picchiettava insistentemente sulla spalla con il suo solito sorrisetto ebete.
-Sì, mi è piaciuto.-
Arrossì e sorrisi quasi contemporaneamente, mentre Jay intascava la vittoria e se la rideva a sua volta.

 
Julie.
-Nath mi ha appena mandato un messaggio.-
Guardai Tom con aria interrogativa, aspettando la conclusione della frase.
-Dice che Amy è a casa sua.-
-Che cosa?-
Sbuffai e presi il telefono dalle mani di Tom, poi iniziai a digitare un messaggio a Nathan.

 
Caro, carissimo Nathan, vedi di dormire nel tuo letto e lascia in pace Amy.

Con affetto, Julie.

 
Riporsi il telefono a Tom, che lesse il messaggio e scoppiò a ridere -Quanto sei protettiva con quella ragazza?-
-Sta zitto.- Tom rise di più e mi fece la linguaccia -E' la verità.-
-Sì, lo so che è la verità, ma tu non sai quanto c'è stata male, e se dovesse ricascarci?-
Tom sbuffò e accese la macchina -Quanto non sopporto voi ragazze e il vostro sentimentalismo.-
-Parker ma sei serio o vuoi che io ti castri subito?- Mise istintivamente le mani sui suoi cari gioiellini e mi guardò male dallo specchietto -Giù le mani ragazzaccia.-
I
o risi quasi per finta, per poi accovacciarmi sul sedile posteriore, con braccia e gambe incrociate.
-Mi puoi portare a casa, oppure devo chiamare un taxi?-
Tom mi guardò dallo specchietto, ingranando la marcia per poi partire.
-Non ti sarai mica offesa.-
-No per niente.-
Guardai fuori dal finestrino, ma Tom non era proprio capace di lasciarmi stare.
Iniziò a tirarmi dei pezzi di carta, delle cicche e dei fazzoletti.
-Parker pensa a guidare, imbecille!-
Lui
scoppiò nella sua solita, bellissima e irresistibile risata, poi tirò giù il finestrino e si accese una sigaretta, alzando il volume della radio.
Se avevo pensato anche solo per un momento, che la faccenda di questa sera avesse cambiato le cose tra di noi, bhè.. mi sbagliavo di grosso.

 

Amy.

Il cellulare di Nathan vibrò, ma lui non sembrò farci troppo caso.
Lo lasciò vibrare sul letto, non mollando neanche per un secondo il mio sguardo.
-Cos'hai appena detto?-
-Hai capito benissimo.-
Nathan sospirò piano, per poi alzare i suoi occhi sui miei. Lo faceva apposta, ne ero più che certa, sapeva benissimo che con il suo sguardo non riuscivo a resistere.
-E smettila di guardarmi.-
-Mica ti consumi?- -A fanculo mai?- -Mai.-
Cazzo, cosa mi era saltato in mente. Baciami? Ma neanche nei film si sente una cosa del genere.
Mi veniva da vomitare.
-Senti, fa conto che io non ti abbia detto niente, okay?-
Nathan mi prese per i polsi, costringendomi a stare ferma e a guardarlo negli occhi.
-Dimmi quello che vuoi.-
-Non devi guardarmi ti ho detto.-
-E io ti ho già detto che non ti consumi.-
-Sì ma i tuoi cazzo di occhi.. mi.. bho, mi danno fastidio.-
Nathan sorrise per un attimo.
-Io ti piaccio ancora Amy.-
-No, mi fai vomitare.-
Nathan rise abbassando lo sguardo, ma continuando a parlare -Certo, come no.-
La situazione era più che scomoda, così tentai di divincolarmi da quella posizione, ma i miei polsi erano stretti tra le sue mani.
-
Mollami, sono stanca e voglio dormire.-
-No Amy.-
Mollò leggermente la presa -Dici di odiarmi, dici che ti faccio schifo, dici che non vuoi le mie scuse.. Ma mi chiedi di baciarti.-
Mi guardò con un sopracciglio alzato e proseguì -Credo tu mi debba delle spiegazioni.-
Sbuffai e mi lasciai cadere a terra, poggiandomi al muro.
-Non lo so.-
-Cosa non sai?-
Alzai un po' più la voce. Le domande di Nathan mi davano ai nervi -Non so che spiegazioni darti. Non so un cazzo, okay?-
Nathan si abbassò, mettendosi esattamente di fronte al mio viso -Vuoi sapere la verità che tu non vuoi dire, perchè sei troppo orgogliosa? Tu sei innamorata.-
La mia mano partì dritta dritta sulla guancia di Nathan, facendo un suono che rieccheggiò in tutta la stanza.. e dopo, solo la faccia scossa di Nathan e il silenzio.
Non disse niente, si rialzò, si mise a posto i pantaloni e fece per andarsene nell'altra stanza, ma dopo poco lo vidi rientrare: Il viso rilassato, ma i pugni chiusi e rigidi.
Si incamminò nuovamente verso di me e, quando fu vicino, abbassò il viso avvicinandolo al mio.
Lasciò sulle mie labbra quello che mi parve il bacio più dolce del mondo, e poi se ne andò di nuovo.

Bella merda.


 








  
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