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Autore: Nati_Chan    07/08/2012    4 recensioni
Occhi color ghiaccio.
Penetranti e profondi.
Che fosse veramente lui?
Per un attimo gli occhi blu di Honoka si incontrarono con quelli del ragazzo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Honoka Yukishiro/Cure White, Kiriya Irisawa, Nagisa Misumi/Cure Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 06: Abduction


-Eccoti Poisonny, avevo bisogno di te. Urgente bisogno di te.
La ragazza lo guardava freddamente, sottomessa al suo potere. Avrebbe così voluto andarsene via e riprendersi la dovuta libertà, ma il bene di suo fratello veniva prima di tutto.
-Cosa succede, mio signore?- disse preoccupata, alzando leggermente un sopracciglio. Odiava vedere la sua sagoma scura avvolta nel buio. Odiava ascoltarne la voce e odiava dovergli dare ragione su tutto.
-Tuo fratello, tesoro. Non sta combinando niente, è un buono a nulla. Che ci fa in quella scuola? Dovrebbe spiare le Pretty Cure secondo i miei piani. Ma non viene mai qui a farmi rapporto e suggerirmi qualche piano. C’è per caso qualcosa che non so?
I suoi occhi rossi divennero anche più lucenti di quanto fossero già, guardando la ragazza malissimo. Poisonny chiuse gli occhi, pensando a quanto avesse dovuto convincere il fratello a combattere di nuovo contro Honoka. Si ricordava bene che l’aveva cambiato, l’amore l’aveva accecato mandandolo in una strada diversa.
-Mio signore, è uno svogliato, sarà sicuramente questo il problema. Ma sono sicura che sta pianificando qualcosa.- disse, inventandosi scuse di sana pianta.
-Solo perché sei tu, ti credo.
Lei sorrise, un po’ amaramente. Aveva di nuovo salvato il culo a suo fratello. Ma questa volta l’avrebbe sgridato per bene.
-Cara, tu piuttosto non avevi detto che avevi qualcosa in mente? Sei bella e intelligente, sono sicuro che non mi deluderai come quegli stupidi di Pisard e Gekidrago. Abbiamo perso già due pietre prismatiche, non va per niente bene. E dobbiamo catturare quei due esserini, loro sanno come usare le pietre.- concluse con la sua voce penetrante.
-Il mio piano è stato elaborato, avrò solo bisogno di Kiriya. Non si preoccupi .. e con il suo permesso, vado a cercarlo.
-Vai!- le ordinò.

Kiriya alloggiava in un appartamento nella cittadina, per non destare sospetti.
Era seduto sul divanetto che mangiava i piccoli dolcetti Wagashi accompagnati con del tè verde (Angolo informazioni: dolcetti giapponesi molto famosi, prodotti con piante naturali e zucchero di canna, che possono avere forme strane e particolari, accompagnati appunto con il tè) e svogliato come al solito, guardava una delle puntate del Dottore dell’Amore.
“Che programma senza senso.” Pensava.
Sentì un forte vento molto caldo dietro di lui. E girandosi vide Poisonny che usciva dal varco temporale che aveva creato. Appena mise i piedi a terra il varco sparì, lasciando spazio solo alla sua figura slanciata e sensuale come al solito.
-Ehi sorellina, come va?- le chiese ingenuamente, sapendo che quando andava a fargli visita era sempre per sgridarlo su qualcosa.
Strinse i pugni, mostrando i nervi che le pulsavano nei polsi e digrignò i denti.
“Oh oh, ora mi ammazza.” Pensò Kiriya.
-BRUTTOSTUPIDODIUNFRATELLOQUANTEVOLTEDEVODIRTILESTESSECOSE!?!?- urlò velocemente la ragazza tanto da far tremare leggermente la lampada del salottino.
-Avanti stai calma o ti verranno le rughe!- le disse cercando di sorridere e ironizzare il tutto.
-Qui non c’è da scherzare, il capo può farti fuori da un momento all’altro! Ti dico sempre le stesse cose, cazzo! E ora pensiamo ad un piano!
La guardò amaramente.
-Io non voglio combattere contro Honoka.
-Lo so, ma non abbiamo altra scelta.
-Preferisco scomparire, sorellina.
Kiriya si alzò dal divanetto dando un calcio al mobiletto in legno che sosteneva la tv.
-Per favore .. ti supplico fratellino.
Sospirò. –E va bene, pensiamo ad un piano.

Il giorno dopo entrò in classe, posando la cartella e preparando il materiale per la lezione di geometria.
Era triste, ma sotto i suoi occhi gelidi non lasciava trasparire nulla.
-Buongiorno ragazziiiiiiii!
Alzò lo sguardo e vide Nagisa che correva per tutta la classe come era solita a fare tutte le mattine.
Poco dopo entrò Honoka, seguita da tutti gli altri compagni.
Entrò la Sensei allegra come sempre, annunciando a tutti una notizia che rese felici in molti: “Cambio di posti!”
Nagisa sgattaiolò vicino alla cattedra, dicendo qualcosa nell’orecchio della Sensei.
-Non se ne parla neanche Nagisa, i posti sono già stati scelti in ordine di altezza e tanto per cambiare un po’ facendovi fare amicizia! E ora vai a togliere le cose dal tuo banco e preparati al cambio!
Dopo rumori di sedie e passi dei ragazzi che si spostavano, le nuove disposizioni erano pronte.
Nagisa aveva come vicina la secchiona della classe e dietro Shogo, vicino ad un altro ragazzo. Perfetto, poteva copiare i compiti e le verifiche con la cervellona vicina e chiacchierare allegramente con Shogo senza disturbi da qualche ragazze vicino a lui. Non poteva chiedere di meglio!
Honoka avrebbe voluto sprofondare. Il fato aveva deciso che fosse vicina con Kiriya.  Kimata invece era totalmente dall’altra parte della classe, lontano dalla sua amata Honoka. Doveva sopportare la tortura di vederla di nuovo con Kiriya,  proprio quando si stava per avvicinare un po’ a lei. E per di più aveva vicino  il grassone della classe, per nulla simpatico.
-Bene incominciamo la lezione!
Honoka non seguiva minimamente quello che diceva la Sensei. Era troppo occupata a guardare Kiriya vicino a lei e ad innervosirsi sempre di più.
Il ragazzo staccò un foglietto dal suo quaderno e, prendendo in mano la penna, scrisse:
“Perché mi fissi?” e glielo passo.
Appena Honoka lesse, diventò tutta rossa. Sgamata in pieno! E ora che rispondeva? Ci pensò un po’ e prendendo coraggio prese la penna e scrisse: “Mi piacciono tanto i tuoi occhi.”
Glielo passo e Kiriya dopo aver letto, sorrise. “Ma cosa dici! Sono così .. freddi. I tuoi azzurri sono stupendi invece.”
Ok, voleva conquistarla o stava semplicemente al gioco? Fatto sta che Honoka diventò ancora più rossa di prima.
“Grazie Kiriya! Ma tu stai ascoltando quello che dice la Sensei?”
“No nulla di nulla!”
“Ahah :) Che pizza dopo c’è ginnastica!”
“A me piace tanto.”
“Io no, sono più portata per le materie scientifiche.”
“Si dà il caso che geometria è piena di calcoli.. eppure stai perdendo tempo a parlare con me tramite foglietti invece di ascoltare. Non vorrei abbassare il tuo rendimento! :P “
“Beh, è molto più divertente che ascoltare tutti quei calcoli.” Honoka si stupiva addirittura lei di aver scritto questo, ma dopotutto era quello che pensava.

Ed ecco passate due ore, finalmente era terminata anche l’ora di ginnastica.
-Honokaaa!
-Dimmi Nagisa.
-Mi aiuti a riportare nella cesta i palloni?- le chiese facendo un sorrisone a 32 denti.
L’amica sospirò. –E va bene!
Presero tutti i palloni e li posarono nella cesta, riempendola.
 -Nagisa, vai pure. Porto io la cesta nel magazzino, non ti preoccupare.
-Grazie Honoka-Chan!- e la abbracciò stringendola forte. Poi corse nello spogliatoio a cambiarsi.
Honoka posò la cesta nel magazzino, che odorava come sempre di chiuso. Non c’erano finestre e la stanza si illuminava solo grazie alla lampadina. A lei piaceva molto quella stanza, tanto che gli anni scorsi andava a rifugiarsi sempre li dentro quando era triste.
-Honoka-Chan se non ti sbrighi rischi di perdere la lezione dopo, mipo!
-Non ti preoccupare Mipple, farò in tempo.
-Ma tanto non ascolterai lo stesso, secondo me, mipo! Sarai occupata a mandare biglietti a Kiriya,mipo!
La ragazza sorrise e le rispose: -Beh, lo spero tanto.
All’improvviso cominciò a sentire un odore di gelsomino dietro di lei, molto forte.
-Sei sicura di arrivarci alla prossima lezione?
Si girò, ma non ebbe tempo di fare niente che delle mani le presero il collo sbattendola al muro.
Vide davanti a lei Poisonny, la riconobbe perfettamente. Le unghie lunghe le stavano provocando dei tagli alla gola, da quanto stringeva forte.
-Non .. respiro .. –disse a malapena.
Poisonny le diede una botta in testa con l’altra mano, facendola svenire.
-Oh no!!- disse Mipple dal taschino dei pantaloni.
-Ora tu e la tua amica Honoka farete un bel viaggetto nel regno dell’oscurità, piccolo mostriciattolo.
E svanì in una nuvola di fumo, ridendo di gusto.
   
 
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