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Autore: Jeo    07/08/2012    1 recensioni
Due vecchi amici, che si ritrovano dopo anni, però con un segreto da tenere oscuro. Storie che finiscono e amori che sbocciano. Qual è veramente la verità?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finimmo di mangiare e mi invitò a vedere una cosa in camera sua. Aprì l'armadio e tirò fuori un piccolo scatolo, lo poggiò sul letto, ero ansiosa di cosa mi avrebbe fatto vedere, mi sedetti sul letto accanto allo scatolo e poi dissi, "e dai! Fammi vedere".
"Un attimo, piccola! Devo mettere la password, che devo ricordare". Disse quasi in preda al panico.
Lo scatolo era rilegato in camoscio, molto sofisticato. Ogni angolo aveva una lettera, che lette insieme in senso antiorario formavano il nome 'Jake'. Chissà cosa contenesse. Avevo proprio voglia di vedere il suo contenuto. Intenta a immaginare cosa ci fosse dentro. Entrai in un mondo tutto mio. 'E se ci fosse ciò che nascondiamo da anni? Come reagirò a vedere tutto questo? Ma no, Jake non sarebbe stato così stupido dal conservare certi oggetti. Forse ha qualcosa che parli di noi, o..', i miei pensieri furono interrotti da Jake, "Cazzo! Qual è la password?"
"Calmo Jake, chi potrebbe saperla oltre a te?". Dissi confortandolo.
"Ma certo, che stupido!" Esclamò, poi prese il cellulare che aveva lasciato sul comodino e compose un numero. "Oh ciao. Sono Jake, mi devi aiutare". Chiese agitandosi.
Dopo qualche secondo iniziò ad agitarsi di più, quasi a tremare. "Jake, che cosa c'è? Calmati", sussurrai.
"Ma si, è quella la password che ho messo, ma non me l'accetta". Disse al telefono. "Okay amico. Grazie lo stesso". Chiuse la chiamata e bloccò la tastiera. Buttò il cellulare sul letto, esso rimbalzò e cadde su di me. Si era innervosito. Non l'avevo mai visto così.
"Jake! Ascoltami e rispondi! Cosa cazzo c'è li dentro, e qual è la password? Perchè non accetta quella che hai messo tu? E chi era quella persona al telefono?". Chiesi alzando la voce. Lui si asciugò le gocce di sudore con l'avambraccio, si sedette sul letto, dandomi le spalle a me, poi fece un sospiro e si girò verso di me. "Li dentro c'è qualcosa che ti farò vedere. La password è stata cambiata da qualcuno, e quella persona al telefono era mio fratello!" Disse cercando di stare calmo. Prima aveva esagerato, secondo me, probabilmente per lui no.
"Dimmi adesso cosa c'è, cosa contiene questa fottuta scatola personalizzata da te?" Chiesi agitandomi anch'io. "C'è qualcosa sul nostro segreto?". Jake non rispose. Abbassò lo sguardo.
"Questo sarebbe un si?" Dissi alzandomi in piedi. "Jake, questo vuol dire che qualcuno sa!" Gridai.
"Non mi arrendo! Forse l'ho cambiata io e non la ricordo!" Esclamò. Lo vidi con lo sguardo fisso in un punto, immobile. Stava pensando. "Ma si!". Provò una serie di volte poi spinse la scatola in aria e si buttò sul letto a pancia in su. Con il viso guardava nel vuoto. Si massaggiava le tempie con le mani. Poi sussurrava cose che il mio udito non percepiva. Stava pensando ad alta voce o era diventato pazzo? Se non mi calmo cadrò in crisi. "Posso provare ad aprirla?" Chiesi.
"Si piccola, ma non riuscirai". Affermò lui. "Ti conosco meglio di qualunque altra persona!" Esclamai. Provai con 'loveyoutoo'. La scatola si aprì ed emise uno strano suono. Jake sussultò e si alzò in piedi. Si era reso conto che ero riuscita ad aprire la scatola, allora per la felicità mi abbracciò, stritolandomi. "Mai contraddire una donna, tesoro!" Esclamai soddisfatta.
Non vedevo niente di strano dentro quella scatola. "Adesso vediamo il contenuto". Dissi a Jake. Mi guardò e annuì. Sorrideva così tanto che avessi scomesso che le sue mascelle si fossero bloccate. Era bello vederlo così. Quel Jake di prima non mi piaceva affatto.
Dalla scatola estrasse una lettera, intravidi la mia firma con qualcosa scritto. Quella lettera non era altro che un foglio. Uno dei miei fogli personalizzati, color lilla. "Non dirmi che.." Mi interruppe. "Si è la tua lettera, a me".
"Quindi l'hai letta? E perchè non mi hai mai fatto sapere cosa ne pensavi, se provassi quello che provavo io. Perchè non l'hai mai fatto?" Chiesi nervosa.
"Leonia me l'aveva presa, me l'ha ridata quando ci siamo lasciati". Rispose.
"Potevi almeno rispondere!" Esclamai arrabbiata.
"Tu in quel periodo eri così felice con Harry, non avevo dubbi sul fatto che non lo amassi veramente, ma eri felice. Per me è sempre contato tantissimo il tuo animo. Ti vedevo felice quindi non volevo rovinare la tua felicità, anche se ti amavo così tanto da ferirmi, da solo, ogni volta che ti baciavi con Harry o con Luke o con qualsiasi altro ragazzo che avessi avuto". Disse con le lacrime agli occhi. Poi continuò, "Je', io ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo".
La mia vista si offuscò, a causa delle lacrime. Mi aveva letteralmente colpita al cuore, senza nessun'arma. "Perchè parliamo solo adesso dei nostri sentimenti? Mi sento un'idiota. Sono un'idiota! Anch'io ti amavo e ti amo più di ogni altra cosa al mondo, ma sono stata così stupida da non voler mai prendere quest'argomento. Anche se adesso me ne sto pentendo. Per dimenticarti mi frequentavo con altri ragazzi. Harry è stato il mio sbaglio più grande. Era uno stronzo. Non avrei mai immaginato che tu provassi gli stessi sentimenti dei miei, e che ogni volta che mi vedevi con un altro ti spezzavo il cuore, quindi scusa. Scusa tanto, Jake". Dissi piangendo, quasi iniziavo a balbettare. Le lacrime aumentarono quando iniziò a leggere la lettera.
La sua voce era così delicata. Avevo da sempre immaginato lui che era intento a leggere la lettera, parola per parola. Adesso la mia immaginazione era realtà. "Ciao Jake! Sono Jeo..." fece una pausa. Che stupida. Che c'entrava scrivere che fossi Jeo. Alla fine mi sarei firmata. Sentii il sospiro di Jake, poi guardai la sua faccia. Stava piangendo. Le lacrime bagnarono un pò il foglio.
Decisi di leggerla io. "Ciao Jake! Sono Jeo. Ovviamente ti starai chiedendo perchè ti stia scrivendo, nonostante abiti accanto a te e sia la tua migliore amica. Da giorni penso alla nostra amicizia. Veramente, ho pensato a un futuro insieme a te. Solo un mese fa ho percepito che qualcosa in me, nei tuoi confronti fosse cambiata. L'ho capito completamente quando ti ho visto insieme a Leonia. Quando ti vidi baciarla, il mio cuore si frantumò. Era come aver visto crollare il mondo. Il mio tutto su di me. Eppure sin da piccoli ho sempre pensato che tra noi regnasse solo bene. Di solito si dice 'ti sei innamorata? Sei fottuta!', ma questa, per me, non è la verità. Mi sono innamorata di un ragazzo che, probabilmente mi ama, anche lui. Non ho molte probabilità di avere ragione. Ma se non fosse così mi sentirei morire. Se capitasse che tu non risponderesti a questa mia confessione e mi vedrai felice..", cercai di leggere quello che c'era scritto dopo, ma era sbiadito. Non si capiva. Continuai da dove si percepì la scrittura, "stai tranquillo. Ti amo, un bacio Jeo".
"Per questo non ti ho voluto rispondere. Eri felice e dovevo stare tranquillo". Affermò asciugando le lacrime con un fazzoletto.
"No! Ricordo come se fosse solo ieri quello di aver scritto in questa fottuta lettera! C'era scritto '..felice sappi che sto fingendo, stai tranquillo.." Jake! Non hai neanche provato a leggere quello che era sbiadito! Da quel momento hai cambiato del tutto la nostra adolescenza. Io con altri ragazzi mentre tu morivi dentro, e tu con altre ragazze mentre io morivo dentro!" Esclamai. Poi riflettei, adesso eravamo insieme, avevo ottenuto quello che avevo desiderato in passato. "Jake non importa, il destino ci ha sempre voluti insieme, adesso siamo insieme. Viviamo ogni attimo intensamente. Proprio, come se fosse l'ultimo. Ti amo Jake Middleton!" Dissi. Poi lo abbracciai.
"Ti amo anch'io Jeorgina Claire Evans, t'ho sempre amata". Sussurrò al mio orecchio destro. Dopodiché continuò a farmi vedere il contenuto della scatola. Uscì una foto. Eravamo noi due. Come sfondo era presente l'Empire, noi tenevamo uno striscione. 'In futuro abiteremo qui!' Sotto questa frase c'erano i nostri nomi. A destra la firma di Jake, quindi lui teneva da quel lato. A sinistra la mia, e io tenevo il mio lato dello striscione. Entrambi sorridevamo come due che avevano trovato la propria strada, quella giusta. Che ogni ragazzo cerca per tanti anni. Jake girò la foto. Era incisa una data e una dedica. '14 Luglio 2003. Siamo diciasettenni, e ancora viviamo nei sogni. Jeo'. L'avevo scritta io.
Adesso ricordo! Era il primo anno che ci fossimo traferiti a New York. Prima abitavamo nel South Carolina. "Tu ci sei riuscito. Io no" Affermai malinconica.
"Oh no, piccola. Ci sei riuscita proprio adesso. Vuoi vivere con me?" Chiese sorridendo.
"Si certo!" Esclamai felice.
Posammo la foto sulla lettera e poi Jake estrasse una memory card. "Questa contiene.." lo interruppi. "Okay, okay. Non parliamone. Se la vuoi conservare, conservala, ma io non ne voglio sapere più niente" Dissi abbassando lo sguardo alla scatola. Lui sospirò, posò la memory card ed estrasse un altro foglio. 'Ammissione alla Columbia, Jake Middleton'. Oh, quanti ricordi. Jake era così in ansia quando ricevette la lettera. Infatti la fece aprire a me. Quando lessi 'Caro signor Middleton, lei è stato ammesso..' iniziarono le grida di felicità. I salti. La casa non cadde a pezzi, per miracolo. Lo poggiai sulle altre cose estratte prima. Poi estrasse un altro foglio. 'Ammissione alla Brown, Jeorgina Claire Evans'. Anche quando arrivò questa lettera i salti e le grida furono presenti. Bei momenti questi. Sono i momenti in cui, solo tu, puoi decidere la tua strada. Era rimasta un'ultima cosa. Una foto scolastica. Del 2001. Con i compagni delle superiori. Quante belle cose fatte insieme alla mia vecchia classe del liceo, ai miei vecchi compagni. Posammo tutto di nuovo dentro la scatola, compresa la memory card. Dopodichè dissi la password a Jake e lui iniziò a ridere. "Perchè ridi Jaky?"
"Ti odio! Mi hai chiamato Jaky. Comunque rido perchè l'avevo cambiata io la password e non lo ricordavo Ji". Rispose ridendo di continuo.
"Adesso ti odio anch'io. M'hai chiamata Ji". Ci fissammo per qualche secondo dopodiché lo abbracciai e ci baciammo dolcemente.

***

"Grazie per il pranzo piccola. Adesso vado a lavoro, tu esci?" Chiese aiutandomi a sparecchiare.
"Si Jaky, vado a prendere le mie cose a casa e poi vorrei fare un pò di shop, stasera mi faccio trovare qui, con la cena, o preferisci cinese e film?" Dissi sorridendo.
"Nah, ceniamo e poi chiamiamo qualche vecchio amico di adolescenza e usciamo, ti amo e ciao". Mi baciò, prese la valigetta e uscì.

***

"Buona la cenetta. Oggi ho chiamato Will che adesso sta con Amy, era destino anche per loro. E poi ho chiamato Grace che verrà con il suo fidanzato, nonchè mio amico, Luke.." disse, mi vide annuire e poi continuò, "..vai a cambiarti amore, io sparecchio". Un maschio che sparecchia, dove si trova? Sorrisi e andai in camera a cambiarmi. Indossai un vestito da sera. Mi sistemai i capelli e mi truccai. Dopodichè uscimmo.

*** "Che bel pub. I ragazzi son già dentro?" Chiesi scendendo dalla macchina.
"Si piccola.." lo interruppi, "come sono? Presentabile?" Chiesi nervosa.
"Bellissima, principessa!" Esclamò, bloccò la macchina, mi prese per mano ed entrammo.

Ciao ciao, com'è questo capitolo? Molte suspense. Un bacio Jeo.
PS: come sempre molto breve con le parole, ma non so che altro dire. Seguite la storia e scoprite piano piano il segreto che li distrugge e del quale non vogliono parlare.
  
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